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Notizie Varie

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Riapre a Parma Florilegium con l'artista Rebecca Louise Law

locandina florilegium parma 2020


Dal 2 ottobre al 19 dicembre si potrà ammirare nell’Oratorio di San Tiburzio a Parma - parte del complesso San Tiburzio che include anche l’Antica Farmacia San Filippo Neri - la prima personale italiana di Rebecca Louise Law: un Florilegium di nome e di fatto, capace di inondare con la sua colorata e profonda brezza d’estate una città che ha visto sconvolti i piani di quello che sarebbe dovuto essere un anno straordinariamente ricco dal punto di vista artistico e culturale.
Inserita nel programma di Parma Capitale italiana della Cultura 2020 +2021 curata da OTTN Projects, sostenuta da Cosmoproject ed evento di punta di Pharmacopea - progetto di riscoperta dell’identità chimico-farmaceutica della Piccola Parigi, promosso dal Gruppo Chiesi e Davines - l’installazione è letteralmente una cascata naturale in costante e organico mutamento, composta dalla coabitazione di 200mila fiori, dall’Achillea millefolium al Tortum, che potrà essere contemplata sino al 19 dicembre.
Gratuita, adatta ai bambini e ideata appositamente per lo spazio di Via Borgo Palmia 6/A, grazie alla collaborazione di Ad Personam, Florilegium è il cuore di un’esposizione su più fronti firmata dall’artista britannica, che prosegue anche in questa occasione la propria ricerca sull’evoluzione e sul deperimento dell’opera, spesso concepita come architettura floreale larger-than-life e scultura site-specific. I luoghi scelti sottolineano il perfetto innesto della mostra nel disegno di Pharmacopea, che intende riconnettere – creando nuovi itinerari turistici in grado di riqualificarli - gli spazi depositari dell’identità chimico-farmaceutica cittadina alle le fonti storiche, ai materiali d’archivio, agli antichi erbari e alle farmacopee riemersi in un meticoloso lavoro di recupero. Tale percorso porterà alla realizzazione di una pubblicazione capace di tracciare una linea sino alle origini locali di questa sfera del sapere che caratterizza il territorio di Parma.
Sarà inoltre attivato un volontariato aziendale che contribuirà alla valorizzazione e all’apertura di questo patrimonio storico-culturale a cittadini, visitatori e, in particolare, a un turismo interessato alla sostenibilità, alla storia della cosmesi e della tradizione del benessere.
www.pharmacopeaparma.it
Ingresso gratuito.
Gli orari:
Lunedì e giovedì 9-13
Venerdì e sabato 16-20
Domenica 10-12 e 14-18
Non è necessaria la prenotazione. Gli ingressi, che saranno contingentati e nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, avverranno in base all’orario di arrivo.
Per info: www.pharmacopeaparma.it

Pubblicato il 10 settembre 2020

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Formazione digitale, un corso online gratuito

"Pane e Internet" formazione digitale

Informarsi, comunicare con i propri cari, accedere a tanti servizi che con il lockdown e la pandemia si sono sempre più informatizzati, ma anche imparare a tutelare la propria privacy e difendersi dalle fake news e dalle truffe. Le competenze digitali sono sempre più indispensabili, e per svilupparle, migliorando l’utilizzo di smartphone e computer da parte dei cittadini emiliano-romagnoli, ripartono dopo la pausa estiva i corsi online, gratuiti e aperti a tutti, di Pane e Internet, il progetto di inclusione digitale della Regione Emilia-Romagna. “Con l’inizio della scuola riprendono anche le attività di Pane e Internet, e non possiamo che esserne soddisfatti- dichiara l’assessore all’Agenda Digitale, Paola Salomoni-. Le tecnologie digitali mai come ora sono diventate fondamentali, ce ne siamo resi conto quando in tutto il mondo abbiamo visto più di 500 milioni di utenti attivi sulle principali piattaforme di riunioni online-. Lo scoppio della pandemia ha portato con sé un'accelerazione senza precedenti nella digitalizzazione, un potenziamento dell’informatizzazione che si traduce in una aumentata consapevolezza su come la tecnologia e le sue applicazioni non sostituiscano i rapporti interpersonali ma aiutino l'uomo a vivere meglio. È dunque importante- aggiunge Salomoni- che le attività formative proposte dalla Regione attraverso ‘Pane e Internet’, uno dei tanti strumenti dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, continuino a consentire a tutti gli emiliano-romagnoli ad utilizzare appieno le tecnologie”.

