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Notizie Varie

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Laurea magistrale in Agricoltura in Cattolica, nuovo Double Degree

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Doppia laurea, doppio successo. Il consiglio di Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica, campus di Piacenza ha approvato il piano di studi Double Degree del profilo Sustainable Viticulture and Enology del Corso di laurea in Agricoltura sostenibile e di precisione. Il partner internazionale è la prestigiosa École supérieure ESA con sede ad Angers, in Francia.
Un’opportunità importante per gli studenti che si iscriveranno all’anno accademico 2024/2025, che consentirà alla fine del corso di studi di ottenere la doppia laurea: un valore aggiunto da utilizzare proficuamente in un mercato del lavoro sempre più competitivo.

A spiegare la novità del percorso formativo è Stefano Poni, docente dell’Università Cattolica, campus di Piacenza.
«Questa nuova opzione di Double Degree arricchisce l’offerta formativa del nostro profilo in inglese di laurea magistrale in Sustainable Viticulture and Enology, già in essere da quattro anni - afferma il professore della Cattolica –; già a partire dalle iscrizioni dell’anno accademico 2024/2025, gli studenti interessati avranno l’opportunità di scegliere fra una doppia opzione. Ci si potrà infatti iscrivere al percorso classico, che prevede due anni in Italia, oppure scegliere di svolgere il primo anno in Italia e il secondo interamente in Francia, discutendo Oltralpe anche la tesi di laurea. Alla fine del percorso entrambi gli atenei rilasceranno il diploma di laurea». Il Double Degree prevede anche il percorso in entrata. «In questo caso - prosegue Poni – ospiteremo gli studenti della scuola di Angers nel secondo semestre del loro primo anno». Gli stessi studenti torneranno poi a Piacenza nel secondo semestre del secondo anno, per la tesi di laurea.
«Il Double Degree aggiunge valore al nostro corso di laurea che ha un carattere fortemente internazionale» conclude Poni.
I primi laureati con il nuovo Double Degree sono previsti per l’anno accademico 2026/2027.
In uno scenario economico sempre più globale, il Double Degree, percorso di studi e stage che ha nell’internazionalizzazione l’elemento peculiare e caratterizzante, oltre a consentire di ottenere sia la laurea dell’Università Cattolica sia del partner francese, offre anche agli studenti una preziosa ed esclusiva occasione di crescita personale, oggi fondamentale nel post laurea.

Nella foto, il professor Stefano Poni.

Pubblicato il 3 aprile 2024

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Sono 807 le borse di studio per gli studenti piacentini


Borse di studio a Pc

Studiare è un diritto e in Emilia-Romagna sono sempre di più gli studenti che possono contare su un aiuto economico durante il proprio percorso didattico e formativo. Sono complessivamente 25.108 le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori che riceveranno borse di studio grazie a 5 milioni di euro di risorse, sia regionali che statali. Di questi, 13.443 sono beneficiari delle borse finanziate dalla Regione per l’anno scolastico 2023-24 (143 in più rispetto all’anno scolastico precedente) grazie allo stanziamento, voluto dalla Giunta, di quasi 2,8 milioni di euro (2.780.965 euro, 30mila in più rispetto all’a.s. 2022/2023). Finanziamenti destinati agli studenti del primo e del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado o iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) degli enti del sistema regionale. Ad essi si aggiungono gli 11.665 studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado che riceveranno le borse di studio finanziate con oltre 2,2 milioni (2.224.422 euro) di risorse statali.
Le borse di studio finanziate con risorse regionali, di importo pari a 183 euro, saranno erogate direttamente dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna a tutti gli aventi diritto, ossia ragazzi e ragazze appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.748 euro. La borsa di studio maggiorata del 25%, pari cioè a 229 euro, sarà assegnata in particolare agli studenti che hanno conseguito una media pari o superiore al 7 e a quelli con disabilità. L’importo unitario delle borse finanziate con risorse statali è di 190,50 euro; saranno erogate con modalità comunicate dal ministero dell’Istruzione e del Merito. A Piacenza sono 807 le borse di studio erogate dalla Regione, per 166.955 euro.

Pubblicato il 2 aprile 2024

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«Bobbio dal balcone» dà appuntamento a domenica 7 aprile

bobbio panorama 2 dm

Rinviato a causa del maltempo, l’evento, ad ingresso gratuito, “Bobbio dal balcone”, organizzato da Nuova Associazione Commercianti e Operatori Economici “Città di Bobbio”, dà appuntamento a domenica 7 aprile.   
Dalle 11 alle 20,  i protagonisti, ovvero i balconi di Bobbio costringeranno i passanti a “guardare in su” e non solo per gli addobbi che fantasia, fiori e colori avranno suggerito, ma anche per essere utilizzati quali palcoscenici da cui invitanti musiche di artisti provenienti da ogni dove si diffonderanno nello storico borgo. I balconi costituiranno il sottofondo di uno spettacolo emozionante. Inoltre sarà messo a disposizione il giardino di piazza Santa Fara per il pic-nic. 

