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Notizie Varie

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L'uomo Gaep 2021 è Mario Padovani

Mario Padovani

 
Nei giorni scorsi i soci del GAEP si sono incontrati per il consueto pranzo sociale che è l’occasione per consegnare il riconoscimento “Uomo GAEP” che ogni anno viene assegnato a personalità e/o soci che si sono particolarmente distinti per le loro attività dedicate alla montagna o rivolte al sodalizio.
Quest’anno il riconoscimento è andato a Mario Padovani, reggente della Sottosezione del CAI di Fidenza.
Mario istruttore di escursionismo ha accompagnato sempre tanti appassionati in splendide escursioni in montagna. Da anni si dedica inoltre ad un’importante attività di divulgazione sulla sicurezza in montagna tenendo ogni anno un ciclo di serate che riguardano i più svariati argomenti, dall’abbigliamento, alla preparazione dello zaino, alle attrezzature, a come si procede su neve e su vie attrezzate. Mario è sempre stato molto vicino al GAEP e spesso ha tenuto incontri per i soci del sodalizio. Inoltre, con i Soci del CAI di Fidenza e del GAEP ha contribuito alla realizzazione del Sentiero Attrezzato Adolfo Ferrari sul nostro Appennino non lontano dal Rifugio Vincenzo Stoto.

Anche quest’anno il GAEP ha fatto realizzare per il premiato un’artistica piccozza in acciaio inossidabile realizzata da due Architetti Monica e Sara Rebessi con targa in argento e confezionata su di una cornice in legno. Per realizzare il manufatto sono state coinvolte tre attività produttive e artigianali del territorio piacentino.

Festa per i 90 anni del Gaep

Nei mesi soccorsi l’attività del GAEP è ripresa dopo due anni di rallentamento, dovuti alla pandemia, con la tradizionale Assemblea e come da tradizione con le prime escursioni sulla poca neve caduta durante l’inverno con punto di riferimento il rifugio GAEP.
Le escursioni sono poi continuate in Liguria, in Val d’Arda e con l’ultima escursione a Macugnaga ai piedi del Monte Rosa.
Prima della sospensione delle attività nel mese di agosto, il programma Cammina GAEP vede per l’ultimo fine settimana di luglio un’escursione tra Veneto e Alto Adige alle Alpi di Sesto. Riprenderanno poi nuovamente in settembre escursioni in Valle d’Aosta, Trentino, Lombardia, Veneto e Liguria, l’attività 2022 si concluderà poi con la Festa degli Escursionisti in Rifugio, occasione per festeggiare i 90 anni del GAEP.  

Le attività nel Rifugio “V.Stoto”  

Tanti anche gli ospiti in Rifugio, l’incontro interregionale dell’Alpinismo giovanile del CAI di Emilia-Romagna e Toscana ha visto 80 ospiti accampati in tenda, a seguire i ragazzi e le famiglie de “L’isola che non c’è”. Le parrocchie di San Sisto e Sant’Eufemia guidate da don Paolo Mascillongo hanno tenuto una settimana di attività.
Il Prof. Trespidi ha accompagnato le studentesse della V classe del Colombini in preparazione dell’esame di stato. Tanta musica poi in Rifugio con Marco Patanè ed il suo gruppo musicale.
I ragazzi di Calendasco sono poi venuti in vacanza con il loro Sindaco, un’occasione per abbandonare i telefonini e socializzare insieme, come si faceva una volta nei rifugi di montagna. Sono stati ospiti anche i ragazzi della comunità per minori Kairos di Piacenza.
Tornerà ancora in Rifugio il gruppo di ragazzi ed educatori della comunità L’Arco che ormai da anni passa alcuni giorni in Alta Val Nure. Famiglie, e gruppi di amici completano il quadro delle presenze per questa estate.
  Questi positivi risultati sono semplicemente la dimostrazione che lo sforzo che il GAEP con i suoi soci ancora oggi, dopo oltre novanta anni di storia e camminate in montagna, riesce ancora ad essere un punto di riferimento per il territorio piacentino.
Ulteriori informazioni sul sito www.gaep.it

Pubblicato il 26 luglio 2022

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Imprese turistiche: 445mila euro a disposizione per E-bike, giochi e attrezzature sportive

