Nuovo lutto nel mondo dell’alpinismo piacentino. Dopo Luca Bernini, istruttore del Club alpino italiano di Piacenza, morto a 35 anni a inizio giugno in un incidente sul versante svizzero del Cervino, sabato 22 giugno ha perso la vita il 33enne Marco Massera, precipitato a 3mila metri di quota sulla cima Presanella in Trentino. Massera, originario di Lusurasco, da qualche anno si era trasferito nel Mantovano e faceva parte della scuola di alpinismo del Cai veronese; nell’escursone era insieme a un compagno di cordata che è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato dai soccorsi all’ospedale Santa Chiara di Trento. Marco Massera è fratello di Ilaria, fino a pochi mesi fa presidente dell’Azione Cattolica della diocesi di Piacenza-Bobbio. Anch’egli è cresciuto all’interno dell’associazione. Tecnico agronomo, dopo un’esperienza di lavoro a Fiorenzuola, si era sposato e viveva a San Giorgio Bigarello nel mantovano.
Si è chiuso sugli stessi valori del 2023 il primo trimestre 2024 per la produzione della manifattura piacentina; un’assoluta stabilità sui volumi che, in ogni caso, si contrappone al deciso calo registrato in Emilia-Romagna, dove la produzione è risultata in calo del 3,7%. In questo contesto di replica dei volumi provinciali 2023 spicca, però, l’aumento del fatturato, cresciuto complessivamente del 3,0% (a livello regionale, al contrario, si registra una flessione del 3,5%), e del 2,8% sui mercati esteri (-1,1% il dato regionale). A evidenziare questi andamenti sono le analisi dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese, che evidenziano comunque criticità sugli ordinativi totali; i dati evidenziano, infatti, un calo dell’1,3% (il dato regionale è in flessione del 2,1%), dato che però peggiora sui mercati esteri (-7,9%), rispetto ad una crescita, seppur moderata, dello 0,1% regionale. Il grado di utilizzo degli impianti risulta dell’82,3% (quasi otto punti al di sopra della media regionale) e 21,6 sono le settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del trimestre, contro una media regionale di 11,8.
Per l’artigianato manifatturiero, nel primo trimestre 2024, rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente, si evidenzia un rallentamento nella produzione del 2,8% (migliore del -4,8% regionale), con un contemporaneo rallentamento degli ordinativi complessivi del 2,1% (il dato regionale è -4,7%) e di quelli esteri del 6,9% (rispetto al calo regionale del 5,0%). Il fatturato scende complessivamente dell’1,6% (contro un -4,9% regionale) e dell’8,5% sui mercati esteri (-5,2% il dato regionale). Il grado di utilizzo degli impianti, infine, con il 70,3% appare inferiore al dato complessivo dell’industria a Piacenza (82,3%), sebbene si riveli di poco superiore alla media regionale del 69,6%. Le settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del trimestre sono 7,2, praticamente in linea con la media regionale.
Trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa su tutto il territorio regionale e per assicurare, già a partire dal 2024, un milione di prestazioni in più, incrementando mediamente di oltre il 20% il numero di visite ed esami diagnostici monitorati dal Piano regionale di governo delle liste d'attesa. Sono le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per ridurre i tempi di attesa attualmente previsti per l’accesso a visite ed esami clinici specialistici (le cosiddette prestazioni specialistiche ambulatoriali) erogati dal Servizio sanitario pubblico. Anche a Piacenza, secondo il piano condiviso dopo la delibera 620 del 15 aprile scorso, richiamata dalla recentissima determinazione regionale (num. 11172 del 04/06/2024), l’Azienda sanitaria sta mettendo in atto una serie di misure concrete per perseguire un incremento di offerta sia di visite specialistiche che di esami diagnostici. Il piano delle azioni previste verrà presentato – tra gli altri – anche alle organizzazioni sindacali, con una serie di incontri già calendarizzati. Osservando l’andamento di quest’ultimo quinquennio si evince che già nel 2023 il numero complessivo di prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale era tornato molto vicino a quelle pre pandemia (2019) e riteniamo molto verosimile che nell’anno in corso si possa realizzare il “sorpasso”. Non solo più prestazioni, ma anche miglioramento delle tempistiche di erogazione che saranno più contenute per la parte di prestazioni monitorate dalla Regione e che devono essere fornite entro 30 giorni (visite specialistiche) o 60 (esami diagnostici), secondo le differenti priorità assegnate dalle prescrizioni specialistiche. Alla fine del 2021 questa “tempistica” a Piacenza era rispettata nel 71% dei casi, ovvero 71 cittadini su 100 ricevevano la prestazione nelle tempistiche coerenti con le prescrizioni del medico; l’anno successivo si è saliti all’84%, mentre alla fine del 2023 oltre novanta prestazioni su 100 (91%) venivano garantite nel rispetto dei tempi massimi previsti.
