Il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale ha notificato, con apposito decreto, l’approvazione dei progetti presentati dal MCL, di cui alcuni in coprogrammazione e coprogettazione con altri enti e tra questi la Croce Rossa Italiana e Callysto. Le domande di partecipazione per i candidati volontari devono essere presentate entro e non oltre le ore 14 del 10 febbraio. Per quanto riguarda la provincia di Piacenza il progetto e la relativa sede risultano essere:
GIOVANI PER LA RINASCITA • PIACENZA (codice sede 158667), Piazzale delle Crociate 8, N. volontari 2 (di cui 1 volontario deve appartenere alla categoria “minori opportunità”, ovvero con difficoltà economiche).
CULTURAL ACTION • PIACENZA (codice sede 158667), Piazzale delle Crociate 8, N. volontari 2 (di cui 1 volontario deve appartenere alla categoria “minori opportunità”, ovvero con difficoltà economiche). Il tutto è pubblicato sul sito del MCL www.mcl.it: Area Servizio Civile Universale. Per qualsiasi ulteriore chiarimento, il Servizio Civile Universale del MCL è a disposizione ai numeri di telefono: 06/70475839 e 06/7005110, e attraverso l’indirizzo email: serviziocivilenazionalemcl [AT] mcl [DOT] it.
Il 2022 si è chiuso con circa 7,5 milioni di euro di stanziamenti a favore di iniziative sul territorio in ambito welfare, istruzione, ricerca e cultura. La Fondazione di Piacenza e Vigevano traccia il bilancio dell’attività sostenuta nell’anno, rendendo noto il dettaglio delle risorse utilizzate per le erogazioni: in tutto 7.458.000 euro che comprendono, oltre ai 6.000.000 di euro a disposizione per l’attività istituzionale, altre risorse derivanti da crediti d’imposta maturati sui rilevanti e molteplici progetti nazionali sostenuti, nonché da contributi condivisi con terzi (oltre 1.050.000 euro). Questo insieme di risorse ha alimentato complessivamente 266 progetti, a fronte di 364 richieste di contributo.
«È stato un anno impegnativo, per le criticità economiche e finanziarie che ben conosciamo, tuttavia siamo riusciti a destinare importanti risorse laddove il bisogno era più stringente – sottolinea il presidente Roberto Reggi tirando le somme dell’attività di questi mesi –. I tempi difficili ci impongono una selezione rigorosa dei progetti da realizzare, ma ci spingono anche ad accelerare sui processi di innovazione e di sviluppo e sulla necessità di costruire una rete di soggetti del territorio che sappia mettere in circolo fondi e esperienze virtuose e faccia da moltiplicatore sociale di effetti positivi. I bandi, che abbiamo sperimentato per la prima volta nel 2022, sono stati un ottimo alleato per realizzare questa sinergia, soprattutto in ambito welfare, il più bisognoso di supporto in questo difficile periodo storico».
Rispetto al totale di 266 progetti realizzati, 88 interventi sono frutto della terza e ultima sessione erogativa 2022, chiusa nell’ottobre scorso con un deliberato di oltre 1.760.000 euro. La parte più consistente di questi ha riguardato i progetti in ambito welfare, nei settori Volontariato, filantropia e beneficenza, Assistenza agli anziani e Famiglia e valori connessi. Rientrano in questo ambito alcuni grandi interventi, come un nuovo Centro Culturale per la terza età a Gragnano Trebbiense; la realizzazione a Ferriere della struttura per l’infanzia recentemente inaugurata “Il nido tra i boschi”, per bambini fino a tre anni; l’esperienza dei Clown Dottori e la Comicoterapia nella Pediatria dell’Ospedale di Piacenza; il progetto Star Drum di AIAS Vigevano, che utilizza gli strumenti a percussione per l’inclusione di giovani disabili.
