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Notizie Varie

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Da Conad «Natale Prezioso» donati 6.500 euro a «Insieme per l’Hospice»

 

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Sono stati consegnati in Municipio a Piacenza i fondi raccolti grazie all’iniziativa promossa da Conad “Natale Prezioso” attiva dal 28 ottobre fino al 6 dicembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia). Per ciascun acquisto di una delle 6 sfere a tema natalizio in vetro soffiato decorate a mano nel Nord Europa da esperti maestri artigiani per Brandani sono stati donati 0,50 euro a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali rivolti per lo più ai bambini o persone in stato di fragilità raccogliendo una somma totale pari a 90 mila euro.
Per la provincia di Piacenza sono stati raccolti 6.500 euro a favore dell’Hospice Casa di Iris, di cui Conad è partner solidale da molti anni.
“Questa donazione, insieme a quelle degli anni precedenti, conferma l’attaccamento che Piacenza e i nostri clienti hanno per la Casa di Iris” afferma Marzio Ferrari, Presidente di Conad Centro Nord e continua: “Mai come quest’anno abbiamo visto quanto sia fondamentale la collaborazione di tutti per ottenere dei risultati in tutti gli ambiti, dal sociale al sanitario. La vicinanza è il vero valore che permette alle comunità di far fronte a tutte le necessità e noi di Conad, ci siamo”.

Il grazie dell'Amministrazione comunale
Da parte sua l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza, Federica Sgorbati, rinnova il ringraziamento a Conad Centro Nord, “che anche quest’anno conferma il proprio prezioso supporto alla Casa di Iris e l’impegno per sensibilizzare il territorio alla vicinanza nei confronti dell’Hospice, dei pazienti e delle famiglie che vi trovano accoglienza, cura e sostegno, umano e professionale. Coinvolgendo la comunità nel sostegno alla Casa di Iris, non solo si assicura un supporto concreto alle persone malate e alle loro famiglie, ma si attua un percorso di sensibilizzazione che per noi è altrettanto importante. A Conad va quindi, ancora una volta, il più sincero ringraziamento da parte dell’Amministrazione e della comunità piacentina”.

La sensibilità per chi soffre
Anche il Presidente della Fondazione Casa di Iris Sergio Fuochi ringrazia Conad per la sensibilità e il sostegno concreto dimostrato in questi anni nei confronti della Casa di Iris. La realizzazione di iniziative per la raccolta fondi a scopo benefico caratterizzano questo marchio della grande distribuzione alimentare e il suo supporto economico ha contribuito, in questi anni, al pagamento del canone annuale che l’Associazione Insieme per l’Hospice deve per contratto al Consorzio Iris, gestore della struttura. L’Hospice nasce innanzitutto dalla volontà di non lasciare sole le persone nel momento più difficile. Sostenere la Casa di Iris significa quindi garantire, alla nostra comunità, un servizio di fondamentale importanza, che alle persone malate e alle loro famiglie assicura un’assistenza dignitosa, professionale e di profonda umanità, con il conforto degli affetti più cari”.

Pubblicato il 24 dicembre 2020

  

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CRI, Comitato di Piacenza chiede sostegno e… Coop Alleanza 3.0 risponde!

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Croce Rossa Italiana, è una realtà presente sul territorio piacentino non solo per l’emergenza urgenza.
L'Area Sociale della Croce Rossa Italiana - Comitato di Piacenza si occupa di assistenza, di aiuto, di sostenere ogni giorno la solidarietà a favore del prossimo e delle fasce più deboli. L'opera che viene svolta è rivolta principalmente al sussidio a vecchie e nuove povertà territoriali. Sono sempre più numerose le forme di emarginazione singola o di intere famiglie creando cambiamenti socio-economici che sono all'origine della discrepanza sociale.

