Come da tradizione torna l’appuntamento con la compagnia dialettale giovanile pianellese de “I Povar Lucc” che sabato 18 gennaio alle ore 20.45 nel teatro comunale di Pianello mettono in scena la commedia dialettale di A. Pitteri "A spus me nonna". La trama: Una famiglia normale…ma non troppo! Il rude Ugo, l’ambiziosa moglie Renata, il figlio (dongiovanni!) Nando e la filgia, la Rimida (ma non troppo!) Valeria. Completa il quadretto la domestica Gina. A turbare il menage familiare l’arrivo di nonna Clara, decisamente fuori dal comune. Come reagiranno i 5? E l’anziano spasimante di Valeria, il ricco cav. Milani? E da Parigi, una vecchia fiamma di Clara… Si sistemano le cose in famiglia? E cosa nascerà?
Parma ha appena inaugurato il suo anno giallo oro di Capitale Italiana della Cultura 2020. Un’occasione imperdibile per immergersi tra opere d’arte ed eventi da vivere nelle atmosfere raffinate e nelle grandi storie della città verdiana dal passato ducale, che guarda al presente e al futuro come rigenerazione sociale, ambientale e culturale. Ecco un itinerario per scoprire i luoghi imperdibili di Parma 2020 e del suo territorio in 48 ore. Si parte dal centro storico, tripudio di eleganza, palazzi antichi, chiese e musei. Perdersi tra le sue strade è una continua rivelazione, meglio se in bicicletta, il mezzo preferito dai parmigiani. Una tappa al Teatro Regio e in Piazza del Duomo con la Cattedrale e il Battistero è d’obbligo. Qui poi, vale la pena entrare nelle sale di Palazzo Dalla Rosa Prati, che dal 31 gennaio al 26 aprile si colorano delle opere di Van Gogh, per la mostra Vincent Van Gogh Multimedia & Friends. È come toccare da vicino i celebri dipinti del pittore olandese, riprodotti su scenografici supporti multimediali ad altissima qualità, per poi immergersi nei capolavori di autori come Monet, Degas e Renoir giunti da prestigiose collezioni private. La coinvolgente esposizione prodotta dalla Navigare s.r.l. è aperta dalle 9.30 alle 20 dal lunedì al venerdì e fino alle 21 il sabato e la domenica (www.vangoghmultimediaexperience.it). Un’esperienza immersiva, unica nel suo genere, è Florilegium, la prima mostra personale italiana di Rebecca Louise Law - curata da OTTN Projects e sostenuta da Davines, Chiesi Farmaceutici e Cosmoproject nell’ambito del progetto Pharmacopea -, ideata per lo spazio della Chiesa di San Tiburzio, a pochi passi dal Palazzo Dalla Rosa Prati. In programma tra il 29 febbraio e il 19 dicembre, è una delle azioni del progetto Pharmacopea, che crea nuovi itinerari turistici nella città, mettendo in rete luoghi simbolo della sua identità storica e cosmetico-farmaceutica. Il cuore dell’esposizione sarà una grande installazione in evoluzione nella Chiesa di San Tiburzio, poi ci saranno presentazioni di diversi apparati scultorei allestiti nell’Antica Farmacia San Filippo Neri e nel Palazzo Ducale, mentre la serra dell’Orto Botanico di Parma si farà custode di un’opera documentaria sulla pratica dell’artista britannica nota per le sue installazioni floreali larger-than-life e sculture site-specific (www.pharmacopeaparma.it). La passeggiata continua fino alla Chiesa di San Francesco del Prato, un luogo che si avvia a divenire simbolo di Parma 2020, per la sua storia di rinascita, grazie ad una raccolta fondi collettiva: le inferriate che l’avevano trasformata in carcere oggi sono state eliminate e mostrano l’architettura originaria di questo gioiello gotico, che sarà aperto alla città e al culto l’8 dicembre. Intanto, in primavera si può approfittare delle visite guidate in quota tra il rosone e una vista straordinaria dall’alto della città e della Cattedrale (www.sanfrancescodelprato.it). Se Parma è anche Città Creativa UNESCO per la Gastronomia (www.parmacityofgastronomy.it), lo si deve alle sue delizie che la rendono celebre nel mondo, come il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello Dop e il Parmigiano Reggiano. Per assaggiarne un