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Notizie Varie

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Il Museo Archeologico Val Tidone a Pianello

museopianello

Il Museo Archeologico Val Tidone, inaugurato nel 1999 nella rocca municipale di Pianello, è un piccolo ma interessantissimo museo, certificato “Museo di Qualità” dalla regione Emilia Romagna e ricco di reparti di multiple epoche.
Nelle sue teche si trovano reperti e testimonianze che spaziano dall’età del ferro al periodo medievale longobardo, passando per lo splendore dell’epoca Romana.
Nell’area di Pianello, e precisamente dove ora si trova il cimitero municipale, sorgeva infatti un abitato romano, mentre tracce di altri insediamenti sono state rinvenute in diversi punti, e in particolare alla Piana di San Martino, luogo d’origine di molti reperti.

Il museo, sostenuto e gestito dall’Associazione Archeologica “Pandora”, i cui volontari permettono che questo tesoro di grande interesse storico sia fruibile gratuitamente, ogni anno porta avanti un programma ricco di eventi e conferenze, ed investe anche nella tecnologia a supporto della divulgazione.
Di recente è divenuto un museo “2.0”, multimediale, grazie all’installazione di moderni schermi touch che consentono ai visitatori di approfondire le loro conoscenze, guidandoli in un tour virtuale della vasta collezione.

Giorgia Bolzoni, archeologa e direttrice del museo, spiega che i nuovi schermi renderanno la collezione più accessibile ad ogni fetta di pubblico.
“Ogni museo ha uno scopo prima di tutto didattico, e le schede informative a schermo consentono a tutti di acquisire nuove conoscenze”.
Sono stati anche aggiunti degli speciali pannelli didattici illustrati, pensati per i bambini in età scolare.

Gli schermi multimediali sono uno sviluppo co-finanziato dall’Istituto Beni Culturali della regione Emilia Romagna e dal Comune di Pianello Val Tidone.
“Siamo parte integrante del Comune e l’amministrazione locale ci ha sempre supportato”, ricorda la dott.ssa Bolzoni.
All’inaugurazione erano presenti le autorità, a cominciare dalla vice-sindaca nonché assessore alla cultura Daniela Pilla e sono stati ricevuti i saluti dalla dott.ssa Roberta Conversi della Sovrintendenza di Parma e Piacenza e dalla dott.ssa Fiamma Lenzi dell’IBC dell’Emilia Romagna, che pur non potendo intervenire nell’occasione sono state fondamentali per il successo dell’intera iniziativa.
“Il sostegno dell’IBC è per noi fondamentale, così come lo è la collaborazione con la Sovrintendenza visto che, ovviamente, tutti i reperti sono di proprietà statale”.

All’inaugurazione, il sistema digitale di visita virtuale offriva già 76 diverse schede informative e 380 immagini.
Non è un punto d’arrivo: la nuova strumentazione vuole fare da fondazione per ulteriori sviluppi in futuro.

Gabriele Molinelli

Pubblicato il 2 agosto 2019

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Le proposte estive al centro «La Vite e i Tralci» di Albareto

albareto

Il Centro di vita La vite e i tralci è una tipica cascina, nel cuore delle dolci e quiete colline piacentine della Valtidone, immersa nel verde dei campi di grano e di melica e tra i filari di viti che producono ottimo vino doc.
Un luogo dove è possibile regalarsi del tempo per rallentare il ritmo frenetico della vita di ogni giorno, ''sostare'', ''riposare'', “ascoltare”, trarre beneficio dal contatto rigenerante con la natura, riprendere una relazione consapevole con la propria interiorità, dissetarsi alla sorgente viva dello Spirito che abita il cuore e ritrovare uno sguardo più fiducioso e sereno, capace di meravigliarsi e aprirsi alla vita e all’accoglienza del Dio Vivente e Operante.
La Casa conserva le tipiche caratteristiche di una “casa di campagna”: rustica, semplice, familiare; così anche semplice, sobrio, familiare è il suo stile di vita. E’ possibile, per chi lo desidera, condividere la vita della comunità delle Operaie della Grazia, lì residente. Dispone di 12 camere singole/doppie, con servizi, la Cappella (circa 40 posti), 2 sale per riunioni (circa 60 e 30 posti), sala da pranzo per 25 posti, ascensore.
Il Centro di vita, sempre aperto, lungo tutto l’anno, animato dagli Operai della Grazia, propone alcune iniziative dedicate soprattutto alla crescita della vita nello Spirito, ma è anche a disposizione di coloro che desiderano ospitalità individualmente o in gruppo per proprie iniziative in armonia con le finalità del Centro stesso.
Il programma dell’anno prevede sempre varie esperienze, in particolare gli esercizi spirituali in diverse modalità: predicati o semiguidati, personalmente guidati per singoli o in un piccolo gruppo; gli EVO, esercizi nella vita ordinaria; l’accompagnamento spirituale personale; ritiri e giornate di preghiera, ma anche incontri di spiritualità e di cultura e accoglienza per periodi di riposo e rigenerazione.
Presentiamo alcune iniziative:


ESERCIZI IGNAZIANI PERSONALMENTE GUIDATI - PER TUTTI
• 6 - 13 agosto
Guida: Anna Maria Bucciotti, Operaia della Grazia
E durante tutto l’anno in periodi preventivamente con¬cordati con la guida.