Sempre tra i progetti approvati nell’ultima sessione, per l’educazione e la ricerca sono da segnalare il contributo annuale all’attività dell’Associazione PoliPiacenza nell’ambito dei percorsi formativi attivati sul territorio dal Politecnico e le borse di studio a favore degli studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Le attività nei settori Educazione, Istruzione e Formazione e Ricerca Scientifica e tecnologica – sottolinea il presidente Reggi – sono una grande scommessa: ci impongono di fare leva sui meccanismi di sviluppo del territorio ricercando ed attivando, anche in ambito internazionale, nuovi percorsi di didattica innovativa (ad esempio, l’applicazione del metodo “Rondine”)»
Infine, in ambito culturale, con la terza sessione erogativa è stato deliberato – tra gli altri – il sostegno alle grandi iniziative del territorio, come il Festival di teatro antico di Veleia, il Piacenza Jazz Fest, il Valtidone Festival, il Bobbio Film Festival e, a Vigevano, le attività culturali all’Auditorium San Dionigi e la messa in scena del Don Giovanni di Mozart al Teatro Cagnoni. Un altro stanziamento ha riguardato le attività promosse tramite XNL, il Centro di arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione. «Anche la cultura è un tassello importante della nostra attività sul territorio – conclude il presidente Reggi – e siamo felici che il grande sforzo che abbiamo promosso direttamente nel 2022 sia stato premiato anche da una testata prestigiosa come Art Tribune, che ha scelto Piacenza come “Città italiana dell’anno” grazie, in primis, alla manifestazione XNL Aperto. Su questa linea proseguiremo con i progetti che sono già in cantiere per il prossimo anno».
Si terrà venerdi 6 gennaio alle ore 15,45 l'inaugurazione a Gragnano del circolo mcl del Parco. Saranno presenti oltre alla dirigenza provinciale del MCL con il presidente provinciale e regionale Umberto Morelli, il sindaco della comunità locale Patrizia Calza e il parroco don Alessandro Ponticelli, che benedirà i locali della struttura di via Fratelli Rosselli seguirà. Seguirà un brindisi augurale per tutti i presenti.
Aperte le adesione per il servizio civile 2023
Nei giorni scorsi il responsabile del servizio civile del MCL ha comunicato che sono aperte le adesioni dei giovani dai 18 ai 28 anni che vogliono intraprendere e vivere l'esperienza del servizio civile. Alla sede provinciale di Piacenza è stato assegnato il progetto che coinvolgerà quattro giovani negli uffici di Piazzale Crociate. Le domande devono pervenire attraverso la piattaforma DOL all'indirizzo http:// domandeonline.servizio civile.it specificando il codice di sede 158667 con "Giovani per la rinascita" e "Cultural Action" entro e non oltre le ore 14,00 del 10 febbraio. Per informazioni contattare la sede provinciale mcl nei pomeriggi di martedi e giovedi dalle ore 16,00 alle ore 18,00 , oppure via mail mclpiacenza [AT] libero [DOT] it , servizocivilenazioanalemcl [AT] mcl [DOT] it.
L'Associazione Amici di San Colombano per l'Europa presieduta da Mauro Steffenini esprime il proprio cordoglio per il Papa Emerito che ebbe particolarmente a cuore il Santo irlandese e fu sempre vicino all'esperienza di impegno nella Chiesa da parte dell'Associazione.
Gli interventi di Papa Benedetto XVI su San Colombano nel corso del suo pontificato. Ultimo in ordine di tempo è quello contenuto nella Lettera ai Cattolici d’Irlanda del 19 marzo 2010, attesa in tutto il mondo come prima risposta al grave problema degli abusi nei confronti dei minori di cui si sono macchiati molti membri della Chiesa. Il Santo Padre invitando il popolo irlandese ad affrontare “le sfide del momento e riflettete sui contributi generosi, spesso eroici, offerti alla Chiesa e all’umanità dalle passate generazioni”, si affidava all’intercessione dei suoi molti santi e si soffermava sulla grande figura di Colombano perché “la Chiesa in Irlanda superi la presente crisi e ritorni ad essere un testimone convincente della verità e della bontà di Dio onnipotente, rese manifeste nel suo Figlio Gesù Cristo”.
