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Notizie Varie

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Iniziative per la terza età nel mese di ottobre

terza età

L'Ufficio Attività socio-ricreative del Comune di Piacenza propone, per la prossima settimana, due nuove iniziative culturali rivolte alla terza età.
Martedì 13 ottobre, in mattinata, itinerario alla scoperta di “Piacenza Primogenita. La città durante i moti del Risorgimento”, in un percorso che si snoderà tra i luoghi simbolo dei fermenti ottocenteschi.
Giovedì 15, sempre in orario mattutino, nuova opportunità per visitare il complesso del Carmine, ripercorrendone la storia secolare dalla fondazione nel 1334, ad opera dei Padri Carmelitani, sino alle funzioni di macello pubblico, ospedale e magazzino; la ex chiesa, oggi restituita alla collettività come centro di innovazione, mette a disposizione tecnologie all'avanguardia che consentono di conoscere, da vicino, l'imponente intervento di restauro e recupero.
Per la partecipazione, al costo di 5 euro per ciascuna delle due visite guidate in calendario, è necessario prenotarsi, sino a esaurimento dei posti disponibili, telefonando allo 0523-492724 o scrivendo all'indirizzo .

Pubblicato l'8 ottobre 2020

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Un bando da 80mila euro per la sentieristica

SENTIERO appennino piacentino

Lungo un suggestivo crinale appenninico, immersi nella quiete di un bosco o tra antiche pievi romaniche. Crescono in Emilia-Romagna gli appassionati di escursionismo: a piedi, in mountain bike, purché sempre a stretto contatto con la natura. A loro disposizione una rete di percorsi di oltre 7mila chilometri sui quali la Regione vuole investire, per garantire un’adeguata gestione e manutenzione. A disposizione per il 2021 80mila euro che verranno assegnati a Comuni e Unioni di Comuni attraverso un bando al quale è possibile partecipare fino al 30 ottobre. «L’estate appena trascorsa ha rappresentato la consacrazione di un turismo slow e amante dell’ambiente che già negli ultimi anni si era andato affermando. Per l'Appennino emiliano-romagnolo si tratta di un’opportunità importante che va sostenuta, partendo anche dalla manutenzione di una rete sentieristica particolarmente estesa – ha sottolineato l’assessora alla Montagna Barbara Lori –. Vogliamo garantire ai tanti amanti del trekking percorsi sempre più sicuri e belli. Un impegno che intendiamo rafforzare, già a partire dal prossimo bilancio. E che continua per la nostra montagna, sempre più al centro dell’azione regionale, per promuovere uno sviluppo sostenibile e di qualità di questi territori». I contributi sono fino a un massimo di 5mila euro per Comune e 8mila euro per Unione e permetteranno di sostenere interventi di gestione, manutenzione ordinaria e omogeneizzazione della segnaletica. I lavori dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2021. Le risorse del precedente bando, relativo all’annualità 2020 sono già state assegnate: si tratta di oltre 73mila euro di cui hanno usufruito i Comuni di Alta Val Tidone e Rottofreno (PC); Bardi (PR); Casina, Quattro Castella e Vetto (RE); Camposanto, Nonantola, Pavullo nel Frignano (MO); San Benedetto Val di Sambro (BO); Gemmano (RN) oltre alle Unioni dei Comuni della Romagna forlivese e Valle Savio (FC).

Anche sentieri meno conosciuti
Non solo l’Alta Via dei Parchi, la Via Francigena o la Via degli Dei. L’Emilia-Romagna è attraversata da una fitta rete di percorsi escursionistici talvolta meno conosciuti, ma non per questo meno suggestivi: tracciati che attraversano parchi, aree protette e che regalano esperienze uniche, non troppo lontano dalle nostre città. Una rete che è parte integrante del paesaggio e della storia dell’Emilia-Romagna e che rappresenta un indubbio strumento di valorizzazione anche turistica del territorio appenninico. Dalla fine degli anni ’80 la Regione ha avviato un progetto di cartografia escursionistica, in collaborazione con la delegazione regionale del Club Alpino Italiano, che ha portato alla creazione della banca dati “Sentieri” e del sito cartografico interattivo ad essa dedicato “REER - Rete Escursionistica Emilia-Romagna”. La REER contiene informazioni escursionistiche per oltre 7mila km di percorsi e costituisce il riferimento ufficiale per la pubblicazione di materiale divulgativo e di mappe escursionistiche sia cartacee che web e mobile attraverso le applicazioni SentieriWEB e Maps4You.

