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Notizie Varie

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Riparte a Piacenza il mercato in centro storico

mercato

Da mercoledì 20 maggio è ritornato, nella sua collocazione storica fra le aree di Piazza Cavalli e di Piazza Duomo il mercato bisettimanale del centro città che, sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, era ripartito nelle scorse settimane limitatamente ai banchi alimentari.

Dopo un attento e scrupoloso lavoro di verifica da parte degli uffici comunali e della Polizia Locale in collaborazione con le associazioni di categoria, il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha firmato l’ordinanza che dà il via libera all’organizzazione del mercato nel suo complesso, nel pieno rispetto delle normative e delle disposizioni legate al contrasto alla diffusione del contagio. Proprio per tale ragione, sulle aree mercatali di Piazza Cavalli e di Piazza Duomo saranno predisposti varchi di ingresso e di uscita debitamente controllati da volontari dell’Auser e personale della Polizia Locale. “Massima attenzione alla sicurezza. Invitiamo i cittadini ad evitare assembramenti e a rispettare le indicazioni” raccomandano gli organizzatori.

“Il tradizionale mercato alimentare di Piazza Cavalli si svolge finalmente ancora qui” hanno scritto alcuni ambulanti sul cartello posizionato davanti ai banchi.

Pubblicato il 20 maggio 2020

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Dalla Banca di Piacenza finanziamenti ai liberi professionisti

0507 Finanziamenti professionisti DEFINITIVO

Un plafond di 30 milioni di euro destinato alla concessione di finanziamenti ai liberi professionisti per sostenerli nell’affrontare la crisi economica derivante dagli effetti dell’emergenza sanitaria legata al virus Corona. Lo ha istituito la Banca di Piacenza, chiamandolo “Fin professionisti veloce”. Si tratta di un finanziamento chirografario che prevede un importo da un minimo di 10mila a un massimo di 100mila euro, con durata fino a 120 mesi e la possibilità di usufruire di un periodo di preammortamento di 24 mesi. “Fin professionisti veloce”, oltre a dare risposta alle esigenze di liquidità, può essere utilizzato per l’acquisto di attrezzature, di beni immateriali quali la formazione, il software, gli aggiornamenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per il pagamento dei contributi annuali da corrispondere alla Casse previdenziali e degli oneri per il ricongiungimento delle diverse gestioni.
La Banca locale conferma così, con questa ulteriore iniziativa che segue alle moratorie per famiglie e imprese e ai finanziamenti a tassi agevolati alle aziende, il proprio concreto sostegno ai liberi professionisti e all’economia di un territorio particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria.
Tutte le Dipendenze della Banca sono a disposizione per attivare questo nuovo finanziamento a condizioni molto vantaggiose.

Pubblicato il 19 magio 2020

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I cantieri nelle vallate piacentine: lavori per 18 milioni di euro

