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Notizie Varie

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Restaurate 67 sedie antiche della Biblioteca Passerini Landi

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Grazie ad un sapiente lavoro di restauro sono ritornate al loro splendore 67 sedie antiche del Salone monumentale della Biblioteca Passerini-Landi. Il restauro è stato finanziato dalla Banca di Piacenza mediante Art Bonus, lo strumento del credito d'imposta per le erogazioni liberali a favore del patrimonio culturale. L'intervento è stato effettuato, in laboratorio, da Davide Parazzi.

Le sedie erano ancora in parte utilizzate nel Salone Monumentale (come sedute per l'area di studio) e in parte ricoverate in un deposito perchè non più utilizzabili, a causa del degrado del legno derivato da insetti xilofagi. Inoltre le vecchie imbottiture realizzate con molle e paglia non risultavano più idonee all'utilizzo e in diversi punti i tessuti erano lacerati per il tempo e l'usura.
Una volta portate in laboratorio si è proceduto all'intervento con diverse operazioni: spolveratura; trattamento antitarlo in anossia con sistema Nitrex; smontaggio della tappezzeria e imbottitura; fasi strutturali di ripristino del legno; stuccature dei fori di sfarfallamento; pulizia suoerficiale mantenendo la patina acquisita nel tempo; verniciatura a gommalacca; ceratura; imbottiture nuove con ecopelle simil Nabuk lavabile e con bordatura a chiodatura ottonata.

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Nella foto, l'assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Christian Fiazza, il vice direttore generale della Banca di Piacenza Pietro Boselli, il restauratore David Parazzi e il responsabile delle Biblioteche comunali Graziano Villaggi.

La storia

Grazie a questo intervento è stato possibile reperire anche notizie storiche sui manufatti.
Ad esempio dalla presenza di graffette e chiodi nei perimetri è stato possibile stabilire che queste sedie fossero già state sottoposte a restauro (tre interventi). Ne sono derivate anche notizie sugli stili. La maggior parte delle sedie sono in legno di noce in stile Carlo X (1824-1830), uno stile che si sviluppò nella prima metà dell'Ottocento, nel pieno della Restaurazione francese, che rappresenta idealmente la prosecuzione dello stile impero, le cui soluzioni estetiche ne sono il risultato, ma se ne discostano per le linee più aggraziate ed armoniose.
Vi è poi una sedia rustica in legno di noce (1860 circa) in stile secondo impero proveniente probabilmente dal Biellese, che era un centro di grande produzione di sedie di questo genere, con spalliera sagomata con il foro centrale e con un intaglio ad ali. Vi sono poi una sedia impero con lira nello schienale in legno dolce (1804/1815), e quattro sedie della seconda metà dell'Ottocento, in legno di noce (11830-1850) in influssi in stile Luigi Filippo.
Il "ritorno" delle sedie restaurate nel loro ambiente originario permette di armonizzare questa componente di arredo con le scaffalature lignee del Salone che ospitano parte del patrimonio librario del Fondo Antico della Passerini-Landi.

 

Pubblicato il 7 febbraio 2024

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I Parchi del Ducato programmano il 2024

Parchji del ducato programma

È stato approvato, nelle scorse settimane, il bilancio di previsione 2024-26 dell’Ente Parchi del Ducato, dopo il passaggio per il parere obbligatorio delle cinque Comunità dei Parchi (Taro, Cento Laghi, Boschi di Carrega, Stirone e Piacenziano, Trebbia) e l’approvazione definitiva del Comitato Esecutivo. “È un bilancio - si legge in una nota - quello del 2024, sano, equilibrato, senza debiti fuori bilancio e che accelera la riduzione dell’indebitamento che arriverà a zero nel 2025 con l’estinzione dei mutui accesi dai Consorzi dei Parchi Boschi di Carrega e Taro prima dell’unificazione nel nuovo Ente di Gestione avvenuta a gennaio 2012”. Con quasi 2,7 milioni di euro di parte corrente e 3 milioni in conto capitale è un bilancio che pone l’accento sulla gestione efficiente e la promozione dei punti di forza del complesso sistema ambientale e di fruizione presente nelle 9 Aree Naturali Protette (5 Parchi e 4 Riserve Naturali regionali) gestite dall’Ente Parchi del Ducato. Grande impegno per progetti, ricerche e interventi a favore della biodiversità, la manutenzione e il miglioramento di centinaia di chilometri di sentieri pedonali e ciclabili, dei numerosi Centri Visita, per i programmi di educazione ambientale a favore delle scuole e delle attività e progetti di promozione del turismo e della fruizione pubblica.

