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Notizie Varie

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Rischio incendi boschivi, lo stato di attenzione prolungato fino al 5 marzo

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Il pericolo di incendi boschivi in Emilia-Romagna – che doveva durare dal 14 febbraio e fino a giovedì 27 febbraio per la perdurante assenza di piogge e le temperature insolitamente miti di questo “strano” inverno, è stato prolungato. La nuova data è il 5 marzo. Le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media del periodo, oltre ad alcuni focolai registrati nei giorni scorsi in alcune zone del territorio regionale, hanno infatti indotto l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a deliberare l’attivazione della fase di “attenzione” per il rischio incendi nei boschi. Le condizioni del terreno e le temperature che, stando alle previsioni meteo, si manterranno sopra le medie stagionali anche nei prossimi giorni, il tutto associato all’assenza di piogge e a locali raffiche di vento, favoriscono infatti l’innesco di focolai di incendio e la loro propagazione. L’Agenzia regionale di protezione civile si raccomanda di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di stoppie, legname e altri residui vegetali durante i lavori agricoli e forestali. Vanno considerate, inoltre, le eventuali ordinanze più restrittive emanate da singoli Comuni.
Gli abbruciamenti non sono vietati, ma severamente disciplinati. Il regolamento forestale regionale, all’articolo 58, infatti recita che “l’abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli deve terminare entro le quarantotto ore successive al momento in cui viene dato l’avviso, il terreno su cui si effettua l’abbruciamento deve essere circoscritto e isolato con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco, si deve procedere in assenza di vento e in giornate particolarmente umide, raggruppando il materiale in piccoli cumuli”. Soprattutto si raccomanda di non effettuare abbruciamenti quando il vento è forte e, se è proprio necessario, è vivamente consigliato di limitarsi alle prime ore del giorno. L’Arma dei Carabinieri intensificherà i controlli. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ricorda che, in ogni caso, prima di procedere agli abbruciamenti, è obbligatorio darne comunicazione ai Vigili del Fuoco. Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero verde 800841051.

Pubblicato il 26 febbraio 2020

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Calendasco e Sarmato sensibilizzano i più giovani sull’utilizzo della plastica

 tavolo conf stampa

Lotta al consumo di plastica monouso e tutela degli alberi, fondamentali per abbattere la Co2 e migliorare la qualità dell’aria. È questo il cuore di "Calendasco e Sarmato verso il 2030", programma di azioni e iniziative elaborato dai Comuni di Calendasco e Sarmato e finanziato dalla Regione nell’ambito del progetto comunitario Shaping fair cities, che punta a promuovere sul territorio gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. È stato presentato in Provincia, alla presenza di una rappresentanza del movimento “Fridays for future” piacentino. 
Allo stesso tema sarà dedicata una campagna informativa nei luoghi pubblici dei due paesi, una campagna affissioni, un contest sui social media e lezioni di educazione ambientale rivolte agli studenti. Il 24 aprile, in occasione del 5° Sciopero globale per il clima, tutti gli alunni delle elementari e delle medie riceveranno in dono una borraccia, gadget ecosostenibile per ridurre il consumo di bottigliette. Altra azione concreta prevista, un corso di lingua italiana per stranieri centrato sulle “Parole della sostenibilità”, quindi declinato sul lessico della raccolta differenziata. Altro ambito su cui si concentrerà l'attenzione saranno gli alberi, fondamentali per abbattere le emissioni responsabili del cambiamento del clima. Gli alunni delle elementari potranno seguire laboratori di lettura e artistici, quelli delle medie saranno guidati a conoscere le alberature diffuse sul territorio e il contributo che ciascuna fornisce nell'abbattere la concentrazione di anidride carbonica. Un lavoro che permetterà di realizzare una "mappatura" online del verde pubblico e che terminerà con l'incontro con Roberto Spaggiari, l'imprenditore di Parma che ha piantumato 11mila alberature per creare una "barriera verde" lungo l'Autostrada del Sole. "Tutte le azioni in programma continueranno anche nei prossimi mesi con progetti concreti per ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e tutelare il verde pubblico", affermano Ferrari e Zangrandi. "Siamo tra i sindaci più giovani della provincia e ci è sembrato un dovere affrontare, fin dall'inizio del nostro mandato, un tema centrale come la lotta ai cambiamenti climatici, da cui dipende il futuro delle prossime generazioni". "Abbiamo ottenuto il finanziamento regionale per farlo, e siamo così entrati a fare parte di una rete che in otto Paesi europei conta città ben più popolose rispetto ai nostri comuni”, concludono. “Ne siamo orgogliosi e lavoreremo al meglio per dimostrare che anche le comunità più piccole possono dare un contributo per salvare il pianeta".


