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Il Vescovo ai giuristi e ai rotariani: il Signore abita gli spazi ordinari

giuristi

“Dio abita la nostra realtà, sta in mezzo a noi”: con queste parole mons. Adriano Cevolotto, commentando il vangelo della liturgia, il 20 dicembre, nella chiesa di San Pietro a Piacenza, ha invitato i Giuristi Cattolici e i membri del Rotary Club Farnese, a riconoscere il Signore nella quotidianità della vita.
La celebrazione, presieduta dal Vescovo e concelebrata da don Ezio Molinari, parroco di San Pietro, è stata preceduta dai saluti dell’avvocato Livio Podrecca, presidente dei Giuristi Cattolici, che ha sottolineato l’importanza dell’Eucaristia nel clima natalizio. “Questa liturgia con il nostro pastore e vescovo - ha evidenziato Podrecca - ci fa comprendere come il nome, per la nostra associazione, di cattolici, ci inserisce a pieno titolo nella chiesa, lavorando per l’attuazione dei principi cristiani nella legislazione”.

Dio sceglie una donna semplice

Nella messa, in prossimità del Natale, mons. Cevolotto si è soffermato sulla figura di Maria che accoglie, con il suo sì, Gesù che si fa uomo ed entra nella storia.
“La prima porta di accesso nella storia del Dio con noi - ha sottolineato il Vescovo - è la Galilea, dove Cristo ha vissuto fino ai 30 anni. Un luogo di contaminazione tra popoli e culture, una terra marginale rispetto al centro religioso di Gerusalemme”.
Questa riflessione ha dato modo a mons. Cevolotto di far comprendere come il Signore abita negli spazi ordinari, e sceglie una donna semplice, una persona del popolo. Dio inoltre nasce a Betlemme nei sobborghi di Gerusalemme fuori dal culto ufficiale. “Anche il Vangelo dell’Annunciazione - ha aggiunto il Vescovo - afferma che l’Angelo si allontana da Maria ed ella si ritrova sola, cercando di dare un senso a questi accadimenti misteriosi”.

Gesù va verso le periferie

In effetti, il Figlio di Dio non sceglie Gerusalemme come luogo della sua incarnazione ma Betlemme e Nazaret, due villaggi periferici, lontani dai clamori della cronaca e del potere del tempo.
Le considerazioni del Vescovo si sono allineate alle parole di papa Francesco che dice: “Sempre Gesù va verso le periferie. E questo ci deve dare tanta fiducia, perché il Signore conosce le periferie del nostro cuore, le periferie della nostra anima, le periferie della nostra società, della nostra città, della nostra famiglia, cioè quella parte un po’ oscura che noi non facciamo vedere forse per vergogna”.

La bontà del Natale

Al termine della celebrazione, accompagnata dalla musica di Jessika Caratti al clarinetto e di Michela Mikamori all’organo, il dott. Franco Pugliese, presidente del Rotary Club Farnese, ha manifestato la sua emozione scaturita dalla liturgia che gli ha evocato ricordi di infanzia. “Dio dona a noi suo Figlio - ha concluso Pugliese - ci dona il suo amore ed anche noi, con il Rotary, cerchiamo di imitare, con piccoli gesti di condivisione, la grandezza di questo altruismo che scaturisce dal Natale”.

Riccardo Tonna

sala

Nelle foto, la messa del Vescovo alla presenza dei giuristi cattolici e rotariani.

Pubblicato il 21 dicembre 2022

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