DANZA E PREGHIERA - PER TUTTI
• 1 - 4 agosto   (ha inizio con il pranzo dellprimo agosto e termina con il pranzo del 4 agosto)
Tu hai mutata il mio lamento in danza (Sal 30,11)
Guida: Dott.ssa Cecilia Daolio, Equipe Holy Dance

ESERCIZI SPIRITUALI - PER TUTTI
• 4 - 10 agosto
SETTIMANA DI RIGENERAZIONE NEL SANTO SPIRITO
“Vattene dal tuo paese,dalla tua Patria e dalla casa di tuo padre…(Gen 1,4)
Guida: Mons. Piergiorgio Brodoloni, Operaio della Grazia

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ESERCIZI IGNAZIANI PERSONALMENTE GUIDATI -PER TUTTI
• 16 - 23 agosto
Guida: Anna Maria Bucciotti, Operaia della Grazia
E durante tutto l’anno in periodi preventivamente con¬cordati con la guida.

SEMINARIO ESPERIENZIALE SULLA RELAZIONE CON SE STESSI E CON GLI ALTRI - PER TUTTI
• 23 – 25 agosto
Amare per essere felici
Guida : Dottor Antonio Ventre, psicoterapeuta

ESERERCIZI SPIRITUALI PER SACERDOTI, DIACONI, RELIGIOSI
• 25 - 31 agosto
“Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi” (Gv 20,21)
Guida. P. Erminio Antonello, Congregazione della missione (Vincenziani)

LABORATORIO ESPERIENZIALE SULLA  PREGHIERA DEL CUORE - PER TUTTI
• 31 agosto - 5 settembre
Guida: Dottor Rodolfo Vernizzi, Dottore in psicologia e guida spirituale

EVO - PER TUTTI
esercizi ignaziani nella vita quotidiana in gruppo o personalmente guidati
Guide: Patrizia Giuni e Maurizio Grilli, Anna Maria Bucciotti Operai della Grazia

PREGHIERA DEL CUORE - PER TUTTI
• 7 - 8 dicembre 
Pratica di Preghiera del cuore: ”Lui guarda me amandomi, io guardo Lui amandolo” (Charles de Foucauld)
Guida: Anna Maria Bucciotti, Operaia della Grazia

Pubblicato l'1 agosto 2019

Gli appuntamenti dell'Appennino Festival

 

  appennino

L’Appennino Festival 2019 compie diciotto anni e presenta le sue meraviglie con ospiti prestigiosi come l’etnomusicologo Ambrogio Sparagna, l’oboista dei Berliner Philarmoniker Christoph Hartmann, il ghirondista Paolo Simonazzi, il pifferaio sperimentatore Paolo Domenichetti.
Il programma è stato presentato nella sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano dalla direttrice artistica Maddalena Scagnelli: “Tramandare vuol dire conservare – spiega – questo festival, che giunge alla diciottesima edizione, è legato al paesaggio sonoro dell’Appennino che viene percorso attraverso una ripresa e una valorizzazione del patrimonio del passato. Per questo la nuova edizione del Festival è legata al tema del cammino e del pellegrinaggio: ci saranno le tappe del progetto “Per Viam” che ci permetterà di percorrere tutta la Via degli abati e i concerti e le conferenze organizzati a Cortebrugnatella per scoprire la via d’acqua o a Piacenza per seguire le orme della Francigena. Fra i tanti ospiti attesi, segnalo in particolare La Rossignol, che proprio di recente ha portato in Svezia e in Brasile il repertorio della tradizione rinascimentale, Christoph Hartmann che è amico del festival, i tre giovani cornisti piacentini Giorgio Strinati, Emanuele Crepet e Davide Navatta, Ambrogio Sparagna che è grande musicista e studioso e infine Massimo Lonardi, straordinario suonatore di liuto”.
Insieme a lei presenti anche Alberto Dosi della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Valentina Rimondi di Cooltour, Tiziano Fermi di Domus Justinae, Valter Castignoli del centro di lettura di Rivergaro, Giuseppe Bianchi dell’associazione One e l’assessore del comune di Travo Roberta Valla.