«Pane e Internet»

Pane e Internet si articola su due percorsi, uno di primo livello dedicato all’uso dello smartphone e uno di secondo livello rivolto a chi vuole acquisire maggiore autonomia informatica utilizzando anche un personal computer. Il corso di alfabetizzazione online di 1° livello introduce all’uso dello smartphone. I partecipanti, dopo un primo modulo introduttivo via WhatsApp in cui ricevono le istruzioni per accedere alle successive videolezioni, impareranno a usare la posta elettronica, gestire lo spam, riconoscere truffe e sapere come tutelare la privacy. Il programma prevede un modulo sulla navigazione, la ricerca di informazioni e contenuti digitali, con un’attenzione particolare a come evitare le fake news, e un altro sulla gestione dello smartphone e delle applicazioni. Per accedere al corso basta avere uno smartphone con WhatsApp e la connessione a Internet. Il corso di alfabetizzazione online di 2° livello al pc è rivolto invece a chi vuole acquisire maggiore autonomia ed è già dotato di una propria casella di posta elettronica e di un computer con connessione, microfono e webcam. Tra gli argomenti che saranno trattati i sistemi di videochat, i social network, l’uso di browser, motori di ricerca e programmi di videoscrittura.

Come partecipare
Per partecipare ai corsi online di Pane e Internet basta compilare la scheda di iscrizione presente sul sito www.paneeinternet.it: gli iscritti saranno quindi contattati dalla segreteria organizzativa che fornirà tutte le indicazioni relative all’avvio delle lezioni, con date, orari e nominativo del docente.
Sul sito di Pane e Internet (https://www.paneeinternet.it/public/corsi-eventi) è inoltre disponibile il calendario dei webinar per lo sviluppo delle competenze digitali: dall’educazione dei figli agli acquisti online, la scelta è ampia e presto si arricchirà di ulteriori proposte. Per partecipare ai webinar è sufficiente seguire le istruzioni presenti nella scheda descrittiva di ciascun appuntamento e accedere alla piattaforma nella data ed orario prestabilito. Per avere supporto e informazioni è possibile contattare il numero verde 800 590 595 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00).

Pubblicato il 10 settembre 2020

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Una poltrona a Palazzo Farnese

Locandina Gran Gala

Una Poltrona a  Palazzo Farnese per il gran Galà lirico “Luci sul Melodramma e…” impreziosito dall'orchestra in prima assoluta di due estratti dall'Opera inedita "Pier Luigi Farnese"  è in programma sabato 12 settembre 2020 alle ore 21  a Palazzo Farnese.
Gli amanti del belcanto non potranno perdere l’occasione di assistere all’esecuzione con orchestra  in prima assoluta del  Preludio e dell’aria del baritono  “Poiché non ti sa render giuliva” dell’opera inedita  Pierluigi Farnese che  attende di essere rivelata al pubblico.

Composta tra il 1874-1877, l’opera riveste particolare interesse in quanto il libretto porta la firma di  Arrigo Boito autore di capolavori musicati da Verdi quali Otello e Falstaff.
Le musiche sono del compositore napoletano  Costantino Palumbo, pianista affermato ed allievo di Saverio Mercadante.
I due brani tratti dal Farnese rientrano nel ricco programma del  Gran Galà Lirico “Luci sul melodramma e…” a cura dell’ Associazione Amici della Lirica che comprende inoltre brani di Cilea, Donizetti, Verdi, Puccini e Saint-Saens.
Saranno interpretati da voci già affermate a livello internazionale  Benedetta Torre, Cristina Melis, Fabio Armiliato, Federico Longhi, Marco Spotti, accompagnati dall’ Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Fabrizio Cassi.
Per creare una cornice consona ai brani del Farnese – l’opera è ambientata a Piacenza in un’atmosfera da Rinascimento Noir all’epoca della Congiura del 1547 - sarà la voce narrante di  Mino Manni, a creare un suggestivo unico racconto unendo tutti i brani in programma, su testi di  Giulia Bassi. Nel concerto/spettacolo  “Luci sul Melodramma e…” Conversazione verdiana in tempo di musica , l’attore piacentino personifica Giuseppe Verdi che seduto nel suo studio riflette sulle sue opere e sul melodramma in generale, alla vigilia dei 50 anni della sua carriera iniziata nel 1839 quando la Scala mise in scena “Oberto Conte di San Bonifacio”.

