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Notizie Varie

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«Puliamo Gragnano», gli studenti invitano a rispettare l’ambiente

puliamo gragnano edizione 2020

Entusiasmo e allegria hanno accompagnato il lavoro dei ragazzi e delle ragazze delle classi quinte delle scuole elementari e seconde della Scuola secondaria di Gragnano che hanno accolto l’invito dell’Amministrazione Comunale e che si sono presentati all’appuntamento in Piazza della Pace sabato 26 settembre. Armati di guanti e sacchi di plastica si sono divisi in gruppi e hanno provveduto a ripulire zone del paese dove persone maleducate e incivili hanno abbandonato rifiuti di ogni genere: da sacchetti di plastica, a cartoni, a taniche di plastica. Quest’anno si è deciso di ridurre il numero delle classi partecipanti per consentire di muoversi in piena sicurezza pur in tempi di allerta Covid. Ciò che è stato possibile anche grazie alla collaborazione di volontari adulti che hanno assistito i ragazzi e coadiuvato gli insegnanti nel loro lavoro di vigilanza. Prima di procedere alla preziosa opera di pulizia che ha prodotto diversi sacchi di rifiuti, si è svolto, nel Centro culturale, un incontro di preparazione.
Il sindaco Patrizia Calza, aprendo i lavori, ha ricordato che “con l’iniziativa il Comune intende partecipare al «Tempo del Creato» che si concluderà il 4 ottobre, in occasione della Festa di San Francesco, patrono d’Europa e soprattutto, difensore e cantore delle bellezze del creato. L’esperienza della pandemia ancora di più ha messo in evidenza la correlazione tra rispetto dell’ambiente e salute pubblica e importante ricerche universitarie hanno evidenziato come il contagio sia stato maggiore nei territori più inquinati”. Da qui l’invito a tutti di sentirsi corresponsabili dell’ambiente in cui si vive e quindi ad osservare comportamenti rispettosi come quelli che hanno avuto modo di illustrare anche Edoardo Amisani, consigliere comunale e ingegnere ambientale e l’avvocato Romina Cattivelli, presidente dell’associazione EKoclub Piacenza. Riduci, Riusa e Ricicla ciò che viene scartato è il messaggio della giornata. L’Amministrazione Comunale ringrazia di cuore gli insegnanti della scuola Primaria e Secondaria che hanno aderito all’iniziativa e tutti i volontari sia delle varie associazioni locali che privati cittadini interessati alla tutela ambientale che hanno offerto il loro fattivo contributo alla riuscita dell’iniziativa.

Pubblicato il 29 settembre 2020

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Un contributo fino a mille euro per le edicole

 edicola

La Regione in aiuto delle edicole dell’Emilia-Romagna. La Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha approvato un progetto di legge che concede un contributo a fondo perduto fino a mille euro agli esercenti di punti vendita esclusivi di giornali e riviste presenti nel territorio regionale, fino a un tetto massimo di spesa complessiva di 500mila euro, fondi già stanziati dalla Giunta stessa. Previsto per l’esercizio finanziario 2020, il contributo andrà ad ogni soggetto che riceverà il ‘Bonus una tantum edicole’ previsto dal decreto-legge del 19 maggio scorso sulle misure urgenti di sostegno al lavoro e all’economia relative all’emergenza Covid e per il quale l’istruttoria nazionale è in corso.
“Abbiamo scelto una procedura estremamente semplificata - affermano il presidente Bonaccini e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- decidendo di concedere l’aiuto economico agli edicolanti dell’Emilia-Romagna che riceveranno il contributo deciso dal Governo. Integriamo quindi la misura nazionale senza prevedere ulteriori passaggi o requisiti. E’ giusto riconoscere l’importanza dell’attività informativa e di coesione sociale garantita grazie alle edicole anche durante la fase più dura della pandemia, punti vendita spesso riferimento nelle nostre comunità locali, soprattutto nei piccoli comuni”. Il progetto di legge, di soli 4 articoli, arriva ora in Assemblea legislativa regionale per l’esame in commissione e l’approdo in Aula, dove è atteso il via libera definitivo entro poche settimane.

Pubblicato il 29 settembre 2020

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È nelle fondamenta il segreto di tutto

radici


“Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero, infatti, si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. Perché m’invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?”

