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Notizie Varie

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«Donne e lavoro», al via i nuovi percorsi formativi e di crescita

 donne e lavoro

Anche per la sessione autunnale il progetto “Donne e lavoro”, pensato dal Comune di Piacenza e realizzato grazie al finanziamento della Regione Emilia Romagna, ha suscitato l'interesse di molte donne - lavoratrici e non lavoratrici - provenienti dal territorio piacentino e non solo. Le iscrizioni, avvenute anche in questa sessione tramite un modulo on line, hanno raccolto un totale di 68 candidature, con un’equa ripartizione tra residenti in città e in provincia. Alcune candidature sono arrivate da fuori provincia e da fuori regione. Attraverso le risposte al modulo di iscrizione, è stato possibile creare il profilo di ogni candidata e comporre il percorso di selezione più adatto. Rispetto all'edizione primaverile, si è osservato un aumento del numero di iscritte di origine italiana. I colloqui per il corso per donne inoccupate sono stati sedici, 45 invece le interviste personalizzate realizzate per il corso per donne lavoratrici.
Quattro candidate, nel corso delle selezioni, hanno rinunciato prima del colloquio, mentre altre sei hanno abbandonato dopo aver fatto i colloqui. Tra i motivi principali legati alla rinuncia: orari incompatibili, problemi familiari o disinteresse dopo aver compreso meglio lo scopo del progetto. Il motivo di due rinunce è stato invece l’inizio di un nuovo lavoro. Alla fine, incrociando le caratteristiche delle candidate e gli elementi emersi durante i colloqui, è stato possibile comporre i due gruppi classe in modo omogeneo, raccogliendo 28 partecipanti.
La prima lezione dei corsi si è svolta sabato 19 ottobre, preceduta da un momento di presentazione con l'Agenzia Regionale per il lavoro e tutti i soggetti partner di progetto, ossia Tutor scarl, Emporio solidale, il Centro di solidarietà di Piacenza e Federconsumatori. Oltre alle lezioni in aula, è previsto un laboratorio di condivisione esperienziale circa le proprie aspettative sul lavoro e un percorso individualizzato e di affiancamento rispetto alla ricerca attiva del lavoro. Per tutte le corsiste mamme è previsto, per la durata del corso, un servizio di babysitter gratuito che vede, al momento, undici bambini iscritti.

Pubblicato il 21 ottobre 2024

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Anpas ha presentato il suo progetto legato a disabilità e inclusione

 Anpas disabili

All’Auditorium “Carrara” di Anpas Piacenza sono stati presentati i risultati del progetto di inclusione sociale "Conoscere per conoscersi e farsi conoscere". Il percorso ha coinvolto Anpas Croce Bianca e due realtà del territorio piacentino: il centro socio riabilitativo diurno "La Girandola" e il centro ricreativo sociale “Club dei piccoli Rio Torto” di Borgonovo. Il coordinatore provinciale di Anpas Piacenza Paolo Rebecchi ha illustrato le finalità del progetto. “Anpas Croce Bianca – ha spiegato - ha accolto l'esigenza delle due realtà piacentine di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della disabilità e dell'inclusione, facendosi promotrice di esperienze di crescita e di confronto. Insieme ai nostri volontari, i ragazzi hanno intrapreso un percorso che li ha aiutati ad uscire dai luoghi abituali, ad allontanarsi dagli schermi e ad avvicinarsi alla natura e agli animali, valorizzando le capacità e le sensibilità di ognuno”.

L’incontro si è aperto con il saluto del presidente di Croce Bianca Piacenza, Alessandro Miglioli che ha sottolineato “l’attenzione alle tematiche di inclusione sociale come aspetto prioritario e identitario di Pa Croce Bianca”. Il questore di Piacenza, Ivo Morelli, ha evidenziato le finalità del progetto di Croce Bianca Piacenza, che ha conquistato il secondo posto in Italia, alla Convention nazionale Anpas "Convers-Azioni" e “che ha portato il territorio piacentino a raggiungere questo importante risultato”. L’assessore comunale Simone Fornasari (Sviluppo e Servizi al cittadino), anticipato dal saluto del sindaco Katia Tarasconi, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e valorizzato il “tema della reciprocità che si evince dal progetto realizzato da Pa Croce Bianca Piacenza”. Il progetto nasce dalla conoscenza di due diverse realtà piacentine che si occupano di ragazzi con disabilità: il centro ricreativo "Club dei piccoli di Rio Torto" accoglie minori con fragilità all'azienda agricola sociale sita in Borgonovo, mentre il centro diurno socio riabilitativo "La Girandola" di Piacenza ospita ragazzi e adulti con disabilità mentali e fisiche. Ad illustrare gli obiettivi del progetto di Pa Croce Bianca, è stata la referente del percorso "Conoscere per conoscere e farsi conoscere", Beatrice Casella. “Filo conduttore del percorso sono state l’inclusione dei ragazzi con disabilità e il loro avvicinamento al mondo sanitario, la sensibilizzazione dei volontari e dell’intera cittadinanza sul tema di inclusione sociale e la volontà di farsi promotori di crescita e di confronto. Ogni settimana i volontari hanno coinvolto i ragazzi in attività ludiche e laboratori, accompagnandoli a vivere esperienze all’aperto e a conoscere nuovi contesti”. I referenti del “Club dei piccoli di Rio Torto”, Gigi Fiori e Juri Fiori hanno ringraziato le famiglie dei ragazzi e sottolineato il grande valore aggiunto che il progetto di Anpas Piacenza ha prodotto negli ospiti del centro ricreativo sociale: “Da vent’anni offriamo una alternativa che concilia l’uomo con la natura. Questa esperienza ha rappresentato un arricchimento per tutti: per questo motivo intendiamo proseguire con il percorso avviato e proporre nuove attività in questa direzione”. Le operatrici del Centro socio riabilitativo diurno "La Girandola" (Coopselios), Marisa Monticelli, Doriana Pipoli, Alessia Vaghetti, hanno elencato i valori che gli ospiti del centro hanno potuto toccare con mano grazie al progetto: “I nostri ragazzi hanno ricevuto sorrisi, accoglienza, sostegno e grande disponibilità. Sono state giornate di grande intensità che hanno consentito loro di condividere momenti di gioia e di passione, di acquisire nuove conoscenze e stimoli. I ragazzi si sono scoperti adulti responsabili e competenti, capaci di prendersi cura degli animali e di sentirsi a casa”.