Molto importante è stato il contributo straordinario assegnato alla fine del 2023 dalla Regione Emilia-Romagna, in aggiunta al contributo annuale, che ha consentito di mettere in cantiere diversi progetti i più importanti dei quali sono: l’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets), lo studio di un marchio e di azioni di comarketing per le aziende che operano nei Parchi, l’avanzamento dei Piani territoriali dei Parchi Trebbia e Cento Laghi, la riqualificazione e la riduzione delle barriere architettoniche nell’area naturalistica Le Chiesuole, il monitoraggio dello Sciacallo dorato in collaborazione con Unipr e Wac, la pubblicazione di carte escursionistiche di diversi Parchi, la realizzazione di uno stagno presso l’area Millepioppi per finalità didattiche e naturalistiche, il monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat presenti lungo i canali irrigui della bassa parmense in accordo col Consorzio Bonifica Parmense e Unipr. Continuerà l’impegno per portare a termine i progetti del programma investimento regionale 2021-23 con interventi sulla sentieristica nei Parchi Cento Laghi, Stirone-Piacenziano e Boschi di Carrega, tutela della Biodiversità alla Riserva Parma Morta e nei Parchi Carrega e Taro ed inizierà un importante lavoro di implementazione della sentieristica escursionistica e ciclabile nel Parco del Trebbia. Anche quest’anno il bilancio è stato approvato con il parere favorevole di tutte le cinque comunità del Parco e con voto unanime del Comitato esecutivo.

Pubblicato il 6 febbraio 2024

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Anonimo dona 200 giubbotti alla Pubblica Assistenza di Travo

 Donazione Pa Travo

Una bellissima e preziosa sorpresa è accaduta il 2 febbraio presso la Pubblica Assistenza e Soccorso Valtrebbia di Travo. Nel pomeriggio un benefattore che ha voluto rimanere anonimo ha donato uno stock di 200 giubbotti smanicati di pura piuma d’oca insieme ad alcune maglie in tessuto tecnico già ricamate con i distintivi sociali della Pubblica Assistenza Valtrebbia. Il benefattore aveva nei mesi scorsi assistito a un intervento dei volontari della Pubblica ed era rimasto colpito dalla abnegazione dei volontari che avevano prestato soccorso a un infortunato restando a lungo all’aperto con temperatura ben inferiore allo zero. Da qui l’idea, concordata con il Consiglio direttivo, di regalare a ogni volontario e a ogni dipendente un indumento confortevole che potesse proteggere dal freddo. Il valore economico della donazione è superiore ai 5mila euro.

Pubblicato il 6 febbraio 2024

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ConCittadini: Carlo Greppi incontra gli studenti piacentini

conCittadini 7 feb locandina

Sarà l’incontro con lo storico e scrittore Carlo Greppi a caratterizzare l’imminente appuntamento di “ConCittadini-Rete Piacenza”, il progetto di cittadinanza attiva rivolto alle scuole che è promosso dall’Assemblea legislativa ed è coordinato, a livello territoriale, dalla Provincia di Piacenza. L’evento, intitolato “Storie di Resistenza: pirati, muratori e persone comuni”, si terrà mercoledì 7 febbraio alle ore 11.30 nell’Aula Magna “G. Modonesi” di via IV Novembre a Piacenza, e sarà introdotto e moderato da Claudia Ferrari, consigliera provinciale con delega alle Politiche giovanili e alle Pari Opportunità.
Anche per l’edizione 2023/24 i tre filoni di riferimento di “ConCittadini-Rete Piacenza” sono memoria, diritti e legalità: a fianco delle iniziative proposte in autonomia dalle scuole partner, in questi mesi la Provincia organizzerà alcuni momenti formativi, di coinvolgimento e di confronto aperti agli studenti delle realtà coinvolte nel progetto.
Il primo di questi appuntamenti sarà, come detto, con lo scrittore Carlo Greppi, autore tra l’altro dei libri “I pirati delle montagne” (2023, edito da Rizzoli), che tratta della Resistenza nelle colline italiane negli anni 1944-1945 raccontata nello sguardo di un ragazzo di tredici anni, e “Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo che salvò Primo” (2023, edito da Laterza), che racconta come Lorenzo salvò Primo Levi nel campo di sterminio di Auschwitz.
Da sottolineare anche il fatto che quest’anno la rete Piacenza si è ulteriormente ampliata, con l’ingresso dell’Istituto Tecnico Commerciale “San Colombano” di Bobbio e del Polo Scolastico “A. Volta di Castel San Giovanni”. Salgono così a sette le scuole partner del progetto: Istituto Tecnico Commerciale “San Colombano” di Bobbio, Istituto “A. Casali”, Istituto Tecnico Economico “G.D. Romagnosi”, ISII “G. Marconi”, Liceo Statale “G.M. Colombini” di Piacenza, Polo Scolastico “A. Volta” di Castel San Giovanni e Istituto Comprensivo “M.K. Gandhi” di San Nicolò di Rottofreno.