Quest’anno l’obiettivo è quello di consentire ai cittadini di usufruire, in maniera più uniforme e omogenea, di una maggiore offerta di prestazioni, che prenda in considerazione sia quelle monitorate a livello regionale (es: visita oculistica), sia quelle non monitorate , ma comunque molto richieste dai cittadini (es: visita geriatrica, antalgica, ematologica, nefrologica), senza perdere mai di vista l’appropriatezza prescrittiva. Stiamo lavorando, come concordato con la Regione con i nostri professionisti per adeguare i livelli di produzione qualitativi e quantitativi. Come stabilito dalle delibere riportate sopra, va sottolineato che “l’incremento della produzione debba essere garantito in via prioritaria in ambito pubblico e solo in via residuale mediante l’incremento di acquisto di prestazioni dalle strutture private accreditate”. In prima battuta si sta operando, in stretta sinergia con i direttori delle unità operative, per riorganizzare al meglio le attività in modo da incrementare quella ambulatoriale e quindi il numero di ambulatori attivi settimanalmente oltre che la fascia oraria di attività del singolo ambulatorio. Si tratta nei fatti di una attività di incremento dell’efficienza produttiva che si riesce a realizzare grazie al lavoro sinergico che l’azienda ha ottenuto con i professionisti. Questo consentirà di offrire alla cittadinanza prestazioni anche dopo le 18 e ogni sabato mattina, ovvero in fasce orarie aggiuntive. I fondi messi a disposizione dalla Regione consentono alle aziende di poter ricorrere anche all’erogazione di “prestazioni aggiuntive” con remunerazione specifica, aumentata a 100 euro/ora per il personale medico e a 50 euro/ora per il personale dedicato alla assistenza in area infermieristica, ma anche tecnico. L’adesione volontaria a tali prestazioni, da parte dei professionisti, si sta dimostrando uno strumento efficace. L’Azienda, anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, sta inoltre perseguendo con grande costanza e attenzione il ricorso a nuove assunzioni soprattutto nelle aree specialistiche che presentano maggiori difficoltà di organico (Urologia, Dermatologia, Chirurgia Vascolare), specialità rispetto alle quali gli attuali concorsi in atto hanno fornito alcuni esiti positivi in termini di partecipanti. Verranno quindi effettuate nove nuove assunzioni tra le quali radiologi, cardiologi, allergologi, chirurghi, reumatologi, dermatologi.
Partirà dalle frazioni cittadine, nel mese di luglio, la distribuzione dei nuovi contenitori per la raccolta domiciliare dei rifiuti in ogni casa, nelle attività produttive e artigianali, in negozi e uffici. Il nuovo metodo, che prevede l’introduzione di un sistema elettronico in grado di rilevare e misurare la quota di indifferenziato prodotta dalle singole utenze, sarà avviato con una fase di sperimentazione che non comporterà, per gli utenti, variazioni alla tariffazione del servizio, ma consentirà a tutti di familiarizzare con il cambiamento. Gli operatori incaricati da Iren, identificabili tramite tesserino nominativo, consegneranno a domicilio il nuovo bidoncino grigio destinato al conferimento dei rifiuti indifferenziati e nell’occasione forniranno tutte le informazioni necessarie. In caso di dubbi, i cittadini potranno contattare il numero verde di Customer Care Ambientale dell’azienda, 800-212607, per verificare l’identità degli addetti.
