Una fiaccolata di speranza
Una fiaccolata di speranza
Venerdì 1° aprile in marcia verso le carceri
Venerdì 1° aprile - per la prima volta a Piacenza - è in programma una fiaccolata verso la Casa circondariale con la partecipazione del vescovo mons. Gianni Ambrosio: una camminata per riflettere, per vivere l’esperienza dell’incontro con la comunità carceraria e per farsi prossimo dei detenuti, specialmente in questo anno dedicato alla misericordia. L’iniziativa è coordinata dalla Caritas diocesana, coinvolge l’Unità Pastorale 7 della città ed è rivolta a tutta la diocesi. Il ritrovo è alle ore 20.45 in piazza Paolo VI davanti alla chiesa di Santa Franca. Partirà la camminata con le fiaccole guidata dal Vescovo; l’arrivo previsto, dopo una sosta intermedia, è verso le ore 22.30 circa nel piazzale antistante la Casa circondariale (strada delle Novate 65).
Davanti al carcere si svolgerà l’incontro con gli operatori della struttura. Sono previste le testimonianze della direttrice Caterina Zurlo, del cappellano don Adamo Affri, di un agente di polizia penitenziaria e di un detenuto. La serata si concluderà con l’intervento e la benedizione del vescovo mons. Gianni Ambrosio. Al termine, spazio per un momento di convivialità con bevande calde. In caso di maltempo l’incontro si svolgerà nella chiesa di Santa Franca.
Don Noberini: “visitare i carcerati”
“Come Unità Pastorale - sottolinea don Maurizio Noberini, parroco di S. Franca e moderatore U.P. 7 - abbiamo ragionato a lungo sull’impegno di vivere le opere di misericordia, specialmente in quest’anno giubilare, ma non solo. Parlando del «visitare i carcerati» ci è parso dominante un profondo senso di distanza: il carcere lo immaginiamo sempre e solo come una realtà lontana, aliena, chiusa, e ci pare di non poter fare nulla. Sul carcere invece dobbiamo investire energie e idee, dobbiamo interrogarci e agire. La fiaccolata vuole essere un gesto concreto di fraternità, un andare incontro a questi fratelli detenuti, e all’intera comunità delle Novate, per testimoniare che tutti loro ci stanno a cuore”.
Leggi articolo alla pagina 9 dell’edizione di venerdì 25 marzo 2016