Parmigiano Reggiano pluripremiato è bene raggiungere Fidenza, dove ha sede Parma2064 della Cooperativa Agrinascente di Fidenza (PR). L’ideale è prenotare una visita guidata in caseificio, così da scoprire le fasi di lavorazione del re dei formaggi e assaporare pezzi di diverse stagionature. Tutto il Parmigiano Reggiano Parma2064 nasce con il latte munto nel raggio di 10 km dai suoi caseifici (www.2064.it). Per i il culatello? Si va nelle cantine (le più antiche del pianeta) dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, castello trecentesco sul fiume Po, a poca distanza dalla città. Si possono assaporare tra i piatti della “cucina gastrofluviale” del ristorante stellato dello Chef Massimo Spigaroli (www.anticacortepallavicinarelais.it) oppure all’Hosteria del Maiale, compiendo un viaggio nei sapori della tradizione della Bassa Parmense e della storia del Grande Fiume. Nel menu, anche una ricetta del celebre Giovannino Guareschi. L’esperienza poi culmina al Museo del Culatello e del Masalén, dove lo Chef racconta l’arte di fare salumi ereditata dal bisnonno Carlo, che lavorava le carni dei maiali nel podere Plantador di Giuseppe Verdi, e del recupero del maiale tipico nero del Parmense. E I migliori prodotti gastronomici si degustano anche nelle strutture INC Hotels Group, comodissime per il soggiorno e per visitare la Capitale Italiana della Cultura. Propongono infatti, anche esperienze nel territorio, itinerari culturali in bicicletta e food shopping tours tra caseifici, salumifici e cantine (www.inchotels.com). E per trovare e scegliere gli eventi top, non solo di Parma2020, ma di tutto il territorio della Destinazione Turistica Emilia (con Parma, Piacenza e Reggio Emilia), si può consultare il sito web www.visitemilia.com ricco di spunti e di proposte, da tenere sempre a portata di smartphone.
La popolazione residente nel capoluogo cittadino Piacenza, in aumento, è pari a 104.419 abitanti registrati al 30 settembre 2019 – il dato più recente disponibile - di cui 50.103 maschi e 54.316 femmine. La percentuale di cittadini anziani – per la demografia s’intende con più di 65 anni - è pari al 24,35% del totale, confermando la tendenza a un invecchiamento della popolazione. Il 67% della popolazione è tra i 30 e 64 anni, il 15% tra i 14 e i 29 anni. Il 7% dai 6 ai 13 anni, il 5% è sotto i 5 anni. Nel 2014 la popolazione cittadina toccava i 102.269 abitanti. Nel 2015 i 102.191, nel 2016 i 102.355. Poi, un balzo. Nel 2017 i cittadini sono saliti a 103.082, nel 2018 a 103.942, fino a toccare i 104.419 nel corso del 2019. Fino al settembre 2019 i nati sono stati 633, i morti 889, con un saldo naturale negativo di 256 unità. Gli immigrati residenti sono 2929, mille in meno rispetto al 2018. Gli emigrati 2196, contro i 2700 del 2018. Nel Comune di Piacenza risiedono – in base ai dati aggiornati al 30 settembre 2019- 20.364 cittadini stranieri, che costituiscono il 19,50% della popolazione, in aumento rispetto al 2018. La nazionalità maggiormente rappresentata è quella rumena, seguita da quella albanese, macedone, marocchina ed ecuadoriana. A Piacenza vivono 48.629 nuclei familiari. Ben 19.681 sono famiglie costituite da una sola persona, ovvero il 40,47 del totale. Quasi la metà della famiglie piacentine (4 su dieci, vive sola sotto allo stesso tetto). Sono invece 13.769 le famiglie composte da due persone (28,31%, mentre 7.820 quelle con tre persone (16%). I nuclei familiari da quattro sono 5.196 (10,68%). Non sono molte le famiglie con numerosi figli (ma nella statistica finiscono anche gli anziani o altri familiari a carico). Da cinque persone (1.462, il 3,01 per cento del totale), da sei persone (508, ovvero lo 1,04%), da sette persone (135, lo 0,28%). Sono 37 le famiglie composte da otto persone (0,08%), dieci quelle da nove individui (0,02%). Mentre sono nove quelle da dieci persone (sempre 0,02%). In città vivono anche una famiglia di 11 e una famiglia di 12 persone.
