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Notizie Varie

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Africa Mission Cooperazione e Sviluppo: parte la campagna degli agrumi dell'amicizia

africa 

Arance e limoni sono tornati. Anche quest’anno infatti la campagna "Gli agrumi dell'amicizia" di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo approda in diverse sedi del nostro Movimento, a partire dalla sede centrale di Piacenza dove a fine febbraio arrivano tante cassette di arance e di limoni, pronte per essere distribuite con un'offerta minima di 8 euro negli orari di apertura degli uffici: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.
Come sempre a dare una mano preziosa è stato il gruppo di Procida: da loro infatti arrivano i limoni, ma saranno disponibili anche le arance italiane. Si tratta, in entrambi i casi, di prodotti non trattati, ma soprattutto buonissimi. Anche perché offrono l'occasione di aiutare le attività portate avanti dal Movimento in Uganda. Sono arrivati anche i maxi-limoni di Procida, che da sempre costituiscono una certezza della campagna “Gli agrumi dell’amicizia”.

“Anche quest’anno sono tornate le arance e i limoni – il commento del direttore Carlo Ruspantini – e rappresentano un’occasione per darci una mano: per noi questa campagna è una tradizione, un evento prezioso che interessa diverse sedi in Italia e che offre loro l’occasione di collaborare ulteriormente per il sostegno dei progetti in Uganda”.
Come già lo scorso anno, anche nel 2024 è prevista la partecipazione consueta alla mostra mercato “Seminat” a Piacenza Expo dall'1 al 3 marzo: tre giorni che vedranno il Movimento presente con uno stand di distribuzione degli agrumi dell’amicizia e di artigianato ugandese.
Anche nelle altre sedi d’Italia arance e limoni arriveranno: a Varese, a Parma, a Stresa, Treviso (dal 7 marzo), a Pesaro-Urbino (dal 7 e dal 16 marzo), Fabriano e Piobbico, a Bucciano (dal 16 marzo), a Grotte di Castro e Castell’Azzara (nella prima settimana di marzo).

Pubblicato il 26 febbraio 2024

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Giovani senza stimoli? Li raccontiamo inerti, ma tanti costruiscono futuro

relatori

“Sonnambuli affetti da ipertrofia emotiva, un popolo inerte, inebetito”. Uscito a dicembre, l'ultimo rapporto Censis definisce in questo modo i giovani di oggi, raccontandoli “apatici” e senza desideri. La riflessione dell'associazione Liberi è partita da questo quadro poco confortante per provare a cambiare prospettiva. Lo ha fatto nell'incontro “Giovani in campo per il bene comune”, tenutosi lo scorso 15 febbraio all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
“Si può avere uno sguardo diverso? È possibile non rassegnarsi? Proiettarsi nel futuro in modo nuovo per poterlo costruire?” Queste domande propositive, formulate dal coordinatore Massimo Trespidi, hanno costituito il focus attorno a cui si sono sviluppate le diverse narrazioni degli esperti presenti alla serata. Giovani di cui la società non parla, ma che con le loro passioni e il lavoro quotidiano al servizio degli atri possono dare le risposte più attendibili.


Le responsabilità provengono da più parti

Paola Gemmi e Alessandra Tibollo sono due pedagogiste alla cooperativa Kairos, ma nascono come educatrici. Unite da solida amicizia e passione comune per il lavoro nel sociale, nel 2006 riescono a fondare una cooperativa nell'ambito della tutela minori, cresciuta nel tempo tra entusiasmi, impegno e difficoltà.
“Oggi siamo 56 operatori specializzati – raccontano intervenendo per prime – e ci occupiamo in particolare di servizi residenziali per minori fragili. “All'inizio non è stato facile ottenere fiducia e credibilità per il nostro progetto. Eravamo fresche di studi, ci volevano molte risorse economiche: la nostra era una scommessa ambiziosa, ma molto rischiosa. Per fortuna però abbiamo trovato molte persone che ci hanno sostenute e hanno rischiato con noi Mi sento di dire che noi eravamo il contrario dello spaccato descritto: ci animava un desiderio profondo”.
Credo però che alla base del quadro negativo tracciato dal Censis ci sia anche la frequente mancanza di supporto e ascolto da parte degli adulti verso i ragazzi. Senza voler negare l'esistenza di un atteggiamento poco partecipativo da parte di alcuni giovani, le responsabilità sono sempre da più parti e non possono essere attribuite in una sola direzione”.

