Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

In Emilia-Romagna finanziate 29mila borse di studio

Borse di studio regionali

Un investimento record per garantire, anche per l’anno accademico 2024/2025, la borsa di studio a tutti gli oltre 29mila studentesse e studenti iscritti agli atenei dell’Emilia-Romagna che ne hanno diritto. Lo ha deciso la Regione che, per raggiungere l’obiettivo, ha messo a disposizione, oltre 160 milioni di euro, la somma più alta di sempre, non solo per dare la borsa di studio al 100% degli studenti, ma anche per aumentare l’importo del contributo che ognuno di loro riceverà. Sono precisamente 29.283 le studentesse e gli studenti che, per l’anno accademico 2024/2025, riceveranno le borse di studio da Er.Go., l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, il 5% in più rispetto allo scorso anno accademico, quando i beneficiari erano stati 27.876. Aumenta anche, sempre rispetto allo scorso anno, l‘importo unitario delle borse di studio, +5%, con un impegno della Regione che sale di oltre 11 milioni di euro: da circa 150 milioni a 160 milioni e 818mila euro, con un incremento del 7,4%. “Un investimento senza precedenti per assicurare al maggior numero possibile di studentesse e studenti la possibilità di accedere ai più alti gradi di istruzione, indipendentemente dalle condizioni economiche di partenza- commentano il vicepresidente con delega all’Università, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale alle Politiche per il diritto allo studio universitario, Giovanni Paglia-. Anche così difendiamo e garantiamo a tutte e tutti il diritto allo studio, valorizzando le competenze e il talento di ognuno, anche attraverso la possibilità offerta dai nostri Atenei di sviluppare relazioni multiculturali e internazionali, fondamentali oggi per una formazione di qualità”. “Un risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione degli Atenei dell’Emilia-Romagna- concludono Colla e Paglia- con l’obiettivo condiviso di rendere il sistema universitario ancora più inclusivo, attrattivo, accogliente. Luoghi capaci di creare condizioni favorevoli per studenti e ricercatori, veri incubatori per lo sviluppo di nuove idee e progetti dove tutti possono esprimersi e portare il loro contributo senza distinzioni di genere o economiche”.

LE RISORSE

Degli oltre 160 milioni - compresa la spesa per i servizi -, 34,6 milioni di euro sono risorse regionali, di cui 12 milioni del Fondo sociale europeo plus e 3,5 milioni di euro del Fondo regionale per l'occupazione delle persone con disabilità; 27,5 milioni di tassa regionale per il diritto allo studio; 66,2 milioni del Fondo integrativo statale; 31,5 milioni di risorse Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e 1 milione dalle Università emiliano-romagnole.

LE BORSE DI STUDIO

L’importo unitario della borsa di studio cresce di oltre il 5% rispetto all’anno precedente e raggiunge 7.015,97 euro per i fuori sede, 4.100,05 euro per i pendolari e 2.827,64 euro per gli studenti in sede. Ulteriori incrementi del valore della borsa sono destinati a coloro che si trovano in maggiori difficoltà economiche (sono 12.589, pari a circa il 43% degli studenti assegnatari) e alle studentesse iscritte alle lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Per queste ultime la maggiorazione dell’importo della borsa è del 20%, e ne beneficeranno in Emilia-Romagna 3.345 studentesse. La prima rata della borsa di studio è già stata pagata a oltre 4mila matricole.

L’ATTRATTIVITÀ DEGLI ATENEI DELL’EMILIA-ROMAGNA

Il Rapporto 2023 dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) conferma l’attrattività degli Atenei dell’Emilia-Romagna, evidenziando come la nostra regione sia la prima nel rapporto fra ingressi e uscite di immatricolazioni nelle diverse Università, che è al 4,3, seguita dal Lazio (3,1), Lombardia (2,2) e Toscana (1,75). Ciò significa che per ogni studente residente in Emilia-Romagna che va a studiare fuori regione, vi sono 4,3 studenti di altre regioni che si immatricolano nei nostri Atenei.

