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Notizie Varie

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Nuovi contratti, si prevede un aumento del 10% a Piacenza

Nuovi contratti piacentini 25

I nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di marzo risultano in aumento del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 2.340 attivazioni. In crescita meno marcata i dati relativi al trimestre marzo-maggio, con previsioni di nuovi contratti pari a 6.890 unità rispetto ai 6.650 dello stesso trimestre 2024 (+3,6%). Con questi valori, la provincia di Piacenza appare in decisa controtendenza rispetto alle altre province emiliane che hanno a riferimento la Camera di Commercio dell’Emilia; sia a Parma che, soprattutto, a Reggio Emilia, le nuove attivazioni appaiono infatti in diminuzione. I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, registrano quindi una crescita complessiva rispetto ad un anno fa. Tuttavia, rispetto al quadro generale positivo, spiccano settori che, a marzo, dovrebbero registrare cali molto marcati, tra cui l’alloggio e ristorazione (-10,5%), che passa dalle 190 nuove attivazioni del marzo 2024 alle attuali 170, e i servizi alla persona che, con 190 nuovi contratti previsti, calano del 5%. Si tratta delle uniche eccezioni in un quadro in cui appaiono in crescita tutti i comparti.

Nel settore dei servizi (che da solo, con 1.550 nuovi contratti, copre il 66,2% delle attivazioni previste a marzo), spicca il commercio, in cui sono previsti 510 nuovi contratti, con una crescita del 54,5% rispetto ad un anno fa. Buone prospettive anche per i servizi alle imprese che, con 690 attivazioni, dovrebbe registrare un aumento dei nuovi contratti dell’1,5%, per le costruzioni (210 attivazioni, con un + 40%), l’industria e le public utilities, per le quali è previsto un +1,8%, con 580 nuovi contratti. Rispetto nel marzo 2024, i contratti stabili (tempo indeterminato e apprendistato) scendono dal 31% al 26%, mentre di converso quelli a termine (tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) salgono dal 69% al 74%.

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la quota di nuovi contratti che a marzo è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 30,5%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici in campo ingegneristico (48,7%), di tecnici in campo informatico e delle telecomunicazioni (48%) e di tecnici della salute (40,6%). Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti alle vendite (47,6%), operatori della cura estetica (39,1%) ed esercenti e addetti alle attività di ristorazione (35,9%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 70,0% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 operai addetti ai macchinari nell’industria alimentare, il 51,4% ai fabbri ferrai costruttori di utensili e il 47,8% agli operai specializzati delle lavorazioni alimentari.

Marzo 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese piacentine, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 58,2% dei casi, di cui il 36,5% per mancanza di candidati e il 16,0% per inadeguata preparazione degli stessi. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della salute (84,4%), gli specialisti in scienze gestionali, commerciali e bancarie (77,1%) e i tecnici della distribuzione commerciale (75,8%). Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli addetti alle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (74,3%), gli operatori della cura estetica (69,6%) e gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (59%). Nel segmento degli operai con elevata qualificazione, le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca degli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettroniche/elettriche (85,7%), di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (85%) e di conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (80,1%).

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La Delegazione Interprovinciale della Guardia d’Onore al Pantheon in assemblea

Foto Messa

Sabato 22 marzo a Pontenure alla Bellotta, la Delegazione Interprovinciale della Guardia d’Onore al Pantheon (INGORTP) ha promosso la celebrazione del precetto pasquale e l’assemblea soprattutto rivolta ai soci piacentini.
All’interno della struttura, l’assistente spirituale don Stefano Antonelli, insieme a don Lelio Costa, hanno amministrato il sacramento della confessione e presieduto la messa in suffragio dei defunti della Casa Reale Savoia e dei Caduti, offrendo una riflessione sul cammino quaresimale in previsione della Pasqua.
Al termine, dopo la lettura della Preghiera della Guardia d’Onore, il Delegato Roberto Spagnoli ha portato i saluti dell’INGORTP e provveduto alla consegna della tessera associativa alla Guardia d’Onore piacentina Giancarlo Tagliaferri, Consigliere Regionale e Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna.
Al pranzo, al quale si sono aggiunte altre Guardie d’Onore, è seguito un momento di confronto con le Guardie d’Onore piacentine, soprattutto al fine di spronare l’attività associativa di arruolamento di nuovi iscritti, in previsione di rendere quanto prima autonoma la Delegazione. Da parte del Delegato Spagnoli è stato ribadito di aver già a suo tempo provveduto a presentare l’INGORTP alle Autorità della provincia e di aver già ottenuto alcuni patrocini da parte dell’Amministrazione Provinciale. In merito, avendo constatato che solo 12 Comuni su 46 non hanno ancora provveduto a conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, sarà premura richiedere un incontro con la Presidenza dell’Amministrazione Provinciale al fine di sollecitare le Amministrazioni mancanti.
Inoltre, dalla consultazione della pubblicazione dell’INGORTP “La Gloria dell’Istituto” è emersa la figura di Alfonso Cigala Fulgosi, Medaglia d’Oro al Valore Militare (MOVM), nativo di Agazzano; la MOVM del Decorato verrà posta sul Labaro provinciale, prevedendo una cerimonia proprio nel suo luogo di origine.