La testimonianza di Davide Delbò

Poi la parola è passata a Davide Delbò, educatore di Strada che organizza attività ludiche con i ragazzi più piccoli e momenti di riflessione con i più grandi negli oratori di Gossolengo e San Nicolò. La storia di Davide è quella di chi ha scoperto la propria inclinazione ad aiutare gli altri grazie ad un incontro speciale. La sua prima grande passione, fin da quando era alle medie, è stata l'informatica.
“Alla tesina di maturità ho portato un videogioco costruito da me e un mio compagno – ricorda – e già dalla quarta superiore mi sono preparato per il superamento del test di ingresso al Politecnico di Milano. Convinto della mia scelta, mi sono iscritto ad Ingegneria informatica. Con l'inizio dell'Università però ho anche cominciato qualche lavoretto per avere un po' di indipendenza economica: come allenatore sportivo e in oratorio insieme agli Educatori di Strada. Proprio l'esperienza con gli Educatori di strada ha gradualmente cambiato la mia vita e le mie prospettive: in Università facevo fatica, avevo perso un po' della motivazione iniziale, soprattutto durante il periodo del Covid. Sull'altro fronte invece gestire personalmente l'attività in oratorio con i ragazzi a fianco di persone che mi davano formazione e supporto costante mi rendeva felice. Sentivo che aiutare i giovani più fragili a superare le difficoltà e realizzare aspirazioni m appagava. Ho capito che quella era la mia vera passione e volevo diventasse anche una professione. Mi sono aperto forse per la prima volta senza veli ai miei genitori, che mi hanno ascoltato e capito senza giudizi”.
“Oggi, dopo quasi cinque anni al Politecnico di Milano, frequento Scienze dell'Educazione alla Cattolica – conclude Davide - e continuo a lavorare come Educatore di Strada”.

 L'intervento di Carlotta Pancera

Sempre nell'ambito sociale Carlotta Pancera ha invece raccontato la sua esperienza come educatrice di infanzia di Unicoop. Fin da bambina voleva assomigliare al nonno, maestro elementare a Bettola. Il suo percorso universitario a Parma in Scienze dell'educazione l'ha però portata presto ad interessarsi ai primi mesi di vita dei bambini. Dopo un primo tirocinio universitario in un nido Unicoop e tanti incarichi nei nidi di Piacenza e provincia ha imparato un elemento chiave della relazione educativa.
“Noi educatrici siamo semplici osservatrici – ha spiegato – al centro c'è sempre il bambino con i suoi bisogni. È un lavoro impegnativo e ricco di soddisfazioni, ci vogliono passione, cuore e competenza per dare tempi diversi a bambini diversi tra loro. Io vado a lavorare tutti i giorni sorridendo, i piccoli mi riempiono di stimoli ed è anche grazie a loro se ho scelto questo lavoro”. Il sogno nel cassetto di Carlotta? Riuscire un giorno a progettare e coordinare un nido.


Manuel Galli, il ruolo dello sportivo

A inquadrare il versante sportivo è intervenuto Manuel Galli, da undici anni allenatore nella Bakery. La palla in mano l'ha avuta fin da bambino. Non è diventato campione di basket, ma ha deciso comunque di comunicare a bambini e ragazzi la sua passione per la pallacanestro, aiutandoli a crescere in questo sport.
“La Bakery nasce proprio a questo scopo – racconta - , con il tempo ho scoperto che allenare i più piccoli è l'aspetto che mi gratifica di più. Nell'ultimo periodo lavoriamo anche insieme a ragazzi con problemi d'autismo. L'integrazione di chi ha qualche difficoltà attraverso lo sport è un obiettivo molto sentito e sviluppato a Piacenza: poter contribuire in questa direzione mi rende orgoglioso”.