Pubblicato il 29 dicembre 2024

Ascolta l'audio

La comunità di Fabbiano ha celebrato il patrono Santo Stefano

bergomi

Lo scorso 26 dicembre la piccola comunità di Fabbiano, in Comune di Borgonovo ha celebrato il patrono Santo Stefano con una messa solenne celebrata dall'Amministratore Parrocchiale Don Gianni Bergomi.
"Festeggiare il Patrono è l'occasione per chiederci come mai i nostri padri scelsero proprio questo Santo come loro protettore - ha detto il Sacerdote nell'omelia - quella di Stefano non è certo una scelta facile: dopo la gioia e la festa del Natale si celebra una morte, ma in realtà questa morte è una nascita al cielo, per questo la sua memoria è stata associata al Natale."
"La morte di Stefano - ha proseguito - è una testimonianza data a chi gli era di fronte, tra cui il futuro San Paolo, per contraccambiare l'amore che Cristo aveva avuto verso di lui accogliendolo nella sua misericordia. Oggi dimenticandoci di esser figli di Dio cadiamo nel nulla, nel vuoto e nella violenza: Stefano, invece, risponde alla violenza col perdono dei suoi persecutori, come Gesù sulla Croce."
"Stefano - ha concluso - ci insegna che dobbiamo volerci bene anche nel nostro paese, perchè la pace si costruisce partendo dalla soluzione dei nostri conflitti interni, nelle famiglie e coi vicini."
La cerimonia, a cui hanno partecipato numerosi residenti ed ex residenti, è stata impreziosita dalla presenza di Stefano Meggiolaro, tenore del Coro del Teatro "La fenice" di Venezia, che ha eseguito, accompagnato all'organo da Ettore Sergi, il Panis Angelicus ed il tradizionale "Oh holy night".

Pubblicato il 29 dicembre 2024

Concluso il progetto pluriclasse alla scuola primaria di Nibbiano

Teatro a Nibbiano

Uno spettacolo interamente realizzato dagli alunni della pluriclasse della scuola primaria di Nibbiano, con il fondamentale supporto degli insegnanti, ha concluso il progetto formativo partito la scorsa primavera grazie anche al contributo regionale ottenuto dal Comune di Alta Val Tidone.

Il finanziamento di 11.500 euro, attinti dal Fondo Sociale Europeo, era destinato alla realizzazione di un percorso educativo che ha visto impegnati gli alunni della scuola, in una prima fase da marzo a maggio, in un laboratorio di lingua inglese a cura dell’Associazione Novecento e in uno di motoria realizzato dall’Associazione Life and Sport. Da ottobre a dicembre, invece, sono stati attivati un laboratorio teatrale a cura dell’Associazione Manicomics, un laboratorio ambientale a cura dell’Associazione Sentiero del Tidone e un laboratorio di Arte e Creatività a cura dell’Associazione Avis comunale Alta Val Tidone.
È un percorso progettuale non solo dal grande valore educativo e formativo, ma permette anche una preziosa collaborazione tra gli alunni, accentuando il senso di comunità che è fondamentale per una positiva crescita della nostra società – commenta, a nome dell’Amministrazione comunale, il vice sindaco Andrea Aradelli, presente allo spettacolo conclusivo insieme agli organizzatori -. Come Amministrazione rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato, permettendo la perfetta riuscita dell’iniziativa che speriamo di poter ripetere anche nel prossimo anno”.

Pubblicato il 27 dicembre 2024

Ascolta l'audio

Risale a dicembre il numero di nuovi contratti di lavoro

Contratti lavoro dicembre

Dopo alcuni mesi di flessione, torna ad aumentare il numero dei nuovi contratti previsti dalle imprese piacentine. Il mese corrente, infatti, si dovrebbe chiudere con l’attivazione di 1.590 nuovi rapporti di lavoro, vale a dire lo 0,6% in più rispetto al dicembre 2023, mentre nel trimestre dicembre 2024/febbraio 2025 ne sono previsti 6.910, con una crescita del 3% rispetto agli stessi mesi invernali 2023/2024. L’andamento dei nuovi contratti, in base alla analisi dei dati forniti da Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior, mostrerà comunque segni di criticità per l’industria e le costruzioni. Le attivazioni previste a dicembre si concentreranno per il 73,6% nel settore dei servizi con 1.170 unità (+12,5% rispetto allo stesso mese del 2023) ed in particolare nei servizi alle imprese (430 unità, un 25,9% in meno rispetto al dicembre 2023), alle persone (150 unità, con un +7,1%), nei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (130 nuovi contratti, con un +8,3%) e nel commercio (460 unità, più che raddoppiate se confrontati con i dati di dicembre 2023).