Irene Priolo copia

La conferma dell’impegno della Regione per il territorio piacentino, con un pacchetto pronto di 190 cantieri per la difesa del suolo e per la protezione civile, cantieri già partiti in tutta la provincia o che saranno affidati nei prossimi mesi, per un totale di quasi 18 milioni di euro. E un incontro online con tutti i sindaci dei Comuni colpiti dalle scosse che a metà aprile hanno fatto tremare l’Appennino piacentino. Irene Priolo, assessore regionale alla Protezione civile, ha fatto tappa in Val Trebbia per il suo debutto nella provincia piacentina dopo la nomina nella giunta Bonaccini.
Appuntamento a Barberino, per visionare il Ponte spazzato via dall’alluvione del 2015 insieme al Ponte di Spanna, quindi tappa a Bobbio per una videoconferenza con i primi cittadini dei paesi interessati dallo sciame sismico e partenza per una serie di sopralluoghi a Cortebrugnatella, Cerignale e Zerba per visionare sul campo le conseguenze del terremoto. “In questi mesi iniziali di mandato l’attività della Regione si è ovviamente concentrata sul fronte della lotta al Coronavirus e ho vissuto la grande emozione di ringraziare gli operatori sanitari e i volontari di protezione civile a Pasqua, all’ospedale cittadino, per il grandissimo impegno speso a favore della comunità piacentina”, ha esordito l’assessore ricordando il sindaco di Ferriere, Giovanni Malchiodi, mancato proprio a causa del Covid-19. “L’attenzione è comunque rimasta alta anche su tutti gli altri fronti di criticità aperti sul territorio regionale”, ha aggiunto. “Il 16 aprile, giorno del sisma di magnitudo 4 con epicentro Cerignale, ho subito chiamato al telefono tutti i sindaci dei paesi interessati, compresi quelli dell’Alta Val Nure. Ci tenevo, alla mia prima uscita nella provincia, ad incontrarli per un momento di conoscenza reciproca, per esprimere la vicinanza della Regione e fare il punto sull’importante pacchetto di interventi di sicurezza territoriale che prenderanno il via nel corso del 2020”.
L’assessore Priolo ha annunciato 190 cantieri di difesa del suolo e protezione civile già partiti in tutta la provincia o che saranno affidati nei prossimi mesi, per un totale di quasi 18 milioni di euro. Tra questi, 56 nuovi interventi per 4 milioni e mezzo che completeranno le opere di messa in sicurezza dopo il maltempo del novembre scorso. “Anche in vista della fase di ricostruzione dopo la grande emergenza per il Coronavirus, si tratta di opere che contribuiranno a creare lavoro e occupazione green, garantendo al tempo stesso più sicurezza per le persone e le imprese che vivono questo territorio”, conclude Priolo. "La sostenibilità deve essere la chiave della ripresa e i cantieri di difesa del suolo ne sono una componente indispensabile”. A Bobbio è in corso un cantiere da 130 mila euro per la sistemazione dell'alveo del fiume Trebbia tra le località Ponte di San Martino e Dego. Altri due prenderanno il via nelle prossime settimane per 180 mila euro: opere di difesa spondale in località Ponte Gobbo (50.000) e del depuratore (130 mila euro). Entro l’anno saranno affidati due interventi per 232 mila euro: ripristino dell’officiosità idraulica dei torrenti Bobbio e Dorbida (142 mila) e consolidamento della provinciale di Pecorara (90 mila). Tra le opere post maltempo dello scorso novembre, sono finanziati due interventi per 280 mila euro: 200 mila per il primo stralcio della sistemazione della frana sulla strada Auxilia e 80 mila per opere urgenti sulla strada comunale di Carana e altri punti di viabilità locale. A Coli saranno affidati entro l’anno 2cantieriper un totale di 1 milione 150 mila euro: il ripristino di opere idrauliche e la sistemazione dell’alveo del Trebbia, tra le località Pradella e Cavarelli (700.000 euro, in gara la prossima settimana) oltre alla regimazione su Trebbia e affluenti (450 mila). Tra i lavori post maltempo dello scorso novembre, sono stanziati 130 mila euro per il rifacimento del muro di contenimento stradale in località Camminata. Altri 170 mila euro saranno spesi tra Travo, Bobbio, Coli, Cortebrugnatella, Cerignale, Ottone e Zerba per il ripristino di opere idrauliche danneggiate, la rimozione della vegetazione e la sistemazione del reticolo minore. A Cerignale è in corso il ripristino della viabilità Cerignale-Casale (30.000 euro). Per completare gli interventi post emergenza di novembre 2019 sono finanziati 3 cantieri sulla viabilità comunale per 85 mila euro: 35 mila sulla strada Cerignale, Oneto, Serra, Abrà, Ponteorganasco; altri 35.000 sulla strada Selva, Lisore, Zeromogliana; 15 mila sulla Cerignale-Casale. A Cortebrugnatella sono in conclusione i lavori per il ripristino delle opere idrauliche danneggiate e il taglio della vegetazione nei bacini di Trebbia e Aveto (200.000). Entro l’anno saranno affidati due interventi per 120 mila euro:80 mila per la manutenzione dell’alveo del Trebbia; 40 mila per uno studio idraulico sui torrenti Trebbia e Cordarezza (40.000 euro). Altri 155 mila euro – tra Cortebrugnatella e Ferriere – sono investiti per sistemare la Provinciale 586R.