Gli appuntamenti da agosto a dicembre

2 agosto ore 18.30 a Pradello di Bettola nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano: concerto dell'oboista dei Berliner Philharmoniker Christoph Hartmann.

3 agosto ore 21.15 a Pradovera: Ballo all’aperto nello scenario naturalistico della panoramica Pradovera-Coli in località Acqua Nera con le danze tradizionali europee e delle Quattro Province con Banda Brisca, Funambol e Pizzica Ensemble.

4 agosto ore 18 al Passo Sella dei Generali sulla strada panoramica Pradovera-Mareto-Coli: “Per Viam” terza tappa con il concerto e reading al tramonto sul pascolo lungo la Via degli Abati con Giorgio Strinati, Emanuele Crepet e Davide Navatta (corni). Alle 21 all’Albergo dei Cacciatori di Mareto cena del Pellegrino.

10 agosto ore 21.30 a Pigazzano di Travo: “Sempre caro mi fu quest'ermo colle. Poesia e musica nella notte di San Lorenzo” con le letture poetiche a cura di Gabriele Dadati, Giovanni Zilioli, Edoardo Callegari, gli intermezzi musicali di Gianmaria Lodigiani, Samuel Bateson e Vincenzo Torricella.

12 agosto ore 9 ore 18 a Marsaglia (Corte Brugnatella): discesa in canoa in collaborazione con l’associazione One. Alle 18 nella chiesa di Brugnello conferenza di Tiziano Fermi con internezzi musicali di Priscilla Panzeri. Alle ore 21.30 a Bobbio nel chiostro di San Colombano: “Per Viam” quarta tappa con il cantastorie Bernardo Beisso sul tema “Partirò farò partenza: dalle valli Appenniniche a Genova sulle Vie del Sale” con la partecipazione del gruppo Enerbia.

13 agosto ore 15 a Cerignale: “Festa delle aie” con Ettore Losini (piffero) e Davide Balletti (fisarmonica).

16 agosto ore 21 a Cerreto di Zerba: concerto di Gabriele Dametti (piffero) e Fabio Paveto (fisarmonica).

18 agosto ore 21.15 a Borgotaro (Parma): “Per Viam” quarta tappa con Marco Domenichetti (Barcellona – Spagna) ai flauti dritti, piffero e percussioni sul tema “Dal Cammino di Santiago alla Via degli Abati” con la partecipazione della Schola Sancti Columbani.

21 agosto ore 18.30 nella chiesa di San Bartolomeo di Ottone: concerto con Federico Perotti (spinetta), Agostino Subacchi (basso) e Chiara Pavesi (violoncello).

8 settembre ore 15 a Ozzano Taro (Parma): Festa al Museo Guatelli con visita guidata alla corte rurale, alle collezioni e agli strumenti musicali.

21 settembre ore 21 a Bardi: “Per Viam” quinta tappa con il convegno di studi su “Le presenze longobarde nelle regioni italiane: il quotidiano nelle fonti e nei dati materiali” in collaborazione con le Associazioni “Il Cammino della Val Ceno” e “La Via degli Abati”.

22 settembre ore 20 a Caratta di Gossolengo nell’azienda Lungacque - I Melograni: esibizione del quintetto di fiati Parma Brass Ensemble e del Gruppo tradizionale sardo “Juntos” (launeddas e tumbarinu) con la cena a cura dei Contadini Resistenti in collaborazione con il Gremio Sardo di Piacenza.

29 settembre ore 15 a Piozzano: Festa del miele e dei prodotti tipici della Val Luretta con le danze popolari dei Lu Trainana (musica tradizionale delle Marche).

6 ottobre ore 17 all’Azienda Vitivinicola Uccellaia di Vigolzone: “Cornamuse e zampogne d’Europa” con Fabio Rinaudo dei Birkin Tree e l’aperitivo con i vini dell'Azienda.

11 ottobre ore 21 a Piacenza nella Sala delle colonne e giardini della Cattedrale di Piacenza: “La musica strumentale ai tempi di Leonardo” con Massimo Lonardi (liuto) e Giuliano Lucini (tiorba) in collaborazione con l'Associazione Domus Justinae.

13 ottobre ore 15 a Pecorara: Festa del tartufo e dei prodotti della montagna con le danze tradizionali italiane ed europee con Paolo Simonazzi (ghironda) ed Emanuele Reverberi (violino).

8 dicembre ore 11 a Ferriere nella Chiesa di San Giovanni Battista: concerto del Coro Vox Silvae.

