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Lectio divina con don Paolo Salvadori: l'importanza dell'ascolto nella fede

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“Come la pioggia e la neve”: sono le parole del libro di Isaia al centro dell’incontro biblico guidato da don Paolo Salvadori, noto biblista di Parma, svoltosi il 26 gennaio, al centro “Il Samaritano” di Piacenza. Durante questo evento, Salvadori ha condotto una Lectio Divina incentrata sul capitolo 55 del libro di Isaia, una delle parti più profonde e stimolanti delle Scritture.
La Lectio Divina è un metodo antico di lettura e meditazione dei testi sacri, che si concentra su un'approfondita riflessione dei passaggi biblici. Don Salvadori ha guidato i partecipanti attraverso un'analisi dettagliata del testo, sottolineando gli elementi portanti del brano come: il dinamismo, la struttura, i personaggi, gli aggettivi, i verbi, le azioni, la qualità delle azioni, i tempi delle azioni, il contesto prossimo e remoto e i testi affini.

Avere sete di Dio

Nel suo approfondimento, Salvadori ha richiamato l'immagine biblica della parola di Dio, di Isaia 55, paragonata alla pioggia e alla neve, che scendono dal cielo per nutrire la terra, fornendo seme al seminatore e pane da mangiare. Ha poi collegato questo passaggio alla cattività babilonese, un periodo di grande sofferenza per il popolo ebreo. In questo contesto, Isaia ha esortato il popolo ad avere sete di Dio e ad ascoltare la sua parola. Questo brano biblico è stato anche collegato alla Lettera ai Romani di San Paolo capitolo 10 e agli insegnamenti di Sant'Ireneo, uno dei Padri della Chiesa, che parlava di come vino e pane, attraverso la Parola di Dio, diventino eucaristia, cioè il corpo e il sangue di Cristo. Salvadori ha sottolineato l'importanza fondamentale dell'ascolto nella fede cristiana.

Cercare il Signore

Nel contesto dell'esilio, il popolo ebraico aveva perso la fiducia e si era rassegnato, scambiando la fede per la tranquillità. Salvadori ha messo in guardia i cristiani di oggi dal fare lo stesso errore, sacrificando la radicalità del Vangelo per una vita più tranquilla e senza preoccupazioni. Alla luce di questi insegnamenti, il relatore ha sottolineato come il profeta Isaia ci esorta a cercare il Signore, utilizzando un linguaggio che parla di paternità e perdono e suscitando una nostalgia di Dio. Isaia offre parole di speranza, promettendo che, nonostante le sofferenze, il popolo vedrà la luce e queste saranno l'inizio di una guarigione, di una speranza e di una nuova vita. Queste parole trovano pieno compimento in Cristo Gesù, come affermato da San Paolo in Romani capitolo 11.

La ricchezza della Parola di Dio

Al termine della lectio, don Salvadori ha invitato i presenti a un momento prolungato di silenzio per la riflessione personale. L'evento si è poi concluso con l’ intervento di don Paolo Mascilongo, responsabile del Sab (Servizio Apostolato Biblico) di Piacenza, che ha ricordato le parole di papa Francesco in occasione della Domenica della Parola, evidenziando la ricchezza della sacra Scrittura, l'importanza dello Spirito Santo e la perenne novità dei testi biblici.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 28 gennaio 2024

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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