Il Signore ci parla, ci manda dei segni, lui è il Vivente.
Invece quante volte lo accusiamo di non rispondere alle nostre invocazioni?
Il fatto è che o non ascoltiamo bene, o non comprendiamo quello che non vogliamo sentire e accettare.
La parabola dell’albero buono ci ricorda che “appartenere a qualcuno” è una postura del cuore che si manifesta nel nostro atteggiamento. Ci sono tante persone semplicissime che apparentemente non hanno fatto grandiose opere, ma quotidianamente sono rimasti fedeli all’essenziale.


Noi guardiamo l’albero ma dobbiamo chiederci dove affondano le radici.
Un albero con sole foglie e senza frutti è come “partorire vento” senza generare nulla.
Le radici devono essere profonde e ben irrorate, poste in un terreno di umiltà e preghiera che sono humus per la terra che le avvolge. Vale per gli alberi, vale per le persone.
Molto spesso l’apparenza inganna, come si usa dire.
Ci sono due alberi, due tesori, due case, nel vangelo di oggi; esteriormente possono sembrare tutti ugualmente belli, preziosi, solidi. Per comprendere la verità, occorre però andare ben oltre le apparenze: bisogna assaggiare i frutti, estrarre i beni dal tesoro, verificare se la casa regge alle intemperie.

La domanda fondamentale allora è chiedersi dove affondano le nostre radici e come le alimentiamo.
Non possiamo nutrire le nostre radici con acqua e veleno, non possiamo mantenere atteggiamenti non coerenti alla parola di Gesù e nel contempo a quella dei demoni. Bisogna scegliere.
Possiamo invocare aiuto quando non ci sentiamo degni, ma se la fede resta sempre e solo alla superficie, se non incide talvolta dolorosamente nelle cose che facciamo e diciamo, a cosa ci serve?
Il criterio stabilito dal Signore, anche se scomodo, è pieno di verità.
Rischiamo la vita per quello che è necessario: per alimentare l’albero che cresce dentro di noi e porta frutto e che Cristo irrora con la sua vita.
Alberi e vite possono essere sradicati da grandi tempeste e se noi in passato siamo stati salvati, abbiamo oggi una grande responsabilità da onorare.

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 12 settembre 2020, Vangelo secondo Luca 6,43-49

a cura di
Gaia Leonardi


Pubblicato il 24 settembre 2020

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Cadeo, al via «Le cose che abbiamo in comune»

locandina iniziativa a cadeo per famiglie 

 

Dopo il successo raccolto nelle passate edizioni a Cadeo ritorna "Le cose che abbiamo in comune", il ciclo di incontri dedicati alle famiglie con bambini dai 0 ai 6 anni.
Nove appuntamenti, dal 25 settembre al 14 novembre, resi possibili grazie al lavoro di squadra tra Comune di Cadeo, Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure, associazione GenitorInsieme e – per il primo anno- il Centro Famiglie del Distretto di Levante.
“Questo progetto per il quinto anno successivo punta a far sentire le neo-famiglie mai sole e concretamente supportate dall'intera comunità - spiega il primo cittadino Avv. Marco Bricconi -. In questi anni sono state proposte molteplici attività, dai laboratori all’educazione motoria, ma tutte con il medesimo obiettivo: preparare il miglior terreno possibile per far crescere i nostri bambini, in una comunità accogliente ed arricchente”.
Un progetto ideato già per lo scorso febbraio ma bloccato causa emergenza sanitaria, come sottolineano gli operatori del Centro Famiglie del Distretto di Levante: “Dopo un primo incontro dedicato alla lettura siamo stati costretti ad arrestare tutto, ora si riprende sempre con l’obiettivo di far dialogare le famiglie in contesti nuovi e stimolanti. Attività e laboratori li stiamo promuovendo in tutti i Comuni e Cadeo è il primo ad aver risposto”.

