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Notizie Varie

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Con le cene di “La BaraccAut” Oltre l’autismo ha raccolto 8300 euro

Oltre lautismo 

Dopo il grande successo della prima serata, anche il secondo appuntamento con la “BaraccAut” ha colpito nel segno. È bastato poco: buon cibo, musica travolgente e la voglia condivisa di fare qualcosa di concreto. Anche questa volta, il ritrovo è stato l’Agriturismo Casa Nuova di Niviano, immerso tra le nostre colline, un luogo accogliente, dal sapore familiare, perfetta cornice per un evento pensato in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, dove convivialità e impegno sociale si intrecciano. A rendere la serata ancora più speciale, la cucina del Pastificio Groppi, che ha conquistato tutti con piatti curati e sapori autentici della tradizione. Una collaborazione esplosiva, quella tra il Dj set firmato La Baraccata e la carica contagiosa di Alain Scaglia, frontman dei Cani della Biscia, ha acceso la serata con uno spettacolo intenso e coinvolgente. Dietro ai numerosi momenti di svago e condivisione, La BaraccAut è stata un’importante occasione per ricordare che c’era – e c’è – un obiettivo chiaro: sostenere i progetti dell’Associazione Oltre l’Autismo di Piacenza, realtà che lavora ogni giorno per costruire percorsi di autonomia per persone di tutte le età nello spettro autistico. I fondi raccolti durante le serate, ben 8.300 euro, andranno proprio in quella direzione. E la cosa che rincuora e fa sperare è che tutto questo è stato possibile grazie a una comunità che risponde, partecipa, dona, si mette in gioco. Nel corso della serata Maria Grazia Ballerini, presidente dell’associazione e mamma di Luca, ragazzo autistico, ha preso parola per ricordare che ogni giorno, in silenzio, sono numerosissime le famiglie che affrontano questa battaglia complessa, fatta di amore incondizionato ma anche di solitudine, fatica e incertezza. Famiglie che troppo spesso si trovano a combattere da sole per garantire ai propri figli una vita dignitosa, fatta di opportunità e diritti.

L’autismo è una condizione neurologica che richiede attenzione specifica, interventi educativi mirati, terapie continuative e, soprattutto, un ambiente accogliente e strutturato. Ma nella realtà quotidiana, molte famiglie si scontrano con un sistema che non è pronto a sostenerle. E mentre i figli crescono, le difficoltà si moltiplicano: diventare adulti nello spettro significa spesso sparire dai radar del sistema, con sempre meno risorse dedicate, poche opportunità di inserimento lavorativo e sociale, e un senso crescente di abbandono. La fatica è costante: fisica, emotiva e mentale. E mentre gli anni passano, per i genitori, il peso si fa sempre più gravoso, con la preoccupazione costante per il futuro dei propri figli, soprattutto quando loro non ci saranno più. Non bastano le “giornate della consapevolezza” o le campagne occasionali. Serve un cambiamento strutturale radicale. Sensibilizzare significa anche ascoltare. Dare voce a queste famiglie, riconoscere la loro fatica, chiedersi cosa possiamo fare – come cittadini, come istituzioni, come comunità – per non lasciarle più sole. A conclusione del suo intervento Maria Grazia Ballerini ci ricorda inoltre che "La singola goccia non fa il mare, ma molte gocce, insieme, creano un oceano".

Ecco perché La Baraccaut non finisce qui. Ci sono tanti altri progetti in arrivo, pensati per quello che sarà per queste famiglie il “Dopo di Noi” e altri momenti di condivisione da costruire, alcuni dei quali partoriti e sviluppati da Roberto Colla, da anni figura di riferimento e di inesauribile supporto per l’Associazione. Nel frattempo, grazie a chi si è fatto goccia: a chi ha cucinato, a chi ha servito, a chi ha suonato, a chi ci ha donato idee preziose. Grazie a tutti i volontari silenziosi. Ma soprattutto grazie a chi ha scelto di esserci, a chi non ha potuto essere presente fisicamente, ma ci fa sentire quotidianamente il proprio sostegno e a chi vorrà unirsi a noi in futuro. Perché ogni sorriso, ogni brindisi fatto, ha il valore inestimabile di un gesto di vicinanza concreta, che accende speranza.

