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Notizie Varie

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Solidarietà e arte al servizio della comunità

Mario Idda e Gian Francesco Amoroso 

L’attività del Lions Club Piacenza Host, si è focalizzata su una serie di eventi significativi che hanno evidenziato l'impegno del Club nel servire la comunità locale.
Uno dei momenti salienti è stato l'incontro con Mario Idda, il direttore Caritas della diocesi di Piacenza e Bobbio. L’occasione ha permesso di mettere in luce i molteplici ambiti di intervento della Caritas, come l’Emporio Solidale, la mensa e i dormitori per i senza tetto che negli ultimi anni hanno registrato un aumento esponenziale di richieste soddisfatte grazie all’impegno di una rete capillare di volontari.
L'argomento dei senza tetto, con un focus sulle donne in tale condizione e su altre situazioni spesso trascurate che coinvolgono individui invisibili alla società, ha catturato un notevole interesse durante il dibattito. Da questo è scaturito un intenso dialogo, caratterizzato da tre parole chiave ricorrenti: Ascolto, Aiuto e Accoglienza.

La fragilità delle donne in questa situazione di svantaggio è stata colta come una priorità da affrontare, e il Lions Club Piacenza Host ha risposto con un service dedicato alla solidarietà, per offrire loro il sostegno di cui hanno bisogno dimostrare un impegno saldo nel servire la comunità e nel promuovere il benessere sociale attraverso un approccio pratico e un dialogo costruttivo. Parimenti, in ambito culturale, il Club ha organizzato un incontro che ha suscitato grande interesse tra i partecipanti intitolato "L'arte riflette e fa riflettere". Protagonisti della piacevole serata Silvia Galletti, socia Lions Club Piacenza Host e Germano Pontevichi, Art Director e Visual Identity per fondazioni e musei, che hanno arricchito la sala con alcune delle loro opere recentemente esposte a Milano. La presenza degli autori e la loro capacità di trasmettere il significato e la profondità delle proprie opere hanno arricchito l'esperienza dell'evento offrendo spunti di riflessione da parte di tutti i presenti. La serata ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza del Rotary Club Sant'Antonino, evidenziando il valore della collaborazione interassociativa nel promuovere la cultura e l'arte nella comunità.

Nella foto, Mario Idda e Gian Francesco Amoroso.

Pubbllicato il 21 maggio 2024

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Il ct Italia Under 21: «L’allenatore è un educatore, lo sport deve trasmettere valori»

GARDELLA SERIOLI FERRON NUNZIATA ALBERICI BRUZZONE

“L’allenatore, oltre al calcio, deve essere un educatore che insegna i valori ai ragazzi”. Ne è convinto il commissario tecnico dell’Italia under 21 Carmine Nunziata, che è intervenuto insieme ad alcuni membri del suo staff – il preparatore dei portieri Fabrizio Ferron e il dirigente Gianfranco Serioli – all’incontro “Crescere uomini capaci di giocare”, organizzato dal comitato Figc di Piacenza in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e tenutosi nell’auditorium dell’ateneo di via Emilia Parmense lunedì 20 maggio, davanti a un folto pubblico di giovanissimi calciatori accompagnati dai loro allenatori e dirigenti. L’incontro è stato introdotto da Daniele Bruzzone, professore ordinario della facoltà di Scienze della formazione, e moderato da Angelo Gardella, delegato Figc di Piacenza. “Lo sport trasmette valori importanti come condivisione, lealtà e rispetto – ha detto Nunziata – sono cose che porteranno con sé per tutta la vita. E i genitori dovrebbero lasciare tranquilli i ragazzi, permettendo loro di praticare lo sport che vogliono”.