Il delegato Provinciale di Parma e Piacenza

- i.n.g.o.r.t.p. -

Cav. Roberto Spagnoli

Pubblicato il 24 marzo 2025

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Manovra da 14,3 miliardi di euro per la Regione che ridimensiona l’aumento Irpef

Manovra bilancio regione rivista

Ridimensionati gli aumenti dell’addizionale Irpef nel triennio e, in attesa di definire un nuovo sistema di compartecipazione progressiva basata sull’Isee, nessun ticket farmaceutico per i cittadini già esenti. Sono queste le novità contenute nella manovra di bilancio 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna, al termine del confronto con le parti sociali e il tavolo con Cgil, Cisl e Uil da cui è scaturito un verbale sui correttivi. Manovra che, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà domani in Commissione bilancio per gli emendamenti. L’arrivo in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa è previsto per fine mese. Si tratta del primo bilancio della XII Legislatura, che va ad assumere le priorità definite dal programma di mandato del presidente, Michele de Pascale: un volume da 14,3 miliardi di euro, di cui oltre 10 per la sanità, e con il quale terminerà contestualmente l’attuale esercizio provvisorio per i conti regionali.

LE MISURE

Viene confermato il potenziamento strutturale senza precedenti del Fondo regionale per la non autosufficienza, uno tra i più alti a livello nazionale: oltre mezzo miliardo di euro (esattamente 568,2 milioni). È previsto, infatti, un aumento già dal 2025 di 84 milioni di euro rispetto al bilancio previsionale 2024, e per ulteriori 25 milioni nel 2026 (+110 milioni) e nel 2027 (+135 milioni). Le persone non autosufficienti in Emilia-Romagna oggi sono 220mila e nei prossimi 20 anni potrebbero salire a 370mila. La Regione interverrà con mezzi propri sulla sanità. E, senza rinunciare alla vertenza aperta con il Governo nazionale per un adeguato trasferimento di fondi, intende avviare una autoriforma del sistema regionale. Sindacati e Regione hanno convenuto sulla necessità di sottoscrivere a breve un documento di indirizzi che permetta di condividere obiettivi concreti ed esigibili a partire dai quali realizzare la riforma del servizio sanitario regionale, il potenziamento dei servizi rivolti alla non autosufficienza e di quelli rivolti alla salute e sicurezza sul lavoro, valorizzando al contempo il personale sanitario e sociosanitario.

Per continuare a garantire ai cittadini, a partire da quelli più fragili, servizi essenziali di qualità, la Giunta ha reputato necessaria la crescita delle entrate, attraverso l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, del ticket sanitario, dell’Irap e del bollo auto. A seguito al confronto con le forze sociali e del verbale sottoscritto all’ultimo tavolo con le Organizzazioni sindacali, viene ridimensionata la maggiorazione prevista sull’addizionale Irpef per il terzo scaglione di redditi (compresi tra i 28mila e i 50mila euro). In particolare, rispetto al +1% annunciato per il triennio 2025-2027, verrà rimodulato l’intervento con un aumento dello 0,9% per il 2025, 0,75 per il 2026 e 0,6 per il 2027. E per il quarto scaglione di reddito (oltre i 50 mila euro) l’incremento rimane dello 1,06%.

