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Notizie Varie

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22 e 25 aprile, iniziative ai Musei Civici e di Storia Naturale di Piacenza

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Orari e iniziative speciali per i Musei Civici di Palazzo Farnese e il Museo di Storia Naturale di Piacenza.

Gli spazi espositivi e le sale di piazza Cittadella resteranno chiusi al pubblico domenica 21 aprile e mercoledì 1° maggio.
Lunedì 22 e giovedì 25 aprile i Musei Civici saranno visitabili dalle 10 alle 18; alle ore 10, 11.30, 15 e 16.30 sono in programma quattro itinerari guidati (inclusi nel biglietto di ingresso):
Sempre il 22 e 25 aprile, con ritrovo in biglietteria alle ore 16, i Musei Civici propongono le
“visite a sorpresa”, dedicate in particolare alle famiglie, con le quali sarà possibile, attraverso un percorso a tema e al costo di tre euro a persona, scoprire una specifica sezione dei Musei: lunedì 22 aprile il tema sarà "Meccanismi da scoprire", con percorso legato al movimento e alla suggestione di storici mezzi di trasporto; giovedì 25 con “Sciacquare i pennelli in Arno" si verrà guidati in un viaggio nell’arte toscana.
L'orario ordinario di apertura dei Musei Civici è: martedì, mercoledì, giovedì ore 9-13; venerdì e sabato ore 9-13 e 15-18; domenica ore 9.30-13 e 15-18.

Anche il Museo di Storia Naturale (via Scalabrini, 107) resterà chiuso nella domenica di Pasqua e nella giornata del 1° maggio.
Lunedì 22 e giovedì 25 sarà aperto al pubblico dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Con il biglietto a tariffa ridotta di due euro, sarà possibile anche visitare la mostra temporanea "Elefanti della Preistoria" a cura di Romano Guerra, allestita sino al 12 maggio negli spazi del Museo.
L'orario ordinario di apertura del Museo è: martedì, mercoledì e venerdì ore 9.30-12.30; giovedì, sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 15-18.

Pubblicato il 16 aprile 2019

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L’agronomo piacentino Paolo Iacopini entra nella prestigiosa Accademia dei Georgofili

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L’agronomo piacentino Paolo Iacopini, classe 1931, è entrato nell’Accademia dei Georgofili, storica istituzione fiorentina che da oltre 250 anni promuove, tra studiosi e proprietari agrari, gli studi di agronomia, selvicoltura, economia e geografia agraria.  Il Consiglio dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Piacenza si congratula con il decano collega per il prestigioso riconoscimento ricevuto e lo ringrazia per l'impegno che rinnova di anno in anno nelle attività ordinistiche, da ultimo per il ruolo che ricopre come presidente del Consiglio di Disciplina Territoriale in seno all'Ordine stesso.
Iacopini, laureatosi nel 1954 in Scienze Agrarie all’università di Firenze con il massimo dei voti, è iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali dal 1956, dedicandosi all’attività di «valorizzazione del ruolo della professione di Dottore Agronomo». Dallo stesso anno è divenuto socio della Società Botanica Italiana e della Società Orticola Italiana al fine di «mantenere contatti col mondo della ricerca e della sperimentazione» in queste due specializzazioni. «Nella mia carriera - racconta Iacopini - l’impegno più difficile da gestire è stato nel periodo compreso fra il 1976 e il 1983, come ultimo responsabile dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, nel passaggio delle funzioni dal Ministero dell’Agricoltura all’Amministrazione regionale».
Cosa si prova a far parte dell’Accademia dei Georgofili? «Sono veramente soddisfatto - risponde l’agronomo piacentino -. Mi auguro di collaborare nel campo della ricerca e della divulgazione nei settori scientifici, collegialmente con gli altri accademici. L’accademia ha un ricco programma e intende porsi come interlocutore fra la ricerca e la pratica, dando un impulso alle scelte fondamentali della politica agricola a livello nazionale ed europeo».
Iacopini si sofferma pure sull’evoluzione del mondo agricolo a Piacenza: «Nel 1957, anno in cui feci il mio ingresso all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, sapevo di essere destinato ad una provincia all’avanguardia nel settore agricolo, dove era nata Federconsorzi e operava da alcuni anni una delle migliori Facoltà d’Agraria. Inoltre, l’ambiente agricolo piacentino era leader per l’innovazione e per la considerazione degli agricoltori nei confronti del laureato in Scienze Agrarie, che era chiamato con deferenza “’l dutur d’la catedra”, nel ricordo dei Comizi Agrari che operarono a Piacenza fin dal 1862, divenendo poi nel 1900 Cattedre Ambulanti, per trasformarsi nel 1936 in Ispettorato Agrario. Il mondo agricolo a Piacenza ha conservato una tradizione, che però non è statica ma aperta all’innovazione. Oggi - aggiunge - bisogna intensificare l’azione di difesa e valorizzazione delle peculiarità dei nostri prodotti mediante contatti sempre più stretti fra il mondo della produzione e il consumatore, anche avvalendosi di una non mai sufficiente formazione professionale».
«Il dottor Iacopini - commenta la presidente dell'Ordine degli Agronomi di Piacenza Emanuela Torrigiani - è instancabile nella ricerca della conoscenza, dell'approfondimento, dell'aggiornamento tecnico e scientifico, la gioia e l'interesse che lascia trasparire negli eventi ordinistici e nei convegni sono uno stimolo per tutti i colleghi innamorati come lui della nostra professione».

Pubblicato il 16 aprile 2019

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Confapi: successo per il seminario sulla riforma della legge fallimentare

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La riforma della legge fallimentare spiegata alle imprese. Se ne è occupata Confapi Industria Piacenza con un seminario che si è svolto nella sede dell’associazione e che ha messo sotto i riflettori sia le novità introdotte dalla normativa entrata in vigore all’inizio dell’anno sia gli strumenti tecnologici utili alle aziende per anticipare il rischio fallimentare.
La mattinata, partita coi saluti del direttore Andrea Paparo di Confapi Industria, ha visto intervenire gli avvocati Alessandro Salotti e Lia Zanetti, partner dello Studio legale tributario Gaffuri, Marco Turani e Roberto Spaccini in rappresentanza di 4Planning, Fabrizio Fujani, Tun Rheinland Italia Business Stream Manager.
“L’intenzione è di dare una visione d’insieme sulla nuova legge che è entrata in vigore in gennaio, ma che verrà completamente definita fra diciotto mesi – spiega il channel director Turani – è una legge che ha un impatto sulle aziende con un fatturato da due milioni di euro in su e quindi anche su aziende di piccole dimensioni che si ritrovano così ad avere dei costi aggiuntivi. Ma al di là di questo, è interessante vedere che alle imprese vengano imposti degli strumenti di allerta e prevenzione del rischio fallimentare”.
Alla base, spiega Turani, c’è la consapevolezza di una mancanza che caratterizza buona parte del mondo imprenditoriale: “Purtroppo spesso non c’è una cultura finanziaria nelle aziende – spiega Turani – troviamo imprenditori bravi nel loro lavoro, ma poco attenti a prestare attenzione alla parte finanziaria: la legge punta quindi a fare cultura in questo senso, imponendo alle aziende un’organizzazione precisa necessaria per anticipare il rischio finanziario”.
Il seminario ha inteso proprio focalizzarsi sugli strumenti e sulle tecnologie al servizio della prevenzione del rischio, oltre che sulla certificazione dei processi come modo per prevenire e mitigare i rischi di discontinuità operativa.
“Come Confapi Industria riteniamo che il nostro compito sia quello di sensibilizzare gli associati sulle novità in atto – spiega il direttore Paparo – per quanto riguarda la legge fallimentare, c’è una sottovalutazione della riforma e delle sue conseguenze. Lo spirito di queste novità è positivo e va nella direzione di stimolare un controllo migliore della vita economica delle imprese, ma occorre spiegare quali possano essere gli strumenti per affrontare queste novità”. A fargli eco è stata anche la vicedirettrice Marika Lusardi: “Abbiamo organizzato questo momento di confronto formativo perché, se è vero che la riforma diventerà attuativa ad agosto 2020, lo è altrettanto la necessità di non farsi trovare impreparati – spiega – molte aziende dovranno rivedere il loro assetto societario e non conoscere i termini e gli strumenti nel dettaglio potrebbe creare problemi”.

Pubblicato il 15 aprile 2019

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Domenico Ferrari, Gianni Degli Antoni e Pierfrancesco Periti protagonisti al Periti Day every day

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"Ho tentato un'analisi critica e comparativa tra quelli che sono, a mio dire, i tre massimi cervelli informatici piacentini: Domenico Ferrari Cesena, Gianni Degli Antoni, Pierfrancesco Periti" (da sinistra, nella foto). Il dott. Carlo Mistraletti ha presentato così i prossimi due appuntamenti del Periti Day every day in programma martedì 16 alle ore 18 e mercoledì 24 aprile alle ore 17.30 al Seminario vescovile di Piacenza (via Scalabrini 67).

"Cosa direbbe oggi Gianni Degli Antoni su rete e G5" è il tema dell'incontro del 16 aprile che sarà introdotto da don Giuseppe Basini, parroco di Sant'Antonino e vede gli interventi di Carlo Mistraletti, Roberto Speroni e Domenico Ferrari; seguiranno testimonianze di amici e accademici italiani; a seguire, discussione e conclusione.
All'incontro del 24 saranno relatori Raffaele Pancini ("Eziopatogenesi della malattia psichiatrica e forme collegate", Maria Vittoria Bertani e coll. ("Antropologia dei processi migratori e salute mentale") e Rosanna Cesena ("Il futuro dell'editing genomico umano, tra scienza ed etica". Introduzioni di Carlo Mistraletti, conclusioni di Manfredi Saginario.


Pubblicato il 15 aprile 2019

Cantina Valtidone ha portato al Vinitaly le sue novità

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Cantina Valtidone ha portato alla 53ª edizione del Vinitaly le novità che stanno interessando l’azienda vitivinicola borgonovese, unite alla tradizioni e alle eccellenze agroalimentari, culinarie e paesaggistiche del piacentino.
Il suo stand rinnovato, all’interno del padiglione dell’Emilia-Romagna, nei 4 giorni della kermesse veronese ha proposto, oltre alla degustazione dei vini, assaggi di tortelli con la coda, pisarei e fasò e tagliatelle con i funghi, salumi e finger food presentati dalle sapienti mani dello chef Danila Ratti del Ristornate Le Proposte di Corano e dalle sperimentazioni di Marco e Stefano della Troni’s Events.

Protagonisti dello stand sono stati la linea Vinum Merum, riservata al canale Horeca (mescita e ristorazione), con la sua immagine completamente rinnovata, e lo Swing, spumante da pinot nero rosé, che ha già conquistato il mercato nella sua anteprima prenatalizia.

Accanto alle novità, le referenze storiche e la nuova annata della linea 50 Vendemmie, nata nel 2016 per celebrare i cinquant’anni di attività dell’azienda valtidonese e che presenta i vini tipici del territorio piacentino, gutturnio e malvasia, nelle versioni ferma e frizzante e l’ortrugo.
Non mancavano le proposte bio, con le linee Biò Valtidone e Tenuta Villa Tavernago che vanno incontro alle crescenti tendenze di mercato.

Molti sono stati gli ospiti nello stand dell’azienda valtidonese, a partire dal noto conduttore televisivo Luca Sardella, da qualche mese testimonial dei vini della Cantina e impegnato in un tour promozionale nei più importanti centri commerciali del nord Italia. vinitalyCVTpremi
Diverse anche le visite istituzionali, dagli assessori regionali dell’Emilia-Romanga Simona Caselli e la piacentina Paola Gazzolo, all’eurodeputato ed ex Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, da Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore Vino di Allenza Cooperative, a diversi sindaci e consiglieri della Val Tidone, fino a personaggi come l’ex pallavolista Andrea Lucchetta e Stefano Bicocchi, in arte Vito, attore e personaggio televisivo e oggi protagonista sulla tv Gambero Rosso della rubrica di cucina “Vito con i suoi”.

Cantina Valtidone ha aderito anche quest’anno all’iniziativa “In vino virtus”, la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato sul bere responsabilmente e l’educazione alla guida sicura.

Oltre che negli spazi della fiera, i vini dell’azienda valtidonese sono stati protagonisti delle iniziative di "Vinitaly and the City" che hanno animato la città scaligera durante i giorni del festival del vino. In particolare, il Gutturnio Bollo Rosso riserva 2014 ha scaldato le serate di Ppazza San Zeno nell’ambito delle iniziative dell’enoteca regionale Emilia-Romagna.

Cantina Valtidone torna dalla manifestazione veronese anche con 3 ambìti riconoscimenti, attribuiti nell’ambito dei Vini&Consumi Awards.
Ai vini della Cantina sono stati assegnati i premi come miglior Packaging Vino Bianco 2018 all’Ortrugo 50 Vendemmie e come miglior Special Edition 2018 allo Swing.
All’azienda borgonovese, inoltre, il significativo riconoscimento per l’iniziativa charity “Un assegno per AMOP”, che vede consegnare ogni anno le offerte raccolte durante la festa del Picchio Rosso all’Associazione Malato Oncologico Piacentino del prof. Luigi Cavanna.

“Sono stati come sempre 4 giorni davvero intensi ed entusiasmanti – commentano da Cantina Valtidone – nei quali abbiamo potuto presentare tutte le nostre novità, accanto alle nostre referenze tradizionali, ottenendo il grande apprezzamento dei clienti storici e dei molti che si sono avvicinati per la prima volta al nostro stand. Ringraziamo tutti coloro che ci sono venuti a trovare, a cui rinnoviamo il nostro invito a passare in enoteca a Borgonovo e a visitare la nostra splendida Val Tidone”.

Pubblicato il 15 aprile 2019

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