“È stato molto bello trovare il biglietto di auguri nella cassetta della posta. Grazie per aver pensato a noi”. Questi i commenti di alcuni anziani ultraottantenni che hanno telefonato al servizio sociale del Comune di Gragnano dopo essersi visti recapitare le letterine di auguri scritte per loro dai bambini della scuola primaria. Si tratta del progetto "Caro nonno, cara nonna" pensato lo scorso anno e riproposto in considerazione del gradimento riscosso da parte dei destinatari. Le letterine piene di curiosità e di domande che i bambini hanno rivolto agli anziani, sono state scritte di loro pugno e arricchite da decorazioni di vario genere. “Mi sono recata personalmente - spiega il sindaco Patrizia Calza - a ritirare le lettere che i bambini hanno imbucato una per una in una cassetta appositamente preparata. Alla distribuzione hanno invece provveduto diversi volontari tra cui anche assessori e consiglieri comunali”. Ogni lettera aveva un destinatario preciso perché grazie ai ragazzi del Consiglio comunale dei ragazzi sono state intestate a ciascun anziano. Un lavoro assai complesso che ha coinvolto scuole, servizi sociali, volontari e amministratori. “Un progetto - spiega il sindaco con l'assessore ai servizi sociali Marco Caviati - a cui crediamo molto perché tiene vivo il rapporto tra i bambini e le generazioni a loro più lontane. Un rapporto che va coltivato perché per tante ragioni alcuni bambini non hanno la possibilità di rapportarsi a persone che hanno vissuto tempi lontani e molto diversi da quelli attuali. Abbiamo notato che da questo rapporto nascono delle relazioni molto formative sia del punto di vista relazionale che culturale, per questo motivo spingiamo su queste iniziative che rientrano nel più ampio progetto del dono. Per esempio i ragazzi del consiglio comunale dei ragazzi hanno già fatto visita più volte al Centro diurno anziani; l'ultima puntata in occasione degli auguri del Natale, portando allegria e voglia di divertirsi che ha coinvolto gli anziani ospiti”.
Cambiano gli orari di apertura dello Sportello Unico-CUP ai poliambulatori dell’ospedale di Borgotaro, con una importante novità. Dal primo gennaio infatti, al piano terra del “Santa Maria”, le aperture pomeridiane saranno due: oltre al lunedì pomeriggio, lo sportello sarà attivo anche il mercoledì dalle 14 alle 17.
“Continua il nostro impegno - ha commentato Giuseppina Rossi, direttore del distretto Valli Taro e Ceno dell’Ausl di Parma - per avvicinare sempre più i servizi alle esigenze dei cittadini. Con l’anno nuovo a Borgotaro – ha continuato – sarà possibile effettuare operazioni di sportello, per esempio prenotazioni di visite ed esami o la scelta del medico di famiglia, con ulteriori tre ore settimanali di apertura al pubblico.” Gli orari saranno quindi i seguenti: tutte le mattine da lunedì a venerdì dalle 8 alle 12.30 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle 14 alle 17.
Spid più accessibile per gli anziani»: dieci attualmente gli sportelli di prossimità presenti nel Piacentino, che la nuova intesa siglata da Emilia-Romagna, Lepida e sindacati dei pensionati (Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil) punta a incrementare su tutto il territorio regionale. Obiettivo, “promuovere, tra le fasce più deboli della popolazione, un maggiore utilizzo dello Spid per accedere ai servizi on line o App utili come il Fascicolo Sanitario Elettronico, ERSalute, IO e PagoPA”, sottolinea la Regione. “Un accordo volto ad abbattere il cosiddetto divario digitale nella popolazione anziana e fragile, recepito all’interno del progetto «Digitale facile in Emilia-Romagna», attuazione regionale della Misura 1.7.2 del Pnrr, e in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale 2025-2025 Data Valley Bene Comune, per una regione al 100% digitale e inclusiva”.
