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Notizie Varie

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Dal 4 settembre è possibile richiedere i contributi per l’acquisto dei libri

Acquisto libri scuola

Da mercoledì 4 settembre, sino alle 18 di venerdì 25 ottobre, i genitori degli studenti residenti nel Comune di Piacenza, iscritti e frequentanti le scuole secondarie di 1° e di 2° grado statali, o private paritarie, potranno presentare domanda di contributo per l'acquisto dei libri di testo e dei contenuti didattici (anche in formato digitale), per l'anno scolastico 2024/25. Il bando è rivolto alle famiglie con un reddito Isee rientrante, per il 2024, nelle seguenti due fasce: da zero a 10.632,94 euro; da 10.632,95 a 15.748,78 euro. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna saranno destinate in via prioritaria alla copertura totale del fabbisogno dei richiedenti rientranti nella prima fascia, ripartendo eventuali fondi residui tra gli utenti della seconda. La definizione degli importi del beneficio sarà effettuata in funzione delle effettive domande trasmesse alla Regione e a seguito della validazione dei dati effettuati dai Comuni, tenendo conto del numero totale degli aventi diritto e delle risorse disponibili. L’importo del beneficio, pertanto, non è individuato in proporzione alla spesa sostenuta e non è soggetto a rendiconto. Il Comune, in qualità di ente erogatore, effettuerà accurati controlli a campione nella fase istruttoria, per verificare le dichiarazioni rese con autocertificazione.

La richiesta può essere presentata per gli studenti iscritti ai percorsi di assolvimento dell’obbligo scolastico e del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione – nonché ai frequentanti corsi serali, purché non in possesso di titolo di studio analogo o diploma di scuola secondaria di 2° grado – sino all’età di 24 anni compiuti (nati a partire dal 1° gennaio 2000). Il limite anagrafico non si applica agli studenti con disabilità certificata, nel rispetto della legge 104/1992. Sono da considerarsi altresì destinatari dei contributi gli studenti e le studentesse che adempiono all’obbligo scolastico – fino ai primi due anni delle scuole secondarie di II grado – attraverso la modalità di “istruzione parentale” di cui all’art. 23 del D.Lgs. n. 62/2017. Al fine di garantire la piena fruizione del diritto allo studio, gli studenti immigrati privi di residenza si considerano residenti nel Comune in cui sono domiciliati.

Dal 4 settembre, la domanda di ammissione potrà essere trasmessa unicamente on line, registrandosi e utilizzando l'applicativo Er.Go Scuola sul sito https://scuola.er-go.it, l’accesso al quale può essere effettuato unicamente tramite l’identità digitale Spid, la carta di identità elettronica Cie o la carta nazionale dei servizi Cns. Sarà possibile usufruire gratuitamente della collaborazione dei Centri di assistenza fiscale convenzionati con Er.Go, il cui elenco è pubblicato nella pagina di primo accesso all’applicativo https://scuola.er-go.it/login. Per informazioni di carattere generale ci si può rivolgere al numero verde dell’Urp della Regione Emilia Romagna, 800-955157, o scrivere all'indirizzo e-mail formaz [AT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it. Per assistenza nella compilazione della domanda on line, infine, è possibile contattare l'help desk tecnico di Er.Go ai numeri 051 0510168 - 0185275, o scrivere una email a dirittostudioscuole [AT] er-go [DOT] it. Il bando completo, con il regolamento dettagliato, è disponibile presso le segreterie degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado e presso l’ufficio dei Servizi Educativi e formativi del Comune di Piacenza in via Beverora 59, ed è inoltre consultabile sul sito www.comune.piacenza.it. Per informazioni e comunicazioni inerenti agli adempimenti si potranno contattare gli uffici comunali all’indirizzo email annamaria [DOT] dimichele [AT] comune [DOT] piacenza [DOT] it o al numero di telefono 0523-492518.

Pubblicato il 27 agosto 2024

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Convegno on line per insegnanti col CPP

cpp convegno per insegnanti

La scuola sta per ripartire e il pedagogista Daniele Novara, insieme a tutto lo staff del CPP (Centro Psicopedagogico per la Pace), offrono l’opportunità a tutte le insegnanti e a tutti gli insegnanti di avere un momento formativo e altamente pratico per cominciare il nuovo anno scolastico con un reale cambio di passo.