Pubblicato il 9 settembre 2020

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Donne vittime di violenza, oltre 800 in Regione le chiamate al numero verde

 numero verde antiviolenza e stalking

Sono oltre 800 in Emilia-Romagna, più del doppio rispetto al 2019, le richieste di aiuto, protezione o consulenza – per violenza o stalking - registrate al 1522, il numero verde antiviolenza dedicato alle donne, tra marzo e giugno scorsi. Probabile effetto del lockdown che nella nostra regione, come nel resto d’Italia, ha fatto da detonatore a tante realtà sommerse, ma anche merito di una presenza delle istituzioni e dei Centri antiviolenza che hanno moltiplicato i loro sforzi a sostegno delle vittime. “Che il fenomeno avesse subito un’impennata consistente durante i mesi di convivenza forzata fra vittime e violenti è stato chiaro fin da subito- afferma l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori-. Dopo le primissime settimane, in cui il lockdown ha causato la chiusura delle attività di ricevimento in presenza, i centri antiviolenza hanno immediatamente manifestato l’urgenza di fare arrivare alle donne il messaggio che i canali telefonici erano sempre attivi e che la rete di assistenza e accoglienza continuava a funzionare”.
La Regione ha, dunque, avviato una campagna presso municipi e farmacie per informare le donne sull’operatività del 1522 e della rete sul territorio dei Centri antiviolenza. Uno sforzo che, insieme a quello del ministero per le Pari opportunità e la famiglia, ha permesso di non lasciare sole le donne in un momento di grande fragilità.
“Abbiamo continuato a esserci- prosegue Lori- e anzi abbiamo moltiplicato i canali di comunicazione fra la Regione e la Rete dei centri, per garantire la continuità della loro azione in un momento logisticamente molto complicato. Già ad aprile scorso abbiamo messo a disposizione 350mila euro di risorse regionali per l’immediato sostegno ai Centri, risorse che si sommano ai successivi 700mila assegnati dal Governo e subito stanziati a favore dei Centri sul territorio”.
“E nelle scorse settimane- chiude l’assessore- il ministero ha attribuito alla nostra Regione un contributo di 1,9 mln di euro che, come concertato con le associazioni impegnate nel contrasto alla violenza e al supporto delle donne che la subiscono, verrà destinato tramite un bando a implementare azioni e iniziative che promuovano interventi finalizzati a favorire percorsi verso l’autonomia delle donne vittime di violenza”.

804 casi in Regione nel lockdown
Come detto, in base all’analisi Istat riguardo al numero verde antiviolenza 1522 nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020, il numero delle utenze avviate per chiedere aiuto, protezione o consulenza a difesa di una violenza o stalking è stato in Emilia-Romagna pari a 804 casi - più del doppio delle chiamate, 365, registrate nello stesso periodo del 2019 e 3,7 volte il dato del 2017, pari a 216 casi, dato minimo dall’avvio della registrazione dei casi nel 2013. Fra queste, le chiamate riconducibili a vittime di violenza sono 377, oltre il doppio delle 171 del periodo marzo-giugno 2019, oltre il triplo di quelle riferite al 2017 e in numero uguale a quanto rilevato nel corrispondente periodo del 2013. Molti i primi contatti al 1522, che passano da 289 nel 2019 a 683 nel 2020, ma si registra anche l’aumento di coloro che richiamano: tra marzo e giugno del 2020 sono 121 i casi di contatto successivo al primo, 45 in più rispetto al 2019 e 70 in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

Pubblicato il 9 settembre 2020

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L'improvvisa scomparsa di Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica

Fausto Zermani, presidente consorzio bonifica

Improvvisamente è morto a 51 anni Fausto Zermani, dal 2006 alla guida del Consorzio di Bonifica Bacini Tidone e Trebbia poi confluito in quello di Piacenza a seguito dell’unificazione con il Consorzio Bacini di Levante. Imprenditore agricolo da sempre impegnato per la crescita del suo territorio soprattutto in relazione alla risorsa idrica.
"Per il Consorzio – dice Angela Zerga, Direttore Generale – viene a mancare un faro. La sua competenza, lungimiranza e la sua grande passione hanno permesso all’ente di diventare un modello".
Siamo sgomenti e addolorati – fanno sapere gli amministratori – con Fausto se ne va un amico e una persona di grande valore".
Lascia la moglie e quattro figli.

