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Notizie Varie

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Assindatcolf, premio e slittamento contributi

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''Voucher da 600 euro per il pagamento della baby sitter, congedi parentali, slittamento della scadenza per il versamento dei contributi previdenziali dal 10 aprile al 10 giugno. E ancora, no alla cassa integrazione in deroga per colf, badanti e baby sitter ma si al Premio da 100 euro previsto per i lavoratori dipendenti che continuano a svolgere la propria attività e, sì alla nuova indennità denominata “Reddito di Ultima Istanza” per chi ha cessato, ridotto o sospeso il lavoro. Sono queste alcune delle principali novità che introduce il Decreto legge ‘Cura Italia’ destinate al comparto domestico''. È quanto comunica Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (aderente a Confedilizia).

''Ora che il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta – spiega Assindatcolf – attendiamo le indicazioni operative per capire come tecnicamente queste nuove misure si applicheranno al nostro comparto. Pensiamo, per esempio, al Reddito di Ultima Istanza che potrà avere un effetto concreto solo se equivalente e alternativo in termini economici alla cassa integrazione in deroga da cui il comparto è stato escluso, e pensiamo al Premio da 100 euro, che per i domestici dovrà essere eventualmente recuperato in fase di dichiarazione dei redditi e non in busta paga, non essendo il datore di lavoro sostituto di imposta. Per questo motivo – prosegue l'Associazione dei datori di lavoro domestico – chiediamo un confronto al Governo e ai ministri competenti, affinché tutte queste misure possano davvero rappresentare un sostegno anche per i lavoratori e le tante famiglie, oltre 2,5 milioni, che anche in queste settimane di emergenza stanno continuando ad affidarsi all’aiuto di colf, badanti e baby sitter''.

''Tra le misure approvate dall’Esecutivo – continua Assindatcolf – anche un’altra importante novità che riguarda il settore: se il domestico è chiamato ad osservare un periodo di quarantena o di isolamento fiduciario certificato, questo sarà equiparato alla malattia e a pagare, però, non sarà la famiglia come avviene in condizioni di normalità, ma lo Stato. Se, invece, il domestico fosse contagiato nell’esercizio delle sue attività l’evento sarà trattato come infortunio, con tutte le tutele previste dall’Inail. Quello che ancora manca è un meccanismo strutturale, quale la totale deduzione del costo del lavoro, che sostenga il reddito delle famiglie e aiuti i lavoratori che, auspichiamo, potrà finalmente essere parte delle misure che il Governo metterà in campo per il rilancio dell’economia''.

Per maggiori informazioni e per ricevere la necessaria assistenza in merito è possibile rivolgersi alla locale Sezione di Assindatcolf, presso la sede dell'Associazione Proprietari Casa-Confedilizia, di Piacenza, in via del Tempio n. 27-29 (telefono 0523.327273 – e-mail: assindatcolf [AT] confediliziapiacenza [DOT] it).

Venerdì 20 marzo 2020

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La filiera del pomodoro è operativa

pomodoro

L’emergenza Coronavirus non blocca la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia che si è riorganizzata, seguendo principi di responsabilità e massima sicurezza, per mantenere gli impegni e garantire la disponibilità dei propri prodotti alimentari al consumatore.
Il 16 marzo, come da Accordo Quadro d’Area Nord Italia, sono stati depositati all’Organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da industria del Nord Italia 130 contratti di fornitura di materia prima destinata alla lavorazione estiva in 25 stabilimenti di trasformazione del bacino del Nord. Sulla base dei contratti verranno ora impostati i trapianti da parte delle Organizzazioni di produttori a cui fanno riferimento circa 2mila agricoltori del Nord Italia.
“Il cronoprogramma è stato rispettato – rassicura Tiberio Rabboni, presidente dell’OI Pomodoro da industria del Nord Italia -, nonostante i timori di possibili rallentamenti legati al diffondersi della pandemia del Coronavirus. La filiera si è subito riorganizzata e, nel rispetto dei contenuti dei decreti governativi, è riuscita a completare le operazioni di consegna dei contratti in via telematica. Ora – aggiunge Rabboni – può avere inizio il periodo dei trapianti in campo. Anche la preparazione delle piantine si sta svolgendo in modo regolare: ci sono pertanto tutti i presupposti affinché la campagna del pomodoro possa svolgersi nelle sue consuete tempistiche e seguendo i programmi produttivi concordati. In quest’ottica sono molto rassicuranti le linee guida diffuse dalla Commissione Europea per gli stati membri in merito alla gestione delle frontiere. L'obiettivo della Commissione è proteggere la salute dei cittadini, ma anche garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali partendo dal presupposto che la libera circolazione delle merci è fondamentale per mantenere la disponibilità dei prodotti. Questo è determinante anche per la nostra filiera, da sempre vocata all’export dei derivati del pomodoro. Rassicurante è anche l’intervento dell’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) che ha dichiarato che non ci sono prove che il cibo sia una fonte di trasmissione di Covid-19, come per altro già indicato all’inizio di marzo dal ministero italiano della Salute”.

