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Notizie Varie

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«Il cibo che scelgo, il futuro che voglio», un nuovo ciclo di lezioni

"il cibo che scelgo, il futuro che voglio“  appuntamenti dal 10 settembre


Riparte il percorso “Il cibo che scelgo, il futuro che voglio”, promosso dall’Ufficio Politiche Giovanili - in collaborazione con l'associazione Acra di Milano e con una rete di partner locali - e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna. Imparare a coltivare un orto, prendersi cura del verde urbano, capire che rapporto che c'è tra filiere locali, economia e sostenibilità: sono questi i temi attorno a cui ruota l’iniziativa e sui quali i giovani potranno confrontarsi. Il progetto prevede tre laboratori pratici presso gli orti di Santa Maria di Campagna in via Tramello (nei sabati 12, 19 e 26 settembre), realizzati dalle associazioni giovanili Cosmonauti e Praxis; due seminari online (webinar) sul tema delle politiche locali del cibo e per conoscere esperienze che uniscono agricoltura e inclusione sociale (giovedì 10 e venerdì 18 settembre); e una visita all'azienda cooperativa Arvaia di Bologna (sabato 3 ottobre, compatibilmente con la situazione sanitaria). Per iscriversi al percorso o a singoli incontri è necessario compilare il form disponibile sul sito web del Comune all’indirizzo: www.comune.piacenza.it/benvenuti/eventi/altri/il-cibo-che-scelgo-il-futuro-che-voglio/il-cibo-che-scelgo-il-futuro-che-voglio.

“Ancora una volta – sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili, Luca Zandonella - un progetto del Comune di Piacenza sulle politiche giovanili viene premiato. Un particolare motivo di soddisfazione per il nostro territorio, soprattutto perché il perno di questo progetto è rappresentato dal sostegno alle filiere locali, obiettivo di questa amministrazione a 360°. Il fatto poi che ad essere impegnati in prima linea siano persone giovani, dà ancora più valore all’iniziativa.

Tutti gli appuntamenti in calendario

Giovedì 10 settembre – WEBINAR: Il patto delle città per il cibo (MILAN URBAN FOOD POLICY PACT) e la creazione di partnership per le politiche alimentari urbane, a cura di ACRA.

Sabato 12 settembre - ORTI DI SANTA MARIA DI CAMPAGNA Intro A cura di Associazioni Cosmonauti e Praxis. Mattina Progettazione preliminare partecipata di un nuovo capanno degli attrezzi realizzato principalmente con materiale di recupero. A cura di Associazione Praxis. Pomeriggio Lezione teorica pratica di lavorazione del terreno in agricoltura naturale. A cura di Associazione Cosmonauti.

Venerdì 18 settembre – WEBINAR: agricoltura sociale e partecipazine civile nel territorio della provincia di Piacenza. Dialogo sui temi dell'agricoltura sociale  con esperienze locali.
Introduce l’Associazione Cosmonauti

Sabato 19 settembre - ORTI DI SANTA MARIA DI CAMPAGNA. COSTRUIAMO! Mattina e pomeriggio Suddivisione in gruppi di lavoro. Realizzazione del capanno per attrezzi A cura di Associazione Praxis

Sabato 26 settembre - ORTI DI SANTA MARIA DI CAMPAGNA. COLTIVIAMO! Mattina e pomeriggio Suddivisione in gruppi di lavoro. Lezione teorica pratica di semine, trapianti e consociazioni A cura di Associazione Cosmonauti

Sabato 3 ottobre - ARVAIA - COOPERATIVA DI CITTADINI COLTIVATORI BIOLOGICI, BOLOGNA. Ore 10-12 visita ad Arvaia VIAGGIAMO! Quando la comunità sostiene l’agricoltura.