Bando Gal turismo

Attrezzature da esterno per ginnastica, fitness o giochi fissi per bambini, panchine, ombrelloni, tavolini e tende sospese, opere murarie per l’adeguamento delle strutture, l'acquisto di biciclette, anche e-bike o a pedalata assistita, per il cicloturismo, nuovi macchinari per cucina e bar, software per la raccolta delle ordinazioni, impianti di video sorveglianza.
Sono queste alcune delle voci di spesa ammissibili all'interno del bando “Qualificazione delle imprese turistiche” pubblicato dal Gal (Gruppo di Azione Locale) del Ducato in attuazione degli interventi previsti nel Piano di Azione Locale (Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Misura 19) dalla operazione B.2.6. L'avviso pubblico, la cui scadenza è stata prorogata al 30 settembre, è scaricabile del sito del Gal del Ducato, www.galdelducato.it, alla sezione bandi; si invitano pertanto le realtà possibilmente interessate a consultare la descrizione completa ed esaustiva contenuta nel bando per quanto riguarda le procedure specifiche alle quali attenersi per presentare domanda di contributo.

Il bando, i cui possibili beneficiari sono ditte individuali e società di persone, di capitale, cooperative e consortili, i consorzi definiti come micro e piccole imprese operanti all'interno del territorio di competenza del Gal del Ducato, mette a disposizione risorse per un ammontare complessivo di 445mila euro, con un contributo in conto capitale pari al 40% per microimprese comprese le ditte individuali e PMI in forma singola o associata, elevabile al 60% a determinate condizioni; i progetti devono prevedere spese ammissibili non inferiori a 10mila euro fino ad un ammontare massimo di 80mila euro. L’obiettivo dell'azione promossa dal Gal del Ducato è migliorare la qualità dell’offerta ricettiva e dei servizi turistici, ad esempio bar e attività di ristorazione o di supporto al cicloturismo, così da incrementare la fruizione del territorio secondo le finalità della Focus area P6A “Favorire la diversificazione, la creazione, lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione”.

Pubblicato il 26 luglio 2022

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Banca di Piacenza, inaugurata la nuova filiale di Voghera

Gruppo

La Banca di Piacenza ha inaugurato stamattina, 25 luglio, la nuova filiale di Voghera aperta in via Emilia, a due passi da piazza Duomo, di fronte al Teatro Sociale. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Paola Garlaschelli («Grazie per aver aperto una filiale in questo territorio», ha affermato) il cap. Antonio Trancuccio della locale Stazione dei Carabinieri, il marchese Obizzo Malaspina e alcuni clienti. Per la Banca hanno preso la parola il presidente del Cda Giuseppe Nenna (dopo aver ricordato la storia dell’Istituto di credito lunga 85 anni, ne ha sottolineato la diversità: «Noi apriamo sportelli, le altre li chiudono. Sopperiamo all’assenza delle grandi banche, che non riescono a garantire un servizio capillare sul territorio») e il presidente esecutivo Corrado Sforza Fogliani, che ha posto l’accento sul «legame importante tra Piacenza e Voghera, dove porteremo il nostro modo di fare banca. La nostra - ha rimarcato - è una banca seria, sana e solida che si basa sulla fiducia e sulla conoscenza delle persone».

Quella di Voghera è la terza filiale della Banca di Piacenza in territorio pavese, dopo quelle di Stradella (avviata nel 2005) e Zavattarello (presente dal 2007) e si sviluppa su una superficie di 190 metri quadrati (più 140 metri al piano interrato, dotato di sala riunioni), con quattro uffici di consulenza, servizio di cassette di sicurezza e area self service con Bancomat evoluto, dotato di funzione versamento. Lo Sportello - nato anche grazie alla preziosa collaborazione del consulente della Banca, Giancarlo Daglia - è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.20 e dalle 14.30 alle 16 (al pomeriggio si effettuano solo servizi di consulenza).

Con il direttore generale Angelo Antoniazzi, erano presenti per il popolare Istituto di credito anche il vicedirettore generale Pietro Boselli, i consiglieri d’amministrazione Domenico Capra e Maurizio Corvi Mora, Maria Luisa Maini del Collegio sindacale, Roberto Tagliaferri dell’Economato e Fabio Tonelli della Direzione crediti. Ha fatto gli onori di casa il responsabile della filiale Iorio Guerra. Il parroco don Pietro Sacchi, benedicendo i locali, ha sottolineato quanto sia importante avere attenzione per i rapporti umani. Gli intervenuti hanno ricevuto, a ricordo della giornata, la pubblicazione dedicata a Palazzo Galli (ora PalabancaEventi), prima sede operativa della Banca nel 1937.