Pubblicato l'8 ottobre 2020

 

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Dal 19 ottobre test sierologici rapidi in farmacia per alunni e familiari

 test sierologici in emilia romagna

La Regione Emilia-Romagna estende la propria azione di prevenzione e controllo contro il virus. A partire da test sierologici rapidi in farmacia – con esito in soli 15 minuti – per la ricerca degli anticorpi anti SARS-CoV-2, destinati a una nuova, ampia, fascia di popolazione, che potrà arrivare fino a due milioni di cittadini, quasi un residente su due in Emilia-Romagna. Chi risulterà positivo, farà il tampone nasofaringeo per la conferma o meno dell’eventuale contagio da Covid. Operazione possibile grazie all’accordo siglato oggi stesso con le associazioni di categoria territoriali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private. Una campagna senza precedenti rivolta al mondo della scuola, dopo quella iniziale su docenti e operatori. L’invito a partecipare è per alunni e studenti degli istituti di ogni ordine e grado, genitori, fratelli e sorelle e altri familiari conviventi, ma anche gli universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna. Una platea potenziale di circa 2 milioni di persone che a partire dal 19 ottobre, e fino al 30 giugno 2021, potranno gratuitamente, e su base volontaria, prenotare ed effettuare il test nelle farmacie convenzionate aderenti all’accordo. L’auspicio è che già nei mesi di avvio, almeno il 20% di loro aderisca a questa misura di contrasto alla diffusione del Coronavirus: 400mila persone. Nella fase iniziale il nuovo provvedimento voluto dalla Giunta regionale riguarderà dunque un target ben preciso, e cioè tutta quella parte del mondo scolastico non ancora sottoposta a screening; in un secondo tempo, anche in base all’andamento dell’epidemia e all’esito dei test, lo screening potrà rivolgersi ad altre fasce di popolazione, sempre in modo gratuito.

I tamponi rapidi
Ai nuovi test sierologici rapidi, si aggiunge una seconda leva: i tamponi rapidi – 2 milioni acquistati dalla Regione e anche qui esito in 15-20 minuti – da utilizzare dal 26 ottobre nella scuola e negli ambiti lavorativi pubblici e privati a maggior rischio. Sia per aumentare ancora la capacità di screening sia per poter svolgere velocemente verifiche estese (per esempio a un’intera classe) in presenza di positività e quindi ridurre al minimo possibili quarantene o i tempi di avvio di qualsiasi misura di tutela. Infine, lunedì 12 ottobre parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale, con molte più dosi rispetto all’anno scorso e in anticipo rispetto sempre al 2019, vista l’utilità che potrà avere nella gestione delle diagnosi Covid, essendo simili i sintomi a quelli dell’influenza. Novità importanti per l’intera regione, da Piacenza a Rimini, illustrate oggi in videoconferenza stampa dal presidente Stefano Bonaccini, dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffale Donini, e dai rappresentanti delle associazioni di categoria delle farmacie convenzionate. “Un altro strumento di grande utilità, veloce e ancora una volta gratuito per i nostri cittadini, con cui rafforziamo ulteriormente quella ‘caccia’ al virus che ormai da mesi ci vede impegnati senza sosta- ha sottolineato il presidente Bonaccini -. Le farmacie convenzionate sono parte integrante del nostro servizio sanitario e costituiscono veri e propri presidi sul territorio; in un’ottica di prossimità e di vigilanza sulle esigenze di salute della popolazione, possono proporre al cittadino di aderire a servizi di assistenza che puntano anche alla prevenzione. Di qui, l’idea di stringere questo accordo con le associazioni di categoria, che ringrazio davvero per la collaborazione, per allargare ulteriormente la platea delle persone su cui effettuare la ricerca anticorpale. Nuovi test sierologici, più vaccini antinfluenzali e due milioni di tamponi rapidi: vogliamo essere pronti a contrastare il virus, al quale non dobbiamo dare tregua, anche in questa fase che vede numeri in risalita, per non disperdere i risultati del grande lavoro fatto dal Paese nella fase più dura dell’emergenza e continuare a garantire una ripresa in sicurezza. Ma la cosa più importante- chiude il presidente- è continuare a rispettare rigorosamente le regole già esistenti: distanziamento, uso delle mascherine e cura dell’igiene, lavandosi spesso le mani”. “Rafforziamo la nostra capacità di intercettare il virus di fronte all’attuale curva epidemica, che impone una nuova, ulteriore attenzione, sia nella capacità di testare la popolazione che nell’azione di tracciamento, scovando quindi quanti più asintomatici possibile- ribadisce l’assessore Donini-. Vogliamo dare la possibilità di sottoporsi gratuitamente allo screening a un’ampia fascia di popolazione, ripeto, asintomatica: quella che viene quotidianamente a contatto, direttamente o indirettamente, con il mondo della scuola. Il nostro augurio è che in tanti decidano di aderire, sfruttando quest’opportunità. Con i tamponi rapidi, inoltre, avremo la possibilità di andare a uno screening esteso della popolazione, consolidando in maniera determinante la nostra capacità di individuare, circoscrive e spegnere sul nascere eventuali nuovi focolai”.

