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Il premio San Fiorenzo al prof. Stanca, morto di Covid

stanca

Il Premio San Fiorenzo 2021 verrà assegnato allo scienziato Michele Antonio Stanca, genetista di fama nazionale. Un premio alla memoria, dal momento che l’illustre cittadino residente a Fiorenzuola, di origini leccesi, era scomparso per infezione da Coronavirus nel marzo del 2020.
Il premio – deciso da una commissione composta da rappresentanti della comunità civile e religiosa – verrà consegnato il 16 ottobre, vigilia della festa patronale, alle ore 21 in chiesa Collegiata, a Fiorenzuola, durante il tradizionale concerto annuale.  

Michele Stanca nasce a Soleto in provincia di Lecce il 22 maggio 1942, prende la Maturità Classica nel Liceo di Lecce e la Laurea in Scienze Agrarie all’Università di Bari. Consegue due Borse di studio: la prima come ricercatore a Cambridge e la seconda, sempre come ricercatore a Dublino. Si sposa felicemente con Miriam Odoardi con cui ha due figli Luigi e Mariangela. Muore il 19 marzo 2019 all’’ospedale di Fidenza.
E’
docente presso le Università di Milano,  di Piacenza, di Modena e Reggio e di Tunisi, senza negarsi a quella della Terza Età di Fiorenzuola. Alcuni dei suoi tanti incarichi e responsabilità: Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria, vicepresidente dei Georgofili, presidente dell’Accademia Nazionale ed Europea per le Scienze Applicate allo Sviluppo dell'Agricoltura, alla Sicurezza Alimentare ed alla Tutela Ambientale.
Direttore del Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale di Fiorenzuola d’Arda (azienda con 65 addetti), centro classificato “eccellente” sulla base della valutazione dei CRA, ambito dove Michele Stanca si è occupato del miglioramento genetico di numerose specie di cereali, in particolare dell'orzo che volle chiamare “Varietà Arda”. Il prestigio di Michele e la qualità di gestione di questo Centro impedirono il suo trasferimento a Lodi, com’era in un primo tempo stato pensatoo per ragioni di risparmio.
Abile e appassionato comunicatore tra le tante sue magistrali conferenze possiamo ricordare quella dedicata all
e “Biotecnologie vegetali per la produzione di cibo nel terzo millennio”. Autore di circa 400 pubblicazioni in riviste scientifiche nazionali e internazionali, in libri e capitoli di libri. Durante la sua direzione sono state pubblicate a Fiorenzuola circa 850 esperienze sempre su riviste scientifiche e divulgative. Michele è stato un grande divulgatore scientifico, una persona molto nota in Italia e all’estero, capace di raccontare la scienza a tutti con uno stile coinvolgente e mai impersonale o distaccato dall’interlocutore.

La motivazione

“Per indicare l’importanza della ricerca scientifica, resa particolarmente attuale e determinante in questo tempo di pandemia, per riconoscere il tornaconto di prestigio ed occupazionale per la nostra citta’ di Fiorenzuola dovuti alla presenza del centro di ricerca animato e diretto da Michele Stanca, per l’esemplare stile relazionale e di umanità testimoniata, la commissione all’unanimità, ha deliberato di assegnare il premio San Fiorenzo 2021 al professor Stanca”.

Pubblicato il 30 settembre 2021

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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