Venerdì 20 marzo 2020 

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Annullata la Placentia half Marathon

placentia

Riceviamo l’annuncio da parte degli organizzatori della Placentia half Marathon a firma di Alessandro Perotti e Pietro Confalonieri. Quest’anno la manifestazione, la venticinquesima edizione che doveva svolgersi il 3 maggio 2020, sarà annullata. Così il testo.

È molto difficile parlare di una manifestazione sportiva nel pieno dell’emergenza dettata dalla lotta al Corona Virus. Ciò che vogliamo, è trattare la questione della Placentia Half Marathon con la massima discrezione e con l’unico sincero intento di non pesare in alcun modo sulla città.
Ora è il momento di concentrare ogni sforzo al superamento dell’emergenza, anche stando vicino moralmente a chi si trova in prima linea - istituzioni, sanitari, forze dell’ordine - accettando e promuovendo le regole stabilite. Anche per noi che abbiamo sempre ritenuto e promosso l’attività fisica all’aperto, è arrivato il momento di fermarsi. Non fosse altro che per dimostrare la nostra solidarietà e vicinanza nei confronti di chi stà lottando all’interno degli ospedali per salvare la propria vita o per aiutare gli altri.

Anche nella remota ipotesi in cui l'emergenza corona virus finisse in un giorno, così come ce la siamo ritrovata, non saremmo più in grado di organizzare la manifestazione con le stesse modalità e lo stesso stato d’animo degli anni passati.

Per rispetto di tutti coloro che partecipano o contribuiscono alla realizzazione della manifestazione, non possiamo fare altro che annullare la gara:
per gli atleti, perchè devono avere la possibilità di vivere una giornata di sport, in piena serenità e sicurezza;
per i nostri “sponsor”, che ci hanno sempre accompagnato, ancor più che per il ritorno economico che speravano di ottenere, per stima e considerazione personali;
per tutti coloro che donano il loro tempo ed il loro impegno per la realizzazione della manifestazione; non sono solo gli amici, volontari appassionati della corsa ed in gran parte appartenenti ai gruppi podistici locali. La caratteristica principale di Placentia Marathon è di aver coinvolto tutte le forze positive della città, dando vita ad un sistema di collaborazioni che è il suo vero più importante e riconosciuto successo. I primi “sostenitori ed organizzatori” sono le Istituzioni civili e militari, le forze di polizia e un particolare tipo di associazioni che potremmo definire, magari in modo non particolarmente appropriato, “istituzionali”, formati da alcuni professionisti e tantissimi volontari (dal 118 Piacenza soccorso alla Protezione Civile, dalla Croce Rossa Italiana alle Associazioni di Pubblica Assistenza e della Misericordia....oltre 400 persone).

Proprio coloro che adesso si stanno battendo contro questo nemico invisibile.
Se anche l’emergenza finisse domani, non si potrebbe chiedere proprio ancora a loro, di impegnarsi in una manifestazione sportiva.

Di una sola cosa non è possibile dubitare: questo terribile periodo passerà e questo nostro Paese tornerà ad essere migliore di prima. Se il Sindaco di Piacenza ed i rappresentanti delle altre Istituzioni locali, dovessero ritenerlo opportuno, ci porremmo a disposizione, già il 3 maggio o quando sarà possibile, ad organizzare una festa in onore di tutti coloro che adesso sono in prima linea per la nostra difesa.

Una festa di sport e solidarietà, con la voglia di stare insieme, come è sempre stata e dovrà sempre essere la Placentia half Marathon.

Una festa per il ritorno alla normalità. Alessandro e Pietro.

Giovedì 19 marzo 2020

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Confcooperative: «Se mascherine e guanti non vengono garantiti, si bloccano i servizi essenziali»

