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Doppio appuntamento per la rassegna teatrale della Famiglia Piasinteina

commedia

La rassegna dialettale Corrado Sforza Fogliani arriva ad un appuntamento particolarmente significativo per la Famiglia Piasinteina. Il 31 gennaio ed il 1 febbraio alle ore 21 al Teatro President doppio appuntamento con la Compagnia teatrale della Famiglia Piasinteina con la messa in scena della commedia “Forse l’era mèi andä a cà ad Tondi”, realizzata completamente “in casa”, dalla Famiglia: testo, musiche, sceneggiatura, preparazione e regia allestito il tutto da collaboratori del sodalizio. Infatti autore della commedia è Fabrizio Solenghi che, oltre ad essere poeta vincitore più volte del Premio Valente Faustini, è consigliere della Famiglia Piasinteina ed ha partecipato alla Scuola di dialetto Luigi Paraboschi.
Peraltro ricorre quest’anno il 25° anniversario di fondazione della compagnia teatrale (è prevista a maggio un evento speciale che ricorderà i momenti significativi della compagnia). Purtroppo la celebrazione avviene in un momento particolare con la prematura scomparsa del collaboratore ed amico Luciano Del Giudice e questa commedia viene svolta in suo omaggio.
Professionale, sempre disponibile, Luciano, ha sempre generosamente messo le proprie competenze artistiche e musicali, al servizio delle varie manifestazioni della Famiglia.

La rassegna dialettale Corrado Sforza Fogliani è realizzata grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza e con il Patrocinio del Comune di Piacenza.
Nel clima dimesso di una casa di riposo, riprende vigore l’energia di una antica amicizia di gioventù. Tale circostanza, si concretizza in un progetto di evasione studiato nei particolari. L’evento porta i fuggitivi in un circolo ricreativo per anziani, dove si rispolverano emozioni che il tempo aveva cancellato. La vicenda, regala ai protagonisti attimi di adrenalina ormai dimenticati. Nonostante il finale non particolarmente favorevole a loro, si aprono orizzonti orientati al futuro e alla speranza.
Luisa, Mirella Girometti; Rusina, Daniela Balordi; Teresa, Manuela Costa; Gina, Alessandra Faleggi; Pirein, Fabio Agosti; Franco, Ivan Chiesa; Carlo, Salvatore Lodigiani; Gino, Carlo Pinotti; Luigi, Cesare Ometti; Enrico, Paolo Tramelli; Egidia, Annalisa Missieri; Letizia, Desiree Bongiorni; Carla Alessandra Faleggi; Maresciallo  Pino Spiaggi; Appuntato, Bruno Tramelli.
Rammentatrice Monica Dallacasagrande; assistenti di scena Mirella Girometti e Daniela Balordi.
Registrazione video Cravedi produzione immagini, acconciature e trucchi Idea Uno S.n.c. di Bisagni Debora &Nicelli Emilia. Regìa di Pino Spiaggi.
Posto unico non numerato € 12 - Soci Famiglia Piasinteina € 5 - Under 18 Gratuito -
Prevendita: CITY BAR, Via Manfredi 33 da Lunedì a Sabato dalle ore 7 alle 19 - Info e prenotazioni: tel. 351 8728156 da lunedì a Sabato dalle 15 alle 19.

Nella foto, la Compagnia teatrale della Famiglia Piasinteina.

Pubblicato il 28 gennaio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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