Il caso Fagioli e l’Europeo in Slovacchia

Il ct Nunziata ha risposto alle domande dei cronisti a margine dell’incontro. Sulla squalifica di Nicolò Fagioli, centrocampista piacentino della Juventus, per illeciti legati alle scommesse – tra l’altro Fagioli ha appena scontato i sette mesi di stop ed è rientrato in campo lunedì sera nel match fra Bologna e Juventus – il tecnico della Nazionale ha detto che il calciatore “ha commesso un errore nel suo percorso di vita, che può capitare a chiunque. Lo conosco bene – ha detto il ct – l’ho avuto nell’under 17, e sono sicuro che abbia capito gli errori fatti. Resta un patrimonio del calcio italiano”. Alla domanda se l’aspetto economico possa influire negativamente rispetto ai valori dello sport, Nunziata ha rassicurato dicendo che “incide poco, perché riguarda una piccola parte di calciatori. Noi dobbiamo – ha ribadito – insegnare loro i valori fin da bambini. E per farlo c’è bisogno che non si pensi al risultato, ma che si metta il ragazzo al centro del progetto”. Venendo all’aspetto agonistico, gli azzurrini hanno di fronte le ultime tre gare del girone di qualificazione al campionato europeo che si svolgerà nel 2025 in Slovacchia. Di fronte a sé la Nazionale avrà San Marino, Norvegia e Irlanda. Attualmente l’Italia guida la classifica del girone con soli due punti in più dell’Irlanda e tre in più della Norvegia (entrambe però hanno una partita in meno). “Siamo messi bene – ha commentato il ct Nunziata – ma abbiamo ancora tre gare non facili per qualificarci. Il nostro obiettivo sono gli europei in Slovacchia, il gruppo è composto da ragazzi con valori importanti che condividono il nostro stesso obiettivo”.

“Oggi si punta subito a essere protagonisti, ma vanno ripresi i valori”

Ferron, 58 anni, per una vita ha difeso i pali di importanti club di massima serie, fra cui Atalanta, Sampdoria e Inter. “Nella mia generazione gli allenatori e le società guardavano alla crescita della persona e ai valori come l’educazione, il rispetto e il confronto. E, andando avanti, la cultura di altri ragazzi che venivano dall’estero ha accresciuto questi princìpi. Il mondo di oggi è diverso, sono cambiati i ragazzi e soprattutto i genitori. Si punta subito ad arrivare, ad essere protagonisti senza fare fatica, senza capire che bisogna confrontarsi, oggi forse ancor più di ieri. La difficoltà di tanti ragazzi dipende dalle famiglie: ci vuole più cultura dello sport, della vita, dell’educazione, della crescita e della formazione anche da parte dei genitori”. I valori, oggi più che ieri, si fa fatica a trasmetterli ai ragazzi. Ma l’obiettivo di allenatori-educatori e dirigenti non cambia. “Il nostro credo è far divertire i ragazzi facendoli crescere – ha spiegato Simone Alberici, presidente del comitato Figc Emilia-Romagna e vicepresidente nazionale del Settore giovanile e scolastico della Federazione -. Prima si formano le persone e poi i calciatori e le calciatrici. La nostra regione ospita diversi eventi della Nazionale: c’è stata l’under 21 al Mazza (di Ferrara, nda) con la Turchia il 26 marzo e ci sarà una doppietta il 4 giugno con l’Italia femminile al Mazza e la maschile al Dall’Ara (di Bologna, nda)”.

pubb

“Non si può togliere lo sport
dalla vita di un ragazzo”

Gianfranco Serioli, oggi dirigente accompagnatore della Nazionale under 21, è una vecchia conoscenza del calcio piacentino. Per quattro anni, dal 1984 al 1988, ha vestito la maglia biancorossa, poi un anno al Fiorenzuola nella stagione 1994/95 per poi terminare la carriera (1997-2000) alla Castellana. Da allenatore si è seduto sulle panchine di Pontenurese, River Club e San Nicolò. Serioli, nel corso del suo intervento, ha ribadito il ruolo cardine dello sport nella vita dei ragazzi. “La società di oggi è sedentaria, lo sono gli adulti e anche i giovani. Il binomio sport e cultura è perfetto perché significa che lo sport ha un valore educativo, come la scuola. Non si può togliere lo sport dalla vita di un ragazzo, è troppo importante. E nello sport il sacrificio va premiato: alla vostra età – ha detto rivolgendosi ai giovanissimi calciatori seduti nelle prime file – devono giocare tutti, ma solo chi se lo merita deve essere valorizzato”. Serioli ha invitato i ragazzi a non considerare la sconfitta come “una nemica”; tuttavia, con una battuta, ha detto che “nel rispetto di regole e avversari, quando scendiamo in campo cerchiamo sempre di non uscire con quell’amica quella sera: dobbiamo essere severi con noi stessi per dare il nostro meglio”.

