Solidarietà per i poveri e per la ricerca e la prevenzione contro i tumori da parte della 50&Più di Piacenza, l’Associazione che da oltre 50 anni si impegna per lo sviluppo culturale e la valorizzazione degli over 50. La 50&Più di Piacenza, guidata dal presidente Franco Bonini, ha compiuto, in questi giorni, un piccolo gesto per la mensa dei poveri dei frati francescani di padre Secondo in Santa Maria di Campagna. Con le offerte raccolte la 50&Più ha acquistato derrate alimentari per la mensa dei poveri e le ha consegnate a Padre Secondo “con l’auspicio - ha detto il presidente Franco Bonini, a nome del Consiglio Direttivo - di dare una mano, in questi giorni di festa, a chi è in difficoltà”. Il Consiglio straordinario del Direttivo della 50&Più di Piacenza ha, inoltre, deciso, di fare due donazioni all’AMOP (Associazione Piacentina Malato Oncologico) di Piacenza e alla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Piacenza.
Era nata a Sondrio, Carla Pozzoni, ed è deceduta a Reggio Emilia, eppure Piacenza è stata la sua città. Arrivata agli inizi degli anni ’50 col marito, il figlio e la figlia, si è subito inserita come parte attiva nella parrocchia della Santissima Trinità allora guidata da don Antonio Tagliaferri. Rimasta vedova giovane, con i figli ormai grandi e sposati, ha trovato conforto nella fede, investendo anche tempo ed energie nella vita parrocchiale, vivendo con entusiasmo le creazioni che negli anni venivano realizzate: il nuovo oratorio, il grande dipinto, la statua di Padre Pio. Aggiornava a distanza noi sul procedere di tutti i lavori di quella che lei sentiva essere la sua comunità. Ha goduto di una salute di ferro, che le ha permesso di vivere in completa autonomia a Piacenza fino alla soglia dei 95 anni, grazie anche alle tante persone che erano pronte ad aiutarla davanti ai piccoli o grandi problemi che poteva incontrare. Era una persona a cui era impossibile non voler bene e a cui veniva spontaneo rendersi disponibile. Ha trascorso gli ultimi tre anni a Reggio Emilia, vicino alla famiglia della figlia e ai numerosi nipoti e pronipoti, passeggiando e salutando i vicini fino al giorno prima della sua dipartita.
Queste le parole che i nipoti hanno letto durante il suo ultimo saluto:
Ti sei addormentata in pace, con te stessa e col mondo. Senza disturbare, come senza disturbare hai vissuto. Eri una certezza ormai. Una forza della natura che non temeva nemmeno il Covid perché “Io sono immune, me lo ha detto il Padreterno!”. Te ne sei andata con la stessa serenità che ha caratterizzato la tua esistenza. Quella positività, quell’attaccamento alla vita e quella fede che ti hanno sostenuto anche nei momenti difficili. E ne hai avuti tanti, il più difficile, forse, la morte del nonno che ti ha lasciata sola così presto. Ma da sola sei andata avanti. Ti sei rialzata e ti sei data da fare per imparare a vivere a 50 anni da sola, senza dipendere da nessuno. E per fare questo, hai preso anche la patente, vincendo il timore della strada. Insegnando a noi bambini che “la linea continua è come un muro, non puoi sorpassarla!” E facendo tante volte quella lunga e dritta via Emilia che separava Piacenza da noi. Hai trovato conforto nella tua comunità, in cui tanto ti sei spesa dedicandoci tempo e molte energie. Talvolta con noi piccoli che intanto giocavamo con gli scarti dei fiori. Che andavamo a cercare la piccola foto del nonno in fondo la Chiesa e accendevamo la candela. La stessa comunità che nei primi anni della vecchiaia, ti è stata tanto vicino. Ti ha “custodito” e “accudito” con costanza, premura e amore. E di questo non possiamo che esserne grati. Ti sei sempre affidata e fidata degli altri. Talvolta troppo. Quante volte ci hai raccontato che ti eri fatta accompagnare a casa da una persona sconosciuta perché “aveva la faccia da bravo ragazzo”. Quante volte ti abbiamo raccomandato di stare attenta. Ma si vede che il tuo fiuto per le brave persone funzionava, perché ti ha fatto davvero incontrare tante persone sconosciute disposte ad aiutarti e allo stesso tempo ti ha permesso di riconoscere quelle che invece con pretesti volevano raggirarti. Il tuo carattere, la tua personalità, il tuo esserti spesa per gli altri, ha fatto si che tanta gente poi negli anni si sia occupata con costanza e premura di te. Con piccoli gesti, con la premura di aiutarti senza mai farti sentire un peso. Facendoti sempre capire che i loro gesti erano fatti col cuore, perché davvero eri amata. E tu hai sempre ricambiato come potevi, con quello che potevi offrire: un cioccolatino, una tazza di tè e sempre, sempre, con il tuo sorriso. Ti sei sempre rialzata. Emotivamente, ma anche fisicamente. Anche davanti a una frattura