Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Fondazione: 25,4 milioni in 1200 progetti per la comunità nel primo quadriennio

Giovanni Azzone e Roberto Reggi

Le fondazioni non sono più dei “bancomat” ma lavorano su progettualità, in rete con istituzioni e altre realtà. Un “cambio di ruolo” che la Fondazione di Piacenza e Vigevano sta interpretando utilizzando il metodo dei bandi, lavorando sul tema dell’autonomia, cioè orientando risorse importanti a favore di soggetti che realizzano progetti sostenibili nel tempo, capaci di avere un impatto per cambiare in meglio la società. “AttivAzioni di futuro”, questo il titolo dell’evento con cui l’ente di via Sant’Eufemia ha salutato il primo mandato di Roberto Reggi da presidente e l’attività del consiglio generale, chiamato all’ultimo atto, il prossimo 22 aprile, cioè l’approvazione del Bilancio, prima di passare la mano al nuovo gruppo di 15 consiglieri, già eletti. Questi, il giorno successivo, eleggeranno il nuovo presidente. Reggi, con molte probabilità, sarà riconfermato.

Venticinque milioni in quattro anni

L’evento conclusivo del mandato, che si è tenuto lunedì 14 aprile a Xnl, è servito a restituire alla comunità piacentina il bilancio degli ultimi quattro anni. Un bilancio “positivo”, afferma con convinzione il presidente Reggi, che annuncia di aver “applicato la regola d’oro per chi fa l’amministratore di una fondazione: conservare il patrimonio. Noi l’abbiamo accresciuto”. E infatti il patrimonio netto della Fondazione di Piacenza e Vigevano è passato, nel quadriennio, da 374,6 milioni a 386,5 milioni. È cambiata la “logica” delle erogazioni: i 25,4 milioni di euro di risorse messe a disposizione dalla Fondazione sono diventati 30 grazie al contributo di altri attori del territorio che hanno sposato gli obiettivi dell’ente di via Sant’Eufemia. Sono 1.200 i progetti realizzati nei quattro anni, molti dei quali – come la YouthBank, Energia in Comune e il nuovo bando per le Comunità energetiche – un’assoluta novità.

I “volti” della collaborazione

Nel salone di Xnl c’erano i rappresentanti delle realtà che collaborano con la Fondazione, dai Comuni all’Università Cattolica, dal Politecnico di Milano alla Fondazione La Ricerca, dall’Azienda sanitaria alla diocesi di Piacenza-Bobbio. E poi il mondo della cooperazione sociale, le associazioni culturali, la Caritas e le forze dell’ordine. Presenti i sindaci di Piacenza, Katia Tarasconi, Vernasca, Gian Luigi Molinari, Morfasso, Paolo Calestani, Travo, Roberta Valla, e la vicesindaco facente funzioni di Vigevano, Marzia Segù. In prima fila anche il vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Gervasoni. La Regione Emilia-Romagna era rappresentata dal consigliere Luca Quintavalla (Pd), presidente della commissione Politiche economiche. Durante l’incontro, alcuni “progetti bandiera” finanziati nel corso del quadriennio sono stati illustrati da Alessandra Tibollo di Kairòs (Vola Jonathan, realizzato insieme a una rete di cooperative e istituzioni), Manuela Barbieri di Unicoop (Restare in rete, realizzato insieme ad Auroradomus e Coopselios), Paolo Calestani, sindaco di Morfasso (Giardino sensoriale e Soggiorno Santa Franca), e infine Aicha Moudani e Edoardo Montenet che hanno spiegato il progetto YouthBank. In apertura, si è esibita l’Orchestra CinqueQuarti. L’incontro si è concluso con un brindisi solidale.