Francesco Petronzio

Nelle foto: in alto, da sinistra, Angelo Gardella, Gianfranco Serioli, Fabrizio Ferron, Carmine Nunziata, Simone Alberici, Daniele Bruzzone e il pubblico in sala.

Pubblicato il 21 maggio 2024

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CNA, i vertici con Dario Costantini ricevuti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

mattarella costantini

Una delegazione dei vertici nazionali di CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa,  è stata ricevuta nei giorni scorsi al Quirinale dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. La delegazione, guidata da Presidente nazionale di CNA, limprenditore piacentino Dario Costantini, era composta anche dal Segretario Generale, Otello Gregorini, e dai dai Vicepresidenti della Confederazione.
Nel corso del cordiale colloquio, Costantini ha ringraziato il Presidente della Repubblica per l
incontro che rappresenta un segnale di grande attenzione nei confronti del mondo dellartigianato, per i valori che esprime e per il ruolo economico e sociale. Costantini inoltre ha illustrato al Presidente Mattarella alcuni progetti sui quali è impegnata la Confederazione, in particolare lo sviluppo dellautoproduzione di energia da fonti rinnovabili, e la promozione del lavoro attraverso i corridoi professionali basata su un intenso e costruttivo rapporto con le scuole per rilanciare la ricca e preziosa tradizione del saper fare artigiano.
Il Presidente Costantini, il Segretario Gregorini e la delegazione della CNA, nell
occasione, hanno rivolto un invito al Presidente della Repubblica Mattarella per la sua presenza in occasione dellassemblea della Confederazione del 2026, anno in cui verrà celebrato lottantesimo anniversario di fondazione di CNA.
È stata una grande emozioneha commentato il Presidente Costantini esprimere al Presidente della Repubblica la profonda fiducia nella sua persona e nel ruolo che svolge a nome della Confederazione e di tutte le imprenditrici e imprenditori che contribuiscono con passione al benessere economico e sociale dellItalia. Lartigianato e limpresa diffusa rappresentano un importante e qualificato fattore di coesione e tenuta sociale che danno vigore alleconomia del Paese. Il Presidente Mattarella si è dimostrato molto interessato al lavoro che la nostra Confederazione svolge quotidianamente su tutto il territorio nazionale per la tutela e la crescita dellartigianato, riconoscendo in questo settore un fondamentale volano di sviluppo economico-sociale del nostro Paese.

Pubblicato il 19 maggio 2024

Nella foto, Dario Costantini con Sergio Mattarella.

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Scuola, le lezioni ripartiranno lunedì 16 settembre

Scuola date inizio e fine

Suonerà la mattina di lunedì 16 settembre la campanella del rientro a scuola per gli oltre cinquecentomila studenti dell’Emilia-Romagna, mentre l’ultima giornata di lezioni sarà il 6 giugno 2025. Il via libera al calendario dell’anno scolastico 2024-2025 è arrivato dalla Giunta regionale e riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione (elementari e medie), sia quelle del secondo ciclo del sistema di istruzione (superiori) e formazione (IeFP). Le lezioni saranno sospese in occasione della commemorazione dei defunti, 2 novembre 2024, delle vacanze natalizie dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 e delle vacanze pasquali dal 17 al 22 aprile 2025.