Pubblicato il 16 aprile 2025

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Firmata convenzione tra Banca di Piacenza e Università Cattolica

Foto di gruppo con brindisi per i partecipanti allincontro in Sala Ricchetti

 

Non poteva che chiudersi con un brindisi l’incontro che si è tenuto nella Sala Ricchetti della sede centrale della Banca di Piacenza per la firma della convenzione che l’Istituto di credito di via Mazzini ha stipulato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, che - attraverso il suo Centro di ricerca BioDNA - predisporrà le attività finalizzate all’iscrizione dei vitigni autoctoni Molinelli e Lisöra nei registri regionali e nazionali delle varietà di vite coltivabili (condizione necessaria per poter far uscire queste cultivar dal limbo della sperimentazione e trasformarle in materia prima per la produzione di vino per il mercato). Un progetto che si avvale del patrocinio di Consorzio Tutela Vini Doc Colli Piacentini (presente il presidente Marco Profumo) e Camera di Commercio dell’Emilia, con la Banca locale parte attiva nel sostegno finanziario all’attività di ricerca finalizzata all’iscrizione di cui si è detto, grazie alla segnalazione dell’opportunità di valorizzare i vitigni del territorio piacentino fatta dall’Ordine dei periti agrari di Piacenza, rappresentata nell’occasione dal suo presidente Carlo Zazzali, da Salima Corti e da Mauro Saccardi.

La convenzione è stata firmata dal presidente della Banca Giuseppe Nenna («soddisfatti di aiutare questa ricerca che valorizza l’agricoltura e il territorio») e dal direttore della sede piacentina della Cattolica Angelo Manfredini («grazie alla Banca di Piacenza che ci è sempre a fianco»). Segno di riconoscenza all’Istituto di credito «per la sua attenzione a queste iniziative» anche nelle parole della viticoltrice Salima Corti, che ha ricordato «l’importanza di preservare questo materiale genetico che ha dimostrato nelle sperimentazioni di poter fornire un buon risultato enologico».

Marco Profumo ha sottolineato «il piacere del Consorzio di appoggiare questa attività che con la rivalutazione di vitigni antichi aiuta il territorio, consentendo di ricavarne prodotti innovativi», mentre il prof. Tommaso Frioni, del Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili della Cattolica, ha parlato di «vitigni bianchi interessanti e di buona qualità».

Del Lisöra se ne segnalava la produzione già nel 1877, nel Bobbiese. È un tipico vitigno di montagna e oggi lo si trova nelle zone di Salsominore e Cortebrugnatella. Si caratterizza per un alta resistenza alle malattie della vite. Il Molinelli, già studiato dal prof. Fregoni nel 1969, è stato coltivato e valorizzato dall’omonimo produttore nella zona di Ziano. Produce un’uva con elevata gradazione zuccherina e bassa acidità, con la quale si elabora un piacevole vino da dessert giallo paglierino carico, alcolico, dolce e profumato.

Per la Banca di Piacenza era presente anche Luca Bertolini, del Coordinamento dipendenze Comparto agrario.