Pubblicato il 3 settembre 2020

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Escursione lungo il sentiero del Tidone

 sentiero lungo la Val Tidone

Dopo il lungo lockdown, riprendono le escursioni sul Sentiero del Tidone. Recentemente si sono già svolte diverse iniziative che hanno avuto come parte del percorso il "Sentiero del Tidone" ma questa è la prima del 2020 che vede coinvolta l'omonima associazione che l'ha realizzata e ne cura da sempre la manutenzione: parte del ricavato, infatti, andrà al sodalizio valtidonese che lo impiegherà per i vari lavori che anche adesso si stanno svolgendo sull'intero tratto.
L'iniziativa prevede un'escursione di tipo naturalistico-storico alla sorgente del Tidone: il titolo "Ti... dono questo anello - Alla sorgente del Mito" ripercorre la storia-leggenda di Annibale e delle sua storica frase da cui nascerebbe il nome del Torrente "Tidone".
L'evento è nata dalla volontà di collaborazione con la Pro Loco di Romagnese e con l'Amministrazione comunale che intende valorizzare questo tratto di Sentiero: l'escursione è ad anello dal Giardino di Pietra Corva e arriva fino alla sorgente del torrente a Casa Matti con sosta sul rientro al sito geologico dei Sassi Neri e Pian Perduto.
La lunghezza totale del percorso è di circa 11 chilometri e il livello di difficoltà è di tipo "E" (escursionistico) mentre il dislivello totale in salita è di 270 metri.

La partecipazione è a numero chiuso
Il ritrovo è previsto alle ore 9 presso il piazzale del Giardino Alpino (comodità di ampio parcheggio) e la partenza è fissata alle ore 10 (quota di partecipazione € 10) ed è previsto il pranzo al sacco a Casa Matti: viene consigliato abbondante rifornimento di acqua, abbigliamento da trekking adeguato alla stagione, binocolo e bastoncini (indicati per la salita al Pian Perduto). Sono d'obbligo le scarpe da trekking con sula scolpita e mascherina per le norme anticovid: per la stessa ragione ai partecipanti sarà richiesto di prendere visione e sottoscrivere il regolamento di partecipazione da restituire alla guida e la scrupolosa osservanza delle misure anticovid.
La partecipazione è a numero chiuso (massimo 20 persone) e la prenotazione è obbligatoria entro Sabato 5 Settembre: l'evento si svolgerà solo in presenza di un numero minimo di partecipanti (10): in caso di maltempo l'escursione sarà annullata e gli iscritti verranno avvisati.
La camminata avrà come giuda Mirna Filippi (guida AIGAE ER 418) che è una delle guide ufficiali del Sentiero del Tidone.
Per le prenotazioni è possibile farlo chiamando (anche per eventuali indicazioni o chiarimenti) Mirna Filippi al 3923267010 oppure il presidente della Pro Loco di Romagnese Manuel Micunco al 366313942.

Pubblicato il 3 settembre 2020

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E' morto Philippe Daverio, cittadino onorario di Bobbio


philipe daverio in visita a bobbio


Addio a Philippe Daverio, storico dell'arte e divulgatore televisivo

È morto a Milano, all'età di 70 anni, Philippe Daverio, famosissimo storico dell'arte e personaggio televisivo molto noto.
Nato in Francia, a Mulhouse il 17 ottobre del '49, si era trasferito in Lombardia da giovane e aveva studiato economia e commercio alla Bocconi. Nonostante avesse superato tutti gli esami non si era laureato per sua scelta. Lui stesso diceva: "Io non sono dottore perché non mi sono laureato, ero iscritto alla Bocconi nel 1968-1969, in quegli anni si andava all'università per studiare e non per laurearsi". Proprio sotto la Madonnina aveva iniziato la sua carriera da mercante d'arte, aprendo una galleria in via Montenapoleone, al civio 6, che presto sarebbe diventata tra le più famose della città. È stato, dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini del Comune di Milano, dove ricopriva l'incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all'Educazione e alle Relazioni Internazionali. Famoso per la sua partecipazione al Sessantotto e celebre per il suo stile eccentrito - indimenticabili i suoi papillon - aveva accettato di entrare nella giunta leghista per quella sua interpretazione libera, quasi artistica, della politica. Che lo aveva portato a riprovarci nel 2009 con Penati. 

La cittadinanza onoraria e la vittoria di Bobbio "Borgo dei Borghi" 

Daverio era molto legato al nostro territorio, in particolare alla città di Bobbio. Dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria nel 2018 dal Comune, il suo giudizio nella giuria (composta da tre persone) della trasmissione televisiva "Kilimangiaro" fu decisivo nel 2019 per assegnare la vittoria di "Borgo dei Borghi" proprio alla città trebbiense. La vittoria bobbiese vide però Daverio al centro delle polemiche. Gli sconfitti, i siciliani di Palazzolo Acreide, rappresentati anche dal deputato Michele Anzaldi (e appoggiati dalla Regione Sicilia) polemizzarono per la vicinanza di Daverio con Bobbio, cruciale perché il verdetto della giuria tecnica ribaltò quello del televoto popolare.  Daverio si difese sostenendo che "Votare Bobbio era esattamente ciò che dovevo fare". La commissione di vigilanza Rai valutò il possibile conflitto d'interessi, per poi confermare invece la vittoria di Bobbio. 