 Francesco Milza Confcooperative ER

“La continuità operativa delle imprese che in questa emergenza sanitaria svolgono servizi essenziali, è messa seriamente a rischio se non si riuscirà a reperire un numero sufficiente di dispositivi di protezione individuale (dpi) fondamentali per consentire alle persone di lavorare in condizioni di sicurezza. Siamo al paradosso: le attività che non sono state bloccate dai divieti del Governo e dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, rischiano di essere fermate dalla mancanza di mascherine, guanti e camici”. Lo sottolinea il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, segnalando come il problema interessi diversi settori, con centinaia di imprese e migliaia di addetti coinvolti in regione. “Queste aziende – rimarca Milza - saranno costrette a fermare le loro attività in mancanza di adeguate protezioni, non si può mettere a repentaglio la salute delle persone”.
“Il problema – continua il presidente regionale di Confcooperative – riguarda diversi settori, innanzitutto le imprese di pulizie e facility management impegnate nella sanificazione degli ambienti ospedalieri e della Pubblica amministrazione; senza mascherine, guanti, camici e attrezzature adeguate per i lavoratori, le nostre cooperative non possono svolgere questo fondamentale servizio. Analoga situazione si riscontra nel settore del trasporto, determinante per garantire l’approvvigionamento alle catene della Distribuzione, così come per le cooperative del comparto agroalimentare che devono essere messe nelle condizioni di proseguire l’attività di produzione di beni alimentari di prima necessità. Anche le imprese di raccolta e gestione dei rifiuti – segnala Milza – lamentano questa carenza, così come quelle della vigilanza, che sono chiamate al delicato compito di gestire gli accessi e la sicurezza in supermercati e farmacie, senza dimenticare le cooperative sociali con gli operatori che assistono anziani, disabili e persone svantaggiate nei centri residenziali che non possono essere chiusi”.
“Siamo al lavoro per aiutare le nostre cooperative a risolvere questo grave problema – conclude il presidente di Confcooperative Emilia Romagna -, e lanciamo un grido di allarme alle Istituzioni preposte affinché vengano garantite le adeguate protezioni a coloro che svolgono servizi di pubblica utilità. Tante imprese si sono attivate in maniera tempestiva, ma gli ordini spesso vengono bloccati a causa delle nuove disposizioni nazionali che danno giustamente priorità alla Protezione civile. Tuttavia, se non si trova una soluzione, la conseguenza inevitabile sarà il blocco di queste attività che devono essere svolte esclusivamente nella più assoluta sicurezza delle persone”.

Pubblicato il 19 marzo 2020

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Avis, prenotare la donazione

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Prenotare la donazione e continuare a garantire scorte di sangue per i pazienti che ne hanno bisogno. È l’obiettivo per cui AVIS Nazionale ha lanciato la campagna #EscoSoloPerDonare, un modo per incentivare i donatori a rispondere attivamente all’emergenza che il Coronavirus sta provocando anche nelle attività ospedaliere di routine.

Nei giorni scorsi, anche alla luce dei numerosi appelli lanciati dal Centro nazionale sangue (Cns) e da rappresentanti delle istituzioni, non ultimo il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si è registrato un aumento impressionante di donatori in tutte le regioni italiane, fatto che ha contribuito a ricostituire le scorte e ad assicurare la compensazione interregionale.
Addirittura, come comunicato dallo stesso Cns, si è registrato “un surplus di 900 sacche su scala nazionale”. Un risultato straordinario frutto anche, se non soprattutto, della campagna di AVIS Nazionale, per la quale l’associazione ha realizzato un’apposita pagina web sul proprio sito, con una serie di scatti fotografici, uno spot radiofonico e un video tutorial per spiegare ai donatori come e cosa fare per compiere il proprio gesto di solidarietà in tutta sicurezza nell’epoca del Coronavirus.
Dal triage telefonico con il personale avisino, che pone le domande su eventuali contatti con persone a rischio, passando per la compilazione del modulo per l’autocertificazione che giustifica il motivo dello spostamento da casa, il breve video realizzato per #EscoSoloPerDonare spiega tutto ciò che il donatore deve sapere per rendere ancora più efficace il suo periodico gesto di solidarietà.
La donazione di sangue ed emocomponenti, infatti, è stata inserita tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa nella circolare del ministero della Salute. Da qui la necessità di spiegare ai donatori che, mai come oggi, è fondamentale donare effettuando la prenotazione della donazione, così da evitare assembramenti e assicurare un afflusso costante anche nelle prossime settimane.
Come ha sottolineato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, “ogni giorno oltre 1800 persone ricevono trasfusioni per curarsi e poter continuare a vivere e per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia su questo tema. Anche in un periodo in cui la diffusione del Coronavirus sta generando ansie e incertezze, occorre sapere che ogni donatore può continuare a fare la propria parte in assoluta sicurezza. La risposta degli ultimi giorni è stata straordinaria su tutto il territorio. Tutte le nostre sedi sono impegnate per garantire che la donazione sia effettuata in maniera sicura seguendo una serie di raccomandazioni. La vita di moltissimi pazienti dipende da noi, prenotiamo e andiamo a donare. Sempre”.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.avis.it/coronavirus/
https://piacenza.avisemiliaromagna.it/prenota-la-tua-donazione/

Giovedì 19 marzo 2020

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