Pubblicato il 16 aprile 2025

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Agricoltura, due bandi per le imprese da 105 milioni di euro

 Due bandi agricoli importanti

Aziende agricole e agroalimentari sempre più all’avanguardia, produttive, sostenibili. È l’obiettivo della Regione Emilia-Romagna che lancia due bandi per promuovere la crescita economica delle aree rurali, favorire la sostenibilità delle imprese e migliorarne l'orientamento al mercato e la competitività nel breve e nel lungo periodo. E ancora accelerare i processi di competitività e di produttività delle imprese, rafforzando allo stesso tempo anche le performance climatico-ambientali. A disposizione del settore saranno messi complessivamente 105 milioni di euro del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. I provvedimenti sono stati presentati dal presidente della Regione, Michele de Pascale, e dall’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi. “Investiamo 105 milioni di euro di contributi per le imprese agricole e agroalimentari, che genereranno sul territorio un impatto previsto di oltre 270 milioni di euro. Con questi investimenti vogliamo favorire un salto di qualità per il settore, garantire il miglioramento economico e produttivo delle imprese agricole e agroalimentari, valorizzandole soprattutto dal punto di vista tecnologico e della sostenibilità ambientale - commentano de Pascale e Mammi -. Abbiamo bisogno di rafforzare la competitività e favorire servizi sempre più avanzati di fronte a mercati sempre più competitivi e ai nuovi dazi americani. Va inoltre ricordato- proseguono presidente e assessore- come per le aree montane, grazie alla priorità trasversale a tutte le misure del Programma, arrivano circa il 40% delle risorse dello sviluppo rurale e abbiamo anche recentemente proposto un incremento delle indennità compensative ora al vaglio della Commissione europea come modifica al Complemento di Sviluppo Rurale. Il bando dedicato alle imprese agricole dedica inoltre una particolare attenzione alle zone che hanno subito le alluvioni, dove l’intensità di aiuto e di copertura finanziaria per gli investimenti rivolti alle imprese agricole sale al 60%: un riconoscimento utile e importante per chi si impegna a fare impresa nei territori colpiti”. “Siamo orgogliosi dei nostri prodotti agricoli e della produzione agroalimentare regionale – aggiungono de Pascale e Mammi - e siamo convinti che la strada da percorrere rimanga quella di continuare a scegliere la qualità, con cibo sano per le nostre tavole e per il nostro export, puntando su processi produttivi sostenibili. Ci auguriamo, quindi, che la Commissione Europea persegua una posizione unitaria per reagire ai dazi e creare le condizioni affinché l’Europa risponda con politiche forti e coese all’offensiva economica lanciata dagli Usa. Come Regione - ricordano ancora de Pascale e Mammi - abbiamo chiesto al Commissario europeo all’agricoltura di aumentare le risorse per la promozione dei prodotti a indicazione geografica fino a 1 miliardo di euro, per proteggere e valorizzare i nostri numerosi prodotti di qualità, aprendo la strada anche a nuovi mercati. È il momento di mettere in campo la miglior strategia di difesa per i nostri prodotti- concludono-, cioè l’azione, attraverso l’innovazione e il sostegno ad imprese”.

I DUE BANDI NEL DETTAGLIO

Quello sugli investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (intervento SRD13) è destinato alle imprese agroindustriali, singole o associate, per finanziare interventi su impianti e strutture per il miglioramento tecnologico, l’integrazione delle filiere, l’adeguamento ai sistemi di qualità e sostenibilità ambientale (Azione 1) e per la produzione di energia da fonti rinnovabili (Azione 2). Il bando ha una dotazione finanziaria è di 60 milioni di euro. Con l’avviso degli investimenti produttivi per la competitività delle aziende agricole, per l'anno 2025, i contributi andranno per l’acquisto di beni specializzati (macchine e attrezzature); impianti frutticoli e irrigui, ma anche per miglioramenti fondiari, interventi edilizi, nuovi impianti. In questo modo si intende favorire la sostenibilità globale delle aziende agricole migliorandone l’orientamento al mercato e aumentandone la competitività nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla tecnologia e alla digitalizzazione. Le risorse ammontano a 45 milioni di euro. I bandi saranno disponibili entrambi on line sulla piattaforma di Agrea.

