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Notizie Varie

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Podenzano, posata la prima pietra della caserma

caserma

È stata posata la prima pietra della caserma dei carabinieri a Podenzano. Il presidio, richiesto dal comune della Valnure da tanti anni, è sempre più concreto. La posa della prima pietra si è così trasformata in un momento di festa per tutta la comunità podenzanese. La prima parte della caserma dovrebbe essere ultimata per la primavera del 2019. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Podenzano Alessandro Piva, il comandante della Legione carabinieri Emilia-Romagna generale Adolfo Fischione, il comandante provinciale colonnello Corrado Scattaretico, il prefetto Maurizio Falco, i parlamentari piacentini Paola De Micheli, Tommaso Foti, Elena Murelli e Pietro Pisani, i consiglieri regionali e diversi sindaci del territorio. All’edificio che sta per nascere ha impartito la sua benedizione anche il vescovo di Piacenza mons. Gianni Ambrosio, insieme all’ordinario militare dell’Emilia Romagna, don Giuseppe Grigolon.
L’edificio verrà realizzato nell’area dell’ex Gabbiani, che è oggetto di una riqualificazione importante che vedrà l’insediamento di un’area commerciale importante. Il primo stralcio di lavori costerà 550mila euro, e sarà a carico del lottizzante dell’area commerciale. Il completamento, invece, prevede una spesa di 850mila euro, e sarà aggiudicato con un bando pubblico.
Il comandante provinciale Corrado Scattaretico, già cittadino onorario di Podenzano, ha affermato che “renderemo questo presidio sempre più efficiente. Una stazione carabinieri realizzata senza che vengano intaccate le altre della provincia”. Il generale Fischione ha spiegato “che a dare un’accelerazione alla nuova caserma è stato lo stesso comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri. Mi chiese quali erano le priorità in Emilia Romagna e io risposi la stazione di Podenzano”.
La caserma sarà intitolata a Luca Di Pietra, carabiniere piacentino scomparso in servizio, vittima di un incidente stradale nel settembre del 2014. Alla posa della prima pietra era presente anche la sua famiglia: la compagna Alessandra con i due figli, insieme al collega Massimo Banci, con lui a bordo dell’auto e sopravvissuto all’incidente. Raggiante per l’importanza del gesto della posa della prima pietra il sindaco di Podenzano. “È un momento – ha detto Alessandro Piva - che attendevamo da moltissimi anni. Finalmente cominciamo a costruire una stazione nuova e cioè più carabinieri sul territorio per garantire più sicurezza. La sicurezza non ha colore politico. La costruiremo in breve tempo. Il cronoprogramma prevede che i lavori del primo stralcio, già iniziati, terminino nell’aprile 2019. Per il secondo stralcio, sono già pronti i bandi per la manifestazione di interesse - cioè il completamento. Entro fine novembre verranno aggiudicati i lavori. Entro la fine del 2019 contiamo di consegnare all’Arma la nuova caserma. Quest’opera - ha concluso Piva - è per la comunità e sarà abitata da chi è al servizio della comunità”.

Pubblicato l'11 settembre 2018

Filippo Mulazzi

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Apicoltura e cena in viola alla Biblioteca di Strada

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Proseguono gli appuntamenti estivi alla Biblioteca di strada, tra via Serravalle Libarna e via Tortona a Piacenza.

Martedì 11, dalle 18 alle 19.30, è in programma l’incontro sul tema “Api, miele, salute e benessere”, a cura dell’Associazione Laureati in Scienze agrarie e forestali di Piacenza, nel corso del quale interverranno Paolo Iacopini, dottore agronomo, e l’apicoltore Francesco Emanueli.
Le api, indicatore straordinario dello stato di salute dell’ambiente, hanno rischiato seriamente di sparire a causa dell’uomo.
La loro salute sta migliorando, ma tanto deve essere fatto per salvare, con loro, la biodiversità vegetale. Instancabili lavoratrici, le api, col frutto del loro industrioso ronzìo, il miele in particolare, nutrono loro stesse, gli uomini e gli animali, e permettono, favorendo l'impollinazione, il ciclo naturale delle piante.
Appena i fragili equilibri della natura si rompono, sono le api, tra le prime, a subirne gli effetti e a mostrare, a chi sa e vuole cogliere i loro segnali, che qualcosa nell’ecosistema non funziona.
A conclusione dell'incontro verrà offerto un piccolo buffet, con assaggi di miele accompagnati da formaggi e altro.