Pubblicato il 31 luglio 2019

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Festa al Monte di Santa Franca

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Sono due le celebrazioni che si tengono ogni estate al monte di Santa Franca, la prima domenica di agosto e l'ultima.
Domenica 4 agosto è la tradizionale sagra estiva nel magnifico parco naturale  a 1100 metri di quota che vede ogni anno la presenza di centinaia di persone, soprattutto i tanti emigrati della Val d’Arda, sempre molto legati alla figura di Santa Franca e al sacello a lei intitolato. Viene celebrata la messa all’aperto, alle ore 11, e per tutto il giorno  giungono pellegrini che si raccolgono in preghiera nell’oratorio che in tempi antichissimi ospitò per circa due anni  Franca e le sue compagne. è una sagra secolare che viene ripetuta anche nell’ultima domenica di agosto, il 26.
In queste occasioni di festa i pellegrini approffittano per raggiungere  il pozzetto di sorgente dove Franca e le sue compagne attingevano l’acqua per i bisogni quotidiani e, secondo la tradizione, si attribuiscono ad essa proprietà miracolose, tanto che è di prammatica berla e anche raccoglierla e conservarla come lenitivo delle malattie degli occhi.
Un po di storia: Morfasso è tra i maggiori custodi del culto di Santa Franca. In quello che era chiamato il Monte di Lana, dove in tempi antichissimi fu eretto il monastero che ospitò per circa due anni (dall’ottobre del 1214 al maggio del 1216) Franca e le sue compagne, dal 1882 è presente un oratorio a testimonianza della devozione della popolazione locale per colei che, nel raccoglimento di questi luoghi, insegnò alle giovani suore e ai popolani l’amore di Dio, la carità e la fede. A suo tempo proclamata patrona della Val d’Arda, Santa Franca è l’”amica” degli emigrati e da secoli viene festeggiata sul monte che ora porta il suo nome la prima e l’ultima domenica di agosto.
L’oratorio, distante da Morfasso 6 chilometri, sorge ai lati di un meraviglioso pianoro circondato da faggi secolari, e in qualsiasi periodo dell’anno è méta dei tanti vacanzieri che vogliono godere di qualche ora di relax a diretto contatto con un luogo incantato. Circa 250 metri a monte dell’oratorio esiste il pozzetto di sorgente dove Franca e le sue compagne attingevano l’acqua per i bisogni quotidiani e, secondo la tradizione, si attribuiscono ad essa proprietà miracolose, tanto che è di prammatica berla e anche raccoglierla e conservarla come lenitivo delle malattie degli occhi.

Pubblicato il 31 luglio 2019

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Un libro per l'estate: «La mistica dell'intimità nuziale»

libriRocchettaIl testo di Carlo Rocchetta "La mistica dell’intimità nuziale. Crescere nella grazia del sacramento" vuole sottolineare l’importanza dell’intimità nuziale che, come evidenzia papa Francesco nell’Amoris Laetitia, «vissuta in modo umano e santificata dal sacramento» diventa «via di crescita nella vita della grazia».

La tradizione spirituale cristiana è sempre stata caratterizzata dall’esperienza di amore mistico tra i santi e Dio, spesso definita con il termine di nozze mistiche.
Il libro di Rocchetta vuole portare il lettore a riflettere, nell’ambito della famiglia, come anche sugli sposi sia possibile, a partire dall’intimità nuziale, arrivare all’esperienza mistica.

La tesi dell’autore rappresenta una sfida teologica che vuole superare tante chiusure della chiesa verso la sessualità, mostrando come non vi sia contrapposizione tra grazia sacramentale ed eros.
Per Rocchetta l’intimità nuziale non significa semplicemente esercitare la sessualità di coppia.
“L’intimità - aggiunge l’autore - presuppone il superamento di due opposti pericoli: il materialismo sessuale e lo spiritualismo asessuato. La tenerezza dona alla sessualità la sua dimensione di gratuità e quindi la umanizza aprendo gli occhi al riconoscimento dell’altro e alla riconoscenza per la sua presenza. Vissuta in questo livello umano e umanizzante, l’unione sessuale diventa per gli sposi via di crescita nella vita della grazia”.

Anche San Giovanni Paolo II, citato da Rocchetta, spiega che, grazie al sacramento delle nozze, “l’amore umano viene elevato a carità teologale” (cf. Familiaris consortio 13).
Il libro di Carlo Rocchetta vuole quindi indicare dei percorsi di santità vissuti proprio come coppia e dimostrare che l’intimità nuziale non è un impedimento verso la mistica, ma un momento di grazia.
Nella comunione intima coniugale si attua la grazia del sacramento che può essere la via verso la santità.
Nel testo di Rocchetta si cerca di fondare tutto questo in termini teologici.

C. Rocchetta, "La mistica dell’intimità nuziale. Crescere nella grazia del sacramento"
EDB, Bologna, pp. 186, euro 16

Pubblicato il 30 luglio 2019

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