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50 gli interventi manutentivi per ponti e viadotti nel piacentino

ponte

La Provincia di Piacenza ha presentato il documento - richiesto dal Ministero in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova e predisposto dagli uffici in meno di due settimane – sul monitoraggio dello stato di conservazione delle infrastrutture di competenza e sugli interventi ritenuti necessari.
Nonostante la difficoltà di effettuare una elaborazione di tale importanza in tempi così stretti - incongruenti con la delicatezza del tema e incompatibili con il necessario approfondimento - anche in considerazione delle pesanti condizioni in cui si trovano le strutture tecniche delle Province, il 31 agosto, la Provincia di Piacenza ha dato corso alla richiesta del Ministero basandosi sulle informazioni già in proprio possesso.
“Per poter eseguire un monitoraggio come quello richiesto – commenta il Presidente Rolleri – servirebbero oltre 3 milioni di Euro, mediamente 10/15 mila euro a ponte.” Dei 378 manufatti di competenza della Provincia, 50 sono quelli segnalati per interventi manutentivi, per una spesa stimata superiore a 29 milioni di euro.
“Gli interventi di consolidamento più consistenti – continua la Vice Presidente Patrizia Calza - riguardano Ponte dell’Olio, San Nazzaro e Gossolengo. Ci tengo a sottolineare inoltre che dal 2012 ad oggi la Provincia ha messo in campo quasi 18 milioni di euro per lavori di manutenzione ai ponti, anche se a livello sociale, la sicurezza non viene colta come prioritaria rispetto al disagio provocato a volte dagli interventi di messa in sicurezza.”
“E’ un argomento serio, quello delle infrastrutture – continua Rolleri - che va affrontato senza fretta. Agire sull’onda dell’emozione di quanto accaduto con il ponte Morandi non aiuta. I primi passi di questo Governo sono particolarmente preoccupanti sul tema delle infrastrutture: è stato cancellato il piano “Italia Sicura”, un programma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e questo è un segnale che non fa ben sperare e deve far riflettere.”
Il presidente Rolleri sottolinea come fare prevenzione non aiuti in termini di consenso elettorale, perché spesso ogni opera messa in cantiere porta con sé disagi e impopolarità. “Ci sono modi differenti di essere amministratore. Noi abbiamo deciso di amministrare con senso di responsabilità, per il bene del territorio mettendo prevenzione e sicurezza sempre al primo posto. Lo abbiamo dimostrato affrontando un intervento difficile come quello sul ponte di Sant’Antonio”.

Pubblicato il 7 settembre 2018
 

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