Il primo discorso su San Colombano
Memorabile poi la catechesi pronunciata in Piazza San Pietro l’11 giugno 2008 durante l’Udienza Generale. Dopo due mercoledì dedicati alla figura di San Benedetto, Papa Ratzinger passò subito a delineare, in una mirabile sintesi, la poliedrica figura dell’Abate Irlandese come nessun pontefice fece prima di lui fece in 1400 anni. Ne tracciò brevemente il profilo toccando i tratti peculiari della sua vita, mettendo in luce la portata della sua opera e del suo insegnamento, e lo inquadrò principalmente nella dimensione europea dando ragione così alla storia, perché il monaco pellegrino in modo decisivo contribuì alla nascita della moderna Europa. In questa straordinaria occasione la statura morale e spirituale di Colombano si impose maestosa, come padre del monachesimo, come costruttore dell’identità europea per mezzo della predicazione del Vangelo e fu indicato come uno dei Padri fondatori dell’Europa. Con queste parole molto efficaci Benedetto XVI lo proclamò in qualche modo patrono della nostra Europa: “Con la sua energia spirituale, con la sua fede, è divenuto realmente uno dei padri dell'Europa, che ci mostra ancora oggi dove stanno le radici sulle quali può rinascere questa nostra Europa”. Il suo primo discorso pubblico su San Colombano Papa Benedetto lo pronunciò l’1 settembre 2006 ad Albano, in occasione dell’incontro con i sacerdoti durante la sua Visita Pastorale alla Diocesi. Era il giorno in cui i sacerdoti nell’ufficio delle letture leggevano un’istruzione di San Colombano. Parlando a braccio, rispondendo alla domanda rivoltagli da P. Giuseppe Zane, vicario ad omnia di 83 anni su alcuni problemi di vita dei preti il Santo Padre così si esprimeva: ”Oggi abbiamo avuto questo meraviglioso commento di san Colombano su Cristo fonte di “acqua viva” alla quale beviamo. Pregando incontriamo anche le sofferenze del popolo di Dio, oggi. Queste preghiere ci fanno pensare alla vita di ogni giorno e ci guidano all’incontro con la gente di oggi. Ci illuminano in questo incontro, perché in esso non portiamo soltanto la nostra propria, piccola intelligenza, il nostro amore di Dio, ma impariamo, attraverso questa Parola di Dio, anche a portare Dio a loro. Questo essi aspettano: che portiamo loro l’ “acqua viva”, della quale parla oggi san Colombano”.
Il caro Papa non mancava di menzionare San Colombano ad ogni incontro che aveva con mons. Gianni Ambrosio, che salutava ogni volta come il custode delle spoglie e della memoria dell’Abate irlandese. Il Vescovo di Piacenza-Bobbio, che fu anche Vice-Presidente della CO.ME.CE, ama spesso ricordare quel colloquio avuto a margine della visita ad limina apostolorum dei vescovi dell’Emilia Romagna. Rivolgendosi a lui il Papa ebbe a dire riguardo Colombano: «Uomo severo che ha favorito l’unità dell’Europa nella fede in Cristo!». Era l’1 febbraio 2013, pochi giorni prima della rinuncia al soglio petrino. Solo qualche giorno più tardi intuimmo come nel trinomio: severità, Europa e fede ci lasciava una sintesi del suo spendersi per la Chiesa lungo gli anni del suo pontificato e che a santi come Benedetto e Colombano si era sempre ispirato. Papa Benedetto è stato il pontefice, che più di ogni altro, nella storia della Chiesa, riconobbe l’importanza del contributo di Colombano per la civiltà e la storia dell’Europa e accompagnò, sostenne e avvalorò l’impegno che si sta portando avanti nel nome di questa figura chiave a favore di coloro che lavorano in qualunque modo alla costruzione dell’unità dell’Europa e perché le sue radici cristiane non siano rinnegate. A conferma della sua vicinanza a questa nostra “minoranza creativa” - come Papa Ratzinger amava definire esperienze come la nostra – volle manifestare più concretamente la Sua approvazione. Era venerdì 8 febbraio quando il Segretario di Stato mi avvisava telefonicamente, tramite il suo segretario personale, che il Santo Padre accordava per giovedì 28 febbraio alle ore 12,20 un’udienza privata a un gruppo di vescovi sottoscrittori della “petizione dei Colombano patrono d’Europa” che avevano così l’occasione di illustrare la richiesta a Lui indirizzata e consegnare i registri con le tante firme raccolte a sostegno. Solo tre giorni dopo il Santo Padre dava l’annuncio della rinuncia al ministero petrino che ha colpito e commosso tutti profondamente. I sentimenti di incredulità e di smarrimento di fronte alla notizia si intrecciavano con i sentimenti di speranza affinché l’impegno di sensibilizzazione attorno alla figura di san Colombano come santo europeo, testimoniato dalle tante firme di vescovi, arcivescovi e cardinali e tante altre autorità, fosse portato per tempo alla Sua conoscenza! Si è sperato che l’incontro avvenisse ugualmente fino a quando, solo una settimana dopo, dalla stessa segreteria vaticana giunse la comunicazione che il card. Bertone annullava l’udienza prevista in agenda e che ogni decisione in merito veniva rinviata al nuovo “governo della Chiesa”. Questo è stato per noi tutti Papa Benedetto, a lui la riconoscenza e la gratitudine di tutta la famiglia colombaniana!