Due cantieri sulla viabilità. Tra le opere post emergenza dello scorso novembre, si prevedono 2 cantieri sulla viabilità per 125 mila euro: il ripristino della strada comunale di Lago-Rossarola-Carana-Bobbio (85 mila) e della strada a Costiolo di Sanguineto, Marsaglia, Villari Poggio e Costa (40 mila). A Travo è in corso la sistemazione di opere idrauliche tra Dolgo e Travo (200 mila euro); al via 4interventi da 680 mila euro: con 480 mila euro si interverrà per la manutenzione del Trebbia e dei suoi affluenti in vari punti e tra il capoluogo comunale e la località Lazzaretto. Si aggiungono i primi lavori di consolidamento della frana di Rondanera (200.000). Entro l’anno saranno affidati 2 cantieri da 300 mila euro: opere nell’alveo del Trebbia, nel capoluogo, per 200 mila euro e interventi sul cimitero di Pigazzano (100 mila). Per concludere le opere post emergenza di novembre 2019, 180 mila euro sono destinati alla viabilità comunale (strade di Pillori, Due Bandiere, Viserano). Altri 150 mila serviranno per il consolidamento e di drenaggio dei versanti tra Travo, Bobbio, Coli, Cortebrugnatella, Cerignale, Ottone, Zerba. Con 80 mila euro si svolgeranno lavori urgenti di sistemazione delle opere idrauliche danneggiate lungo il Perino, tra Travo Coli Bettola e Farini. A Ottone in arrivo 2 cantieri da 55 mila euro: 35 mila euro per consolidare il versante a Monfaggiano e 20 mila per opere urgenti di viabilità sulla strada comunale per Bertone. A Zerba sono terminate a inizio marzo le opere da 60 mila euro per i primi lavori di ripristino della viabilità e messa in sicurezza del versante sovrastante la s.c. Zerba-Brallo di Pregola. Al via i lavori sulla Provincia n. 18, con opere di consolidamento e ripristino della transitabilità per 50 mila euro. Due interventi per 50 mila euro chiuderanno le opere post emergenza di novembre 2019: 25 mila euro per continuare l’intervento, già finanziato per 60 mila euro, volto a sistemare la strada del Lesima; altri 25 mila saranno per completare la messa in sicurezza della strada Soprana-Lisamara, interessata da frane.

Cantieri in Val Nure. A Farini entro l’anno saranno affidati 3 cantieri per 420 mila euro: con 50 mila euro sarà miglioratala funzionalità delle opere di consolidamento sulla frana dei Sassi Neri; tra Farini e Ferriere 90.000 euro sono destinati a completare le difese spondali ed opere idrauliche dell'alveo sui torrenti Lardana, Lavaiana e loro affluenti; altri 280 mila euro finanziano lavori di ripristino di opere idrauliche danneggiate lungo il Nure. Sono 3 i cantieri volti a terminare le opere post emergenza dello scorso novembre, per 250 mila euro:100 mila euro per ripristinare la viabilità comunale di Pometo; 100.000 per opere urgenti del Consorzio di Bonifica in seguito allo scalzamento della spalla del ponte sul torrente Lavaiana e altri 50 mila per sistemare la viabilità a Stomboli. A Ferriere è in corso il cantiere da 150 mila euro per il consolidamento della frana di Salsominore; entro l’anno saranno affidate due opere di viabilitàper80 mila euro: 45.000 per la sicurezza della Provinciale di Val Nure e 35.000 per un cantiere sulla viabilità comunale parzialmente interrotta per la caduta di massi. Per le opere post emergenza dello scorso novembre, sono programmati 610 mila euro per 6 interventi sulla viabilità compromessa dal maltempo: ricostruzione del corpo stradale e la regimazione delle acque in Loc. Lagoscuro (250 mila euro) e 50 mila per la Strada Provinciale n. 50 del Mercatello. Alle strade comunali sono destinati 120 mila euro per consolidare la viabilità Costa-Cattaragna; 80 mila per la località Proverasso e 50 mila per la strada dell’abitato di Costa. 20 mila euro sono assegnati al Consorzio di Bonifica per assicurare la percorribilità a Rocca, Sarmadasco e Cerri. Con 40 mila euro è finanziato il taglio della vegetazione che mette a rischio le linee elettriche a Curletti, Cattaragna, Boschi e Torrio. Nell’Alta Val Nure (Bettola, Farini, Ferriere), investimento di quasi 150 mila euro per la manutenzione straordinaria nel bacino del Nure. A Bettola sono al via 3 cantieri per totale 245 mila euro: la quota più rilevante, 100 mila euro, servirà per la messa in sicurezza della frana di San Giovanni Perani (50 mila) e per integrare le difese spondali in località Negri (50 mila). La Regione ha inoltre assegnato al Comune un contributo di 350 mila euro per la messa in sicurezza del muro di difesa del cuore di Bettola dalle acque del Nure. Entro l’anno saranno affidati 2 interventi per 370 mila euro: 250.000 programmati per il ripristino delle difese idrauliche del Nure; 120 mila destinati ai primi interventi di messa in sicurezza del versante sul quale si trovano gli abitati di Ebbio, Ferrandi e altre località, con il ripristino della viabilità interrotta. Altri 220 mila sono investiti in tutta l’Alta Val Nure – da Bettola a Ferriere – per la sistemazione del reticolo idraulico superficiale secondario del Nure. Tra le opere post emergenza dello scorso novembre, è programmato il ripristino viabilità tra Case Camia e Bongilli interrotta da una frana per 25.000 euro.