L'impegno politico di Michele Schiavi

Michele Schiavi è un giovane consigliere comunale di Caorso e all'incontro ha rappresentato la voce dell'impegno politico. La sua passione per la politica è nata alle superiori. Quando poi alla maturità non si è sentito preso sul serio dal presidente di Commissione per aver espresso il suo sogno di 'fare il politico' ha deciso una volta di più di iscriversi a “Scienze Politiche”, per apprendere nozioni da spendere attivamente sul campo. “I giovani impegnati in politica sono tanti – ha detto – e anche molto attivi. L'impressione è pero che per i politici più adulti costituiscano spesso medaglie da apporsi al petto. E tengo a sottolineare un altro elemento: noi che abbiamo parlato stasera non siamo fotogrammi isolati di una generazione, casi unici da mostrare: fuori si può vedere il quadro per intero”.

Le conclusione di Mauro Monti

“Le diverse narrazioni di stasera sono tutte accomunate dalla passione dei protagonisti – ha osservato Mauro Monti in conclusione – e ci dicono che uno sguardo propositivo verso il presente e il futuro è possibile, eccome. Come questi ragazzi avremmo potuto sentirne molti altri. Le loro storie rivelano tanto sul ruolo della scuola: l'orientamento serve relativamente, nella vita si cambia strada e si modificano scelte. Ma l'importanza della scuola resta nel fornire ai ragazzi competenze alte, variegate e trasversali, che li aiutino a rapportarsi ai diversi contesti e a raggiungere un obiettivo personale appagante”.
“La voce dei giovani racconta molto anche del mondo adulto – continua -. Da una parte ci sono adulti che non danno fiducia, spazio, né credito. Dall'altra parte ci sono adulti capaci di ascoltare e aiutare i ragazzi”.
Non a caso il prossimo incontro dell'associazione Liberi annunciato da Trespidi e previsto a marzo metterà in dialogo diverse generazioni.

Micaela Ghisoni

Nella foto, i relatori all'incontro dedicato ai giovani svoltosi all'Auditorium della Fondazione.

Pubblicato il 26 febbraio 2024

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Irpef comunale, c’è l’accordo tra il capoluogo e i sindacati

 Irpef Comune e sindacati

“Un confronto costante per il monitoraggio complessivo delle azioni poste in essere nel bilancio 2024, riconoscendo il valore della contrattazione sociale”. È l’impegno che hanno assunto il Comune di Piacenza e i sindacati Cgil, Cisl e Uil - confederali e pensionati - con un Protocollo d’intesa siglato nella cornice della sala consiliare di Palazzo Mercanti. Alla firma per il Comune, il sindaco Katia Tarasconi, il vicesindaco nonché assessore al Bilancio Marco Perini e il direttore generale Luca Canessa; per le organizzazioni sindacali, Ivo Bussacchini, Stefania Pisaroni, Claudio Malacalza, Michele Vaghini, Aldo Baldini, Francesco Bighi e Pasquale Negro. Un documento che rappresenta, da un lato, il punto di partenza formale per un impegno condiviso mirato al confronto costante e puntuale legato in modo particolare alle azioni previste dall’Amministrazione nell’ambito del bilancio preventivo 2024-2026; e, dall’altro, sancisce un metodo di lavoro già in essere e ben rodato nell’ambito dei rapporti tra Comune e Sindacati. Un metodo che, come si legge nelle premesse del Protocollo in questione, “l’Amministrazione comunale di Piacenza ha già proficuamente attivato con la sottoscrizione di alcuni protocolli, ad esempio in materia di appalti, di relazioni sindacali e in materia di Pnrr”.

Per entrambe le parti sedute al tavolo, il confronto con le organizzazioni sindacali è “fondamentale per lo sviluppo del territorio”. Un confronto che si concretizza con l’attivazione di tavoli territoriali in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima e con i Protocolli in materia di Pnrr e di sviluppo territoriale, “soprattutto - si legge nel documento - in fasi storiche di particolare difficoltà socio-economica come quella attuale”. E con riferimento alla Piattaforma per la contrattazione sociale del dicembre 2023 presentata dalle organizzazioni sindacali riunite a Palazzo Mercanti, il Comune “riconosce l’importanza e la strategicità dei temi trattati evidenziando come vi sia una piena aderenza nel bilancio 2024-2026 su molte delle proposte avanzate, e sottolinea la necessità di proseguire un percorso di confronto su altre proposte”.