Giovedì 13 settembre, a partire dalle 19.45, si terrà l’ormai tradizionale pic-nic al parco, questa volta con un menù “in viola”, per stare insieme, condividere prelibatezze e leccornie fatte in casa, un bicchiere di buon vino o una semplice bibita.
Chiunque sarà il benvenuto, portando – se lo desidera – una specialità o una bottiglia da condividere.
La struttura metterà a disposizione tavoli, sedie, condimenti di base, acqua, stoviglie e un po’ di musica di sottofondo.
E dopo cena si potrà chiacchierare, giocare a carte, e comunque stare in compagnia.

Pubblicato il 10 settembre 2018

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Nell’oratorio del castello la mostra «Arte in Vigolzone 2018»

mostravigo 

Si è tenuta come ogni anno a Vigolzone la mostra “Arte in Vigolzone 2018”, diciannovesima collettiva di pittura e scultura che da quest’anno lega il ricordo dello scultore Paolo Perotti - morto nel gennaio scorso - al professor Stefano Fugazza, deceduto nel 2009.
Il primo, insignito dell’ “Antonino d’oro 2010”, annoverato tra i più apprezzati scultori contemporanei, aveva scelto Vigolzone quale luogo di dimora e di lavoro. Il prof. Fugazza, storico dell’arte, è stato sostenitore del Concorso di pittura e scultura di Vigolzone che per anni ha caratterizzato il panorama artistico piacentino e che poi è diventato rassegna di pittura e scultura. La collettiva di quest’anno è stata curata dal fotografo Oreste Grana e dall’artista Andrea Rossi ed ha visto l’esposizione di dipinti e sculture di autori piacentini affermati, accanto a opere realizzate da artisti emergenti o amatoriali.
La mostra è stata allestita nell’oratorio del Castello di Vigolzone, che i marchesi Landi di Chiavenna hanno aperto per l’occasione. La visita offriva quindi anche la possibilità di ammirare questo piccolo gioiello di arte seicentesca. Protagonisti della rassegna, che ha il patrocinio del Comune di Vigolzone e il sostegno delle associazioni e delle cantine vitivinicole locali, sono stati: Elena Cavanna, Graziella Corbellini, Liliana Cravedi, Colomba Forlini, Carlotta Ghetti, Martina Ghetti, Giuseppe Maffi, Guido Maggipinto, Enrico Pasquali, Barbara Pennini, Anna Rebecchi, Andrea Rossi, Paolo Negri, Fede Rossi e Michele Stragliati, i cui profili artistici sono stati descritti nelle pagine del catalogo che accompagna la Collettiva valnurese.

Pubblicato il 7 settembre 2018

F. M.

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50 gli interventi manutentivi per ponti e viadotti nel piacentino

ponte

La Provincia di Piacenza ha presentato il documento - richiesto dal Ministero in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova e predisposto dagli uffici in meno di due settimane – sul monitoraggio dello stato di conservazione delle infrastrutture di competenza e sugli interventi ritenuti necessari.
Nonostante la difficoltà di effettuare una elaborazione di tale importanza in tempi così stretti - incongruenti con la delicatezza del tema e incompatibili con il necessario approfondimento - anche in considerazione delle pesanti condizioni in cui si trovano le strutture tecniche delle Province, il 31 agosto, la Provincia di Piacenza ha dato corso alla richiesta del Ministero basandosi sulle informazioni già in proprio possesso.
“Per poter eseguire un monitoraggio come quello richiesto – commenta il Presidente Rolleri – servirebbero oltre 3 milioni di Euro, mediamente 10/15 mila euro a ponte.” Dei 378 manufatti di competenza della Provincia, 50 sono quelli segnalati per interventi manutentivi, per una spesa stimata superiore a 29 milioni di euro.
“Gli interventi di consolidamento più consistenti – continua la Vice Presidente Patrizia Calza - riguardano Ponte dell’Olio, San Nazzaro e Gossolengo. Ci tengo a sottolineare inoltre che dal 2012 ad oggi la Provincia ha messo in campo quasi 18 milioni di euro per lavori di manutenzione ai ponti, anche se a livello sociale, la sicurezza non viene colta come prioritaria rispetto al disagio provocato a volte dagli interventi di messa in sicurezza.”
“E’ un argomento serio, quello delle infrastrutture – continua Rolleri - che va affrontato senza fretta. Agire sull’onda dell’emozione di quanto accaduto con il ponte Morandi non aiuta. I primi passi di questo Governo sono particolarmente preoccupanti sul tema delle infrastrutture: è stato cancellato il piano “Italia Sicura”, un programma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e questo è un segnale che non fa ben sperare e deve far riflettere.”
Il presidente Rolleri sottolinea come fare prevenzione non aiuti in termini di consenso elettorale, perché spesso ogni opera messa in cantiere porta con sé disagi e impopolarità. “Ci sono modi differenti di essere amministratore. Noi abbiamo deciso di amministrare con senso di responsabilità, per il bene del territorio mettendo prevenzione e sicurezza sempre al primo posto. Lo abbiamo dimostrato affrontando un intervento difficile come quello sul ponte di Sant’Antonio”.