Pubblicato il 17 maggio 2020

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Effetto Covid-19, Unioncamere: «Calo di 37 miliardi in Emilia-Romagna»

 camere

 

Come si presenta lo scenario economico travolto dal Coronavirus? Secondo le previsioni elaborate dal Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna nel 2020 sarà del 10 per cento la flessione del fatturato delle imprese della regione. È una stima che non tiene conto delle misure a sostegno dell’economia predisposte a livello regionale, nazionale ed europeo, va dunque interpretata come l’effetto del Covid-19 sull’economia in assenza di interventi correttivi. La disaggregazione settoriale certifica numericamente il differente impatto della pandemia sulle attività economiche: in forte flessione, superiore al 40 per cento, i comparti maggiormente legati all’industria turistica, cali compresi tra il 10 e il 20 per cento per alcune attività connesse alla cura delle persone e del commercio. Manifatturiero e Costruzioni presentano diminuzioni nell’ordine del 10-15 per cento, tengono e in alcuni casi crescono i settori appartenenti alla filiera sanitaria - anche nella sua componente manifatturiera – e dell’agroalimentare. In termini assoluti le imprese emiliano-romagnole registreranno un calo del fatturato di oltre 37 miliardi. Il 35 per cento delle aziende dell’Emilia-Romagna nel 2020 dovrà fare ricorso a liquidità aggiuntiva per sostenere i costi, il fabbisogno di liquidità occorrente a queste imprese ammonterà a quasi 5 miliardi, il 6 per cento del fatturato. Nel settore dell’alloggio e della ristorazione la quasi totalità delle imprese necessiterà di liquidità aggiuntiva. “Come ho già avuto modo di dire – spiega il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Alberto Zambianchi - ci troviamo di fronte ad una situazione mai vista prima, che anche i più aggiornati scenari previsionali faticano a valutare. I dati selezionati sono un “fermo immagine” fondamentale per una prima interpretazione, ma dobbiamo essere consapevoli che saranno necessarie riletture e revisioni costanti e in tempi più rapidi del consueto, a fronte di uno scenario grave e in continuo mutamento. Purtroppo, gli effetti negativi della recessione - sottolinea Zambianchi - saranno direttamente correlati alla durata reale dell’emergenza sanitaria. Occorre attivare le “misure di convivenza” migliori possibili, in quanto tale situazione non sarà risolvibile in tempi brevi. La crisi colpisce tutte le tipologie di imprese, ma è più profonda per le piccole, per i territori a vocazione turistica e con una più forte presenza di aziende artigiane ed “export-oriented”.
Il comparto che pagherà il prezzo più alto è il Turismo, che nel 2019 in Emilia-Romagna valeva circa il 12,5 per cento del valore aggiunto complessivo regionale. “Per effetto delle misure di contenimento del coronavirus, il Turismo merita risorse importanti e dedicate. Questa grave situazione può essere peraltro l’occasione per un vero salto di qualità, affinché il Turismo sia inserito a pieno titolo tra i grandi settori dell’Economia. E’ una vera industria che dovrebbe giovarsi, a livello nazionale, di un vero e proprio piano straordinario come è stato fatto proprio per l’industria qualche anno fa. Concordo con il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che andrebbe avviato un progetto Industria Turismo 4.0”.
Questa crisi, nell’immediato, intacca la liquidità, i livelli occupazionali e finisce per approfondire gli effetti del “digital divide”. Tuttavia, osserva Zambianchi “I nostri territori hanno qualità distintive di resilienza, ottime filiere produttive, efficace capacità di reazione. Siamo stabilmente su buoni posizionamenti a livello nazionale. L’Emilia-Romagna è tra le regioni che trainano lo sviluppo del Paese e che certamente riusciranno a ripartire quanto prima”.
“Ben consapevoli della situazione e del proprio ruolo – afferma il presidente Alberto Zambianchi - le Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna hanno intensificato il supporto alle imprese, anche con modalità organizzative diverse, grazie alla digitalizzazione dei processi e il potenziamento dei servizi “da remoto” e lo smart working. Sono stati attivati servizi di help desk alle imprese in materia di export e internazionalizzazione e sulle normative “antivirus” nazionali e locali, sia prescrittive che incentivanti. Per fronteggiare questa crisi - conclude Zambianchi - le Camere dell’Emilia-Romagna a oggi hanno promosso iniziative a sostegno della ripartenza delle imprese per oltre 25 milioni, quasi tutti erogati a fondo perduto”. Di questi quasi 7 milioni per dare liquidità immediata alle micro, piccole e medie imprese, abbattendo i costi di accesso al credito, in un intervento congiunto con la Regione; circa 7 milioni per voucher e contributi alle MPMI a sostegno della digitalizzazione, per far ripartire l’export, per la promozione e il riavvio del turismo. Inoltre, contributi a fondo perduto per la ripartenza in sicurezza nelle imprese, garantendo la sanificazione e la sicurezza dei luoghi di lavoro e contributi per aumentare le garanzie delle imprese per l’ottenimento di credito.