Reggi: “Progetti che contribuiscono a migliorare una comunità”

“Abbiamo avviato questo incontro sulle note delle ragazze e dei ragazzi di CinqueQuarti, l’ensemble di giovanissimi artisti che si è costituito grazie ai laboratori didattici che abbiamo sostenuto con il bando “Dalla classe all’orchestra” – ha sottolineato il presidente Reggi –. È un esempio di come i progetti riescano a crescere e ampliarsi, contribuendo a migliorare una comunità. La governance con cui ho avuto l’onore di condividere questi quattro anni ha cercato di sostenere al meglio il welfare, la didattica innovativa, la ricerca e la cultura, consapevoli di quanto un ente come il nostro possa contribuire a fare la differenza sul territorio. I miei personali ringraziamenti vanno alla squadra del Consiglio d’Amministrazione, al Consiglio Generale, alle Commissioni e all’intero staff. Sono certo che la Fondazione continuerà a “creare comunità” anche nelle sfide che impone il futuro, che ora è tutto da costruire”.

Azzone: “Quello dei Neet è il problema più grave della nostra società”

Ospite dell’evento del 14 aprile il presidente di Acri, l’associazione che raggruppa 86 Fondazioni e Casse di Risparmio italiane, Giovanni Azzone, a sua volta presidente della Fondazione Cariplo. “Amministriamo beni che le nostre comunità hanno messo da parte – ha detto – affinché diano frutto alle comunità stesse, rendendole più forti. Il nostro compito è creare sviluppo attraverso risorse e valore condiviso, così che queste risorse vadano a impattare sulla comunità. Esistono bisogni talmente grandi che nessuno può affrontare da solo: un esempio sono i Neet, che considero il problema più grave della nostra società. Una società che invecchia non può permettersi di perdere un numero di giovani che non studia e non lavora. Per combattere il fenomeno bisogna innanzitutto identificarli, poi ingaggiarli e formarli per renderli compatibili con un mondo del lavoro in continuo cambiamento e infine offrire loro opportunità. Per portare a termine tutti questi passaggi serve una rete: il mondo della scuola per identificarli, il terzo settore per ingaggiarli, la pubblica amministrazione per formarli e le imprese per inserirli nel mondo del lavoro”. Una fondazione, secondo Azzone, deve essere come un mediatore culturale. “Per gestire il patrimonio servono competenze professionali, conoscenza della comunità, credibilità e coordinamento tra fondazioni, perché siamo tutti parte di una stessa grande comunità. Le istituzioni vanno avanti a prescindere dalle persone, ma vivono sulle spalle di chi si impegna”.

Francesco Petronzio

Il Consiglio Generale uscente

Nelle foto: in alto, Roberto Reggi e Giovanni Azzone; sopra, il Consiglio generale uscente.

Il ruolo delle Fondazioni

L’incontro era organizzato anche per ragionare insieme sulle sfide che attendono le fondazioni bancarie e, in generale, istituzioni, enti e realtà impegnate nel supporto delle comunità. “Le Fondazioni di origine bancaria erogano ogni anno un po’ più di un miliardo di euro, circa tre quarti del Terzo Settore è finanziato da una Fondazione - ha sottolineato Giovanni Azzone nel corso del suo intervento -. È una grande responsabilità, per chi nei diversi ruoli si trova a dover scegliere i progetti che arrivano e non può sostenerli tutti, per forza di cose. Noi dobbiamo aiutare a creare sviluppo e valore condiviso, e fare in modo che le risorse vadano a intervenire sulle disuguaglianze”. Qual è il ruolo delle fondazioni? Secondo il presidente Azzone, il primo è avere competenze professionali, poi una conoscenza della comunità, ma anche la credibilità. “Da presidente di Acri – ha concluso – aggiungo il coordinamento tra fondazioni. Attraverso progetti di sistema, nazionali, ma anche lo scambio reciproco di esperienze, buone prassi e competenze tra enti”.