“Oggi anche le neuroscienze confermano che il modo più semplice ed efficace di imparare passa attraverso l’imitazione. Si tratta di osservare, studiare, interagire con un’altra persona o un gruppo che sa fare qualcosa che noi non sappiamo ancora fare”. Afferma Daniele Novara, pedagogista e autore di best seller “La convinzione che gli alunni imparino dalle parole dei docenti è un equivoco difficile da dissipare. Resta infatti diffusa l’idea della centralità della spiegazione, di quel momento in cui il docente, secondo una sorta di cerimoniale scolastico, inizia a parlare”.

"A scuola si impara dai compagni”. Questo è il titolo del nuovo convegno online del CPP che si svolgerà il 29 agosto e che sarà incentrato su come insegnanti ed educatori possano favorire il processo di mutuo insegnamento.

“La trasmissione del sapere, quell’effluvio verbale al quale è consegnato l’apprendimento, sospende il tempo e lo spazio e si trasforma in un rito, un atto fondativo dell’istituzione scolastica. Ma si tratta appunto di un rito, non di un’azione consapevole e professionale, né di una ricerca di efficacia per l’apprendimento degli alunni” continua Novara “La verità è che il miglior modo di apprendere è tramite i coetanei. È il compagno, specialmente quello con una competenza leggermente superiore, che attiva l’imitazione, permettendo ai bambini e ai ragazzi di riconoscersi in quello che è il loro potenziale di sviluppo: osservo chi è in grado di disegnare un elefante e riconosco anche un mio potenziale. Ci provo, magari sbagliando, e alla fine ci riesco”.

Durante il convegno, che fornirà non solo spunti teorici ma anche dispositivi e tecniche immediatamente applicabili, interverranno, oltre a Daniele Novara, Alberto Pellai, Lorella Boccalini, Antonella Gorrino, Maria Teresa Pepe, Elena Passerini, Vanja Paltrinieri, Marta Versiglia, Laura Beltrami, Andrea Maricelli e Lucia Gasperini.

Per informazioni e iscrizioni www.metododanielenovara.it

Pubblicato il 26 agosto 2024.

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Leggero calo di imprese (42 in meno) in un anno a Piacenza

Calo imprese leggero

Si conferma in lievissimo calo, anche nel secondo trimestre 2024, il numero delle imprese attive in provincia di Piacenza. Così come attestavano i dati del primo trimestre (-0,2% sullo stesso periodo del 2023), anche a fine giugno il saldo è risultato lievemente negativo, replicando quello stesso -0,2% che porta a 25.649 le unità attive, vale a dire 42 in meno rispetto al dato di chiusura del secondo trimestre dello scorso anno. Il calo delle imprese attive – come emerge dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia - ha riguardato soprattutto il comparto del commercio e l’agricoltura, mentre per gli altri settori si sono registrate generalizzate crescite, seppur contenute.

In dettaglio, il settore del commercio, con 5.513 imprese è risultato in calo dell’1,1% (-61 unità); flessioni, come si è detto, si sono poi registrate per l’agricoltura che, con 4.379 imprese, ha segnato un calo dell’1,6% (-73 unità). Di fatto invariate le attività di alloggio e ristorazione (1.871 imprese), mentre per le costruzioni si è registrato un aumento dello 0,9%, con le imprese salite a 4.632 (+40 unità). Sostanzialmente invariato il numero delle aziende della manifattura, a quota 2.393. I servizi alle imprese si sono attestati a quota 4.857, con una crescita dello 0,5% e tutti i segmenti in aumento o pareggio, tranne trasporti e magazzinaggio -4,4% e noleggio e agenzie viaggio -1%. In crescita dell’1% anche i servizi alla persona, con un saldo a 1.865 imprese, tranne il calo dello 0,9% nei servizi all’istruzione. L’indagine in base alla natura giuridica delle imprese evidenzia che le società di capitale attive a Piacenza, che rappresentano il 22,7% del totale, sono risultate 5.831 con un dato in crescita del 2,4% (+135 unità) rispetto al medesimo trimestre del 2023. Le società di persone, che rappresentano il 15,7% del totale delle imprese piacentine, si sono attestate a 4.019 unità, in calo del 2,7% (-111 unità). Infine, le imprese individuali, che rappresentano il 59,8% del totale, sono risultate 15.344, in calo dello 0,1% (-23 unità).

