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Notizie Varie

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Anche a Piacenza il Dantedì, a 700 anni dalla morte del poeta

papamar

“Anche Piacenza celebrerà il Dantedì”. Lo comunica l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che spiega: “giovedì 25 marzo verrà pubblicato su Youtube, e ripreso dalle pagine social della Biblioteca Passerini-Landi e della Fondazione Teatri, il video realizzato in collaborazione con OperaStreaming dedicato al Codice Landiano 190 della Biblioteca Passerini-Landi, il più antico manoscritto di data certa della Divina Commedia che andrà valorizzato e fatto conoscere sempre più, siccome sono pochi, anche nella stessa Piacenza, a sapere dell’esistenza di questa preziosissima opera”.

Così Piacenza celebra il Dantedì, con la prima di una serie di iniziative che rendono omaggio al Sommo Poeta. Ad accompagnare il pubblico in un viaggio alla scoperta del Codice Landiano, illustrando caratteristiche e peculiarità dei preziosi manoscritti e incunaboli conservati nel Fondo Antico della Passerini Landi, sarà il curatore Massimo Baucia, nel video visibile al link https://youtu.be/tJFh742Skug.
Il filmato, registrato nel Salone Monumentale di Palazzo San Pietro, sarà diffuso anche sui social network della Biblioteca e della Fondazione Teatri, nonché sul canale YouTube di OperaStreaming dove è tuttora pubblicata la registrazione dell’opera pucciniana “Gianni Schicchi” dal palco del Teatro Municipale, preceduta dalla lettura dei versi del XXX Canto dell’Inferno, interpretati dall’attore Mino Manni, sulle immagini del Codice Landiano.

Pubblicato il 24 marzo 2021

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Castagneti alleati nella svolta green e testimoni della tradizione agricola appenninica

Castagneti

Una sfida per l’ambiente, per la difesa dell’Appennino contro dissesto idrogeologico e spopolamento e per preservare anche una tradizione agricola e culturale antica, quella del castagno, con l’obiettivo - in linea con il piano di forestazione regionale – di raggiungere gli 11mila ettari di territorio coltivati con questo frutto. Parte dalla fotografia del settore e dalle esigenze di sviluppo di questa coltivazione, secondo modelli sostenibili, il lavoro del tavolo tecnico sull’economia castanicola, voluto dalla Regione, che si è riunito da remoto con la partecipazione degli assessori all’Agricoltura Alessio Mammi e alla Montagna, Barbara Lori e i rappresentanti del comparto.

Allo studio l’elaborazione di un Piano castanicolo regionale coerente con le linee operative e di indirizzo dei programmi nazionali e azioni di sostegno per i castanicoltori nell’ambito delle politiche nazionali e regionali sullo sviluppo rurale. Tenendo conto, in particolare, delle opportunità offerte dal Programma di sviluppo rurale (Psr) attuale e della programmazione a partire dal 2023 in cui andranno mantenute e ottimizzate le azioni già previste ora. “Assieme agli operatori della castanicoltura, alle Istituzioni e alle associazioni del territorio- hanno affermato gli assessori Lori e Mammi, intervenendo in apertura dei lavori- stiamo mettendo a punto un percorso di condivisione degli obiettivi, un modo di operare collegiale per affrontare la sfida di questo comparto. Dobbiamo lavorare insieme per restituire valore e sostenibilità ai castagneti attualmente coltivati, prevenirne l’abbandono e per mettere in campo strategie perestendere la coltivazione in terreni agricoli vocati e valorizzare così il patrimonio umano storico e culturale legato alla castanicoltura da frutto”.

All’attenzione del Tavolo anche le problematiche fitosanitarie, dalla cinipide alle altre patologie, le opportunità di investimento per gli operatori e i processi di trasformazione e commercializzazione.