Sono oltre 500 le famiglie iscritte al servizio sociale di CRI, tra Piacenza e Provincia, di cui 300 possono ritirare aiuti alimentari e circa altre 200 vengono aiutate, in un anno, nel pagamento di bollette, affitti, spese mediche e farmaci.
«Questi numeri sono in continuo aumento a causa di questa drammatica pandemia - commenta la delegata del Comitato CRI di Piacenza per le attività volte al Sociale - e a usufruirne sono anche famiglie italiane radicate nel territorio da anni».
«I viveri per l’alimentazione - continua la responsabile dell’Area Sociale - sono e saranno sempre l’essenziale fabbisogno quotidiano ma, in queste settimane prenatalizie, abbiamo avuto una notevole richiesta di prodotti per l’igiene personale e per la casa, perché utilizzati con più frequenza per la prevenzione da contagi, creandoci particolari difficoltà di urgente approvvigionamento».
L'emergenza COVID-19 ha sicuramente portato oltre alla grave situazione sanitaria, una crisi di tipo sociale in cui le famiglie si sono dovute confrontare con un improvviso cambio di vita e maggior cura all’igiene propria e dell’ambiente famigliare, aggravando lo stato di povertà. A questo punto l’Area Sociale del Comitato di Piacenza ha provato a parlarne con la direzione di Coop Alleanza 3.0 – di Piacenza, evidenziando l’urgente fabbisogno di prodotti che ogni giorno garantiscono con le loro attività volte al sociale. La risposta è stata tempestiva. Coop Alleanza 3.0 di Piacenza - nelle figure del Direttore Giancarlo Piccinini e delle Responsabili di zona Giovanna Buzzoni e Paola Rossi – hanno immediatamente raccolto la richiesta d’aiuto e nella giornata di sabato 19 dicembre, presso la sede del Comitato della Croce Rossa di Piacenza in viale Malta, è stata consegnata una ricca fornitura di prodotti per l’igiene a marchio Coop, direttamente agli operatori presenti in sede. Croce Rossa Italiana soccorre ed aiuta le persone seguendo regole di responsabilità, i loro operatori sono sempre in bilico tra il mondo emozionale e le forti sensazioni verso i bisognosi di aiuto. È bello credere che nei momenti di emergenza alcune persone diventino degli esempi di insegnamento per quell’attenzione di altruismo utile per un mondo migliore, come lo hanno dimostrato i responsabili del Centro Commerciale Gotico di Piacenza.

Pubblicato il 22 dicembre 2020

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Steriltom dona 14 mila chili di polpa di pomodoro per beneficenza

Sede Steriltom



Steriltom, azienda leader nel mercato della polpa di pomodoro a livello europeo, ha aderito al progetto SpesaSospesa.org, con una donazione di 12.000 kg di polpa di pomodoro che andrà in beneficenza alle persone più bisognose.
In particolare, la donazione sarà così suddivisa: 900 kg all’Associazione Opere di Giustizia e Carità Onlus-Caritas Alessandria e i rimanenti 11.100 kg all’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus.
L’iniziativa SpesaSospesa.org, promossa e ideata dal Comitato Lab00 Onlus, è basata sull’innovativa piattaforma digitale Regusto che consente l’acquisto, la vendita e l’offerta di beni di prima necessità, garantendo massima tracciabilità e trasparenza dei flussi grazie alla tecnologia blockchain, contribuendo anche alla riduzione dello spreco alimentare.
“Abbiamo aderito volentieri a questo progetto che ci permette di dare una mano concreta a chi è stato più colpito da un punto di vista economico in questo periodo di crisi. Steriltom anche durante le fasi più dure della pandemia non si è mai fermata per garantire la fornitura a mense, ospedali, case di cura e a tutti i suoi clienti. Con questa iniziativa vogliamo impegnarci ulteriormente verso il terzo settore, offrendo ciò che noi sappiamo fare meglio, ossia i nostri prodotti”. Spiega Alessandro Squeri, Direttore Generale di Steriltom.
Inoltre, in previsione del Natale, la Steriltom ha donato ulteriori 2.000 kg di polpa di pomodoro alla Caritas della diocesi di Piacenza-Bobbio.
La Steriltom è presente in oltre 80 paesi con un fatturato consolidato di oltre 80 milioni di euro grazie alla produzione dei suoi due stabilimenti di Piacenza e Ferrara, dove impiega oltre 100 risorse fisse durante l’anno e più di 500 stagionali per la campagna del pomodoro.
“E’ con grande riconoscenza che ringrazio la Steriltom per aver aderito al progetto SpesaSospesa.org”, dichiara Francesco Lasaponara, Vice Presidente del Comitato Lab00 Onlus. “Grazie alla loro lodevole donazione, prosegue energicamente il sostegno a un’economia circolare e la lotta allo spreco alimentare”.

Pubblicato il 22 dicembre 2020

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Riaperta la biblioteca della Besurica

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Riaperta la biblioteca della Besurica in via Perfetti 2.
All'inaugurazione erano presenti gli assessori Jonathan Papamarenghi e Luca Zandonella, insieme al responsabile del Servizio biblioteche del Comune, Graziano Villaggi.
“Il ruolo delle biblioteche decentrate è molto importante – spiega l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – ed essendo la Besurica un quartiere di seimila abitanti, che fanno di questa realtà una comunità viva, autonoma e attiva, necessitava di uno spazio così bene articolato.
Questa struttura è passata in pochi anni dal ruolo di Punto prestiti a biblioteca grazie alla volontà della Giunta Barbieri e all’incremento del patrimonio librario che è in fase di costituzione; questa struttura pertanto fa oggi parte della rete della Biblioteche comunali di Piacenza e come tale è punto di accesso a tutti i servizi offerti dal Polo Bibliotecario Piacentino. Con questi interventi abbiamo dato la possibilità a coloro che frequentano gli spazi di via Perfetti 2, di avere maggiori comfort e di usufruire di una migliore organizzazione interna”.