Pubblicato il 16 aprile 2025

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L’impianto di stoccaggio del gas di Cortemaggiore ha 60 anni

Compleanno Cortemaggiore impianto

In occasione dei 60 anni dalla sua inaugurazione, l’impianto di stoccaggio Stogit di Cortemaggiore ha aperto le porte alla cittadinanza e alle istituzioni. Nel sito si sono svolti due momenti di visita, coordinati da personale Snam. Il primo ha visto alla mattina la partecipazione della autorità: presenti Lodovico Albasi, consigliere regionale, il sindaco di Cortemaggiore Luigi Merli e gli assessori Stefano Rancan e Simona Bozzani, il consigliere comunale di Cortemaggiore Stefano Rossi e il sindaco di Besenzone Carlo Filiberti. Nel pomeriggio, invece, decine di cittadini, suddivisi in due turni, hanno visitato l’impianto, accompagnati dal personale di Snam. Il sito di stoccaggio di Cortemaggiore, dotato di una capacità che – esclusa la riserva strategica – è pari a quasi il 5% di quella complessivamente gestita da Snam attraverso Stogit, ha contribuito ad affrontare e concludere in sicurezza una stagione invernale caratterizzata da temperature più rigide di quelle registrate negli ultimi anni.
Al 31 marzo, in particolare, il livello di riempimento degli stoccaggi italiani era pari a circa il 42-43%, ampiamente superiore al livello medio di riempimento degli stoccaggi europei, pari al 34%. Questo nonostante l’incremento dell’8,8% della domanda nazionale di gas registrato nel primo trimestre 2025 in confronto allo stesso periodo del 2024, e il conseguente aumento del ricorso agli stessi stoccaggi, che a gennaio e febbraio 2025 è cresciuto del 22% rispetto all’anno precedente. A trainare i consumi le minori temperature e, soprattutto, i consumi termoelettrici (+27% nel primo trimestre), ai quali la produzione di energia solare ed eolica – compensata proprio dal gas – ha fornito un contributo inferiore alle attese. Anche per questo Snam sta proseguendo nel consolidamento del proprio sistema di stoccaggio che, con la recente acquisizione di Edison Stoccaggio (ora Stogit Adriatica), conta oggi 12 siti sul territorio nazionale, pari – nel complesso – a un sesto dell’intera capacità di stoccaggio europea. Molto positivi, grazie anche agli incentivi definiti da Arera, gli esiti delle aste per il riempimento dei siti in vista della prossima stagione invernale, con cui Snam ha già assegnato agli operatori buona parte della capacità di stoccaggio per l’anno termico corrente.
Lo stoccaggio del gas è un elemento chiave della sicurezza energetica nazionale e svolge tre funzioni fondamentali: garantisce la disponibilità fisica di energia, mitiga la volatilità dei prezzi e permette il bilanciamento del sistema elettrico, proteggendolo dalla non programmabilità delle fonti rinnovabili.

Pubblicato il 16 aprile 2025

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Fabio Maggi confermato alla guida del giovani commercialisti

 Fabio Maggi giovani commercialisti

Si è tenuta nella sede di Assiprime in via Gorra la conferenza stampa di presentazione del nuovo Consiglio Direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Piacenza (Ugdcec). L’incontro ha ufficializzato la conferma alla presidenza di Fabio Maggi, eletto all’unanimità dall’assemblea per guidare l’unione nel triennio 2025-2027. Insieme a lui è stato rinnovato il vertice dell’associazione, con alcune riconferme e nuove nomine. Confermato anche Mattia Magnani nel ruolo di responsabile delle comunicazioni esterne, mentre entrano a far parte del direttivo Roberta Grazioli (vice presidente), Daniela Cristillo (segretaria), Maria Immacolata De Martino (tesoriera) e Margherita Ferrante (probiviro unico). All’evento hanno partecipato Francesco Brianzi, assessore alle Politiche Giovanili, Università e Ricerca del Comune di Piacenza, e il consigliere comunale Andrea Fossati, che hanno espresso il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale all’attività del sindacato. Presente anche Fabrizio Samuelli, direttore della Confesercenti, a testimonianza della vicinanza del mondo associativo oltre al presidente di Assiprime Valentina Casoni sostenitrice dell’associazione. “Il nuovo mandato – ha dichiarato il presidente Fabio Maggi – sarà caratterizzato da una serie di progetti ambiziosi, pensati per rafforzare il ruolo dei giovani professionisti sul territorio. In particolare, vogliamo avviare una scuola professionale dedicata alla formazione del personale per studi professionali, rispondendo così a un bisogno concreto e sentito della categoria. Inoltre, lavoreremo su progetti legati all’intelligenza artificiale, affinché gli studi possano cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia, e porteremo avanti un’attività propositiva nei confronti delle istituzioni, per promuovere iniziative a favore dei giovani commercialisti”.