Sul territorio locale gli sportelli sono presenti in cinque comuni: 5 in città, 2 a Castelsangiovanni e 1 a Carpaneto, Monticelli e a San Giorgio. Le azioni previste dall’accordo - Formazione, informazione, assistenza, monitoraggio – “Sono le azioni operative - precisa l’ente - al centro dell’intesa tra la Regione e i sindacati dei pensionati, che, anche grazie al coordinamento di Lepida, verranno potenziate sul territorio, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la campagna, attualmente in corso presso tutti i comuni dell’Emilia-Romagna, sulla digitalizzazione, con ulteriori iniziative specifiche per la parte più anziana e fragile della popolazione, sia in termini di fruizione dei servizi digitali, sia di coinvolgimento. In primo luogo, attraverso attività di facilitazione digitale, che verranno svolte all’interno degli sportelli di prossimità, ovvero la formazione e l’assistenza personalizzata individuale per accompagnare le persone anziane nell’utilizzo dello Spid per accedere ai servizi pubblici digitali. Presso gli sportelli di prossimità, poi, le persone anziane potranno usufruire di servizi come percorsi di affiancamento, ad esempio sull’accesso a servizi online di interesse, orientamento nella partecipazione a percorsi e iniziative di formazione/informazione specifici (dai corsi di alfabetizzazione informatica al supporto nell’utilizzo dello smartphone) e assistenza nella gestione di app e dispositivi. Inoltre, sempre sull’attivazione e l’uso dell’identità digitale, è prevista la realizzazione di un format dedicato su LepidaTv, della durata di 30 minuti, e la creazione e diffusione di strumenti di informazione e divulgazione specifici. Dalla firma del primo protocollo per promuovere l’uso dello Spid tra la popolazione anziana, a gennaio 2022, fino ad oggi, sono già stati individuati i primi 159 sportelli di prossimità in 90 Comuni (dato in costante aumento), a cui ha fatto seguito la formazione di 431 operatori sindacali e la distribuzione di oltre 7mila brochure cartacee informative sull’identità digitale. Lepida ha attivato inoltre un servizio di helpdesk dedicato, con attività di supporto e monitoraggio rispetto alle problematiche segnalate dalle organizzazioni sindacali”.
Alla Casa di Riposo San Camillo dello Stradone Farnese a sorpresa è passato Babbo Natale carico di doni e di dolci donati ai nostri anziani, anche a quelli che purtroppo sono alettati. Un pomeriggio in allegria dedicato ai “noss vecc” con la sorpresa dell’arrivo di Babbo Natale, impersonato dal razdur Danilo Anelli della Famiglia Piasinteina, non nuovo a queste “esibizioni”. “Ripercorrendo i settanta anni di vita del nostro sodalizio – ha spiegato Anelli – tantissime sono state le iniziative dedicate ai noss vecc. Da diversi anni facciamo il “Tour delle case di riposo”, che per me rappresenta tra le diverse iniziative che la Famiglia Piasinteina realizza quella più bella, più concreta, portando gioia e allegria ai nostri anziani”. Contentissimi e felici gli ospiti della Cra San Camillo che oltre ai doni ricevuti non è mancata la fetta di panettone per tutti.
Una regione che si conferma locomotiva del Paese, pur con una crescita più lenta del previsto. Un’economia resiliente e vitale, che nel 2023 è stata messa alla prova dall’emergenza alluvione che ha colpito alcune aree dell’Emilia-Romagna, unitamente ai riflessi dello shock dei costi energetici del 2022, forti picchi di inflazione e scenari geopolitici ed economici internazionali tra i più instabili degli ultimi decenni. È questa la fotografia dell’Emilia-Romagna, tra presente e futuro, che si ricava dal ‘Rapporto sull’economia regionale 2023’, realizzato in collaborazione tra Regione e Unioncamere, presentato a Bologna. Emerge dal Rapporto 2023 un’Emilia-Romagna protagonista del cambiamento, piattaforma di innovazione, capace di sviluppare le filiere ad alta tecnologia. Una regione che ha viaggiato a ritmi sostenuti fintanto che le condizioni internazionali lo hanno consentito e che ora diventa laboratorio di nuove idee per intercettare le trasformazioni in atto, anche nel campo dell’economia sociale. Così la strada da imboccare nei prossimi anni, per non lasciare indietro nessuna impresa e lavoratore, è quella di ‘avere cura’: il sistema socioeconomico dovrà accompagnare nella transizione, come un'unica grande comunità, le fragilità esistenti e le vulnerabilità emergenti. Nel 2023 la variazione del Pil regionale si dovrebbe attestare al +0,7%, mentre per il prossimo anno si stima un incremento analogo (+0,6%), che nel 2025 potrebbe tornare attorno all’1%. Sul fronte dell’occupazione, 31mila nuovi occupati nei primi nove mesi dell’anno, tasso di disoccupazione fermo al 4,8% nel 2023 e previsto in ulteriore calo nel 2024. Nei primi nove mesi del 2023, le imprese emiliano-romagnole hanno esportato beni e servizi per 63,8 miliardi di euro (a valori correnti, confermando la seconda posizione dell’Emilia-Romagna tra le regioni italiane, con il 13,7 % delle vendite estere nazionali, dopo la Lombardia e prima del Veneto. In rapporto alla popolazione residente l’Emilia-Romagna con 14.406 euro di export pro-capite è la prima regione in Italia, con un valore pari al 182 per cento del dato medio nazionale (7.928 euro pro-capite). Seguono il Veneto (12.665 euro), il Friuli-Venezia Giulia (12.581 euro) e la Lombardia (12.262 euro).
I DATI DEI SETTORI
Il comparto industriale nel 2023 vede una flessione del valore aggiunto del 2%, dovuto principalmente all’instabilità internazionale. Dopo la forte contrazione del 2020 determinata dalla pandemia, le imprese industriali avevano avviato un percorso virtuoso che si è tradotto in dieci trimestri di incrementi del fatturato, dinamica interrotta dal calo (-1,3% per cento, senza tenere conto dell’effetto dell’inflazione) registrato a settembre 2023. La frenata trova conferma nella diminuzione del 4,7% della produzione e nella flessione degli ordinativi, sia quelli relativi al mercato interno sia quelli esteri, e nel calo delle esportazioni, -1,8% (al netto dell’inflazione). Le esportazioni nei primi nove mesi del 2023 sono cresciute di circa 900 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (+1,4 per cento). Tra i principali partner commerciali tengono Francia e Regno Unito, l’export verso la Germania presenta gli stessi valori del 2022, in flessione il mercato statunitense (-1,9 per cento) e, soprattutto, quello cinese (-2,1 per cento). Le costruzioni vedono progressivamente esaurirsi la forza propulsiva degli incentivi. Il 2023 chiuderà ancora in soglia positiva nonostante la flessione del secondo semestre. Per il 2024 è attesa una diminuzione del 3,7% del comparto edile, tendenza che proseguirà anche nel 2025. In flessione l’agricoltura: l’alluvione e, più in generale, le difficili condizioni climatiche stanno determinando una perdita di valore aggiunto stimata in oltre il 3%, con ripercussioni anche negli anni successivi.
Dati positivi per il settore dei servizi: 2% l’incremento del valore aggiunto previsto per il 2023. Il terziario vale oltre i due terzi dell’intero Pil regionale. Buoni anche i numeri del comparto turistico: nonostante l’alluvione nei primi dieci mesi dell’anno l’industria turistica regionale chiude i primi nove mesi del 2023 con 55,5 milioni di presenze, in aumento dell’1,7% rispetto ai 54,5 milioni registrati nel 2022, segnando un completo recupero rispetto ai valori pre-pandemia. Gli arrivi turistici si attestano su oltre 12,2 milioni, con un +6,6% rispetto al 2022 e un +2,7% rispetto al 2019. Per quanto attiene alla demografia delle imprese, al 30 settembre 2023 le imprese attive in Emilia-Romagna erano 394.772, in diminuzione di 4.407 unità (-1,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È infatti in atto una trasformazione del sistema economico, che premia le aggregazioni e la qualità delle imprese. L’accelerazione di questo cambiamento spiega la diminuzione tendenziale più consistente rilevata negli ultimi 8 anni. Nel dettaglio, diminuiscono le imprese femminili (-712, -0,8%), crescono quelle giovanili (+201, +0,7%) e quelle straniere (+1.085, +2%).
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