Pubblicato il 24 marzo 2021

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Premio Battaglia, la consegna degli elaborati fino al 31 maggio

 

battaglia premio banca piacenza

C’è tempo fino al 31 maggio per partecipare alla 35ª edizione del “Premio Francesco Battaglia”, istituito dalla Banca di Piacenza nel 1986 per onorare la memoria dell’avv. Francesco Battaglia (già tra i fondatori e presidente della Banca per molti anni) e per approfondire e valorizzare gli studi svolti localmente.
“L’impatto dell’emergenza sanitaria legata al virus Corona ed il ruolo svolto dalla Banca di Piacenza nel sostegno al territorio” è il tema che gli studenti dovranno affrontare nell’elaborato da far pervenire con plico raccomandato (o consegnato personalmente) a: Banca di Piacenza - Ufficio Segreteria - Via Mazzini n. 20 - 29121 Piacenza, ufficio al quale ci si può rivolgere per ulteriori informazioni (tel. 0523 542152-251).
La partecipazione al Premio è riservata agli studenti iscritti in una delle sedi universitarie dell’Emilia Romagna, della Liguria o della Lombardia.

Il Premio (dell’importo di 3.000 euro) verrà assegnato il 6 settembre 2021, 35° anniversario della morte dell’avv. Battaglia, all’autore dell’elaborato che per la profondità e l’acutezza del suo lavoro di ricerca originale, compiuta ai fini della partecipazione, abbia offerto un valido contributo alla conoscenza della tematica individuata.

Il regolamento prevede che possa anche essere riconosciuto - a chi si sarà particolarmente distinto per la qualità dell’elaborato e per l’impegno dimostrato nello studio - un eventuale premio di partecipazione a titolo di rimborso delle spese che si saranno rese necessarie per reperire documentazione e svolgere ricerche sull’argomento.

Il bando del concorso è a disposizione degli interessati sul sito internet della Banca www.bancadipiacenza.it.

Pubblicato il 23 marzo 2021

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Il pedagogista Mantegazza: ai giovani non diamo modelli di perfezione

 Mantegazza

“Possiamo fare tantissimo, come adulti, per gli adolescenti, essi ci ricordano la nostra età giovanile e dobbiamo raccontare loro come eravamo noi”. Sono le parole di Raffaele Mantegazza, professore di pedagogia interculturale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Milano Bicocca, intervenuto il 22 marzo, al Webinar del terzo incontro del Corso Educatori, organizzato dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile vocazionale della diocesi di Piacenza-Bobbio.

LA DISARMONIA NELLA CRESCITA

“Attorno al 25mo anno di età si smette di crescere ed inizia quel lento processo degenerativo che porterà alla fine della vita, - ha aggiunto Mantegazza - nel momento in cui smettiamo di crescere diventiamo adulti”. Una parte del nostro corpo, durante la pubertà - ha sottolineato il professore - vive una veloce accelerazione e si diventa capaci di procreare nel giro di pochi giorni. Tutto ciò crea nel pre-adolescente una disarmonia, una grossa fatica a comprendere il proprio corpo.

LE AMBIGUITÀ

Il docente della Bicocca ha poi evidenziato le caratteristiche tipiche dell’età adolescenziale che sono l’ambiguità tra eros e thanatos, ovvero tra amore e morte. “Chiudere i conti con l’infanzia è - per Mantegazza - un momento di morte. Siamo l’unica cultura che non parla della morte in maniera sistematica e pedagogica. Se non ne parliamo noi, come educatori, gli adolescenti vanno a cercarla nei film dell’orrore, nell’ autolesionismo, nei giochi di Tik tok”.
Altri elementi essenziali dell’adolescenza sono - secondo il professore - l’isolamento e la socializzazione, il pudore e l’esibizionismo, il silenzio e l’urlo. Cioè hanno bisogno di stare con gli altri, ma anche da soli. Vogliono esibirsi nella cultura dell’apparenza, ma hanno ancora pudore. Hanno bisogno di urli liberatori, ma anche di grandi silenzi. Quindi per l’adolescente c’è bisogno di tempo, ma si continua a mettergli pressione.