Giochi antichi e tanta fantasia


Grazie a “Giochi da Cortile” i bambini potranno imparare come ci si divertiva in altri tempi, partecipare a divertimenti che portano con sé il dono di stimolare fantasia e creatività distraendoli dalla tanta tecnologia oggi loro dedicata. L’idea di base della giornata è così simpatica da mettere  il turbo all’immaginazione. Ci si potrà mai aspettare qualche tipica serenata? Ritrovarsi a sospirare romanticamente ripensando a Giulietta e Romeo? Potrà qualche bimbo fantasticare sul “fagiolo magico” su cui arrampicarsi fino al balcone per inseguire rocambolesche avventure o immaginare la bionda treccia di Raperonzolo trasformatasi in provvida scaletta? O  qualcuno più portato a prosaiche visioni prefigurarsi i prodotti maturi di un bell’orto coltivato sul balcone? Tutto è possibile quando entra in gioco la fantasia. 
Le strade centrali di Bobbio offriranno dunque diversi  “colpi di teatro”, esibizioni musicali che dovrebbero trascinare i visitatori, incantati dall’atmosfera gaia e gioiosa del borgo in festa, a scoprirne scorci caratteristici, angoli e viuzze che raccontano la storia, l’abbazia, il duomo, il castello, il ponte gobbo, invitarli a guardarsi attorno e scoprire quanto meravigliosamente vario è  il paesaggio circostante immerso in una natura meravigliosa.

Pubblicato il 2 aprile 2024

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Ad Alta Valtidone corsi di formazione digitale

Corsi digitali Valtidone

Si chiama “Competenze digitali per l’occupabilità delle donne” il progetto gestito dal Centro di Formazione Tadini e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che dal mese di febbraio si sta svolgendo nella scuola elementare di Trevozzo e nella sala consiliare di Nibbiano, grazie al fondamentale supporto del Comune di Alta Val Tidone che ha messo a disposizione gli spazi didattici e ha collaborato alla promozione dell’attività. Si tratta di una serie di iniziative formative dedicate alle donne e incentrate sul potenziamento delle loro competenze informatiche, che ha trovato nel comune di Alta Val Tidone un grande interesse. Sono infatti oltre 70 le partecipanti che sono entrate in aula in questi mesi per affrontare e approfondire argomenti che spaziano dalla gestione e condivisione di dati a tematiche più complesse come la cyber security.

“Portare servizi e opportunità formative nei territori, anche più lontani dalla città, rappresenta da sempre una delle specificità dell’azione del Centro Tadini - afferma il direttore dell’ente, Massimiliano Gobbi – siamo quindi molto soddisfatti del successo dell’iniziativa per il grande interesse suscitato. Siamo convinti che le tematiche affrontate oltre ad accrescere le competenze delle allieve faciliteranno l’utilizzo dei numerosi servizi offerti dalla rete. Fondamentale per la buona riuscita dell’iniziativa la fattiva collaborazione con il Comune che ha reso disponibili gli spazi didattici e ha contribuito in modo determinante alla promozione dell’iniziativa”. “Ringrazio Massimiliano Gobbi e il Centro di Formazione Tadini – dichiara Franco Albertini, sindaco di Alta Val Tidone - per la disponibilità, la dedizione e l’alta professionalità nella organizzazione e gestione di questa importante proposta formativa, che permette di ampliare le possibilità di impiego lavorativo. L’attenzione alla formazione rimane impegno costante nella nostra azione amministrativa, convinti che investire nella formazione e nel perfezionamento delle competenze sia fondamentale per la crescita di tutta la comunità. Un plauso quindi a chi ha voluto cogliere questa opportunità offerta da Regione Emilia-Romagna, nell’auspicio che si possa continuare con altre analoghe iniziative nei prossimi mesi”.

Pubblicato il 2 aprile 2024

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A Torino sulle orme di Cavour

 

cavour

La prima visita dell’Associazione Culturale Piacenza Città Primogenita non poteva che essere a Torino, sulle orme di Cavour, in collaborazione con la Banca di Piacenza, Archistorica e Famiglia Piasinteina.
Camillo Benso di Cavour è stato uno dei fondatori del Risorgimento italiano, che ha dato origine all’Unità d’Italia, tra i pochi uomini dell’ottocento che avevano una visione europea. Il 10 maggio 1848 Piacenza, con plebiscito pressoché unanime, votava la sua annessione al Piemonte meritando da Carlo Alberto l’appellativo di Primogenita.

Il numeroso gruppo, accompagnati dal Presidente dell’associazione Danilo Anelli, si è recato con una guida a Palazzo Carignano, che nel 1861 fu sede del primo Parlamento Italiano, che eccezionalmente è stato aperto, con le aule parlamentari, l’ufficio da ministro alle Segreterie di Stato, perfettamente conservato. All'interno del Palazzo è ospitato il Museo del Risorgimento dove i presenti hanno potuto ammirare l’ufficio di Cavour.
Successivamente il gruppo ha effettuato una passeggiata tra i luoghi della vita torinese di Cavour come il Caffè Fiorio, caffè storico dove è stato possibile degustare il celebre Bicerin, proprio come faceva il Conte, presso i portici di via Po dove incontrava politici e gente comune.
Nel pomeriggio il gruppo si è trasferito nell'appartata e verde Santena per la visita al Castello Cavour, oggi sede del Memoriale e del Monumento funebre dello statista ove è possibile visitare anche la camera-studio del conte, fatta qui trasportare per essere conservata nel tempo.

Nella foto, il gruppo davanti al castello Cavour.

Pubblicato il 2 aprile 2024

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