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Il Concerto degli Auguri conferma il forte legame tra la comunità e la Banca di Piacenza

 concerto

Basilica di Santa Maria di Campagna gremita in occasione del tradizionale concerto degli auguri, giunto alla trentasettesima edizione e al quale erano presenti le maggiori autorità civili, militari e religiose (tra queste, il vescovo mons. Adriano Cevolotto, il prefetto Paolo Ponta, il vicario del questore Marina Festini, il gen. Daniele Durante, direttore del Polo di Mantenimento, il col. Fabio Frattolillo, comandante del II Genio Pontieri, Massimo Calvisi, direttore della sede piacentina della Banca d’Italia), accolte dal presidente della Banca Giuseppe Nenna, dal vicepresidente Domenico Capra, dal direttore generale Angelo Antoniazzi, dal vicedirettore generale Pietro Boselli, dai componenti del Cda e del Collegio sindacale.

Il concerto è stato presentato da Robert Gionelli, che ha ringraziato per l’ospitalità e la collaborazione i Frati Minori e ricordato come fu proprio 37 anni fa che - da poco presidente della Banca di Piacenza - Corrado Sforza Fogliani ebbe l’intuizione di promuovere un concerto quale ideale messaggio d’auguri alla nostra comunità, con l’obiettivo di rinsaldare il legame, già forte, tra Banca e territorio.

L’edizione 2023 ha richiamato l’attenzione del pubblico soprattutto con le musiche di Couperin (Jubilemus, exultemus), Haendel (O lovely peace), Praetorius (In dulci jubilo), Mendelssohn (Veni Domine), Saint-Saëns (Tollite Hostias), R.v. Herbeck (Pueri concinite), Mozart (Sonata da chiesa K263 in Do). Molto apprezzata, con convinti applausi, anche la Missa in Do magg. K262 (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei).

Il concerto (che si è aperto con Gesù bambin l’è nato - Popolare piemontese) è stato eseguito dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Stefano Chiarotti (all’organo, Federico Perotti) e dal Coro Polifonico Farnesiano (voci bianche, voci giovanili e voci miste) diretto da Mario Pigazzini. Lo spettacolo musicale è stato anche impreziosito dalle voci della soprano Roberta Mameli, del contralto Marta Fumagalli, del tenore Massimo Lombardi e del basso Poalo Leonardi. Come sempre fin dal primo concerto, lo stesso si è concluso con l’esecuzione del canto natalizio Adeste Fideles. Ripetuti gli applausi e replica, in particolare, del citato Adeste Fideles finale. Direzione artistica a cura del Gruppo Strumentale Ciampi.

Nella foto di Del Papa, il concerto degli auguri della Banca di Piacenza in Santa Maria di Campagna.

Pubblicato il 19 dicembre 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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