DIRE CHE È POSSIBILE ESSERE FELICI

Tutti gli adulti hanno un mandato pedagogico - ha affermato Mantegazza - i ragazzi devono vedere adulti che provano a capirli in maniera umile e serena. Adulti ottimisti che ripensano alla loro adolescenza e la raccontano. Non bisogna continuamente fare paura, ma dire che è possibile essere felici. Non cercare di essere modelli di perfezione, ma persone che sanno di sbagliare e chiedono scusa. Insomma per il docente della Bicocca bisogna essere degli adulti ed educatori autentici, presenti, ma che sanno anche farsi da parte.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 23 marzo 2021

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Al via la collaborazione tra l’Associazione Europea Vie Francigene e Coldiretti Piacenza

coldirette via francigena

Impegno comune nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari del territorio, della cultura e delle tradizioni locali. Questi gli obiettivi principali della collaborazione tra Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Coldiretti Piacenza, siglata dai rispettivi presidenti Massimo Tedeschi e Ugo Agnelli.
AEVF, alla quale aderiscono oggi 190 enti tra Comuni, Province e Regioni europee, è organismo ufficiale, incaricato dal Consiglio d'Europa, per lo sviluppo della Via Francigena. AEVF interpreta questo ruolo anche attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche e dei luoghi di accoglienza più legati alle tradizioni locali. Un tema particolarmente caro a Coldiretti, che da decenni è impegnata nella tutela delle tipicità e delle eccellenze del territorio.
«Per mezzo di Fondazione Campagna Amica, la nostra organizzazione si occupa di sensibilizzare i cittadini ai valori della stagionalità, del chilometro zero e della filiera agricola italiana», afferma il presidente di Coldiretti Piacenza Ugo Agnelli.
«Temi che ben si sposano con lo spirito di AEVF, che come noi si caratterizza per la grande attenzione alle tipicità del territorio. Al tempo stesso, come AEVF promuove i valori dei cammini e dei pellegrinaggi, partendo dallo sviluppo sostenibile dei territori attraverso un approccio culturale, identitario, turistico, così Coldiretti, insieme a Campagna Amica e all’associazione degli agriturismi Terranostra, è impegnata nella valorizzazione di un turismo lento, rispettoso dell’ambiente e attento alle tradizioni locali, considerate come un patrimonio prezioso da tramandare. Siamo quindi molto soddisfatti di questa nuova collaborazione, si preannuncia un’esperienza fruttuosa per entrambe le parti».

La collaborazione è stata facilitata dall'azione sul territorio di Fabio Tamburnotti, referente AEVF per il territorio di Piacenza. Soddisfazione espressa anche dal presidente AEVF Massimo Tedeschi: «Cultura e coltura fanno parte del patrimonio dei territori attraversati dalla Via Francigena che vogliamo contribuire a valorizzare. Il cammino, nei suoi 3200 km da Canterbury a Roma e poi fino a Santa Maria di Leuca, attraversa per gran parte realtà rurali. Una collaborazione con Coldiretti, associazione di riferimento dei produttori agricoli, significa per noi avviare un cammino di promozione delle tradizioni culturali dei luoghi, assaporando prodotti e paesaggi. La tutela dell’ambiente, della autenticità e della genuinità dei prodotti sono valori condivisi da Coldiretti e AEVF. Come a Piacenza, dove le tre DOP della Coppa, del Salame e della Pancetta Piacentina rappresentano non solo un viaggio nel gusto, ma anche nella tradizione e nella storia di un territorio. Da scoprire ovviamente a passo lento. Un discorso che va oltre i confini regionali e nazionali, che trovano AEVF impegnata a difesa dei sapori autentici lungo tutto l’itinerario europeo».

L’integrazione e il coordinamento delle attività, come previsto dall’accordo, si concretizzerà nel coinvolgimento reciproco nelle iniziative considerate di interesse comune. Tra gli obiettivi, ad esempio, c’è la designazione del futuro Mercato Coperto di Campagna Amica a Piacenza come punto di sosta della Via Francigena, all’interno del quale ottenere il timbro sulla Credenziale “passaporto del pellegrino”. Un cammino alla riscoperta delle tradizioni e del gusto quello che unisce perciò Coldiretti e l’AEVF, che insieme guardano anche al futuro. L’obiettivo è quello di creare più occasioni possibili che permettano ai pellegrini di assaggiare i prodotti locali, scoprirli e gustarli al meglio.

Pubblicato il 23 marzo 2021

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