Premio «Francesco Bassi» a Vasco Ascolini
Domenica 25 novembre alle ore 10.30, nella sede del Club Cinefotografico Fiorenzuola in Piazza Caduti 1, si terrà, come di consueto ad ingresso libero, la cerimonia di consegna del Premio "Francesco Bassi", che chiude la rassegna "PHOTO '18".
Nel primo anniversario della scomparsa del caro amico e socio, il C.D. del Club Cinefotografico Fiorenzuola ha deliberato di istituire a cadenza annuale un premio da assegnare ad un fotografo con affinità con il nostro amico scomparso.
La scelta è stata agevolata dall’ammirazione che Francesco aveva per il prescelto: Vasco Ascolini, fotografo di levatura internazionale, bianco-nerista vecchia maniera ma innovatore di fama e qualità indiscussa. Le sue opere sono nei più prestigiosi musei europei ed americani, ha ricevuto incarichi dai più prestigiosi enti culturali europei. A corollario della cerimonia Vasco Ascolini raffronterà le proprie opere con le più significative immagini di Francesco Bassi, esaminandone con gli intervenuti affinità e contrasti. Maestro indiscusso di stile e tecnica, Vasco Ascolini ha pubblicato numerosi libri (alcuni purtroppo ora introvabili) che ne esaltano lo stile unico ed inconfondibile. I più grandi critici del settore hanno recensito le sue opere elogiandone i molteplici aspetti: innovazione, tecnica, composizione, applicati ad innumerevoli argomenti: architettura, metafisica, teatro, corpo umano e danza, solo per citarne alcuni. Maestro di tanti fotografi era ammirato da Francesco Bassi (e non solo) per la sua costante qualità esecutiva e coerenza nei singoli argomenti, ove esaltava con una semplicità propria dei grandi artisti la bellezza nelle cose semplici, la purezza nella geometria ed il fascino di un bianco e nero estremo, essenziale. Francesco era affascinato dal lavoro di Ascolini e ne visitava tutte le mostre, commentandole e discutendone a lungo, per andare oltre l’immagine, per vedere e provare ciò che l’autore provò.
Anche Francesco, bianco-nerista puro, lavorava con lo stesso rigore di Ascolini. Nelle sue opere le ombre dure, lo spazio proposto come figura geometrica scomposta (reminiscenze di immagine cubista), esaltano il gioco di luci che drammatizza il racconto. Senza voler emulare il Maestro, Francesco Bassi, con le sue immagini, rende omaggio a quelle di Ascolini con rispetto e devozione.
Un premio meritato, anzi dovuto, ad uno dei massimi esponenti della fotografia internazionale.
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