Pubblicato il 22 agosto 2024

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«Se te lo dice è violenza: sei cretina», l’ottavo manifesto antiviolenza nelle città emiliane

Nuovo manifesto violenza copia 

“Sei cretina”: ‘Se te lo dice è violenza’, ‘Se lo dici è violenza’. L’ottavo manifesto della campagna regionale per il contrasto alla violenza di genere è già nelle strade e nelle piazze dei Comuni di tutto il territorio. Il messaggio è stampato in doppia versione: quella rivolta alle donne che la violenza la subiscono, nella quale è stato inserito anche il numero antiviolenza e stalking 1522, e un’altra che invece parla agli uomini che la agiscono. Di conseguenza, se per le donne che ricevono quelle frasi l’invito è di rivolgersi ai centri antiviolenza o contattare il 1522, per gli uomini c’è il riferimento ai centri per uomini maltrattanti attivi sul territorio regionale. I 12 manifesti saranno affissi da gennaio a dicembre 2024 nei tabelloni pubblicitari dei Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti. Attiva anche la collaborazione di Anci Emilia-Romagna, che ha invitato tutti i Comuni della regione a diffondere negli spazi da loro gestiti, nelle bacheche comunali e delle biblioteche e dove ritengano utile i materiali della campagna.

Pubblicato il 23 agosto 2024

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Sentieri e percorsi, sostegni a sette Comuni piacentini

Contributi sentieristica

Vivere lo straordinario spettacolo della natura, passo dopo passo, percorrendo uno dei tanti sentieri che compongono la rete escursionistica regionale: oltre 7mila chilometri tra Appennino e pianura, spesso all’interno delle aree protette. Ammontano a 450mila euro le risorse con cui la Regione ha finanziato 64 interventi di manutenzione della rete escursionistica emiliano-romagnola. Interventi che vanno dal diradamento della vegetazione alla manutenzione della segnaletica e delle staccionate, essenziali per mantenere i sentieri in buone condizioni, anche dal punto di vista della sicurezza. Questo l’esito di un bando promosso dall’Assessorato alla Programmazione territoriale, Forestazione e parchi lo scorso aprile, che prevedeva la concessione di contributi fino ad in massimo di 10mila euro. “Continua il nostro impegno a fianco dei Comuni per offrire a turisti e residenti sentieri sempre in buone condizioni e dunque più sicuri e più facili da percorrere - ha sottolineato l’assessora Barbara Lori -. Anche in questo modo vogliamo contribuire alla valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale di questa regione e renderlo concretamente fruibile ai tanti, sempre più numerosi, appassionati. Un turismo sostenibile che può essere anche una leva importante di crescita per le comunità locali a partire da quelle più periferiche dell’Appennino”. Rivolto a Comuni e Unioni di Comuni, il provvedimento prevedeva punteggi aggiuntivi per i sentieri che ricadono nel territorio di Comuni con minor popolazione; per i programmi che riguardano l’Alta Via dei Parchi, l’itinerario appenninico lungo oltre 500 km tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, e per quelli proposti in forma coordinata da più Comuni. Era anche prevista una priorità per gli interventi che interessano, per almeno il 50% del tracciato, il territorio di un’area protetta, di un sito di Rete Natura 2000, di un’area Unesco. Con questo bando salgono a oltre 1,4 milioni di euro le risorse assegnare dalla Regione in questa legislatura per la manutenzione della rete escursionistica.

I DATI PER PROVINCIA

Dei 64 interventi finanziati, 7 in provincia di Piacenza per un contributo complessivo di   45.911 euro; Alta Val Tidone ha ottenuto 10mila euro, Cerignale 4mila e 212 euro, Corte Brugnatella quasi 6mila, Ferriere 9mila e 984, Morfasso 10mila, Rottofreno quasi 2mila, Travo 3mila e 754 euro. Undici in quella di Parma per 98.343 euro; 11 in quella di Reggio Emilia per un importo totale di 87.125 euro; 10 nel Modenese con 93.193 euro. Nel territorio della Città metropolitana di Bologna sono stati finanziati 12 programmi di manutenzione con 73.816 euro; 10 in provincia di Forlì-Cesena con 38.233 euro. Infine due gli interventi nel Ravennate con contributi per 9.945 euro e uno nel Riminese per 3.431 euro. Al contributo regionale può essere affiancato il cofinanziamento dell’Ente beneficiario. I lavori devono essere realizzati entro la fine del 2024.

Pubblicato il 21 agosto 2024

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