Gli incontri
A partire dal 26 settembre prende il via il corso Yoga baby: “Sono incontri di yoga ma in modalità ludica, guidati dalla dott.ssa Cinzia Cavallo e dalla dott.ssa Michela Gualazzi, da fare in coppia con mamma o papà – aggiunge Toma – e che facilitano rilassamento e concentrazione nel bambino”. Gli incontri di yoga baby si terranno il sabato mattina dalle ore 10 alle ore 11.30, sempre presso il parco giochi “T. Provini”: due appuntamenti dedicati ai bambini 3-6 anni (26 settembre e 3 ottobre), 3 ai piccoli 0-12 mesi (10,17 e 24 ottobre) e tre sabati alla fascia 1-3 anni (31 ottobre, 7 e 14 novembre). “In caso di maltempo le attività si svolgeranno nella palestrina adiacente palazzetto dello sport. Tutte le iniziative sono gratuite ma occorre prenotarsi: i posti sono limitati per attenersi alle disposizioni anti-covid vigenti”, conclude la vicesindaca.

Pubblicato il 26 settembre 2020

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Una donazione dell’OMI Academy di Pontenure all'Ausl

donazione omy accademy all'ausl

Un paese intero mobilitato per la sanità piacentina. Nei giorni scorsi l’OMI Academy di Pontenure ha formalizzato una donazione di oltre 11mila euro all’Ausl. I fondi raccolti sono stati subito impiegati per acquistare vari strumenti, tra cui tre laringoscopi portatili, utilizzabili sui mezzi di soccorso del 118, un elettrocardiografo (anch’esso mobile) e dieci tablet. La consegna di materiali è avvenuta alla presenza di Andrea Ciscato, referente dell’OMI Academy, e del sindaco di Pontenure Manola Gruppi, nonché del direttore generale Luca Baldino e del direttore dell’Emergenza Urgenza Enrica Rossi.
“Durante il lockdown – ha spiegato l’educatore professionale – il nostro doposcuola è virtualmente proseguito, per quanto possibile, via web. Abbiamo cercato di adattare alcune attività musicali ed espressive proponendo al nostro target (bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni) challange, giochi e piccoli concorsi”. In questo modo l’OMI Academy, promossa dalla nostra parrocchia in stretta collaborazione con il Comune di Pontenure, ha cercato di portare avanti anche durante l’emergenza il proprio servizio alla comunità: sostenere le famiglie nel proprio compito educativo in relazione alla gestione del tempo pomeridiano dei figli al termine delle attività scolastiche.
“Durante i nostri incontri on line – ha raccontato Ciscato – abbiamo raccolto l’esigenza di tutti, adulti e ragazzi, di poter aiutare la sanità piacentina, impegnata ad affrontare l’emergenza. Abbiamo quindi attivato una raccolta fondi attraverso una piattaforma on line e, in due settimane, abbiamo messo insieme 10mila euro. Hanno contribuito in tantissime, aziende, associazioni e semplici cittadini, di Pontenure ma anche di Olkusz, il paese polacco gemellato con il nostro. Per noi è stata una soddisfazione grande vedere trasformati i nostri fondi in strumenti che serviranno al personale sanitario”. Molti hanno contattato direttamente anche il parroco e hanno così contribuito alla cordata di solidarietà attivata.
“Siamo davvero grati a OMI Academy, al Comune di Pontenure e a tutti i volontari – ha evidenziato il direttore Baldino – perché questi gesti ci fanno capire quanto la cittadinanza ci sia vicina: la gente comprende il grande sforzo quotidiano dei nostri operatori e ci ringrazia in modo davvero sentito. Stiamo facendo azioni importanti per mantenere alta la guardia e questi strumenti donati sono per noi utilissimi”.
“Anche Pontenure – ha aggiunto il sindaco Gruppi - non ha voluto far mancare il proprio sostegno alla sanità piacentina. C’è chi lo fatto con l’iniziativa dell’OMI Academy, c’è chi ha donato direttamente, chi aderendo ad altre iniziative di raccolta fondi. Tutti uniti per lo stesso scopo, sostenere e aiutare il nostro ospedale e tutti sanitari che stavano lottando in prima linea. Un ringraziamento particolare al direttore generale, che da quando è iniziata l’emergenza ha lavorato instancabilmente, senza mai fermarsi un attimo, nella gestione di una delle emergenze più gravi, che non solo il nostro Paese, ma tutto il mondo ha dovuto affrontare e che sta affrontando ancora oggi. Voglio inoltre ringraziare di cuore tutti i medici e infermieri e tutti gli operatori sanitari che con grande senso di responsabilità e abnegazione hanno messo a rischio la propria vita e quella dei propri familiari per prestare assistenza ai tantissimi malati di questa emergenza”.

Pubblicato il 24 settembre 2020

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