Prosegue l’assessore alla Cultura: “Dal 23 novembre, giorno in cui sono iniziati i lavori, è stato ampliato lo spazio di ingresso con una nuova postazione di accoglienza e reference. Sono state inserite nuove scaffalature per accogliere il patrimonio librario in incremento continuo, sono state realizzate un’area per la lettura informale, una piccola sala dedicata ai più piccoli (0-6 anni), una sala per postazioni studio (a regime sono undici posti a sedere, ridotti nel periodo Covid a sei per consentire un adeguato distanziamento) dove sarà possibile organizzare periodicamente incontri di promozione della lettura e iniziative culturali di piccolo taglio. Avevamo scommesso sulla necessità di rendere sempre più adeguata alle richieste dei lettori questa biblioteca, lo stiamo facendo e nel tempo proseguiremo con impegno e con costanza. Il nuovo allestimento – conclude Papamarenghi – è stato reso possibile grazie a un contributo regionale dell'Istituto dei beni culturali (Piano bibliotecario regionale 2020, Legge regionale 18/2000)”.
Gli orari di apertura: sempre su appuntamento il martedì dalle 9 alle 13; il mercoledì dalle 15 alle 19; il giovedì dalle 9 alle 13; venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13. Sempre su appuntamento è possibile accedere anche al prestito dei libri.

Pubblicato il 22 dicembre 2020

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Fidiamoci di Dio, come Giuseppe

Rosario

Giuseppe è ritenuto uomo giusto che non vuole rifiutare Maria, ma accetta di trovarsi davanti alla gravidanza misteriosa della donna che ama.
Tra sé e sé Giuseppe, come Abramo, cerca di risolvere una situazione penosa: Abramo mette in discussione la condizione di sterilità della moglie per avere un figlio, Giuseppe invece interpella la colpa di Maria e ancora di più l’amaro in bocca di sentirsi ferito, tradito nella fiducia.
Tante volte cerchiamo soluzioni ai nostri problemi, invochiamo ciò che ci sembra giusto fino a perdere il sonno, voltandoci e rivolandoci nel letto.
Giuseppe invece dorme e nel sonno riceve la risposta.
La sua soluzione non aveva escluso del tutto la possibilità dell’intervento di Dio e, infatti, egli riceve richiesta di un atto di fede e di amore assoluto, perché quel figlio in arrivo è davvero opera dello Spirito Santo.
Giuseppe è un uomo e gli ci vuole tanta fede per credere a ciò che non era mai accaduto prima.
Se non c’è un cuore depositato nella preghiera in un rapporto costante con Dio, è improponibile accogliere una tale richiesta.
Quando pretendiamo di trovare una soluzione senza contemplare la possibile intromissione di Cristo, ci ritroviamo svuotati. La preghiera invece è la nostra arma più potente.
I cristiani devono ritrovare la forza di appoggiarsi a chi può dar loro una mano e di obbedire senza tentennare.

 

A Giuseppe non è stato garantito nulla, gli è solo stato chiesto un “Sì”.
Sul futuro di quel bambino non è stato fatto cenno, ma l’obbedienza a Cristo fa miracoli, perché si appoggia sull’amore che al cuore si affida.
Giuseppe ha permesso a Dio di essere Dio e di guidare il destino dell’umanità, rendendo la sua vocazione integerrima.
Ci interroghiamo sempre sulla nostra missione nella vita, ma quando si sceglie il Signore, si è già scelto la propria vocazione e sarà facile allora seguire la modalità che ci verrà chiaramente esplicitata.
Giuseppe è davvero un uomo giusto, ma per essere santi non basta essere solo giusti, bisogna superare la giustizia ed entrare nel territorio più esigente della fiducia in Dio, non nel semplice buon senso o buon cuore.
Un sogno ribalta ogni cosa nella vita di Giuseppe, dettaglio che fa rimanere di stucco, perché se a Maria è riservato l’incontro con un angelo, a Giuseppe tocca solo la “normale” esperienza di una visione.
Giuseppe si assume la responsabilità di ciò che gli è capitato e comincia a seguire ciò che sente essere vero nonostante tutto e tutti.
Destatosi dal sonno, fa come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prende con sé sua moglie mettendo da parte l’orgoglio ferito.

Noi crediamo che Dio ci accompagni sempre nel nostro pellegrinaggio terreno, ma ci sono dei momenti, delle svolte della nostra vita, in cui questo si fa più tangibile, in cui qualcosa di misterioso e incredibile accade e sconvolge il corso ordinario e tranquillo delle nostre esistenze.
Scopriremo allora che a camminare siamo in tre: noi, l’altro e in mezzo il Dio con noi, l’Emmanuele.

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 18 dicembre 2020, Vangelo secondo Matteo 1,18-24

Pubblicato il 22 dicembre 2020

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