del femore quando eri quasi novantenne, e alle varie cadute e piccoli incidenti domestici, l’ultimo qualche mese fa. Ma non hai mai voluto fermarti perché se il Signore ti aveva dato le gambe voleva dire che le potevi usare. Hai guardato con entusiasmo il mondo che cambiava a una velocità che forse non ti aspettavi. Ricordo l’entusiasmo con cui a 92 anni sei salita su una Freccia Rossa per andare a Roma a trovare la sorella. Sembravi una bambina al luna park! La stessa soddisfazione quando a 97 anni sei andata a votare ancora sulle tue gambe. Hai saputo riconoscere quando ormai la tua sete di autonomia era inferiore al desiderio di avere le persone care vicine. Non hai avuto paura né vergogna a chiedere di venire a stare a Reggio. Avevamo più paura noi: temevamo che fosse difficile lasciare la casa in cui avevi sempre vissuto. E lasciare le persone che ancora c’erano e che regolarmente ti venivano a far visita. E invece, con la tua solita determinazione, hai chiuso la porta alle tue spalle senza nessun dubbio né ripensamento. Hai salutato tutti e da quel giorno a chi ti chiedeva se volessi tornare indietro tu rispondevi decisa “Stai proprio fresco! Io qui ci sto proprio bene!” Hai rivisto Piacenza dopo tre anni a fine giugno. È stato incredibile vedere quante persone ci hanno fermato per strada riconoscendoti A 97 anni… se c’è chi si ricorda di te a distanza di anni significa che hai lasciato un segno, e neanche troppo piccolo. E sei riuscita a lasciare un segno anche qui a Reggio. Lo dimostrano le tante dimostrazioni di affetto che hai sempre ricevuto e che in questi giorni abbiamo ricevuto noi. E adesso? E adesso noi non possiamo che essere traccia visibile di quel segno, che cercheremo di portare avanti dentro e fuori di noi. E dopo di noi i nostri figli che tanto hanno riso con te. Buon viaggio nonna
Croce Rossa Italiana, è una realtà presente sul territorio piacentino non solo per l’emergenza urgenza. L'Area Sociale della Croce Rossa Italiana - Comitato di Piacenza si occupa di assistenza, di aiuto, di sostenere ogni giorno la solidarietà a favore del prossimo e delle fasce più deboli. L'opera che viene svolta è rivolta principalmente al sussidio a vecchie e nuove povertà territoriali. Sono sempre più numerose le forme di emarginazione singola o di intere famiglie creando cambiamenti socio-economici che sono all'origine della discrepanza sociale. Sono oltre 500 le famiglie iscritte al servizio sociale di CRI, tra Piacenza e Provincia, di cui 300 possono ritirare aiuti alimentari e circa altre 200 vengono aiutate, in un anno, nel pagamento di bollette, affitti, spese mediche e farmaci. «Questi numeri sono in continuo aumento a causa di questa drammatica pandemia - commenta la delegata del Comitato CRI di Piacenza per le attività volte al Sociale - e a usufruirne sono anche famiglie italiane radicate nel territorio da anni». «I viveri per l’alimentazione - continua la responsabile dell’Area Sociale - sono e saranno sempre l’essenziale fabbisogno quotidiano ma, in queste settimane prenatalizie, abbiamo avuto una notevole richiesta di prodotti per l’igiene personale e per la casa, perché utilizzati con più frequenza per la prevenzione da contagi, creandoci particolari difficoltà di urgente approvvigionamento». L'emergenza COVID-19 ha sicuramente portato oltre alla grave situazione sanitaria, una crisi di tipo sociale in cui le famiglie si sono dovute confrontare con un improvviso cambio di vita e maggior cura all’igiene propria e dell’ambiente famigliare, aggravando lo stato di povertà. A questo punto l’Area Sociale del Comitato di Piacenza ha provato a parlarne con la direzione di Coop Alleanza 3.0 – di Piacenza, evidenziando l’urgente fabbisogno di prodotti che ogni giorno garantiscono con le loro attività volte al sociale. La risposta è stata tempestiva. Coop Alleanza 3.0 di Piacenza - nelle figure del Direttore Giancarlo Piccinini e delle Responsabili di zona Giovanna Buzzoni e Paola Rossi – hanno immediatamente raccolto la richiesta d’aiuto e nella giornata di sabato 19 dicembre, presso la sede del Comitato della Croce Rossa di Piacenza in viale Malta, è stata consegnata una ricca fornitura di prodotti per l’igiene a marchio Coop, direttamente agli operatori presenti in sede. Croce Rossa Italiana soccorre ed aiuta le persone seguendo regole di responsabilità, i loro operatori sono sempre in bilico tra il mondo emozionale e le forti sensazioni verso i bisognosi di aiuto. È bello credere che nei momenti di emergenza alcune persone diventino degli esempi di insegnamento per quell’attenzione di altruismo utile per un mondo migliore, come lo hanno dimostrato i responsabili del Centro Commerciale Gotico di Piacenza.