Il progetto comunitario "Shaping fair cities". Il progetto "Calendasco e Sarmato verso il 2030" è uno dei 14 progetti finanziati dalla Regione in tutta l'Emilia-Romagna, l’unico in provincia di Piacenza. I due enti locali hanno ottenuto un contributo di circa 16 mila euro, grazie ai fondi comunitari del programma “Shaping fair cities” al quale stanno partecipando – oltre a Calendasco e Sarmato – città di otto Paesi europei - oltre all’Italia, Croazia, Danimarca, Grecia, Polonia, Spagna, Svezia e Polonia – e due extraeuropei: Albania e Mozambico. Per realizzare il progetto, il Comune di Calendasco (capofila) e quello di Sarmato hanno costruito una rete di soggetti attivi sui loro territori e costituita dall’associazione La Ricerca, il Gruppo Fotografico Reparto Agitati, le cooperative L’Arco ed Educarte srl e il Comitato Biblioteca di Calendasco, che hanno contribuito a mettere a punto un programma di azioni concrete che da qui a giugno coinvolgeranno cittadini, studenti, dipendenti pubblici e le comunità di migranti presenti sui due territori.

Pubblicato il 26 febbraio 2020

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Valorizzare il dialetto piacentino con Giacomo Leopardi

Premiazione vincitore copia

Operazione riuscita con il concorso della Banca di Piacenza. Il poeta Davide Rondoni protagonista della premiazione delle migliori traduzioni dell’Infinito. Primo premio a Gianfranco Lamoure. Altri sei segnalati e menzione speciale per i giovani.

M’è seimpar savì cär cla muntagnöla

da par lé e cla ses che l’an fa mia vëd

l’urizzont ai mé occ’.

Ma quand sum sed am guärd in gir e la mé

immaginazion l’am fa sugnä di spasi seinsa

fein, na päz co’ ‘l mond fein tant che ‘l

cör al trëmla ad pagüra.

E quand a seint al veint c’al buffa fra ill

piant, cunfront al so rümur a cull dal

sileinsi e peins a l’eternitä e ill stagion

andä al preseint, insëma a ill so emusion.

Atsé al mé pinser l’asprufonda

in dl’immeinsitä dal mär e duls a l’è

abbandunäs.

