Si è svolta nel comune di Ferriere un’importante esercitazione da parte del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna che ha coinvolto 15 tecnici della stazione monte Alfeo e circa 70 operatori della Protezione Civile provenienti da differenti realtà, tra cui le Unità Cinofile. Scenario delle esercitazioni volte al ritrovamento di presunti scomparsi sono state le zone boschive impervie dell’Alta Valnure nei pressi dello Chalet Rocca dei Folli, mentre il Ccr (Centro Coordinamento e Ricerca) è stato posizionato a Ferriere. La giornata si è svolta mettendo in condivisione le tante competenze degli enti presenti: da un lato quelle tecniche e altamente qualificate del Soccorso Alpino, specializzato in recupero e ricerca in ambiente impervio; dall'altro le competenze in ambito di ricerca della Protezione Civile che può vantare l'ausilio di sistemi tecnologici di ricerca assai specifici. La giornata è stata voluta ed organizzata con lo scopo di conoscere al meglio le reciproche realtà e apprendere il modus operandi di entrambe in modo da poter collaborare al meglio in futuro nel caso in cui si presentino situazioni di emergenza o ricerca di persone scomparse. L'evento, estremamente proficuo e collaborativo, si è concluso al meglio condividendo il terzo tempo offerto dalla Protezione Civile.
È stato ricordato domenica 17 novembre a Gragnano, a distanza di 80 anni dalla morte, il partigiano Ugo Paraboschi, nativo di Gossolengo. Il 17 novembre 1944 nel tentativo di difendere la propria brigata che stava risalendo verso la collina è stato ucciso presso lo stabilimento della "Gragnanese" dove ora è ricordato da un cippo. Nato a Gossolengo, cattolico, scout, partecipante anche alla campagna d’Etiopia, dopo l’8 settembre del 1943, 34enne, nonostante fosse diventato padre da pochi mesi, fece la scelta di partecipare al movimento della Resistenza. Quando fu raccolto e portato al cimitero di Momeliano dove la sua famiglia era sfollata, indossava ancora il cinturone dell’associazione scoutista. “Aldilà della medaglia d'argento che gli fu attribuita rimane l'esempio di un uomo tutto d'un pezzo, capace di scelte difficili e pericolose”, si legge nella nota dell’Amministrazione comunale di Gragnano.
La sua storia finora poco nota è stata riscoperta grazie al lavoro di approfondimento storico svolto dall’assessore Alberto Frattola il cui intervento, in sala, in occasione della cerimonia avvenuta in Sala Consiliare, è stato particolarmente apprezzato da tutti i presenti e, in particolare, dalle nipoti di Paraboschi, Ughetta e Maria Teresa Percivalli intervenute all'evento. La prima in particolare ha raccontato alcuni episodi della vita familiare, del rapporto tra il padre e lo zio che, nonostante idee diverse, si rispettavano profondamente lanciando a tutti i presenti un messaggio di riconciliazione. Questo invito è stato ripreso in conclusione dallo stesso sindaco Patrizia Calza rivolgendosi in particolare ai ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi presenti sia presso il Cippo sia in sala Consiliare.
La storia locale interseca la storia nazionale e ci interroga. Guardiamo al presente con attenzione perché le conquiste di libertà e democrazia di tutti coloro che come Paraboschi hanno scelto di sacrificare la propria vita, non vengano dimenticate e cerchiamo sempre di guardare all’altro con rispetto così come chiede anche la nostra Costituzione”. Alla cerimonia erano presenti oltre a diversi consiglieri e assessori del Comune di Gragnano e rappresentanti di Associazioni locali, anche Salvatore Scafuto in rappresentanza del Comune di Piacenza, Mario Spezia, Romano Repetti e Simone Cherchi in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Anpi provinciale e Anpi Val Luretta che ha voluto l’iniziativa e ha posto l’omaggio floreale al cippo.
Il circolo MCL e la parrocchia di Gragnano organizzano per domenica 24 novembre la 41ª edizione della tradizionale festa del Ringraziamento. Il programma della giornata prevede: ore 9,00 -17,00 Apertura centro di raccolta generi alimentari a favore della Caritas parrocchiale ore 10,00 Ritrovo macchine agricole presso la piazza della Chiesa ore 10,30 messa e benedizione macchine agricole ore 12,15 presso l'oratorio "Polentata in famiglia ". Per partecipare al pranzo occorre prenotarsi entro il 21 novembre via SMS o WATSAPP al 348 2265679; è previsto anche l'asporto. Al termine delle celebrazioni eucaristiche parrocchiali verrà distribuito il messaggio della CEI per la giornata del Ringraziamento "La Speranza per il domani. Verso un' agricoltura più sostenibile". La giornata del Ringraziamento per gli organizzatori da sempre ma ancor di più in questi momenti difficili di crisi economica sociale, vuole essere un pubblico e solenne atto di benedizione a Dio per rendergli grazie, invocare i suoi favori e per condividere i frutti della terra con i fratelli più poveri in difficoltà economica. Di questi beni tutti sono fruitori, perciò il Ringraziamento a Dio e la sua richiesta di aiuto sono un dovere non solo del mondo agricolo, ma un impegni di ogni uomo e donna di buona volontà.