Pubblicato il 7 settembre 2018
 

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Il travel blogger Pelizzeni al cammino di Santiago

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Sabato 15 settembre  il travel blogger piacentino Claudio Pelizzeni parte in cammino con destinazione Santiago de Compostela, Galizia. Non che sia rimasto fermo da quando è tornato, nel febbraio 2017, dal suo giro del mondo senza aerei in mille giorni anzi, i progetti avviati sono stati diversi: il libro «Ogni giorno l’orizzonte un po’ più in là» che ha ottenuto un grande successo, la serie video che racconta la sua storia «12milestohappiness» prodotta da Lifestills, i viaggi organizzati per un numero ristrettissimo di persone con la Backpackers Academy. Questa volta però è diverso.
Pelizzeni riprende il cammino da Bobbio, dove partirà come detto il 15 settembre dal Ponte Gobbo tra le 9 e le 10 del mattino, percorrendo il cammino dei pellegrini fino alla punta estrema della Spagna. L’arrivo è previsto per fine novembre, 70 giorni e 2200 chilometri da affrontare a una media di 30 chilometri al giorno con una difficoltà: il voto del silenzio.
“Chiaramente non sarà semplice - spiega Pelizzeni - grazie ai corsi di meditazioni in Nepal potrò stare in totale silenzio per due mesi ed ascoltare quello che gli altri avranno da dirmi. L’obiettivo è quello di prestare attenzione a ciò che le persone hanno da raccontare, un valore che si sta sempre più perdendo, lo farò anche attraverso i miei canali social. Oggigiorno non si ascolta o si legge più, nell’epoca delle fake news è sempre più difficile comunicare ma ancora di più è ascoltare e questo è il mio semplice messaggio. Attraverso i miei canali social potrò scrivere, ma non parlerò con nessuno. Percorrerò il tragitto con carta e penna chiedendo a chiunque incontri di rispettare la mia scelta”. Ovviamente Claudio torna sulla strada da solo. “Diciamo di sì anche se, come ormai ben sapete, avrò come compagno di viaggio il diabete. Ripeto a tutti che il diabete non è un limite, quello che ho fatto è soprattutto per dimostrarlo a chiunque soffra di questa malattia. Il percorso fino a Santiago di Compostela è stato organizzato seguendo un piano nutrizionale ben impostato dal mio diabetologo e da un nutrizionista, perché decisamente dispendioso sul piano fisico”. Il percorso dei pellegrini. “Dalla Francia in poi sì, prima è diverso.
Parto da Bobbio perché l’Alta Valtrebbia rappresenta per me lo stimolo primordiale della mia scelta, è il richiamo ancestrale con la mia terrà e quindi voglio viverla nella sua pienezza. Sarà così anche in Liguria, dove percorrerò l’alta via ligure da Spezia a Ventimiglia, dopodiché in Francia mi collegherò con la via classica dei pellegrini. L’esperienza? Nemmeno da dire, low cost come è nel mio stile, con alloggi improvvisati o in tenda. Da questa esperienza nascerà un secondo libro”.

Pubblicato il 6 settembre 2018

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