Nell’industria manifatturiera e nelle public utilities, come si è detto, è invece previsto un calo del 20,5 con 350 nuovi contratti nell’ultimo mese dell’anno in corso, e così pure per il comparto delle costruzioni (70 unità e -36,4%). Le imprese che prevedono assunzioni sono pari al 14% del totale e continua ad aumentare la quota di candidati introvabili nei processi di selezione di personale da parte delle imprese della nostra provincia, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 53% dei casi. Tra i profili più difficili da reperire emergono, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, di difficile reperimento sono i tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive (nel 89,3% dei casi), i tecnici della salute (nel 79,2%) ed i tecnici dei rapporti con i mercati (nel 63,4% dei casi). Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (nel 73,3% dei casi), gli operatori della cura estetica (65,5% dei casi) ed esercenti ad addetti nelle attività di ristorazione (nel 62,2%). Nel segmento degli operai, le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici (90,6%), di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (nell’ 83,8% dei casi) e di conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (nel 79,8% dei casi).

Pubblicato il 28 dicembre 2024

Ascolta l'audio

Riserva Mab Unesco PoGrande, l’assessore Groppelli confermata nella cabina di regìa

Riserva Po Grande

La quindicesima assemblea plenaria dei sindaci della Riserva MaB Unesco PoGrande, svoltasi nei giorni scorsi a Brescello (Re), ha riconfermato l'assessore all'Ambiente Serena Groppelli fra i 13 membri della Cabina di regia della Riserva, espressione degli 83 comuni della province di Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Piacenza, Reggio Emilia, Parma e Rovigo. L'incontro è stato occasione anche per presentare lo stato di attuazione del Piano di azione della Riserva per la realizzazione delle sue tre linee strategiche: la creazione di una rete di prodotti filiere e servizi (capitale fisico); la creazione di una rete di corridoi ecologici blu e verdi e servizi ecosistemici (capitale naturale); la creazione di una rete di musei, biblioteche e di un patrimonio diffuso, con sperimentazione di percorsi dedicati alle scuole e ai giovani (capitale sociale e culturale). Proprio in quest'ultimo contesto è stato presentato - con grande successo - il progetto “Pa(e)(s)saggio di testimone”, un invito ad osservare il paesaggio fluviale in bicicletta e a trasmetterne la bellezza ad altri attraverso un laboratorio educativo didattico ideato e condotto dal 2019 dall'architetto Alessandra Bonomini per Infoambiente, Ceas del Comune di Piacenza e parte attiva delle rete di Educazione alla Sostenibilità della Regione Emilia Romagna. Accanto a lei gli studenti Leopoldo Pollini, Alessandro Imberti, Michele Corti, Daniele Paparella, Lorenzo Marchettini, Pietro Favarel e Nikola Poplasen, che hanno illustrato il sito e l'app realizzati dalle classi 4F e 5F, indirizzo informatico, dell'ISII Marconi, come preziosissimo contributo a supporto del laboratorio.

"Abbiamo abbracciato questo progetto con entusiasmo e anche un po' di incoscienza", racconta la professoressa Chiara Merli, che ha accompagnato i ragazzi con i colleghi Raffaela Alessandrini e Fabrizio Bernardi in tutto il percorso, imparando insieme a loro: "Siamo saliti in bicicletta quando erano poco più che bambini; ora, che sono quasi uomini, sono stati in grado di fare qualcosa di grande, con competenza professionale, in una sfida bellissima che ci ha portato lontano". "Sito e app sono mirati a diffondere i contenuti del progetto - precisa con orgoglio l'assessore Groppelli- non solo a supporto di future uscite didattiche ma anche per cittadini e turisti che si trovino a frequentare gli stessi luoghi, nel territorio della riserva MaB Unesco PoGrande e sul tracciato della futura ciclovia Vento, in una sorta di passaggio di testimone che ci fa innamorare di questi preziosi paesaggi e può aiutarci a generare economie virtuose e sostenibili".

Pubblicato il 27 dicembre 2024

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente