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Notizie Varie

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Ucid: intelligenza artificiale e sostenibilità ambientale, sociale, economica

ucid

Nel salone del Circolo dell’Unione, il 28 ottobre, gremito da una platea interessata ed attenta, ed alla presenza di alcune autorità cittadine (tra cui il  Prefetto di Piacenza, dott. Paolo Ponta), Manlio d’Agostino Panebianco, docente a corsi universitari di Cyberanalysis & Data Protection, membro del BASC Università Milano Bicocca, accreditato all’European Data Protection Board EDPB’s Support Pool of Experts, Membro del Comitato di Presidenza e Direttore del Dipartimento “AI & Social-Economic Sustainability” di E.N.I.A. (Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale) e Membro del Comitato Scientifico di Federprivacy, ha parlato della relazione tra “Artificial Intelligence e sostenibilità ambientale, economica, sociale”.
La conferenza promossa ed organizzata dall’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), è stata introdotta dal presidente della locale sezione, dottor Giuseppe Ghittoni, è stata sviluppata dal relatore in modo interattivo con i partecipanti, evidenziando l’importanza non solo di comprendere l’evoluzione tecnologica, ma soprattutto di essere consapevole di quali siano le opportunità ed i rischi.

D’Agostino Panebianco ha evidenziato come «il binomio Intelligenza Artificiale e sostenibilità non può che essere inquadrato in una strategia G-Local (come illustrato da Zygmunt Bauman), in cui è necessario considerare tanto le caratteristiche e le specificità del contesto territoriale delle singole realtà locali, quanto le evoluzioni del contesto internazionale», continuando attraverso una disamina dei cambiamenti in corso (molto interessante, la considerazione sulla modificazione del modello decisionale e delle relative responsabilità). Una particolare attenzione l’illustre relatore l’ha voluta porre sull’antropocentrismo che non può essere un obiettivo»: una provocazione che trova il fondamento su una considerazione tecnica. Infatti, il relatore ha ricordato come «non bisogna dimenticare, che in economia un obiettivo potrebbe anche non essere raggiunto, ponendo grandi questioni di carattere sociale e del rispetto della dignità della persona umana; al contrario, porla al centro, deve essere adottato come “metodo costante ed imprescindibile».

L’analisi del relatore, è proseguita con una disamina delle cosiddette Smart-IoT: «l’Intelligenza Artificiale offre la possibilità orientare in modo corretto l’impiego degli IoT, rendendoli smart-IoT, utilissimi nella gestione della sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire gli incidenti, e quindi salvare vite umane, ma anche garantendo un miglior ben-essere . Inoltre possono supportare i modelli di compliance e di legalità, favorendo la prevenzione della commissione di reati; ed ancora, aumentando la tempestività decisionale, che pur richiedendo un cambiamento dei modelli tradizionali, possono consentire all’imprenditore o al manager di assumere decisioni maggiormente consapevoli, in un tempo ridotto».
Prima di lasciare spazio alle domande, Manlio d’Agostino Panebianco ha voluto sottolineare come «il grande dinamismo degli argomenti trattati non può portare ad alcuna conclusione, poiché sarebbe sbagliato pensare di mettere un punto ed a capo: al contrario, (“richiamando l’Infinito” di Giacomo Leopardi) bisogna volgersi oltre “questa siepe, che da tanta parte, dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, per continuare ad essere un attore di questo cambiamento, senza divenirne solo uno spettatore passivo».
Nonostante i numerosi richiami e citazioni, il relatore avendo voluto adottare un linguaggio semplice e chiaro, è stato molto apprezzato dalla platea, ed anche il presidente Ghittoni ha ricevuto numerose manifestazioni di gratitudine con l’invito a rinnovare tali incontri, perché molto interessanti e costruttivi.
A margine della conferenza, il relatore ed i partecipanti hanno degustato alcuni piatti della cucina locale, continuando in modo del tutto informale, il dialogo aperto con la conferenza.

Pubblicato il 30 ottobre 2024

Nella foto, da sinistra il presidente del Circolo dell’Unione che ha ospitato l’incontro Stefano Sfulcini, il relatore Manlio D’Agostino Panebianco, il Presidente della sezione UCID Giuseppe Ghittoni.

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Un nuovo mezzo di trasporto disabili per la Pubblica Valtrebbia

Mezzo disabili Pa Valtrebbia 


La Pubblica Assistenza e Soccorso Valtrebbia nella propria sede a Travo ha inaugurato un nuovo automezzo per il trasporto disabili alla presenza del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha finanziato l’acquisto, Roberto Reggi accompagnato da Luigi Salice. Sono intervenute la sindaca di Travo Roberta Valla, la sindaca di Coli Ester Pugni, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Rivergaro Roberto Guasco, Giuseppe Magistrali dell’Ausl di Piacenza e Marco Grazioli, direttore sanitario dell’associazione. Il vicepresidente della Pubblica Valtrebbia Matteo Sozzi, dopo aver motivato l’assenza del presidente Fiorenzo Bonetti, ha ringraziato la Fondazione a nome dei pazienti cha hanno usufruito dei 1500 accompagnamenti effettuati nel corso dell’ultimo anno. Sempre di più la Pubblica Assistenza è chiamata a rispondere a richieste di trasporto presso ospedali o studi medici da parte di persone anziane, disabili o in situazione di fragilità sociale.
I circa 100 volontari sono quotidianamente impegnati in questa attività e al contempo garantiscono i servizi in convenzione dell’emergenza 118 e dei trasporti inter-ospedalieri. Reggi ha quindi elogiato la meritoria opera dei volontari, sottolineando la qualità del servizio offerto, seguito dagli amministratori locali, da Magistrali e dal luogotenente Guasco. La cerimonia ha avuto anche un fuori programma: appena prima del taglio del nastro è stata consegnata a sorpresa una targa di ringraziamento a Lodovico Albasi che per 15 anni è stato sindaco di Travo.

Pubblicato il 29 ottobre 2024

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I prodotti del Mercato Coperto nelle comunità per minori Kairos

 

foto gruppo talk con Ruffini

Campagna Amica Piacenza e Kairos servizi educativi: una collaborazione all’insegna della tutela di minori fragili, anche attraverso un’alimentazione sana e la valorizzazione dei prodotti del territorio. A ufficializzare la partnership che prosegue da circa un anno sono state le stesse realtà, il Mercato Coperto di Campagna Amica e la cooperativa sociale Kairos, al termine dell’evento talk andato in scena giovedì 24 ottobre alla Sala dei Teatini, con l’attore e regista Paolo Ruffini, il pedagogista Daniele Bruzzone, docente dell'Università Cattolica e lopsicoterapeuta Filippo Battini, coordinatore psicologico di Kairos.

A fine serata il responsabile di Campagna Amica Valerio Galli è stato invitato sul palco per parlare della fornitura dei prodotti alimentari del Mercato Coperto di via Farnesiana,17 a Piacenza, rivolta alle comunità residenziali di Kairos, importante realtà che si occupa di tutela, affrontando prevalentemente situazioni di fragilità e disagio e che è costituita da pedagogisti esperti in progettazione, psicologi e insegnanti, con un’importante esperienza nel campo della formazione permanente e dell’educazione dei minori.

“Ringrazio Kairos – ha dichiarato Galli - che si è mostrata sensibile al valore del patrimonio enogastronomico Made in Italy e ha deciso di scegliere per le proprie comunità i prodotti del nostro Mercato agricolo, nell’ottica di sostenere la dieta Mediterranea e la nostra agricoltura, dimostrando quindi attenzione alla salute, all’ambiente e soprattutto al territorio”.

“Campagna Amica ha da subito sposato la nostra filosofia - sono le parole di Chiara Migliorini, presidente di Kairos - aiutandoci a diffondere la cultura del buon cibo di qualità, che rientra a pieno titolo nell’impianto educativo proposto nelle nostre comunità a favore delle ragazze e dei ragazzi accolti”.

Nella foto, il gruppo dell'evento talk con il regista Paolo Ruffini.

Pubblicato il 29 ottobre 2024

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Inaugurato il parco agrovoltaico della Cattolica, al via la comunità energetica rinnovabile

Benedizione 1

Il parco agrovoltaico dell’Università Cattolica di Piacenza è realtà. Dopo sei anni dal convegno di aprile 2018, in cui si parlò per la prima volta di quella che all’epoca era solo un’idea, il progetto di sostenibilità ambientale è stato realizzato in un’area di proprietà dell’università, lungo strada dell’Anselma, e presentato, nel pomeriggio di lunedì 28 ottobre, alla presenza del rettore dell’ateneo Elena Beccalli. Nel parco trovano spazio 768 pannelli fotovoltaici. La benedizione del parco agrovoltaico, impartita dal vescovo mons. Adriano Cevolotto, ha preceduto l’incontro, tenutosi nell’Auditorium “Mazzocchi”. “Canto di lode e benedizione per far sì che le nostre opere possano contribuire al bene per noi e per le future generazioni, che ci renda custodi di queste risorse e non solo consumatori”, ha detto il Vescovo.