Mauro Steffenini
Nella foto, papa Benedetto XVI durante un'udienza generale. (foto Ansa/Sir)
La Provincia di Piacenza ha stanziato la cifra di 160mila euro in un triennio per garantire la sicurezza delle scuole superiori di sua competenza, prese di mira dai ladri e dai vandali nelle ultime settimane. Si tratta di 34 telecamere e due impianti di allarme che sono in fase di installazione a Piacenza e provincia. Dei 160mila euro, 50mila euro serviranno per le tecnologie, 110mila euro per la collaborazione con la società di vigilanza privata “Metronotte Piacenza”. “È un problema già evidenziato da tempo – ha dichiarato la presidente Monica Patelli, illustrando l’importante iniziativa dell’ente già avviata la scorsa estate -, le scuole hanno subito incursioni, furti, problemi. I dirigenti scolastici sono allarmati”. Le telecamere e gli impianti d’allarme saranno collegati con la centrale di “Metronotte Piacenza”. “In un momento nel quale - ha aggiunto anche la vicepresidente Patrizia Calza - le risorse dovrebbero essere utilizzato per migliorare la didattica degli studenti, in particolare degli istituti tecnici, siamo costretti ad usare questi fondi per gli impianti di sicurezza”.
In questi giorni di chiusura delle scuole è in corso il completamento dell’installazione delle infrastrutture (telecamere, impianti di collegamento e ponti radio) negli edifici. “Nel corso del 2023 - ha aggiunto Patelli - gli uffici provinciali ne monitoreranno l’efficacia, per poi fare valutazioni concrete sulla base dei risultati effettivi. La speranza, ovviamente, è che queste azioni svolgano una efficace azione di deterrenza rispetto ad effrazioni e furti”. Degli ultimi episodi di questo tipo si era parlato anche nel più recente Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, presieduto dal Prefetto: “Anche in quella sede potrebbe essere utile - ha osservato Calza - un momento di analisi e di confronto sulle misure varate dalla Provincia, coinvolgendo - con le Forze dell’Ordine - anche le Polizie locali. In questa fase preventiva saranno preziosi contributo ed esperienza delle realtà, come Confindustria, che si sono sempre dimostrate sensibili e di aiuto di fronte ai casi di furti di attrezzature utilizzate in aule e laboratori scolastici”. Telecamere e allarmi saranno collegati con la centrale operativa di Metronotte Piacenza.
Gli interventi
Al polo scolastico di Castel San Giovanni 4 telecamere. Al polo scolastico “E. Mattei” di Fiorenzuola d’Arda: mantenimento e potenziamento degli impianti di allarme sui tre edifici scolastici, con servizio di pronto intervento di pattuglia in caso di allarme scattato. Il potenziamento prevede l’installazione di rilevatori presso punti strategici (ad esempio i laboratori) degli edifici. Diversamente da altri istituti, a Fiorenzuola d’Arda si è deciso di mantenere, potenziandoli, gli impianti di allarme, in quanto già presenti in tutte le palazzine del campus scolastico.
Presso la scuola superiore di Borgonovo Val Tidone (sede staccata dell’istituto “A. Volta” di Castel San Giovanni): mantenimento e potenziamento dell’impianto di allarme con servizio di pronto intervento di pattuglia in caso di allarme scattato. Come a Fiorenzuola d’Arda, anche a Borgonovo si è deciso di mantenere, potenziandolo, l’impianto di allarme, in quanto già presente nell’edificio della scuola superiore. Al polo scolastico “Raineri-Marcora” di Piacenza 4 telecamere. Al liceo “G. M. Colombini”, sede principale di viale Beverora a Piacenza, 3 telecamere. Al liceo “L. Respighi, sede principale di piazzale Genova, 7 telecamere. Al liceo “M. Gioia”, sede principale di viale Risorgimento a Piacenza, 5 telecamere. All’istituto commerciale “G. D. Romagnosi” di Piacenza, 3 telecamere. Presso le palestre scolastiche di largo Brigata, 2 telecamere. Presso i laboratori tecnici dell’istituto “Marconi-Leonardo” in via Negri a Piacenza, 2 telecamere. All’interno dell’immobile “Ex-Leonardo” (sede staccata dei licei “G. M. Colombini” e “L. Respighi”) 2 telecamere. Presso l’istituto professionale “A. Casali” di Piacenza, 2 telecamere.
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