Verranno inoltre allestite, nelle zone progressivamente interessate dalla distribuzione, le postazioni del Punto Ambiente Mobile di Iren, che sarà a disposizione dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 con il seguente calendario: sabato 13 luglio a Gerbido, nel piazzale della Cooperativa; mercoledì 17 a Roncaglia, di fronte al civico 2 di via Voltone Decca; sabato 20 luglio a Montale, nel piazzale antistante il centro commerciale in via Emilia Parmense 186; mercoledì 24 a Mucinasso, nel parcheggio di via Artegna; sabato 27 luglio a La Verza, nel parcheggio di via Caracciolo; il 3 agosto a Quarto, sul piazzale tra Strada Regina e via Dalla Chiesa; il 10 agosto, infine, a Vallera, all’angolo tra Strada di Vallera e via Berti.
Contestualmente, a partire dal mese di luglio e nelle stesse zone indicate, saranno consegnati a ciascuna utenza i nuovi contenitori per la carta, che per il necessario adeguamento alle normative europee passeranno dal colore giallo al blu. Non cambierà nulla per le altre tipologie – grigio per l’indifferenziato, marrone per gli scarti alimentari e organici, verde per le campane stradali del vetro – e restano per il momento invariati i contenitori stradali per la raccolta di plastica e barattolame, ma in futuro questi ultimi sono destinati alla sostituzione con analoghi bidoni gialli.
Per informazioni e chiarimenti, è sempre possibile rivolgersi agli EcoSportelli di via Sopramuro 15 (da lunedì a venerdì 8.30 - 16.30, sabato 8.30 - 12.30) e via Pietro Cella 1/1A (da lunedì a venerdì 8.30 - 13.30 e 14.30 - 17.30, sabato 8.30 - 12.30). Inoltre, scaricando gratuitamente l’App Iren Ambiente su smartphone o tablet è possibile accedere a tutti i servizi ambientali del Comune.
La Regione Emilia-Romagna assegna 200mila euro di budget in più alla Destinazione Turistica Emilia per implementare la promo commercializzazione ed attrarre più visitatori. Cresce la promo commercializzazione turistica di Visit Emilia, l’ente della destinazione che abbraccia il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Il 20 giugno si è riunita la cabina di regia regionale: un incontro, a cui hanno partecipato il presidente di Visit Emilia Simone Fornasari e il vice presidente Lorenzo Lavagetto durante il quale l’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini ha proposto lo stanziamento di 200mila euro (tra i 400mila disponibili in avanzo) alla Destinazione Turistica Emilia.
Dal prossimo autunno le risorse saranno maggiori, in modo che Visit Emilia possa implementare le sue attività turistiche, utilizzando gli strumenti più efficaci, dal digitale ai social, dai servizi televisivi agli eventi e ai convegni, per favorire la crescita di pernottamenti e soggiorni, con l’obiettivo di attrarre visitatori con alta capacità di spesa. «Un risultato davvero importantissimo - commenta il presidente di Visit Emilia Simone Fornasari -, che dimostra la grande attenzione della Regione Emilia-Romagna nei confronti dell’Emilia, una destinazione di grandi eccellenze e una rilevante fonte di incoming turistico a livello regionale. Ci impegneremo affinché queste risorse vengano catalizzate nel modo migliore per incentivare la promo commercializzazione di tutto il territorio. Ringrazio a nome di tutti i rappresentanti delle amministrazioni della nostra destinazione l’Assessore Andrea Corsini per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’Emilia». «Importante sottolineare - aggiunge il vice presidente Lorenzo Lavagetto - che in pochi mesi dall'insediamento, questo consiglio di amministrazione ha già raggiunto l'obiettivo di un incremento consistente di risorse regionali a beneficio del territorio e della sua promozione. Stiamo lavorando da pochi mesi e abbiamo saputo dare, da subito, una risposta concreta alle polemiche sollevate da chi ci ha preceduto, alle quali abbiamo risposto con il lavoro di squadra e con i fatti».
Nella foto, Stefano Bonaccini con Simone Fornasari.
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