Addio a Philippe Daverio, storico dell'arte e divulgatore televisivo

L’assessore Papamareghi ricorda la cultura e la personalità di Philippe Daverio

«Ricordo il grande successo di Philippe Daverio a Palazzo Farnese nel settembre 2018 con il suo reading teatrale, “Piacenza. L’incanto nascosto”. La sua narrazione ricca di fascino relativa a questa città bimillenaria, caratterizzata dai suoi antichi palazzi, dalle innumerevoli chiese, catturò il pubblico presente, fu una bellissima pagina di storia dell’arte». Chi si esprime in questi termini è l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, il quale si rammarica, a nome dell’Amministrazione Comunale, per la scomparsa di un uomo di grandissimo spessore culturale: «Daverio è stato uno storico e un critico dell’arte, ma anche docente, scrittore, conduttore televisivo di sconfinata cultura. Ci ha accompagnati non solo attraverso un viaggio tra gli incanti artistici e storici di Piacenza, ma in più occasioni è stato ospite gradito del nostro territorio. Ha avuto un ruolo per la nomina della città di Bobbio, Borgo dei borghi. Mancheranno la sua passione e la sua cultura, la sua attenzione e il suo amore verso l’arte e verso Piacenza».

Pubblicato il 2 settembre 2020

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Dal 7 settembre i Pronto soccorso di Fiorenzuola e Castello tornano H24

palaldinni


I Pronto soccorso di Fiorenzuola e di Castel San Giovanni riaprono dal 7 settembre H24. Anche in questi reparti, come all’ospedale di Piacenza, gli operatori sanitari saranno in grado non solo di poter stratificare, per rischio Covid-19,  i pazienti secondo criteri clinici, epidemiologici e strumentali ma anche di mettere in atto procedure che isolino le persone potenzialmente infette in attesa degli approfondimenti diagnostici necessari, per la sicurezza dei malati stessi e dei professionisti.
Il direttore generale Luca Baldino ha provveduto nei giorni scorsi a informare i sindaci delle due vallate: “In un momento in cui è ancora necessario prevedere percorsi distinti e di procedere alla discriminazione del rischio di presenza del virus nei pazienti che accedono al Pronto soccorso e ancora di più in quelli che poi devono essere ricoverati, l’Azienda ha compiuto un grande sforzo organizzativo per essere in grado di aprire in sicurezza i due reparti. Grazie all’impegno di tutti siamo riusciti a risolvere anche le ultime difficoltà di assegnazione del personale che ci hanno impedito di riaprire H24 già dal 1 settembre, come inizialmente concordato in sede di Conferenza sociosanitaria Territoriale a inizio estate”.
“Sono soddisfatto di poter restituire alla popolazione della Val d’Arda - afferma Bernardo Palladini, direttore del Pronto soccorso di Fiorenzuola - una copertura H24 del servizio. Siamo per il cittadino un riferimento costante e sicuro poiché l’organizzazione che abbiamo approntato e rodato in questi mesi ci consente di garantire una gestione in sicurezza dei nostri pazienti”.
Anche a Castel San Giovanni, la squadra di Cristina Maestri è pronta a ripartire nel rispetto delle procedure aziendali condivise: “Dopo un lungo periodo in cui io e i miei medici ci siamo completamente dedicati alla cura dei pazienti covid ricoverati in questo ospedale, siamo contenti di tornare a svolgere il nostro lavoro e di dare un servizio più completo alla popolazione della Val Tidone”.
 “I Pronto Soccorso di Castel San Giovanni e Fiorenzuola hanno sempre rappresentato –  aggiunge Andrea Magnacavallo, direttore del Pronto soccorso di Piacenza e referente aziendale dell’area Emergenza  –  un importante punto di riferimento per i bisogni di salute urgenti della popolazione. Appena l’andamento della pandemia lo ha consentito, abbiamo optato per una apertura parziale dei servizi anche per  valutare l’andamento epidemico nei mesi successivi e testare i necessari cambiamenti organizzativi interni. Ora possiamo riaprire anche nella fascia notturna, in condizioni di sufficiente sicurezza clinico-organizzativa. Mi preme sottolineare che i servizi di pronto soccorsi, i punti di primo intervento dell’area montana e il sistema 118 costituiscono importanti nodi della rete dell’emergenza attraverso la quale si assicura integrazione inter-ospedaliera e tra ospedali e territorio”.
 “Grazie a questa consolidata organizzazione riusciamo a garantire – aggiungono Maestri e Palladini - tempestività di trattamento per le patologie tempo dipendenti ma anche appropriatezza ed equità di accesso alle cure trasferendo in tempi brevissimi a Piacenza pazienti con ictus, infarto cardiaco o casi complessi che necessitano di valutazioni specialistiche”.