La situazione patrimoniale

Al termine di questo mandato, la situazione patrimoniale della Fondazione di Piacenza e Vigevano appare estremamente positiva. Nel 2024 Il patrimonio netto è passato dai 374,6 milioni del 2021 ai 386,541 milioni. Il rendimento lordo degli investimenti è salito al 4,74% (4,19% quattro anni prima). Inoltre, grazie all’incremento del valore di mercato del portafoglio finanziario (400 milioni di euro) – incremento pari a circa il 5% nel 2024 – si è consolidato ulteriormente il valore reale del patrimonio della Fondazione. I valori positivi sono la conseguenza di una politica di investimento accurata. Tra i punti chiave, la predisposizione di un’asset allocation strategica: un documento guida che, a partire dagli obiettivi della Fondazione, stabilisce come distribuire il patrimonio tra le diverse tipologie di investimento, tenendo conto del portafoglio nel suo insieme e dei possibili scenari futuri. Parallelamente, come risposta tattica all’improvviso aumento dei tassi d’interesse, la Fondazione ha aumentato gradualmente gli investimenti “illiquidi”, fondi di Private Equity e Private Debt con rendimenti più elevati e maggiore stabilità. Altro fattore determinante: sono state identificate e smobilizzate risorse che erano ferme e poco produttive, reinvestendole in portafogli obbligazionari selezionati con attenzione.

I numeri delle erogazioni

Le erogazioni sul territorio, da risorse proprie, nel corso del mandato sono state pari a 25,4 milioni di euro: una cifra che negli anni ha avuto un progressivo aumento, passando dai 4,86 milioni del 2021 ai 7,68 milioni del 2024. Con queste risorse si sono potuti realizzare a Piacenza e a Vigevano circa 1200 progetti, il cui valore complessivo è pari a circa 100 milioni di euro: si parla di un “effetto leva” di circa 3,9 punti. Da segnalare anche il coinvolgimento di partner istituzionali, che ha consentito di convogliare in questi anni circa 4,5 milioni di euro su obiettivi comuni, portando le risorse per il territorio a 30 milioni di euro. Un focus particolare meritano i bandi, avviati per la prima volta nel 2022: da allora ne sono stati promossi 17, compreso l’ultimissimo Bando CerS per lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e solidali, avviato solo alcuni giorni fa. Grazie ai 14 Bandi già conclusi è stato fornito supporto a 124 progetti, prevalentemente in ambito welfare, ricerca e educazione.

I tanti progetti

Nel corso dell’incontro a XNL hanno preso la parola, per testimoniare la loro esperienza, anche alcuni protagonisti dei progetti sostenuti in questi quattro anni. Una piccola selezione rappresentativa di quelli che sono stati i temi cruciali: il welfare all’insegna dell’inclusione promosso dal Bando Autonomie, testimoniato da Alessandra Tibollo, vicepresidente Kairòs e pedagogista, in rappresentanza di una grande rete (Kairos, Casa del Fanciullo, Le Nuvole, L’Ippogrifo, Protezione della Giovane, Dalla parte dei bambini, CIPM Emilia, Winner mestieri, Comune di Piacenza, Asp città di Piacenza) con il progetto “Vola Jonathan” per neo-maggiorenni che hanno vissuto nelle case protette. A seguire Manuela Barbieri, direttrice tecnica della cooperativa sociale Unicoop per il progetto "Restare in Rete" (sostenuto dal Bando Anziani) che con Unicoop, Auroradomus e Coopselios ha coinvolto quarantadue comuni della provincia di Piacenza per una risposta integrata e coordinata ai bisogni degli anziani in termini di assistenza domiciliare. Paolo Calestani, sindaco di Morfasso, ha fatto il punto di alcuni progetti pensati per sostenere i territori di montagna, come il Giardino Sensoriale al centro Filoss, e il servizio infermieristico destinato alla struttura per anziani “Soggiorno Santa Franca”. Infine, focus sul tema delle nuove generazioni con il modello YouthBank che unisce filantropia, imprenditorialità e protagonismo giovanile e che è stato raccontato dai suoi rappresentanti, Aicha Moudani e Edoardo Montenet.

(Ufficio Stampa Fondazione di Piacenza e Vigevano)

Pubblicato il 15 aprile 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente