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Salvàti da un amore che guarisce

guarda cielo


Gesù anche in questo vangelo sale su una barca, passa da una sponda all’altra del fiume finché giunge nella sua città.

Se stiamo attenti, vediamo come questo passaggio dalle rive è il simbolo del peregrinare di Gesù verso le varie situazioni di fragilità umana, malattia, infermità, peccato.
L’incontro di oggi è con il paralitico.
Una paralisi del corpo che Gesù associa a una paralisi del cuore.
Gesù ha attraversato le città con uno sguardo pieno di misericordia e perdono e così parla all’infermo: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati".

Il perdono è la fonte della vera guarigione in quell’uomo e in noi, perché mettere a posto l’anima porta pace al cuore e al corpo.
Il bene del cuore è il bene del corpo.
Se il cuore è pulito e lavato dal peccato mortale, anche il corpo ne trova beneficio, pur se tu non ti puoi permettere di fare tutto.
Quanti fratelli sono andati in pellegrinaggio per chiedere una guarigione fisica e sono tornati con una nuova spiritualità!
Quante persone hanno saputo affrontare malattie dolorose con una profonda consapevolezza che si appoggiava a Dio o a Maria e con la grazia che aveva sfiorato il loro cuore!

Questo il miracolo da chiedere oggi: qual è l’infermità del mio cuore che mi paralizza anche all’esterno e non mi permette di camminare verso l’altro o non suscita in me una vera vita fatta di dono?
Il riconoscimento di un miracolo comporta un cammino di conversione e un cambiamento nel proprio stile di vita.
Risorgere interiormente per risorgere esternamente, perché il peccato ci porta alla paralisi totale, ci impedisce di amare, innalza attorno a noi un muro fatto di nebbia che confonde la luce con le tenebre.
Il peccato è male perché ci fa del male, non perché Dio lo ha deciso.
Il peccato ci tormenta, siamo gelosi, invidiosi, non ci basta mai quello che abbiamo e invece dobbiamo imparare a rendere grazie a Dio grazie all’Eucarestia che è la vera medicina e trasforma, rinnova, fa risorgere.
Questa la sola cosa necessaria, eppure il mondo nonostante la pandemia non lo ha capito.

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 1° luglio 2020, Mt 9,1-8

a cura di
Gaia Leonardi


Pubblicato il 13 luglio 2020

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