Beccalli: “Progetto che si lega alle corde della Laudato Si’”

“È un progetto estremamente innovativo che esprime tutto il potenziale di questa università – le parole del rettore Beccalli ai microfoni dei cronisti –. Va a combinare gli aspetti tipici della facoltà di scienze agrarie con elementi di tecnologia all’avanguardia per la produzione di energia rinnovabile. E quindi è anche nelle corde di quello che l’ateneo, nel suo complesso, porta avanti in termini di sostenibilità ambientale. L’idea, come già accade nella facoltà di Economia e Giurisprudenza di Piacenza, è di avere un sistema produttivo economico agricolo orientato alla sostenibilità. (Il progetto, nda) è anche nelle corde della Laudato Si’ di Papa Francesco, che mette la cura del Creato e uno sviluppo integrale che tenga conto delle varie dimensioni anche sociali al centro del sistema economico”.

impianto

La comunità energetica

Il progetto segna la nascita della comunità energetica rinnovabile creata dall’Università Cattolica e dalla Fondazione EduCatt, costituita ufficialmente lo scorso 25 luglio, la prima in Italia creata da una università. Il prossimo obiettivo, come fu detto in occasione della firma, sarà estendere la comunità energetica alla casa circondariale di Piacenza, alla diocesi di Piacenza-Bobbio e all’Opera Pia Alberoni. La nascita della comunità energetica è, commenta il rettore Elena Beccalli, “un modo per rendere ancora più solidale la produzione di energia rinnovabile. Questo fa acquisire una dimensione sociale all’intero progetto, che renderà la sede di Piacenza interamente sostenibile in termini di produzione energetica. In questo senso si acquisisce un ulteriore valore, quello della solidarietà, all’interno della sede, reso possibile dagli avanzamenti tecnologici e scientifici portati avanti con i progetti della sede”.

Brianzi: “Un laboratorio didattico a cielo aperto”

Nel corso della presentazione all’Auditorium “Mazzocchi” ha preso la parola l’assessore comunale all’università e alla ricerca Francesco Brianzi, che ha sottolineato come “l’inaugurazione del parco agrovoltaico è un evento importante non solo per l’Università Cattolica, ma per l’intera comunità piacentina, perché rappresenta il segnale, forte e inequivocabile, di un’innovazione volta alla sostenibilità, alla ricerca e al rispetto dell’ambiente che incarna appieno il percorso di una città vocata a promuovere e valorizzare tutti questi elementi, l’uno a sostegno dell’altro”. Brianzi ha aggiunto: “Oggi viene restituita alla città, grazie al lavoro prezioso, alla progettualità e alla visione lungimirante dell’ateneo, un’area rimasta inutilizzata negli anni, che all’interno del campus trova una funzione a servizio del risparmio energetico, dell’economia circolare e dello sviluppo scientifico di un’offerta accademica sempre più qualificata e di alta specializzazione”. I pannelli installati, conclude Brianzi, “permetteranno di implementare nuove colture sperimentali e di mettere a disposizione degli studenti un vero e proprio laboratorio didattico a cielo aperto”.

Taglio nastro


C’è spazio per un nuovo agrovoltaico

A seguire, i saluti dei presidi delle tre facoltà dell’Università Cattolica di Piacenza. Marco Allena (Economia e Giurisprudenza) ha sottolineato che la comunità energetica rinnovabile è stata costituita come una società consortile, una formula che si adatta a realtà che hanno scopi mutualistici. Marco Trevisan (Scienze agrarie, alimentari e ambientali), alla sua ultima uscita pubblica da preside di facoltà, ha ripercorso la storia del progetto, partito nel 2018, e ringraziato tutti coloro i quali si sono impegnati per la realizzazione. “Tutto quello che può dare un incentivo alle aziende agricole va bene, ma deve essere coniugato con la massima sostenibilità ambientale”, ha detto. Pensando già al prossimo step, Trevisan ha rivelato che l’Università ha un altro spazio, vicino alla ferrovia, che potrebbe essere destinato a un nuovo parco agrovoltaico. “Dare energia a chi non ce l’ha credo sia una cosa molto importante”, le sue parole. E aggiunge: “Abbiamo anche un vitivoltaico dietro la cascina Gasparini che permette di dare 16 KW a Educatt”.

“Un’università generativa”

Domenico Simeone, preside di Scienze della formazione, ha detto che il progetto mette in luce “un’università che è bene comune, un bene per la comunità ma anche l’esito di un’attenzione di questa comunità per il nostro ateneo. È il simbolo di un’università generativa che cresce e fa crescere la città”. Simeone ha sottolineato poi il lavoro condiviso che ha portato alla realizzazione del progetto. L’ultimo intervento è stato quello di Stefano Amaducci, docente di agronomia e coltivazioni erbacee e responsabile scientifico del progetto del parco agrovoltaico, che ha illustrato le specifiche tecniche.

Francesco Petronzio

Nelle foto, l'inaugurazione del parco agrovoltaico della Cattolica.

Pubblicato il 29 ottobre 2024

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Con una importante donazione riqualificato l’asilo di Ponte dell'Olio

Asilo di Pontedellolio

La scuola paritaria “Giovanni Rossi” di Ponte dell'Olio si rifà il look, soprattutto grazie alla donazione della Cementirossi.
È stato inaugurato in questi giorni l’intervento completato in estate alla struttura, ora dotata di un impianto di riscaldamento a pavimento, in sostituzione di quello a gasolio, e la riqualificazione dei locali interni.
L’intervento è costato complessivamente 380mila euro e la donazione privata è di 300mila euro.

Pubblicato il 28 ottobre 2024

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