La nuova filiale di Voghera rientra in una più ampia strategia di crescita messa a punto dal Consiglio di amministrazione della Banca di Piacenza (che con più di 50 tra Agenzie e Filiali, al momento si sviluppa in tre regioni - Emilia Romagna, Lombardia e Liguria - e sette province - Piacenza, Milano, Pavia, Cremona, Lodi, Parma, Genova) che prevede prossime aperture a Reggio Emilia, Modena e Pavia.

Nella foto, l'inaugurazione della nuova filiale della Banca di Piacenza a Voghera.

Pubblicato il 25 luglio 2022

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Il 28 luglio una messa per Genoveffa Landoni, a lungo accanto a mons. Bozzuffi

morta


È morta Genoveffa Landoni, 88 anni, per diverso tempo impegnata a fianco del sacerdote piacentino mons. Antonio Bozzuffi, già vicario generale del vescovo Enrico Manfredini e poi primo presidente dalla metà degli anni ’80 dell’allora neonato Istituto diocesano sostentamento del clero.
La signora Genoveffa, per tutti “Geno”, ora viveva a Cislago, il paese in provincia di Varese in cui era nata. Il suo funerale si svolge proprio a Cislago nella chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta giovedì 28 luglio alle ore 10. Contemporaneamente, stesso giorno e stessa ora, verrà ricordata dai piacentini che l’hanno conosciuta alla messa nella basilica di Sant’Antonino a Piacenza.
La sua salma verrà poi sepolta nel cimitero di Cislago.

Grande semplicità e tanta saggezza

La signora Genoveffa è stata accanto a mons. Bozzuffi per oltre 30 anni nella casa della di via Pace fino alla morte del sacerdote avvenuta nel marzo 2017. Genoveffa aveva prima assistito dai primi anni ’70 la mamma di mons. Bozzuffi. “Genoveffa - dice la prof.ssa Sannita Luppi - era molto affezionata a Piacenza. Aveva una grande semplicità, un carattere riservato ed era animata da grande fede e spirito di servizio. Rivelava una grande saggezza grazie alla quale era un punto di riferimento per diverse persone”. Genoveffa aveva fatto parte da giovane della comunità religiosa delle Piccole Serve del Sacro Cuore per gli ammalati poveri, oggi non più presente a Piacenza, ed era poi uscita dalla congregazione per motivi di salute.
La signora Genoveffa aveva condiviso da vicino la vita sacerdotale di mons. Bozzuffi. Di lui scriveva nel 2017 sulle colonne del nostro settimanale mons. Gianni Vincini, vicario episcopale della val d’Arda: “Don Antonio è stato un grande, grande nella fedeltà a Cristo ed alla Chiesa, ma anche per la forte personalità e per la qualità del suo ministero pastorale. Ovunque è passato ha lasciato un segno positivo, profondo, non dimenticabile. Come curato in San Paolo, in Azione Cattolica come assistente diocesano dei giovani della GIAC, come promotore ed animatore di Gioventù Studentesca, come insegnante di teologia morale in Seminario, di religione alle Magistrali e alla Scuola Infermiere, come cappellano Piccole Serve del Sacro Cuore per gli ammalati poveri, come riferimento e accompagnatore dei nostri missionari in Brasile, come formatore spirituale dei diaconi e degli aspiranti diaconi, come presidente dell’Istituto diocesano sostentamento clero e come Vicario generale”.