Inoltre, non saranno previsti pagamenti del ticket sulle prescrizioni farmaceutiche i cittadini già esenti dal pagamento per visite ed esami. Riguardo all'imposta regionale sulle attività produttive (Irap), l’aliquota base è attualmente pari al 3,9% e verrà applicata una maggiorazione omogenea dello 0,3%, operativa dal 2026, con attenzione specifica ad alcune categorie, a partire dal Terzo settore. Infine, verrà aumentata del 10% la tassa automobilistica, il cosiddetto bollo auto, in una regione, l’Emilia-Romagna, che per anni non ha applicato alcuna maggiorazione alla tassa automobilistica: l’aumento sarà operativo a partire dal 2026.

Nuovi investimenti per 1,9 miliardi di euro su lavoro, imprese e comunità. La manovra di bilancio 2025-2027, tra risorse regionali, europee e statali, comprese quelle del Pnrr, vede una crescita di contributi e investimenti: 167 milioni per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, 109,5 milioni per agricoltura, 58 milioni per turismo, 672 milioni per trasporti, viabilità e mobilità, 265 milioni sviluppo economico, 284 milioni per politiche per lavoro e formazione professionale, 57 milioni per edilizia, 17 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 73 milioni per istruzione e diritto allo studio, 110 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche, 105 milioni per politiche sociali e famiglia.

Pubblicato  il 22 marzo 2025

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Il pedagogista Novara in dialogo con genitori, educatori e catechisti in oratorio alla Besurica

novara

Mercoledì 26 marzo alle ore 21, nei locali dell’oratorio della parrocchia di S.Vittore alla Besurica a Piacenza, interverrà il pedagogista piacentino Daniele Novara per la presentazione del suo ultimo libro “Mollami”.
Novara sarà in dialogo con genitori, ragazzi, educatori e catechisti per parlare di educazione verso gli adolescenti.
L’iniziativa è promossa dal Circolo culturale “Incontriamoci”; la comunità e la cittadinanza è invitata.
Ingresso gratuito.

Pubblicato il 22 marzo 2025

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Tutor, 27 nuovi minori stranieri ai corsi di edilizia e meccanica: in arrivo altri fondi regionali

Gruppo
 

Formazione e lavoro per i minori stranieri non accompagnati: la Regione Emilia-Romagna crede nei percorsi della scuola Tutor di Piacenza e annuncia che saranno presto stanziati nuovi fondi per creare le prossime edizioni. Quella in corso è la terza edizione dei percorsi edile e metalmeccanico, che vedono la partecipazione totale di 69 minori non accompagnati, di cui 27 iscritti quest’anno. Nella mattinata del 21 marzo nella sede di Tutor, l’agenzia formativa dei Comuni di Piacenza e Fiorenzuola accreditata alla Regione per la gestione dei corsi finanziati, sono stati presentati i risultati del programma di formazione. A illustrare i dettagli dei percorsi, il direttore della scuola, Mirco Potami, e il presidente, Andrea Capellini, insieme al presidente della Scuola edile, Matteo Raffi. Tra i relatori anche il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, e il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla.

Le istituzioni: ampliare le opportunità

Alla presentazione hanno partecipato, oltre ai ragazzi coinvolti nei corsi professionali, anche il consigliere regionale Luca Quintavalla (Pd), gli assessori comunali all’inclusione sociale, Nicoletta Corvi, e alle politiche giovanili, università e ricerca, Francesco Brianzi, il direttore della Cassa edile di Piacenza e sindaco di Vernasca, Gian Luigi Molinari e i rappresentanti delle aziende e delle istituzioni che hanno collaborato al progetto. Le istituzioni presenti hanno ribadito l’impegno a sostenere e potenziare l’iniziativa, con l’obiettivo di ampliare le opportunità per un numero sempre maggiore di giovani. Il progetto prevede principalmente corsi legati alla meccanica e all’edilizia, contribuendo in maniera concreta all’integrazione sociale e lavorativa dei minori stranieri non accompagnati.

Sempre più iscritti

Il progetto, giunto alla sua terza edizione, ha visto la partecipazione di 69 giovani, con un numero crescente di iscritti: 16 nella prima edizione, 26 nella seconda e 27 nella terza, ancora in corso. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra diversi enti locali e realtà territoriali, tra cui il Comune di Piacenza, i Comuni dell’Unione Alta Val d’Arda e Asp Azalea, con il supporto di Tutor Scarl, capofila del progetto, e l’ente scuola per la formazione professionale delle maestranze edili della Provincia di Piacenza. Anche Ance Piacenza, il Comune di Fiorenzuola d’Arda e varie aziende dei settori edile e metalmeccanico hanno dato il loro contributo.