Sono stati consegnati in Municipio a Piacenza i fondi raccolti grazie all’iniziativa promossa da Conad “Natale Prezioso” attiva dal 28 ottobre fino al 6 dicembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia). Per ciascun acquisto di una delle 6 sfere a tema natalizio in vetro soffiato decorate a mano nel Nord Europa da esperti maestri artigiani per Brandani sono stati donati 0,50 euro a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali rivolti per lo più ai bambini o persone in stato di fragilità raccogliendo una somma totale pari a 90 mila euro. Per la provincia di Piacenza sono stati raccolti 6.500 euro a favore dell’Hospice Casa di Iris, di cui Conad è partner solidale da molti anni. “Questa donazione, insieme a quelle degli anni precedenti, conferma l’attaccamento che Piacenza e i nostri clienti hanno per la Casa di Iris” afferma Marzio Ferrari, Presidente di Conad Centro Nord e continua: “Mai come quest’anno abbiamo visto quanto sia fondamentale la collaborazione di tutti per ottenere dei risultati in tutti gli ambiti, dal sociale al sanitario. La vicinanza è il vero valore che permette alle comunità di far fronte a tutte le necessità e noi di Conad, ci siamo”.
Il grazie dell'Amministrazione comunale Da parte sua l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza, Federica Sgorbati, rinnova il ringraziamento a Conad Centro Nord, “che anche quest’anno conferma il proprio prezioso supporto alla Casa di Iris e l’impegno per sensibilizzare il territorio alla vicinanza nei confronti dell’Hospice, dei pazienti e delle famiglie che vi trovano accoglienza, cura e sostegno, umano e professionale. Coinvolgendo la comunità nel sostegno alla Casa di Iris, non solo si assicura un supporto concreto alle persone malate e alle loro famiglie, ma si attua un percorso di sensibilizzazione che per noi è altrettanto importante. A Conad va quindi, ancora una volta, il più sincero ringraziamento da parte dell’Amministrazione e della comunità piacentina”.
La sensibilità per chi soffre Anche il Presidente della Fondazione Casa di Iris Sergio Fuochi ringrazia Conad “per la sensibilità e il sostegno concreto dimostrato in questi anni nei confronti della Casa di Iris. La realizzazione di iniziative per la raccolta fondi a scopo benefico caratterizzano questo marchio della grande distribuzione alimentare e il suo supporto economico ha contribuito, in questi anni, al pagamento del canone annuale che l’Associazione Insieme per l’Hospice deve per contratto al Consorzio Iris, gestore della struttura. L’Hospice nasce innanzitutto dalla volontà di non lasciare sole le persone nel momento più difficile. Sostenere la Casa di Iris significa quindi garantire, alla nostra comunità, un servizio di fondamentale importanza, che alle persone malate e alle loro famiglie assicura un’assistenza dignitosa, professionale e di profonda umanità, con il conforto degli affetti più cari”.
Riaperta la biblioteca della Besurica in via Perfetti 2. All'inaugurazione erano presenti gli assessori Jonathan Papamarenghi e Luca Zandonella, insieme al responsabile del Servizio biblioteche del Comune, Graziano Villaggi. “Il ruolo delle biblioteche decentrate è molto importante – spiega l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – ed essendo la Besurica un quartiere di seimila abitanti, che fanno di questa realtà una comunità viva, autonoma e attiva, necessitava di uno spazio così bene articolato. Questa struttura è passata in pochi anni dal ruolo di Punto prestiti a biblioteca grazie alla volontà della Giunta Barbieri e all’incremento del patrimonio librario che è in fase di costituzione; questa struttura pertanto fa oggi parte della rete della Biblioteche comunali di Piacenza e come tale è punto di accesso a tutti i servizi offerti dal Polo Bibliotecario Piacentino. Con questi interventi abbiamo dato la possibilità a coloro che frequentano gli spazi di via Perfetti 2, di avere maggiori comfort e di usufruire di una migliore organizzazione interna”.
Prosegue l’assessore alla Cultura: “Dal 23 novembre, giorno in cui sono iniziati i lavori, è stato ampliato lo spazio di ingresso con una nuova postazione di accoglienza e reference. Sono state inserite nuove scaffalature per accogliere il patrimonio librario in incremento continuo, sono state realizzate un’area per la lettura informale, una piccola sala dedicata ai più piccoli (0-6 anni), una sala per postazioni studio (a regime sono undici posti a sedere, ridotti nel periodo Covid a sei per consentire un adeguato distanziamento) dove sarà possibile organizzare periodicamente incontri di promozione della lettura e iniziative culturali di piccolo taglio. Avevamo scommesso sulla necessità di rendere sempre più adeguata alle richieste dei lettori questa biblioteca, lo stiamo facendo e nel tempo proseguiremo con impegno e con costanza. Il nuovo allestimento – conclude Papamarenghi – è stato reso possibile grazie a un contributo regionale dell'Istituto dei beni culturali (Piano bibliotecario regionale 2020, Legge regionale 18/2000)”. Gli orari di apertura: sempre su appuntamento il martedì dalle 9 alle 13; il mercoledì dalle 15 alle 19; il giovedì dalle 9 alle 13; venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13. Sempre su appuntamento è possibile accedere anche al prestito dei libri.
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