Il Protocollo si articola in vari punti (16 in tutto) sui quali le parti hanno convenuto, con particolare attenzione alle politiche fiscali e sociali, al tema della lotta all’evasione, alle politiche abitative, agli appalti. Un elenco dettagliato che si apre con il riconoscimento congiunto del Comune di Piacenza come esempio virtuoso in tema di soglie di esenzione dal pagamento delle imposte: riguardo all’addizionale Irpef, l’Amministrazione applica una fascia di esenzione di 15mila euro e mantiene l’esenzione anche per le famiglie con Isee fino a 15mila euro. In tema di lotta all’evasione fiscale, il Comune – che già ha avviato un percorso di efficientamento del Servizio Entrate grazie a organici incrementati e maggiori dotazioni informatiche – si impegna ad attivare sin dall’anno in corso un’apposita convenzione con l’Agenzia delle Entrate per la partecipazione al recupero delle somme evase. E ancora, le organizzazioni sindacali prendono atto dell’impegno dell’Amministrazione sulle politiche sociali e sui servizi alla persona all’interno del bilancio 2024-2026: sono previsti investimenti pari a oltre 35 milioni di euro all’anno che corrispondono al 26% delle spese correnti dell’Ente, oltre alla realizzazione di 19 progetti Pnrr sul sociale per circa 43 milioni. Le stesse, prendono anche atto che sono operativi 3 centri diurni. Il terzo è stato avviato l'1 gennaio 2024 ed è il primo centro diurno dedicato all'assistenza di persone con demenza. Era uno degli obiettivi condivisi nello specifico protocollo con Cgil Cisl e Uil dei pensionati, così come il raggiungimento di 100 mila ore annue di assistenza domiciliare. Nel Protocollo firmato ieri si dà inoltre atto che il Comune ha speso oltre un milione di euro nel 2023 per contribuire al pagamento delle rette di utenti fragili – anziani e disabili – inseriti in strutture protette.

Un ulteriore punto sul quale le parti hanno convenuto riguarda l’adesione da parte dell’Amministrazione al progetto “Energia in Comune” promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano; un progetto che consente di dare una mano alle famiglie che si trovano a dover fronteggiare il rincaro delle utenze energetiche. E in questo contesto, la stessa Amministrazione si impegna a promuovere la costituzione di Comunità energetiche per l’autoproduzione di elettricità da fonti rinnovabili. Infine le parti riconoscono che il Comune sta ponendo in essere politiche abitative tese al reperimento di alloggi destinati a donne o a nuclei familiari fragili e sta avviando progettualità di housing sociale che prevedono di destinare alloggi a giovani o nuclei con particolari fragilità di ordine economico e non solo. L’impegno è dunque quello di un continuo dialogo tra le parti che a prescindere dai rispettivi ruoli, abbia a cuore lo sviluppo del territorio piacentino nel rispetto dei lavoratori e della categorie più fragili. Un impegno a cui tenere fede con il confronto costante sui vari temi elencati nel Protocollo, inteso che ogni eventuale modifica sarà oggetto di ulteriori momenti di concertazione tra Amministrazione e organizzazioni sindacali.

Pubblicato il 25 febbraio 2024

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Cure palliative, la rete regionale ha a disposizione 300 posti letto

Cure palliative i dati 

In aumento in Emilia-Romagna il numero di cure palliative (anche pediatriche) a favore dei pazienti assistiti da almeno un nodo della rete nell’anno attraverso le cure palliative domiciliari, hospice (23 strutture con oltre 300 posti a disposizione), ambulatori e ospedali. Nel 2022, ultimo dato disponibile, sono state 16.027 le persone prese in carico nel loro percorso palliativo, un numero sempre in crescita se si considera che erano 11.933 nel 2018. A questi vanno aggiunti i 669 bambini presi in carico (erano 607 nel 2021), ma la Rete delle cure palliative pediatriche è stata approvata solo nel 2019. In Emilia-Romagna, inoltre, i giorni medi di attesa per accedere al nodo “Hospice” sono 3,2. Anche questo un dato positivo visto che nel 2018 l’attesa era pari a 3,6 giorni. “La Regione Emilia-Romagna - sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- è da tempo impegnata nel sostegno alle cure palliative. Lo dimostrano i dati che confermano come la Rete attiva nella nostra regione funzioni e accolga sempre più pazienti ogni anno. Un impegno che non diminuirà»” Quanto alle risorse, a livello regionale e aziendale non è previsto uno stanziamento annuale dedicato esclusivamente al finanziamento della rete delle cure palliative. Questo livello di assistenza, al pari delle altre prestazioni ricomprese nei Lea, viene infatti finanziato annualmente nell’ambito della quota capitaria assegnata ad ogni azienda sanitaria. Nel 2022 la Regione ha speso 44.506.413 euro per la Rete delle cure palliative contro i 27.737.054 del 2018.