Con questa traduzione Gianfranco Lamoure ha vinto il concorso promosso dalla Banca di Piacenza e rivolto ad appassionati del nostro dialetto e a già noti poeti e traduttori, che si sono cimentati nello scrivere in piacentino l’Infinito di Giacomo Leopardi. Un’idea nata dall’iniziativa su scala nazionale di Davide Rondoni, padre del progetto “Infinito 200” (la celebrazione dei due secoli dalla stesura de “L’Infinito” che prevedeva, tra le altre cose, la traduzione della poesia nei vari dialetti della penisola). Ed è stato proprio il noto poeta, presidente della commissione giudicatrice dei lavori (composta anche da Francesca Chiapponi, Umberto Fava, Fausto Ersilio Fiorentini e Gianni Sartori) a premiare il vincitore con una tavella raffigurante il rilievo della statua di Alessandro Farnese della nostra Piazza Cavalli, al termine di una cerimonia di premiazione a Palazzo Galli (Sala Panini) che ha svelato solo all’ultimo l’identità del “più bravo”.
Presentata da Robert Gionelli («Con questo concorso - ha ricordato - Palazzo Galli torna ad essere, come in altre innumerevoli occasioni, il tempio del dialetto piacentino, verso il quale la Banca ha sempre dimostrato grande attenzione. Tantissime e di pregio, infatti, le pubblicazioni realizzate per preservare un patrimonio culturale che ha più di sette secoli di storia»), la serata è stata aperta da Davide Rondoni, che dopo aver recitato L’Infinito ha sottolineato l’importanza dei dialetti: «E’ stato bello leggere le vostre traduzioni - ha detto rivolgendosi ai concorrenti - perché nessuno si è appiattito e tutti avete prodotto una vostra poesia essendo voi stessi e facendo fare al dialetto piacentino il dialetto piacentino. Il sogno del potere è avere una lingua unica, per questo la salvaguardia dei dialetti è fondamentale. Lingua unica vuol dire pensiero unico, mentre a tante lingue corrispondono tanti pensieri. E’ bello che una banca come la vostra offra la possibilità di crescere con la cultura».
Francesca Chiapponi ha quindi premiato i partecipanti alla sezione “Giovani”, che hanno ricevuto una menzione speciale. Ad Alberto Cesena, Leonardo Maggi ed Elena Mazzoni, della scuola media di Borgonovo, e a Vittoria Oddo del Liceo Gioia, è stato consegnato un buono della Banca da 100 euro.
Sei - oltre a quella proclamata vincitrice - le traduzioni ritenute meritevoli di segnalazione. Agli autori Fabrizio Araldi, Agnese Bollani, Ernestino Colombani, Adelio Profili, Maria Stella Scalambra, Fabio Torrembini è andato un quadro raffigurante Piazza Cavalli. A tutti i concorrenti (ai quali sono stati consegnati, in ricordo della partecipazione, due volumi: “Tradurre L’Infinito di Leopardi. Un compito infinito” di Susan Steward, Raffaelli editore, e “Storia della poesia dialettale piacentina” di Enio Concarotti, edito dalla Banca) è stata data la possibilità di leggere la loro opera. In tanti ne hanno approfittato, superando l’emozione del recitare in pubblico.
La cerimonia di premiazione si è chiusa con la consegna di un ricordo a Davide Rondoni (una cartina di Piacenza, stampa all’acquaforte di Matteo Florimi) e di un omaggio all’unica giurata donna, Francesca Chiapponi.
Le poesie di tutti i partecipanti sono state raccolte dall’Istituto di credito in una pubblicazione che potrà essere consultata anche attraverso il sito (plurivisitato) della Banca. Nell’elegante volumetto (che è stato distribuito a fine incontro a tutti i partecipanti) vi si trova anche una poesia fuori concorso, “L’Infinì” di Danilo Anelli e Antonio Levoni, i primi seguaci - qui a Piacenza - della bella iniziativa di Rondoni di cui si diceva all’inizio. La loro traduzione dell’Infinito era stata pubblicata su Bancaflash, il notiziario della Banca, già a metà dello scorso anno.

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Pubblicato il 25 febbraio 2020

Giardini Margherita, installate le targhe dedicate agli alberi

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Sono state presentate ai Giardini Margherita le nuove targhe installate per illustrare la storia del parco e dare informazioni più dettagliate su alcune specie arboree. 
L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore Luca Zandonella e gli agronomi Marilena Massarini e Paolo Iacopini. L’installazione fa parte del progetto “Giardini da vivere”, portato avanti dall’Amministrazione comunale con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Sono state fissate sei targhe all’interno del parco, per fornire alcune informazioni sugli alberi di pregio dell’area all’interno del quartiere Roma.

Pubblicato il 25 febbraio 2020

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A San Nicolò va in scena il «Carnevale virtuale»

carnevaleVirtuale

Manifestazioni pubbliche annullate a San Nicolò, ma i giovani della parrocchia e l'Associazione Abracadabra Progetto Famiglie non si sono persi d'animo e hanno pensato di far festeggiare lo stesso ai bambini (e non solo) il carnevale, anche se ognuno a casa propria.

Oggi, 25 febbraio (martedì grasso), dalle ore 16 saranno avviate le dirette dalle pagine Facebook e Instagram della Parrocchia di San Nicolò e verranno proposti baby dance, balli di gruppo e intrattenimento per tutti i bambini e le loro famiglie!
Per partecipare occorre solo travestirsi e sintonizzarsi.

È possibile anche inviare le foto dei propri travestimenti e delle feste casalinghe. Unica richiesta, indicare l'hashtag #ilcarnevalenonvirale.

Pubblicato il 25 febbraio 2020

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