È stato davvero molto commovente per tutti i presenti l'incontro tra ragazzi delle classi quarta G e quarta H della scuola elementare e gli anziani ospiti del centro diurno “San Michele” del Comune di Gragnano Trebbiense. Accompagnato dalle insegnanti Mirella Petralito e Maria Rosaria Bonavita e da un gruppo di genitori i bambini hanno rivolto tante domande agli ospiti del Centro, sempre più incuriositi da un modo di vivere tanto diverso da quello attuale. "Come festeggiavate il Natale? Cosa vi regalavano? Andavate a scuola? Quali materie vi piacevano di più?”. Queste alcune delle domande proposte dai bambini che così facendo hanno scoperto come diversi anziani siano stati costretti ad interrompere gli studi o a rinunciare ad essi a causa della guerra. Oppure come ricevessero regali solo per Santa Lucia o solo in occasione del Natale a seconda della regione in cui si viveva. O come i regali fossero davvero molto modesti, anche se ambiti, come qualche arancia o mandarino, frutti all'epoca particolarmente insoliti. E quando un'anziana ha confessato di essere rimasta orfana da bimba e di aver fatto da madre e fratelli più piccoli, qualche bambino non ha resistito alla commozione. “A nome di tutta l'Amministrazione - commenta il sindaco Patrizia Calza - vogliamo ringraziare le insegnanti che riescono ad organizzare questi incontri tra generazioni tanto lontane ma così tanto capaci di dialogare e di comprendersi. Apprezziamo molto queste occasioni di scambio reciproco, sia perché le riteniamo particolarmente utili alla crescita dei bambini, sia perché favoriscono la conoscenza, anche da parte delle più giovani generazioni, del Centro Diurno per Anziani, una delle strutture di cui siamo più orgogliosi e che arricchiscono la comunità gragnanese”.
"L'epifania tutte le feste si porta via" ma non a Cadeo dove continuano a piovere doni grazie alla solidarietà del mondo dell'associazionismo E' accaduto grazie alla donazione di una poltrona medica per eseguire i prelievi e di un misuratore di pressione con rilevazione della fibrillazione atriale, presso il Centro Diurno di via Toscana di Roveleto. Autori del generoso gesto l'associazione "Aiutiamoci Insieme" guidata da Lucia Labadini e la "Confraternità di Misericordia" di Piacenza rappresentata da Carlo Ferrari.
"Dico grazie alla generosità che caratterizza il nostro territorio - sottolinea il primo cittadino di Cadeo, Marco Bricconi-, le associazioni sono davvero preziose per Cadeo, vanno a colmare spazi e bisogni che diversamente non avrebbero risposta".
"Abbiamo potuto acquistare il misuratore di pressione grazie alla raccolta di tappi di plastica attiva nel Comune di Cadeo - racconta Carlo Ferrari -. In Municipio si è effettuata la raccolta e noi li abbiamo portati alla ditta che li raccoglie. Così abbiamo collaborato a favore del territorio e del riciclo della plastica". Donazioni che vanno a beneficio non solo degli ospiti del Centro Diurno e degli appartamenti annessi, ma anche dell'intera cittadinanza, come ricorda il vicesindaco Marica Toma: "Il nostro Centro Prelievi non è aperto solo agli anziani, ma all'intera popolazione. E' possibile avvalersi del servizi il lunedì e il venerdì dalle 7.30 alle 9.30. Per accedervi basta recarsi in Municipio con la ricetta del medico curante ed effettuare la prenotazione presso l'Ufficio sociale-informazioni . Dopo di che ci si può recare al centro diurno, effettuare il prelievo e quando i referti sono pronti, ritirarli comodamente in Comune".
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