Il rappresentante di Csv Emilia di Piacenza, Franco Zuccone ha evidenziato l’importanza di fare rete tra associazioni di volontariato per raggiungere risultati positivi e trarre esperienze significative per il futuro. I volontari di Pa Croce Bianca, Lorella Bagatin e Guglielmo Pighi hanno aiutato i ragazzi a superare la paura nei confronti della sanità e della cure alla persona. Durante alcuni pomeriggi i ragazzi hanno potuto visitare i locali e i mezzi di soccorso e conoscere da vicino le procedure sanitarie. Gianguido Pighi (Gruppo Giovani) ha manifestato l’intenzione dei ragazzi di Anpas Piacenza di portare avanti l’esperienza di "Conoscere per conoscersi e farsi conoscere" a livello nazionale, “al fine di promuovere i valori di inclusione e conoscenza per un mondo senza barriere”.

Pubblicato il 21 ottobre 2024

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I ragazzi di Gragnano volontari per «Dona la spesa»

 Dona la spesa Gragnano

Un piccolo esercito di giovani volontari a Gragnano ha animato, nei giorni scorsi, la giornata dedicata a "Dona la spesa". L'iniziativa, come di consueto voluta da Mcl e Caritas ha infatti potuto avvalersi della collaborazione di ben 64 tra ragazzi e ragazze che si sono alternati davanti allo stabilimento della locale Coop richiamando clienti ad un gesto di solidarietà e riempendo così, grazie ai vari articoli di merce donata, le borse solidali. Si tratta delle borse che il Movimento Cristiano Lavoratori, in condivisione con i Servizi Sociali del Comune distribuisce alle famiglie in difficoltà residenti a Gragnano e seguite dai Servizi Sociali coordinati dall'Assistente Sociale Luisa Zioni e da Giulia Marzolini.
“Il numeroso gruppo di studenti delle Scuole Medie coinvolti dall’assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Grignano e aderenti, in parte, al progetto di sostegno al volontariato YoungerCard che il comune di Gragnano ha avviato da anni, è stato davvero edificante soprattutto per gli adulti - spiegano il sindaco Patrizia Calza e l'assessore ai servizi sociali Marco Caviati . Un esempio di come con entusiasmo e buona volontà si possa essere di aiuto alla comunità unendo al lavoro anche il divertimento. Ciò grazie anche agli adulti che hanno saputo coinvolgerli. A loro, ai ragazzi e al presidente di Mcl Umberto Morelli, che tanto si spende per aiutare chi è in difficoltà, sia a Gragnano che in comuni vicini, vanno come sempre i nostri ringraziamenti”.

Pubblicato il 20 ottobre 2024

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Carabinieri, il generale Zuccher in visita al comando provinciale