Da Piacenza a Rimini 1366 farmacie convenzionate
Il target preciso per questo screening sono dunque i genitori dei bambini e degli alunni/studenti (fascia d’età 0-18 anni e maggiorenni se frequentano la scuola secondaria superiore), gli alunni/studenti stessi, i loro fratelli e sorelle, e altri familiari conviventi. L’offerta dell’accertamento della risposta anticorpale attraverso il test diagnostico sierologico rapido può riguardare dunque anche i minori, a condizione naturalmente che ci sia il consenso dei genitori/tutori/affidatari (uno dei quali deve presenziare all’accertamento). Rientrano nel target anche gli studenti che frequentano corsi universitari e che hanno il medico di base in Emilia-Romagna.
Da Piacenza a Rimini, sono 1.366 le farmacie convenzionate, pubbliche e private, operative in Emilia-Romagna. Quelle che, in base all’accordo, hanno deciso di aderire alla richiesta della Regione di effettuare i test dovranno attuare idonee misure idonee di sicurezza (uso obbligatorio e corretto della mascherina, igienizzazione delle mani all’ingresso, controllo della temperatura corporea, distanziamento). L’elenco delle farmacie aderenti sarà pubblicato a breve sul sito della Regione; chi vorrà sottoporsi al test dovrà prendere appuntamento con il farmacista. Per il Servizio sanitario, il test in farmacia avrà un costo unitario pari a 16.76 euro (IVA inclusa). Il farmacista registrerà sulla piattaforma SOLE i dati della persona che si sottopone al test, il cui esito sarà disponibile già dopo 15 minuti dall’esecuzione. In caso di positività, il cittadino eseguirà presso i Dipartimenti di Sanità Pubblica aziendali il tampone nasofaringeo che potrà rilevare l’eventuale presenza del virus SARS-CoV-2.