Si mostra in calo il mercato del lavoro in provincia di Piacenza. Sono 2.490, infatti, i nuovi contratti previsti per il mese di novembre e 6.590 quelli per il trimestre novembre-gennaio; sia su base mensile che trimestrale, i valori appaiono in flessione rispetto a quelli dello scorso anno (rispettivamente -6% e -7,4%). I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, evidenziano che le attivazioni previste per novembre 2023 si concentreranno per il 75,1% nel settore dei servizi, con 1.870 nuovi contratti e un -7,9% rispetto al novembre 2023 e, per il 55 %, saranno in capo ad aziende con 50 o più dipendenti. Nell’ambito del comparto, il più elevato numero di nuovi contratti è previsto per il commercio con 870 nuovi contratti (dato quasi triplicato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), i servizi alle imprese con 550 nuovi contratti (-56% sul novembre 2023), i servizi di alloggio e ristorazione con 250 nuovi contratti (+8,7%) ed i servizi alle persone con 200 nuovi contratti (-13%). Stabile, invece, il numero di nuovi contratti previsti nell’industria, con 620 attivazioni che risultano il frutto di una crescita dell’industria in senso stretto (490 nuovi contratti, +2,1%) e di un calo delle costruzioni (130 nuovi contratti in meno, con un -7,1%). Nel 20% dei casi – rileva la Camera di Commercio – i nuovi contratti previsti saranno stabili, cioè a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’80% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altre forme con durata predefinita). I nuovi contratti interesseranno per una quota del 38% giovani con meno di trent’anni; nel 55% dei nuovi contratti è comunque richiesto il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Anche a novembre le aziende incontreranno difficoltà nel reperimento di alcune figure professionali, complessivamente in 50 casi su 100.
Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, tra le figure di più difficile reperimento vi sono gli specialisti in discipline artistico-espressive (nell’86,1% dei casi), i tecnici della salute (nell’84,6% dei casi) ed i tecnici dei rapporti con i mercati (nel 64,2% dei casi, di difficile reperimento). Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, sono di più difficile reperimento i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (nel 92,3% dei casi), gli operatori della cura estetica (nel 57,1% dei casi) e gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (52% dei casi). Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di fonditori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (89% dei casi), di operai specializzati nell’installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (85% dei casi) e di operai per macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (83,3%).
Accesso a certificati e servizi digitali direttamente nell’ufficio postale: questa la novità per nove comuni della montagna piacentina, nell’annuncio di Poste Italiane. Le aree interne dell’Appennino Piacentino affrontano da tempo il problema dello spopolamento – ricorda Poste - fenomeno derivante della crisi demografica in atto a cui si aggiunge un forte invecchiamento della popolazione, come rilevato dall’Istat nel Rapporto annuale 2024 presentato a Palazzo Montecitorio il 15 maggio scorso. Quando parliamo di aree interne della provincia di Piacenza ci riferiamo ai nove comuni dell’area appenninica - Coli, Bobbio, Cerignale, Corte Brugnatella, Ottone, Piozzano, Travo, Zerba e Alta Val Tidone - con circa 15 mila abitanti e distanti dai centri che offrono servizi essenziali, ma ricchi di risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura grazie a secolari processi di antropizzazione. Oggi la sfida più grande per questi territori è la necessità di produrre risposte concrete attraverso progetti che consentono la costruzione di una nuova infrastruttura urbana in grado di sviluppare un’idea di sostenibilità economica, sociale e culturale che passi anche attraverso un processo di digitalizzazione delle imprese e delle amministrazioni pubbliche, attraverso l’erogazione di servizi essenziali per essere più attrattavi ai giovani.
“Poste Italiane, grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” approvato con il Dl 59/2021 e finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr – prosegue la nota stampa - ha abbracciato il problema sostenendo attivamente la crescita delle comunità periferiche, facilitando la vita dei cittadini grazie a un veloce e tecnologico accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. I cittadini residenti o domiciliati in questi nove comuni, recandosi in ufficio postale, possono richiedere certificati anagrafici e di stato civile, previdenziali e per le pratiche di volontaria giurisdizione, secondo quanto contenuto nella convenzione firmata fra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Giustizia e Poste Italiane, quale soggetto attuatore. Ad esempio, gli abitanti di Ottone, hanno il tribunale a una distanza di oltre 70 chilometri, stessa identica cosa per l’Inps. Per ottenere una serie di certificati oggi devono percorrere più di 150 chilometri. Non sarà più così, troveranno ciò che cercano all’ufficio postale, con un beneficio per loro stessi e per l’ambiente”. “Non solo nuovi servizi - conclude Poste Italiane - ma anche uffici postali più accoglienti per clientela e personale. Ecco allora un cambiamento dei loro abituali layout prestando particolare attenzione al miglioramento del confort ambientale attraverso la realizzazione di sportelli relazionali ribassati e interni più luminosi, prestando particolare attenzione per agevolare l’accesso dei servizi grazie alla dotazione di pavimenti e corsie per ipovedenti. Grazie a questi investimenti, Poste Italiane continua a garantire una presenza costante sul territorio piacentino, dimostrando concretamente la propria vicinanza alle esigenze di tutti i cittadini”.
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