Pubblicato il 19 maggio 2020

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Ok dal Governo per la riapertura dei Centri estivi

centri

Luce verde dal Consiglio dei ministri alla graduale riapertura dei Centri estivi. Un risultato a cui la Regione guardava da tempo, ottenuto anche grazie al lavoro di squadra condotto in Emilia-Romagna, che ha visto la vicepresidente Elly Schlein e l’assessore Paola Salomoni, amministratori locali, coordinamenti pedagogici territoriali, soggetti gestori, Terzo settore ed esperti in campo educativo e di sanità pubblica lavorare insieme per presentare al Governo una proposta di riapertura con modalità di svolgimento in sicurezza dei centri estivi e delle attività estive per minori. “Siamo molto soddisfatti di questa notizia e ringraziamo la ministra Bonetti, insieme alle ministre Azzolina e Catalfo per l’impegno, una notizia davvero molto attesa dalle famiglie e dalle istituzioni- commenta la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein -. E siamo felici che il nostro contributo sia stato utile per raggiungere questo obiettivo, su cui abbiamo lavorato intensamente per settimane, fino all’ultima videoconferenza che abbiamo tenuto con oltre settanta interlocutori del territorio, mentre ieri abbiamo incontrato i sindacati. Molte delle proposte che avevamo presentato sono state accolte, segno che la strada da noi ipotizzata era percorribile. Grazie a questo lavoro in Regione siamo pronti, lavoreremo con comuni, enti gestori e parti sociali per partire quanto prima con le prime attività sperimentali”.
Nel documento che a fine aprile la vicepresidente aveva illustrato in videoconferenza alla ministra alle Famiglie, Elena Bonetti, e a quella all’Istruzione, Lucia Azzolina e a quella al Lavoro e alle Politiche sociali Nunzia Catalfo - poi messo a disposizione della Conferenza delle Regioni e del Governo - si fissavano proposte concrete per lo svolgimento in sicurezza dei Centri estivi: attività preferibilmente all’aperto, aerazione costante e sanificazione degli ambienti in caso di soggiorno al chiuso. Bambini organizzati in piccoli gruppi a seconda delle fasce di età, seguiti sempre dallo stesso o dagli stessi educatori, senza contatti tra gruppi diversi, bambini accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in modo da evitare assembramenti. E ancora, pluralità di spazi sicuri per le attività, triage all’ingresso senza far accedere gli accompagnatori agli spazi comuni, rispetto dove possibile delle distanze, anche come elemento del gioco, modalità e attenzioni specifiche per l’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità, formazione di tutto il personale coinvolto su precauzioni e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, massima attenzione ai principi di igiene e pulizia, sanificazione dei giocattoli (diversi per ogni gruppo) a fine giornata, e senza momenti di aggregazione come gli spettacoli di fine soggiorno. Un contributo propositivo che è stato tenuto in grande considerazione per la definizione delle Linee guida messe a punto a livello nazionale, insieme ai contributi di ANCI e dei pediatri.
“La riapertura dei Centri estivi è fondamentale- aggiunge Schlein- per molte ragioni, a partire dalle conseguenze che la sospensione dei percorsi educativi e di socialità possono avere sui bambini e ragazzi, e dalle grandi difficoltà delle famiglie, le donne soprattutto, che non possono essere lasciate sole ad affrontare la gestione dei figli piccoli. Già normalmente sappiamo quanto sia difficile conciliare i tempi di vita e di lavoro, in questa fase il peso è, e sta diventando, sempre più gravoso. Consapevoli di questo- conclude la vicepresidente, con l’apporto delle migliori esperienze e competenze presenti nella nostra regione abbiamo lavorato pensando a modalità alternative e innovative di gestione delle attività in sicurezza, naturalmente nel pieno rispetto di tutte le misure necessarie a garantire la massima tutela della salute sia per gli educatori sia per i bimbi e le loro famiglie. Finalmente le famiglie potranno tirare un sospiro di sollievo. Molto positivo anche che il Governo, cui avevamo chiesto insieme ai comuni questo sforzo, metterà 150 milioni a disposizione e si potranno utilizzare anche i bonus babysitter per accedere ai centri estivi. Un grazie alle Ministre Bonetti, Azzolina e Catalfo per l’impegno e la preziosa collaborazione”.

Pubblicato il 17 maggio 2020

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