Test da eseguire in diversi contesti
La gara per mettere a disposizione, in Emilia-Romagna, 2 milioni di tamponi antigenici rapidi per la diagnosi di positività a SARS-CoV-2 è stata bandita dalla Regione Veneto, che stavolta ha agito da committente unico a nome anche di altre Regioni, così come era avvenuto con altre gare in passato gestite da altre Regioni, con l’aggiudicazione che avverrà nel corso della settimana. Dopo i passaggi formali necessari, l’Emilia-Romagna disporrà dei test rapidi già entro la fine del mese. Questi test, che prevedono l’esecuzione di un tampone, possono essere eseguiti in diversi contesti e forniscono il risultato nel giro di massimo 20 minuti. La Regione Emilia-Romagna intende utilizzarli per le attività di screening destinate al mondo della scuola; questo per indirizzare nel migliore dei modi, in tempi brevi, gli interventi in quell’ambito. Ma non solo la scuola: verranno interessati anche gli ambiti lavorativi pubblici e privati a maggior rischio e, più in generale, quelle situazioni che risulteranno critiche dall’osservazione degli andamenti epidemiologici. Sull’utilizzo dei test si è avviata un’interlocuzione positiva con la principale rappresentanza dei medici di medicina generale: ciò consentirà di rendere più fruibile questa tipologia di test da parte dei cittadini.
E proprio in un’ottica di prevenzione, e per favorire la diagnosi differenziale, quest’anno la Regione ha deciso di anticipare a lunedì 12 ottobre l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale; non solo, perché viene spostato in avanti, oltre il 31 dicembre, il termine per vaccinarsi. Acquistate anche più dosi di vaccino: 1.200.000, circa il 30% in più rispetto alle vaccinazioni somministrate nella passata stagione; inoltre, nei contratti di fornitura viene prevista l’opzione di acquisto da parte della Regione di ulteriori 230.000 dosi, circa il 20% in più. Proprio in questi giorni le Aziende sanitarie stanno ricevendo i vaccini da distribuire ai medici di medicina generale. Nel frattempo, ha già preso il via la campagna di comunicazione del servizio sanitario regionale (organizzata tra social, spot radio, video, locandine), all’insegna dello slogan “È tempo di influenza, è ora del vaccino. Vaccinati, proteggi subito te stesso e gli altri”. Il vaccino, infatti, è utile nel ridurre le complicanze gravi e gli accessi ospedalieri soprattutto per le persone con patologie croniche e può semplificare la diagnosi differenziale, nonché migliorare la gestione nei casi sospetti di Covid-19. Nella passata stagione si stima che ci siano stati circa 580.000 casi di influenza in Emilia-Romagna.

Chi ha diritto
Hanno diritto alla vaccinazione gratuita persone di età uguale o superiore a 60 anni con o senza patologie; donne in gravidanza o nel post partum; adulti e bambini (a partire dai 6 mesi di età) con patologie croniche; medici e personale sanitario e sociosanitari; addetti ai servizi pubblici essenziali (per esempio, forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari che operano nel settore sanitario); donatori di sangue; personale degli allevamenti e dei macelli. Tutte queste persone possono richiede la vaccinazione al proprio medico di medicina generale o ai servizi vaccinali regionali (Pediatria di Comunità e Servizi di Igiene e Sanità Pubblica), essendo appunto competenza del sistema sanitario pubblico, quindi di quello regionale, garantire la copertura vaccinale alle categorie a rischio.
Per trovare una soluzione alla carenza di vaccino che si è creata a livello nazionale, anche in Emilia-Romagna, dopo la decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni, vengono cedute al libero mercato, a disposizione delle farmacie territoriali per le persone non appartenenti alle categorie a rischio, 36.000 dosi (pari al 3% dell’acquistato). Le farmacie del territorio riceveranno i vaccini dopo le consegne al Servizio sanitario regionale. Le persone sane possono infatti comprare in farmacia il vaccino e farselo somministrare dal medico di fiducia (costi variabili a proprio carico); oppure richiedere la vaccinazione antinfluenzale ai servizi vaccinali regionali (costo 22 euro) che la somministreranno però solo dopo aver garantito le vaccinazioni alle categorie che ne hanno diritto.