Pubblicato il 26 febbraio 2024

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Viaggi della fede: le proposte dell’Ufficio Pellegrinaggi

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L'Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Piacenza-Bobbio, coordinato da Valeria Perini, propone un programma ricco e variegato di pellegrinaggi per l'anno in corso. Queste proposte rappresentano un'opportunità unica per vivere esperienze di fede, visitando luoghi carichi di spiritualità e storia, sia in Italia che all'estero.

Itinerari in giornata
29 Febbraio - Monza: un'occasione per visitare la splendida Villa Reale e il Duomo di Monza. Attualmente, i posti sono disponibili solo in lista d'attesa.
26 Marzo - Mantova: un viaggio sulle tracce del Santo Graal nella città dei Gonzaga. Rimangono solo 2 posti disponibili.
9 Aprile - Sui passi di San Colombano e Guado del Po: partendo dal Monastero di Chiaravalle Milanese, si attraverserà il Po con la Navigazione al Guado di Sigerico lungo il Cammino della Via Francigena. I posti per la navigazione sono esauriti, ma restano disponibili posti per il ritorno a Calendasco in pullman.
11 Aprile - Venezia: una visita esclusiva serale della Basilica di San Marco.
16 Aprile, Fontanellato: alla scoperta della Rocca, del borgo, del Santuario e del labirinto della Masone.

Itinerari di più giorni
27-28 Febbraio - Roma: per un'udienza con Papa Francesco in ringraziamento per la beatificazione di don Beotti. Posti in lista d'attesa.
7-8-9 Marzo - Costa Azzurra: inclusa una visita all'Ile de St. Honorat con don Jean Laurent. Posti in lista d'attesa.
9-20 Marzo - Messico: un percorso che include la visita a Ns S. di Guadalupe e lo Yucatan con Padre Giorgio Nobin. Posti in lista d'attesa.
3-7 Aprile - Cipro: sui luoghi di san Paolo, con mons. Gianni Ambrosio. Rimangono disponibili solo 4 posti.
13-18 Maggio - Normandia: include visite a Mont S. Michel e Sta Teresina di Lisieux con don Gigi Bavagnoli. Posti in lista d'attesa.
10-17 Giugno - Cammino di Santiago: percorso da Pamplona a Finisterre, alternando cammino a piedi e trasferimenti in bus con don Igino Barani. Disponibili solo 5 posti.
27 Giugno-4 Luglio - Scozia: posti in lista d'attesa.
27 Luglio-3 Agosto - Soggiorno Montagna a Pinzolo: disponibili 8 posti.
5-12 Settembre - Uzbekistan: una nuova entusiasmante proposta.
16-26 Ottobre - Giappone: un'altra novità che promette un'immersione nella cultura e spiritualità giapponese.

Una varietà di proposte stimolanti
Queste proposte di viaggio offrono l'opportunità di esplorare luoghi di grande importanza religiosa e culturale, accompagnati sempre da sacerdoti e guide esperte nel campo spirituale. Le esperienze proposte sono pensate per alimentare la fede e la conoscenza dei partecipanti, in un contesto di condivisione e riflessione comunitaria. La varietà degli itinerari dimostra l'impegno dell'Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Piacenza-Bobbio nel rendere accessibili esperienze significative a un pubblico ampio, pur nei limiti dei posti disponibili che richiedono una prenotazione tempestiva.
Per informazioni:
Ufficio Pellegrinaggi
Piazza Duomo 33
tel. 0523-308335
ufficiopellegrinaggi [AT] curia [DOT] pc [DOT] it

Pubblicato il 24 febbraio 2024

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