“Sono onorata - ha aggiunto la vice Roberta Grazioli - di far parte di questo gruppo. La mia attenzione sarà rivolta in particolare al progetto Accademia promosso dall’Ungdec di cui faccio parte che rappresenta un’iniziativa strategica di straordinario valore, pensata per investire sul futuro della professione. Rivolto ai giovani dottori commercialisti under 32, questo percorso formativo di alto livello non solo mira a potenziare le competenze tecniche e relazionali dei partecipanti, ma intende anche avvicinarli concretamente al mondo dell’Unione e alle dinamiche delle associazioni di categoria”.
“Mi impegnerò - ha dichiarato la segretaria Daniela Cristillo - affinché ogni iscritto possa sentirsi parte attiva di un’associazione dinamica e moderna. Il nostro obiettivo è chiaro: costruire una comunità professionale giovane, dinamica e preparata capace di affrontare le sfide del presente e contribuire con competenza allo sviluppo del nostro territorio”.

Maria Immacolata De Martino, nominata membro del direttivo e tesoriere, ha sottolineato l'importanza di rafforzare la collaborazione tra Ugdcec e Università, con l’obiettivo di avvicinare i giovani studenti alla professione del commercialista. Tra i progetti prioritari è stato evidenziato il ripristino del Corso Praticanti, in coordinamento con le altre unioni territoriali, per offrire una formazione pratica di qualità agli aspiranti professionisti. In qualità di tesoriere, De Martino ha inoltre espresso l’intento di consolidare i rapporti con gli sponsor per promuovere eventi a carattere formativo e professionale.

Mattia Magnani, confermato alle Comunicazioni Esterne, ha rilanciato con entusiasmo. “Continueremo a investire sulla visibilità e sulla comunicazione, facendo rete con altre realtà territoriali e professionali per promuovere la figura del giovane commercialista anche al di fuori dei contesti tecnici. Negli triennio passato, come unione abbiamo raggiunto risultati importanti in quanto: abbiamo aumentato significativamente il numero degli iscritti, abbiamo costruito solide collaborazioni con tutte le principali associazioni di categoria, creando un vero e proprio sistema di rete e ad ottobre 2024 abbiamo organizzato con successo il Congresso Nazionale dei giovani commercialisti, un evento che ha portato a Piacenza più di mille colleghi da tutta Italia, dando grande visibilità al nostro territorio e alla nostra realtà professionale. Per quanto riguarda i prossimi tre anni, l’impegno continuerà ad essere quello di rafforzare la presenza dell’Unione sul territorio e sui canali di comunicazione, con l’obiettivo di avvicinare sempre più giovani colleghi alla nostra Unione”. “Il mio ruolo – ha concluso Margherita Ferrante - sarà quello di garante della correttezza e del rispetto dei principi statutari, in un clima di confronto costruttivo e inclusivo». La partecipazione delle istituzioni comunali e dei rappresentanti delle associazioni di categoria ha confermato la crescente attenzione verso il lavoro svolto da UgdceC Piacenza. Un segnale importante che rafforza la sinergia tra giovani professionisti, politica e mondo produttivo locale”.

Pubblicato il 16 aprile 2025

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