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Grande emozione al concerto del Vallongina in Cattedrale

concerto natale vallongina

E' stata un'occasione per ascoltare e conoscere la grande musica. Il 26 dicembre scorso, in uno scenario consono al genere proposto, la Cattedrale di Piacenza, è stato eseguito il Gloria RV589, per coro e orchestra, opera sacra di Antonio Vivaldi definita da molti musicologi il suo capolavoro, certamente una delle sue prime opere vocali. Composizione di grande respiro le cui sonorità si innalzavano armoniosamente verso la cupola del Guercino ora con la dolcezza della preghiera, ora con animo gioioso, ora con esuberanza giovanile, sonorità catturate dal pubblico con la forza della mente per rendere più intenso e lungo il piacere che deriva dall'ascolto. Esecutori i cantori del Coro Vallongina e i maestri dell'Orchestra sinfonica dei Colli Morenici con le voci soliste Elena Maffi soprano e Romina Tomasoni mezzosoprano diretti dal maestro direttore e concertatore don Roberto Scotti, degni interpreti di cotanta bellezza, che ha seguito gli spettatori ben oltre l'ultima nota della serata.

Natale in Chorus, o Gran Concerto di Natale ha fatto il pieno di pubblico in una serata solitamente da trascorrere in famiglia, ma il risultato dell'evento, inserito nelle celebrazioni dei 900 anni del Duomo di Piacenza, induce a sperare che possa diventare una piacevole tradizione. Musica mirabile e ottimi artisti che hanno scandito i tempi liturgici del Natale, come aveva richiamato il vescovo Adriano Cevolotto portando il saluto della diocesi in apertura di concerto. In apertura la glorificazione della madre di Gesù con l'Ave Maria di Bach-Gounod e le più famose arie natalizie: Stille Nacht, Cantique de Noel, Bianco Natale e Les Anges dans nos campagnes. Poi il momento centrale, il Gloria di Vivaldi con l'Alleluia di Händel, in chiusura, a significare la maestosa costruzione voluta nove secoli fa dalla comunità piacentina nel tentativo di magnificare Dio.
Al programma ufficiale era stato anteposto, a sorpresa, un brano di musica profana con il canto di speranza - stante il lungo e doloroso tempo del Covid che da quasi due anni si è impossessato delle nostre vite -
Rinascerò, rinascerai composto da Roby Facchinetti e dedicato alla sua città natale, la martoriata Bergamo, facendo pervenire lo spartito, per amicizia, al Coro Vallongina, che lo aveva già proposto nel concerto del 2 ottobre scorso nella Collegiata di Fiorenzuola. Voce solista era quella di Pierantonio Marra.
L'appuntamento,
realizzato con il contributo di FEDERCORI (Federazione Cori Italiani) e Associazione Chorus Inside Emilia, era stato patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Comitato per le celebrazioni dei 900 anni della Cattedrale di Piacenza e dal Comune di Piacenza.

I prossimi impegni del Coro Vallongina, che danno il senso alla ripartenza dell'attività, sono previsti per il 7 maggio a Ferrara (Requiem di Mozart), il 2 giugno a Fiorenzuola e il 25esimo Festival Alta Pusteria dal 15 al 19 giugno. Ma il calendario è solo agli inizi.

Maria Vittoria Gazzola

Pubblicato l'11 gennaio 2022

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Nella foto di Del Papa il concerto in Cattedrale del Vallongina diretto da don Roberto Scotti.

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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