Colla: “Qui si gioca la partita della dispersione scolastica e dell’integrazione”

“In questi istituti emerge la multiculturalità – ha commentato Vincenzo Colla, che tra le altre ha la delega alla Formazione professionale –, la capacità di ragazzi e ragazze di imparare a svolgere un lavoro, ma soprattutto di avere una propria autonomia, una propria conoscenza e intelligenza. È anche in questi luoghi che si gioca la partita della dispersione scolastica e dell’integrazione: con questi nuovi corsi, abbiamo la possibilità di incrociare un rapporto di lavoro con l’edilizia e con le associazioni imprenditoriali che lavorano con il settore pubblico. Se non li accompagniamo, questi ragazzi rischiano di finire in mano a dei farabutti. La coesione sociale, di cui qui si gioca un pezzo importante, è un patrimonio democratico”.

Corvi: “Un futuro da lavoratori e magari da cittadini italiani”

“In questi anni – ha osservato Nicoletta Corvi – abbiamo inserito diversi ragazzi, minori stranieri non accompagnati, in percorsi professionalizzanti allo scopo di consentire loro di sviluppare capacità e di avere quindi un bagaglio di conoscenze e di capacità legate al mondo del lavoro. Oltre al percorso educativo di accompagnamento, questa è un’occasione per dare loro degli strumenti. Il primo, fondamentale, è la lingua italiana; poi, le competenze e le conoscenze professionalizzanti. Lo scopo ultimo è che possano costruirsi poi un futuro da lavoratori, e magari da cittadini italiani, nella prospettiva di permanenza nella nostra città o comunque nel nostro paese”.

Ponta: “Si forma personale specializzato, utile nel mondo del lavoro”

“È un’iniziativa eccellente – ha detto il prefetto Paolo Ponta – perché dà la possibilità ai minori stranieri non accompagnati, che sono in una situazione di vulnerabilità, di spendere al meglio le proprie capacità professionali. Forma un personale specializzato e qualificato che domani potrà essere utile sia nel paese d’origine sia in Italia o in Europa, e recupera delle professionalità che altrimenti andrebbero perdute. È una logica vincente su tutti gli aspetti”.

Capellini: “Integrazione attraverso lavoro e formazione”

“Andiamo a concretizzare e a ribadire come una forma di integrazione possa essere costituita in maniera primaria attraverso il lavoro, l’istruzione, la formazione qualificati – ha spiegato il presidente di Tutor, Andrea Capellini – quindi, una forma di inclusione socio-lavorativa. Noi ci occupiamo, come soggetto capofila, di tutte le ore che riguardano il percorso di orientamento e quelli di professionalizzazione e, successivamente, li accompagniamo anche nell’ingresso nel mercato del lavoro”.

I numeri del progetto

L’incontro ha permesso di evidenziare i risultati ottenuti finora e di sottolineare l’importanza di un approccio integrato che favorisca l’autonomia dei giovani coinvolti. Il 53% si è inserito nel sistema di istruzione (il 17% proseguendo gli studi) e nel mercato del lavoro (il 36% lavora già). Si è discusso del significativo incremento della partecipazione, con una prevalenza di ragazzi provenienti dall’Egitto (dal 44% della prima edizione al 70% della terza), oltre che da Albania, Costa d’Avorio, Pakistan, Tunisia, Burkina Faso, Gambia, Guinea e Senegal. Grazie alla collaborazione tra enti pubblici e imprese, il programma non solo offre formazione, ma facilita l’inserimento lavorativo, contribuendo a ridurre il rischio di marginalizzazione sociale.

L’esperienza di Mahmoud

Alla presentazione erano presenti anche i ragazzi che in questi tre anni hanno partecipato alla formazione offerta da Tutor. Alcuni di loro, terminato il percorso professionalizzante nel campo dell’edilizia e della meccanica, hanno già trovato un’occupazione. Mahmoud Sultan, 19 anni, racconta di aver frequentato il percorso edile l’anno scorso e di aver iniziato poi uno stage in un’impresa edile di Piacenza, dove ora svolge un tirocinio come operaio.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 21 marzo 2025

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