Pubblicato il 26 luglio 2022

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Nasce «Food-Er», l’università internazionale dell’agroalimentare: c’è anche la Cattolica

Universita agroalimentare

Dai nuovi metodi per la qualità e la sicurezza alla digitalizzazione e innovazione dei processi produttivi. Dalla riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni - consumi d’acqua, territori, emissioni – a nutrizione e salute. Dalla tracciabilità e dalla legislazione di settore al design e alla creatività applicati alla buona tavola. E molti altri temi e materie sui quali giovani talenti di ogni Paese potranno formarsi in Emilia-Romagna grazie a ‘Food-ER’, l’università internazionale dell’agroalimentare. Food-ER consentirà di progettare e avviare, entro il prossimo triennio, un insieme di attività di formazione tale che possa dare ai giovani gli strumenti per lavorare e dare risposte nuove nell’agri-food, guardando alla piena sostenibilità, anche in rapporto alla scarsità di risorse globali e ai cambiamenti climatici: master di secondo livello, laurea magistrale, alta formazione dedicata alle imprese, rafforzamento dei dottorati di ricerca. E di farlo a partire dalla Food Valley regionale, comparto d’eccellenza in Italia e a livello internazionale, col record europeo di prodotti Dop e Igp, aziende e gruppi industriali noti in tutto il mondo, così come saperi e tradizioni artigianali. ‘Food-ER, Emilia-Romagna International Network for Education and Industrial Research on Food and Beverage’ è il network voluto dalla Regione che vede insieme in primo luogo le quattro Università regionali, i soci fondatori: di Parma – capofila del progetto -, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara.

In Regione, a Bologna, la presentazione con il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, i rettori dell’Università di Parma, Paolo Andrei, Bologna, Giovanni Molari, Ferrara, Laura Ramacciotti, Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro. Oltre ai docenti dell’Università Cattolica di Milano, sede di Piacenza, Francesco Timpano e Marco Trevisan, e il presidente della Fondazione Its Tech&Food, Massimo Ambanelli. Ai soci soci fondatori si affiancano infatti come soci aggregati, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che già fa parte della Rete di Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna; il Clust-ER Agroalimentare, che riunisce soggetti pubblici e privati, centri di ricerca, imprese, enti di formazione; imprese regionali, sia quelle leader di filiera che le piccole e medie imprese, e i cinque quartieri fieristici internazionali: Bologna Fiere, Fiere di Parma, Fiere di Rimini - Ieg, Cesena, Fiere di Piacenza.

Il progetto si avvia con lo stanziamento di 3 milioni di euro da parte della Regione. Con l’obiettivo di rendere l’Emilia-Romagna un polo di attrazione di talenti internazionali e garantire un flusso costante di alte specializzazioni necessario anche alla crescita delle filiere produttive, alla creazione di imprese innovative e start-up tecnologiche nel settore agroalimentare, alla ricerca pubblica e privata, per diventare sempre più punto di riferimento nel Paese e all’estero nell’affrontare e risolvere problematiche di grande attualità, per uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle risorse naturali. I nuovi percorsi curriculari valorizzeranno le specializzazioni e le competenze espresse dai singoli territori, dalle Università e dalle imprese del settore.

Il progetto

Food-ER prevede lo sviluppo di un programma internazionale di alta formazione inter-ateneo, con una forte integrazione con il sistema industriale, un’offerta formativa riconoscibile ed inclusiva e il rilascio di titoli congiunti. L’offerta formativa attivata comprenderà: master di II livello, una laurea magistrale, alta formazione dedicata alle imprese, dottorati di ricerca rafforzati e coordinati. Sarà condivisa e realizzata esclusivamente in lingua inglese secondo un sistema di formazione “diffusa”, ossia costituito da diversi “pacchetti tematici” che potranno essere scelti dagli studenti al fine di completare il percorso di studio in maniera personalizzata e sulla base di specifiche esigenze. Il percorso progettato sarà sviluppato in connessione con le attività di ricerca, promuovendo e supportando la collaborazione tra i gruppi e le infrastrutture per la ricerca, facilitando le interazioni con i partner industriali e di ricerca nazionali ed internazionali. Le risorse saranno concentrate su progetti strategici che rispondano alle sfide globali del settore e alle esigenze delle imprese, anche acquisendo nuove risorse pubbliche e private. Il coinvolgimento delle imprese emiliano-romagnole nel progetto Food-ER permetterà di costruire un network di partner del settore che siano disposti a mettere in rete i loro impianti pilota a favore dello sviluppo delle competenze e di nuove tecnologie. Una volta a regime, Food-ER darà vita ad un incubatore/acceleratore verticale regionale caratterizzato da una forte connessione tra start up e tessuto industriale partner del progetto in un’ottica di collaborazione e Open Innovation.

Pubblicato il 25 luglio 2022

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