Pubblicato il 7 ottobre 2020

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«Curami», al via il corso di formazione promosso da Comune e Asp

corso "curami"

Ha preso il via "Curami", il corso di formazione gratuito per assistenti familiari, per la preparazione di operatori e operatrici che intendono dedicarsi alla cura di persone in difficoltà. L’iniziativa, promossa dal Comune di Piacenza in collaborazione con Asp Città di Piacenza, consente l’iscrizione al Servizio PiaceCare del Comune di Piacenza, anche per coloro che non sono in grado di dimostrare esperienze pregresse.
A portare i saluti alle venti corsiste presenti sono state l'assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati e Cristiana Bocchi, direttore generale di Asp Città di Piacenza, quindi si è tenuta la presentazione a cura di Massimo Ferrari per Asp e Michela Rocca, operatrice InformaSociale referente per il progetto PiaceCare.
Nel programma di attività, di 24 ore complessive suddivise in dodici lezioni, sono i professionisti che operano nella Cra Vittorio Emanuele a svolgere la figura di docenti, mettendo a disposizione la propria competenza quotidiana per la formazioni di importanti figure di supporto verso soggetti fragili.
"Grazie a PiaceCare – ha spiegato l'assessore Sgorbati – è possibile garantire che il nostro Registro degli assistenti familiari contenga personale davvero qualificato: o perché disponibili certificazioni che testimonino almeno tre anni di esperienza, oppure perché è stata seguita una formazione specifica, come quella del corso Curami. Per le famiglie che, attraverso PiaceCare, assumeranno una delle corsiste, è previsto un ulteriore vantaggio: Asp Città di Piacenza metterà a disposizione un pacchetto di ore di un'operatrice socio-sanitaria esperta presso il domicilio, per meglio indirizzare – conclude l'assessore Sgorbati – le cure al proprio caro".
Per informazioni sulle modalità d'iscrizione al Registro degli assistenti familiari, oppure per le famiglie che avessero intenzione di usufruire del servizio, è possibile contattare gli operatori PiaceCare presso gli sportelli InformaSociale, contattando i numeri 0523.492022 (il lunedì e giovedì dalle 8.45 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30, mercoledì e venerdì dalle 8.45 alle 13) e 0523.492731 (lunedì e giovedì 9 - 12.30 e 15.30 - 17.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9  - 12.30).

Pubblicato l'8 ottobre 2020

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Palazzetto dello sport di Gragnano, posata la prima pietra

 prima pietra  gragnano palazzetto

È stata una cerimonia piena di allegria e a tratti commovente quella della posa della prima pietra del costruendo Palazzetto dello Sport di Gragnano. “Un segno di speranza nel futuro in questo anno così difficile per il nostro paese e per tutta la Nazione - ha commentato il sindaco Patrizia Calza. Abbiamo voluto vivere questo momento di gioia insieme alla comunità, ai ragazzi, ai rappresentanti delle associazioni, alla parrocchia, e ai cittadini e lasciare un messaggio ai gragnanesi del futuro”.
Nella scatola del tempo sotterrata oggi sono custoditi, insieme ad alcuni oggetti, una moneta, una copia di un giornale, il messaggio dell’Amministrazione e delle associazioni, i dati descrittivi del Comune nell’anno in corso e soprattutto i sogni e i pensieri dei bambini e delle bambine dell’Istituto Scolastico nonché i disegni dei bimbi della scuola Materna Acquelaria che si sono immaginati cuochi, astronauti, agricoltori, dottori nel 2040".
"Quella che sarà l’opera economicamente più importante realizzata dal comune, almeno fino ad oggi, è stata presentata dall’assessore ai lavori pubblici Cristiano Schiavi mentre il vicesindaco Marco Caviati ha fatto riferimento allo sport come strumento educativo fondamentale nella crescita dei giovani. Prima di deporre la scatola il sindaco ha proceduto alla lettura del messaggio ai gragnanesi del 2040 invitandoli a riflettere sulla fatica e il lavoro di chi li ha preceduti, sull’importanza del lavorare “insieme” per raggiungere i risultati ed esortandoli a portare avanti la “memoria” del passato per poter essere sempre più legati alla comunità e alla propria città, “da amare”, come diceva La Pira, “come parte integrante della propria personalità e come membro della propria famiglia”.

Pubblicato il 7 ottobre 2020

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