Pubblicato il 6 febbraio 2024

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Progetto Catalyse, da tutta l’Europa al campus di Cremona della Cattolica per la sicurezza alimentare

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In un futuro ormai prossimo, le imprese che vogliono innovarsi nel campo della sicurezza e dell'igiene degli alimenti potranno trovare, in modo più semplice e immediato, diverse soluzioni adatte alle loro esigenze. E mettersi in contatto con ricercatori e spin-off che, in tutta Europa, si occupano di innovazione in questo settore. Tutto ciò sarà possibile grazie alla nuova piattaforma che sarà creata nell’ambito del progetto europeo Catalyse, Catalysing scientific innovation into food safety action, del quale è coordinatore il Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (DiSTAS) della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica.

«L’obiettivo che ci siamo posti è il trasferimento dell'innovazione nella sicurezza alimentare dalla teoria alla pratica, dalla ricerca scientifica all’impiego effettivo di nuove soluzioni che possano rendere le produzioni alimentari ancora più sicure» spiega Daniela Bassi, docente di Microbiologia degli alimenti nei campus di Piacenza e di Cremona dell’Università Cattolica e Principal investigator di Catalyse. «Essere coordinatori di questo progetto ci dà una grande responsabilità nei prossimi tre anni, nei quali costruiremo una rete tematica in grado di facilitare il trasferimento delle conoscenze e dell’attività di ricerca, che troppo spesso rimangono appannaggio di università e centri di ricerca, agli attori della filiera alimentare».
Il progetto, iniziato il 1° gennaio, è forte di un partenariato composto da 17 partner legati al mondo della sicurezza alimentare, ed è stato selezionato come migliore proposta del bando europeo Horizon Europe. Tra mercoledì 31 gennaio e giovedì 1° febbraio, il kick-off di Catalyse ha portato nel campus di Cremona dell’Università Cattolica i partner provenienti da Francia, Spagna, Gran Bretagna, Norvegia, Finlandia, Portogallo, Belgio, Olanda, Slovenia, Ungheria, Svizzera, Ucraina e, ovviamente, Italia.
Il consorzio che l’Università Cattolica coordina è rappresentato da partner che afferiscono al mondo scientifico (Universidade Católica Portuguesa, Wageningen University, Slovak University of Agriculture), a prestigiosi centri di ricerca scientifica (Syreon Research Institut Ungheria, Norwegian Institute of Food, Nofima Norwegian food research institute for Fisheries and Aquaculture, Quadram Institute Bioscience Norwich), alle associazioni dell’industria del settore alimentare (Food and Drink Europe, Flanders Food, Association Nationale des Industries Alimentaires ANIA, Spanish Food And Drink Federation FIAB, ProCheese Ucraina), alle istituzioni europee in materia di sicurezza alimentare (ANSES, Finnish Food Authority (FFA), AGROSCOPE Switzerland) e alle organizzazioni non governative (European Federation of Food Science and Technology EFFOST e International Life Sciences Institute ILSI).
«L'ambizione di Catalyse è accelerare e rendere più efficiente l'adozione di nuove conoscenze scientifiche e di soluzioni innovative che promuovano la sicurezza alimentare da parte di tutti gli attori del sistema alimentare» conclude la professoressa Bassi. «Ciò sarà possibile promuovendo la creazione di una comunità più resiliente, sostenibile ed equa, sia online sia nella off-line. Per questo Catalyse rappresenterà un luogo comune in cui tutti gli attori della catena alimentare potranno incontrarsi, definendo insieme le esigenze e le possibilità a cui l'innovazione scientifica può rispondere, creando valore».

Pubblicato il 6 febbraio 2024

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