Il calendario scolastico 2024-2025 è stabilito dalla Giunta regionale in attuazione di quanto disposto con la propria deliberazione 353 del 2012, condiviso con il Comitato di Coordinamento Istituzionale che è sede di partenariato e di collaborazione istituzionale fra Regione, Province e Comuni, in merito alle politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro. La deliberazione individua sempre il 15 settembre come data di inizio delle lezioni, a meno che non ricada di sabato o domenica come quest’anno: nel qual caso si slitta al primo giorno lavorativo successivo. La stessa delibera, applicata da 13 anni, prevede che ogni anno scolastico si concluda il 6 giugno, con la possibilità - se la data ricade di sabato o domenica - di anticipare la chiusura al giorno lavorativo precedente quello festivo o posticiparla, se necessario, per garantire la soglia dei 205 giorni di attività didattiche.

La normativa nazionale, infatti, stabilisce che l'anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica, oltre ad un significativo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori programmi didattici e educativi. Nell’ambito delle proprie competenze, la Regione Emilia-Romagna ha fissato in cinque giorni aggiuntivi il periodo per gli interventi didattici ed educativi: le giornate complessive sono dunque 205. Le Autonomie scolastiche potranno articolare i giorni aggiuntivi anche in termini di ore, quantificate in misura forfettaria in numero di 30. Fatte salve le date di inizio e fine lezioni, le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario secondo le esigenze specifiche previste nell’ambito del proprio Piano dell’offerta formativa. Confermata anche la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche, con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera della Regione: la scelta deve essere in linea con le finalità del Piano dell’offerta formativa e le decisioni degli organi collegiali della scuola interessata e richiede l’intesa con il Comune d’appartenenza.

Pubblicato il 20 maggio 2024

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Sei eventi in programma per la neonata associazione «Marciatori dell’Alta Val Tidone»

Marciatori dellAlta Val Tidone

Si è costituito ufficialmente il primo maggio, con un incontro in Comune, il consiglio della nuova Associazione di promozione sportiva dilettantistica "Marciatori dell'Alta Val Tidone", che raggruppa appassionati del territorio e della pratica sportiva, uniti dal motto latino "Audenter", arditamente. Il consiglio è composto da Carlo Fontana, Elia Messina, Romana Franzini, Sergio Ferlisi, accolti nella sede comunale di Nibbiano dal consigliere con delega a contatti con scuole e associazioni sportive e politiche giovanili Stefano Fulgosi. “Ci guida uno spirito di amicizia, di passione per il nostro territorio e dalla voglia di farlo scoprire a chi vorrà partecipare ai nostri appuntamenti», dicono i consiglieri dell’associazione, che hanno presentato il calendario degli appuntamenti - un mix di consolidati e nuovi eventi - in fase di definizione per il 2024, sotto l’egida del Csi, Centro Sportivo Italiano”.

La prima camminata il 26 maggio

Si parte il 26 maggio con la camminata in preghiera al Santuario della Madonna del Monte, per passare poi al 23 giugno, con la ripresa della tradizionale Marcia dell’Alta Val Tidone, giunta alla 53esima edizione con partenza da Cicogni su tre percorsi di 6, 12 e 19 chilometri. Il 4 agosto, nell’ambito della Sagra della Torta di Pasta Frolla di Pecorara, ritorna l’ormai tradizionale Marcia delle Lanterne da Montemartino a Pecorara. Nella prima domenica di settembre la Marcia di Genepreto e, infine, il 2 novembre la chiusura con la Marcia dei fantasmi, tra sport e goliardia. “È un piacere salutare la costituzione di questa nuova associazione – commenta Stefano Fulgosi – che rinnova antiche tradizioni come la marcia dell’Alta Val Tidone e ne introduce di nuove. Nel ringraziarli, a nome del sindaco Franco Albertini e di tutta l’Amministrazione comunale, ci piace anche sottolineare con soddisfazione e piacere come abbiano scelto proprio il termine Audenter per il loro logo che compare anche nello stemma comunale a simboleggiare lo spirito di condivisione che ci unisce”.

Pubblicato il 18 maggio 2024

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