Maestri pronto soccorso castelsangiovanni

Nelle foto: sopra, la dottoressa Cristina Maestri del Pronto Soccorso di Castel San Giovanni; in alto, il dottor Bernardo Palladini del Pronto Soccorso di Fiorenzuola.

Pubblicato il 2 settembre 2020

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«R-estate a teatro», spettacoli a Palazzo Farnese

rappresentazione teatro per famiglie a palazzo farnese


 

Con “Moun” portata dalla schiuma e dalle onde e “Il più furbo”, disavventure di un incorreggibile lupo, riprende  “R-ESTATE A TEATRO” la rassegna estiva 2020 di Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.
Martedì 8 settembre è in programma “Moun” mentre giovedì 10 settembre “Il più furbo”, occasioni per piccoli e grandi per ritrovarsi, divertirsi e, perché no, anche riflettere sulle domande della vita che a ogni età ci troviamo ogni giorno ad affrontare: inizio spettacoli alle ore 20 (ingresso gratuito con prenotazione). A tutti i bambini sarà distribuita – come nella serata di luglio della sezione per le famiglie di “R-Estate a teatro” - una “Carta d’identità” da compilare con disegni e parole e da restituire poi agli organizzatori: un modo divertente e creativo per conoscere i pensieri e le aspettative dei più piccoli. Si potrà disegnare il proprio autoritratto e descriversi attraverso l’analogia con i fiori, i giochi, gli animali, i colori. Da fare da soli o insieme a un adulto.
“MOUN” portata dalla schiuma e dalle onde, da “Moun” di Rascal, è una creazione del 2016 che ha circuitato in Italia e all’estero sia nella versione in lingua italiana sia nella versione in francese. Tra i riconoscimenti ottenuti, il premio Festebà di Ferrara. In scena Deniz Azhar Azari, diretta da Fabrizio Montecchi che ha curato anche le scene. 
Chiude “R-ESTATE A TEATRO” 2020 giovedì 10 settembre “IL PIÙ FURBO” disavventure di un incorreggibile lupo dall’opera di Mario Ramos. In scena un solo attore/danzatore, Andrea Coppone. Regìa e scene sono di Fabrizio Montecchi (che ha curato anche l’adattamento teatrale con Enrica Carini), le sagome di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos), le musiche di Paolo Codognola, i costumi di Tania Fedeli e le luci di Anna Adorno. 

INFORMAZIONI
La prenotazione potrà essere effettuata telefonando alla biglietteria di Teatro Gioco Vita dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12 (tel. 0523.315578), via e-mail (), whatsapp (tel. 334.6700321), Facebook o Messenger indicando i nominativi di chi assisterà allo spettacolo. I posti non sono numerati, l’assegnazione sarà effettuata dal personale di sala in base all’ordine di arrivo. Chi non ha prenotato potrà accedere allo spazio unicamente previa verifica della disponibilità di posti. La sera dello spettacolo sarà attiva una postazione per informazioni/registrazioni all’ingresso di Palazzo Farnese a partire dalle ore 19 (tel. 334.6700321). Per evitare assembramenti e ulteriori rallentamenti all’accesso, si consiglia comunque di prenotare in anticipo. Accesso del pubblico scaglionato a partire dalle ore 20. Si prega di accedere per tempo allo spazio allo scopo di evitare assembramenti e ritardi negli ingressi. È fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale.

Pubblicato il 2 settembre 2020

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