Visita generale Zuccher 

Il Generale di Divisione Massimo Zuccher, comandante della Legione Carabinieri "Emilia Romagna", saluta i carabinieri della provincia di Piacenza prima del suo trasferimento, quale Capo di Stato Maggiore, al Comando Carabinieri Tutela Forestale, Ambientale e Agroforestale. Il generale Zuccher ha fatto visita alla caserma di via Beverora, sede del Comando provinciale Carabinieri di Piacenza, dove è stato accolto dal Comandante provinciale, colonnello Pierantonio Breda, e dove ha incontrato tutti gli ufficiali, una rappresentanza dei Reparti dell’Arma della provincia, i comandanti dei Reparti Speciali provinciali e il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Nell’occasione ha salutato i presenti, ringraziandoli per l’impegno e la dedizione che hanno profuso nel quotidiano assolvimento del servizio e ha espresso il proprio apprezzamento per i risultati conseguiti. Ha quindi rimarcato i valori militari, dell’onestà e della generosità, che devono costituire la cifra morale di ogni carabiniere, soffermandosi poi sull’importanza della vicinanza verso la popolazione, la dedizione e l’umanità a cui deve ispirarsi ciascun militare nell’adempimento del proprio dovere.
Una attenzione al cittadino che deve essere costante, specie nelle località più remote del territorio provinciale dove, non di rado, l’Arma è l’unico presidio di Legalità. Successivamente, il generale Zuccher, accompagnato dal Comandante provinciale, ha poi incontrato il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, la procuratrice Grazia Pradella e il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, ai quali ha espresso la propria gratitudine per il loro costante supporto e la vicinanza istituzionale.

Pubblicato il 21 ottobre 2024

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Elezioni, attivate le procedure per il voto assistito e a domicilio

Le procedure per il voto assistito

La Regione Emilia-Romagna ha attivato le procedure per garantire il diritto di voto ai cittadini con disabilità, gravi difficoltà motorie, impossibilitati a recarsi alle urne per gravi motivi di salute, ricoverati in ospedale e case di cura e detenuti. Il servizio è rivolto a tutte le cittadine e i cittadini iscritti nelle liste elettorali che necessitino di soluzioni particolari per poter esercitare il proprio diritto di voto.

VOTO A DOMICILIO

Gli elettori e le elettrici affetti da gravi infermità, tali che l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano risulti impossibile (ad esempio perché in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali), possono richiedere il servizio di voto a domicilio a partire da martedì 8 ottobre fino a lunedì 28 ottobre 2024. Gli elettori e le elettrici interessati devono far pervenire al sindaco del proprio Comune di iscrizione elettorale la domanda, attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimorano, anche se l’abitazione in cui alloggiano si trova in un Comune diverso da quello nelle cui liste elettorali sono iscritti. La domanda deve pervenire al proprio Comune di iscrizione elettorale nel periodo compreso tra martedì 8 ottobre e lunedì 28 ottobre 2024, deve indicare l’indirizzo dell’abitazione in cui l’elettore dimora, un recapito telefonico, e deve essere corredata di copia della tessera elettorale e di idonea certificazione sanitaria rilasciata da un funzionario medico designato dagli organi dell’azienda sanitaria locale. Le disposizioni sul voto domiciliare si applicano nel caso in cui i richiedenti dimorino nell’ambito del territorio della regione.

VOTO DEGLI ELETTORI NON DEAMBULANTI

Gli elettori non deambulanti possono votare, nell’ambito del proprio Comune, presso qualsiasi sezione elettorale diversa da quella di iscrizione che sia allocata in sedi, appositamente segnalate, esenti da barriere architettoniche. Il cittadino non deambulante deve esibire la tessera elettorale, da cui risulti che è elettore del Comune in cui vota, e un’attestazione medica, rilasciata dall’Azienda sanitaria locale anche in precedenza per altri scopi o, in alternativa, la copia autentica della patente speciale di guida, purché dalla documentazione esibita risulti l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.

VOTO ACCOMPAGNATO

Gli elettori portatori di disabilità, fisicamente impediti nell’espressione autonoma del voto, possono votare con l’assistenza di un accompagnatore. Questi elettori possono recarsi in cabina con l’assistenza di un familiare o un’altra persona liberamente scelta, purché l’accompagnatore sia iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune della Repubblica. Sono da considerarsi ammessi al voto assistito da un accompagnatore: i ciechi, gli amputati delle mani; gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità. Sulla tessera elettorale dell’accompagnatore il presidente del seggio deve fare apposita annotazione dell’avvenuto assolvimento di tale funzione. Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un disabile.

VOTO IN OSPEDALE, SEGGI VOLANTI E SPECIALI

Negli ospedali e negli istituti e case di cura con almeno 200 posti letto è istituita una sezione elettorale per ogni 500 posti letto o frazioni di 500. Possono esercitare il loro voto nella sezione ospedaliera, se hanno fatto tempestiva richiesta al comune, oltre agli elettori ricoverati, anche gli elettori facenti parte del personale di assistenza dell’istituto di cura. Per le persone ricoverate negli ospedali e negli altri luoghi di cura con meno di 100 posti letto e per la raccolta del voto a domicilio vengono costituiti “seggi volanti". I seggi speciali sono istituiti nelle sezioni elettorali nella cui circoscrizione ci sono luoghi di cura (ospedali o altri istituti o case di cura) con almeno 100 e fino a 199 posti letto; nelle sezioni elettorali nella cui circoscrizione ci siano luoghi di detenzione e di custodia preventiva; presso le sezioni ospedaliere nelle quali sono ricoverati elettori che, a giudizio della direzione sanitaria, non siano in condizioni di recarsi alle urne per esprimere il voto.

Pubblicato il 19 ottobre 2024

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