Coldiretti Piacenza: perdiamo un dirigente capace, un agricoltore appassionato

«Perdiamo un dirigente capace e preparato, ma anche un agricoltore appassionato. Molti di noi perdono un amico, un consigliere e un punto di riferimento»: così il Presidente di Coldiretti Piacenza Ugo Agnelli, dopo avere appreso la notizia della scomparsa improvvisa di Fausto Zermani.
Proveniente da una famiglia associata Coldiretti e anch’egli socio dell’Organizzazione, «Zermani ha sempre incarnato lo spirito dell’Organizzazione, ricoprendo anche, in gioventù, l’incarico di Delegato Provinciale e Regionale del movimento giovanile» commenta Claudio Bressanutti, Direttore di Coldiretti Piacenza. «Era un agricoltore appassionato e rispettoso della tradizione, ma anche aperto all’innovazione e capace di valorizzare la tecnologia».
Importante il lavoro che da quattordici anni svolgeva nella Bonifica, prima come presidente del Consorzio Tidone e Trebbia e poi del nuovo Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Zermani era un imprenditore che, oltre alle indubbie competenze tecniche, sapeva giungere ad intuizioni importanti, compiere analisi puntuali e scelte coraggiose, anche controcorrente: proprio grazie a questa capacità di leggere il mercato, con i cugini Roberto e Andrea era arrivato ad ampliare l’azienda agricola, differenziando le attività e facendone un vero fiore all’occhiello dell’agricoltura e dell’economia piacentina. Uomo di grande capacità comunicativa, dotato di simpatia e senso dell’umorismo, ha saputo in tanti anni farsi amare da colleghi, conoscenti e da tutto il popolo di Coldiretti che ne serberà il ricordo.
La notizia della scomparsa di Fausto ha lasciato tutti increduli in Coldiretti: dal Presidente Ugo Agnelli al Consiglio direttivo e alla Giunta esecutiva; dal Direttore Claudio Bressanutti, fino a tutti i dipendenti. La famiglia Coldiretti si strige con affetto in questo doloroso momento alla moglie Romina, ai figli Felipe, Martino, Francisco e Malena, ai genitori Arturo e Luigina e a tutti i famigliari di Fausto.​

Il cordoglio di Africa Mission
“A nome dell’intero Movimento esprimo un vivo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza”. È Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, a ricordare la figura di Zermani, alla guida del Consorzio di Bonifica di Piacenza con cui il Movimento ha più volte collaborato in questi anni.
“Siamo rimasti sorpresi e addolorati per la scomparsa di Fausto Zermani – spiega ancora Ruspantini – che ricordiamo come una persona sempre attenta al suo lavoro e alla valorizzazione del tema dell’acqua nelle generazioni più giovani”.
Con il Consorzio di Bonifica di Piacenza infatti Africa Mission Cooperazione e Sviluppo ha portato avanti diversi progetti: fra i tanti vale la pena ricordare le due mostre “H2 Ho Acqua bene di tutti” con gli istituti “Volta” e “Casali” di Castel San Giovanni e “Ngakipi no water no food” con le scuole “Volta” e “Mazzini” del comune della Val Tidone, l’istituto agrario “Raineri Marcora” e il liceo “Cassinari” di Piacenza. Entrambe le esposizioni, allestite al Museo civico di Storia Naturale nel 2013 e nel 2016, erano state organizzate con il patrocinio del Consorzio di Bonifica di Piacenza e dedicate al tema dell’acqua.
Nel 2015 invece Africa Mission Cooperazione e Sviluppo e il Consorzio erano stati fianco a fianco nel progetto “ALT Acqua libera tutti” che aveva coinvolto gli alunni della scuola San Lazzaro nei giardini intitolati a Don Vittorione Pastori, fondatore del Movimento.

                                                                                       

Pubblicato il 9 settembre 2020

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