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Notizie Varie

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Chiusi parchi e giardini pubblici: ecco i motivi per cui ci si può spostare

parco galleana

Le nuove restrizioni in Emilia-Romagna per quanto riguarda luoghi di aggregazione come parchi e giardini pubblici e lo spostamento delle persone fisiche sono note, ma proviamo a ribadirle ancora una volta. L’ordinanza firmata il 18 marzo dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è stata varata per contrastare con ancora maggiore decisione la diffusione del coronavirus. L’obiettivo è sempre quello di ridurre i contatti tra le persone, principale veicolo di trasmissione del virus. Il provvedimento vale in tutto il territorio regionale fino al 3 aprile prossimo. In base all’ordinanza, vengono chiusi al pubblico parchi e giardini pubblici. Viene poi limitato l’uso della bicicletta, consentito esclusivamente “per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”: quindi ragioni di lavoro, di salute o altre necessità, come ad esempio gli acquisti di generi alimentari. Identica limitazione per gli spostamenti a piedi. Un’unica deroga è possibile: se la motivazione è legata alla necessità di praticare attività motoria - come ad esempio una passeggiata per ragioni di salute, oppure l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche - si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione.
Con l’ordinanza scattano altre prescrizioni. Si stabilisce infatti che l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che sono collocati nelle aree di servizio e di rifornimento carburante è consentita unicamente lungo la rete autostradale e lungo la rete delle strade extraurbane principali.

Se invece questi esercizi si trovano lungo le strade extraurbane secondarie, la loro apertura è consentita limitatamente alla fascia oraria che va dalle 6.00 alle 18.00, dal lunedì alla domenica.
Non è consentita, invece, la normale apertura per gli esercizi che si trovano nelle aree di servizio e rifornimento collocate nei tratti stradali interni ai centri abitati.

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Pubblicato il 22 marzo 2020

Ferriere piange il suo sindaco, Giovanni Malchiodi

Ferriere piange il suo sindaco, addio a Giovanni Malchiodi

malchiodi

Ferriere ha perso il suo sindaco, una famiglia il suo punto di riferimento. Se ne è andato a soli 61 anni Giovanni Malchiodi, sindaco del comune dell’Alta Valnure.
Da giorni lottava in ospedale a Piacenza, ricoverato per aver contratto il Coronavirus.
Malchiodi era diventato sindaco di Ferriere nel 2013, dopo aver ricoperto per un mandato il ruolo di vicesindaco. Era stato poi riconfermato alle Elezioni Amministrative del 2018 per un secondo mandato. Imprenditore agricolo nella sua Grondone - paese a cui era legatissimo - aveva ricoperto anche il ruolo di presidente della Cia di Piacenza, l’associazione degli agricoltori. Lascia la moglie Luisella e due figli, Matteo e Simona.
La piccola comunità di Ferriere è sotto choc. Malchiodi è stato un sindaco operoso, tra la gente, che ha svolto la sua missione di amministratore con dedizione e zelo. La sua scomparsa ha lasciato nello sgomento tutta la comunità e il mondo istituzionale piacentino.

Il cordoglio di tutti i sindaci piacentini
“La scomparsa del sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi, collega e amico di tante battaglie a difesa del nostro territorio, è una notizia che ci lascia sgomenti, disarmati di fronte all’enormità di quello che sta accadendo. Nel dolore che oggi unisce, senza distinzioni, le istituzioni locali e la politica – sottolinea, esprimendo il cordoglio unanime di tutti i sindaci piacentini, il presidente della Provincia Patrizia Barbieri – emerge innanzitutto il ricordo di una persona che credeva profondamente nel suo ruolo di guida e riferimento per i propri concittadini, ai quali ha sempre dedicato attenzione sincera, ascolto e un impegno infaticabile che non è venuto meno, fino a quando le sue condizioni di salute lo hanno permesso, neppure in questa situazione di emergenza”.
“Giovanni – rimarcano, all’unisono, tutti gli amministratori locali piacentini – lavorava con la tenacia e la determinazione che rappresentano la forza dei nostri sindaci di montagna. Era orgoglioso del suo territorio, concreto nel cercare soluzioni che potessero migliorare la qualità di vita della gente, incisivo nel richiamare l’attenzione sui problemi della sua Val Nure, ma sempre costruttivo nei propri interventi. La sua lunga esperienza nell’Amministrazione comunale di Ferriere, dapprima come vice sindaco e poi come primo cittadino rieletto due anni fa, è stata contraddistinta da una carica di grande umanità, che derivava non solo dalla conoscenza profonda della realtà che era stato chiamato a governare, ma ancor prima dalla passione con cui interpretava il suo mandato”.
“A nome di tutti i sindaci e di tutti i Comuni della nostra provincia – conclude Patrizia Barbieri – porgiamo le più sentite condoglianze alla moglie Luisella, ai figli Simona e Matteo, nell’abbraccio ideale e sincero di quella più grande famiglia che è la comunità piacentina, stretta a loro e ai cittadini di Ferriere nel ricordo indelebile di Giovanni Malchiodi”.



  Pubblicato il 21 marzo 2020

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Fare lo scout «a distanza»

spettine

C’è chi in questo periodo di incertezza non si ferma, ma guarda al domani e lavora ai suoi progetti per il futuro senza rinunciare a vivere l’oggi: è tutto il mondo scout e in particolare, per quanto riguarda il nostro territorio, il Settore Competenze dell’AGESCI Emilia-Romagna (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), associazione che comprende le 13 zone di Piacenza, Bologna, Carpi, Cesena, Ferrara, Forlì, Imola, Modena, Modena Pedemontana, Parma, Ravenna-Faenza, Reggio Emilia, Rimini.

Progetti per la quarantena.
L’idea è quella di vivere lo scoutismo con gioia anche nelle difficoltà proponendo ai più piccoli e ai più grandi delle attività semplici ed appassionanti, divertenti, ma soprattutto educative, da poter fare in casa, da soli o in compagnia: è stata appositamente creata una pagina web dedicata al progetto intitolato: “Il nostro impegno non si ferma”. Lo scopo, scrive Giovanni Mistraletti, incaricato regionale del Settore Competenze dell’AGESCI Emilia-Romagna nella mail di presentazione dell’idea, è quello di continuare a educare attraverso le tecniche scout.
Ecco allora che nella pagina iniziano a comparire tanti originali suggerimenti adatti a Lupetti e Coccinelle (bambini dagli 8 agli 11 anni), Esploratori e Guide (ragazzi dai 12 ai 16 anni), Rover e Scolte (giovani dai 17 ai 21 anni).
All’interno della pagina web (https://emiro.agesci.it/2020/03/09/coronavirus-attivita-scout-a-distanza-il-nostro-impegno-non-si-ferma/) predisposta possono quindi essere condivisi per tutto il periodo di quarantena files che presentano un’attività specifica, oppure foto e siti internet interattivi che forniscano esempi precisi, video, tutorials coinvolgenti che aiutino bambini e ragazzi a non abbandonare il loro spirito di Scout, a tenere allenate le loro abilità e, perché no, a concedersi un momento di svago: sono tanti i suggerimenti che già riempiono la pagina e tra questi non mancano inviti alla preghiera e alla riflessione, perché, anche se il periodo è particolare, siamo in Quaresima e ci si deve preparare alla Pasqua.

I valori del mondo Scout.
L’ideazione del progetto è un modo per continuare a vivere dei valori dello scoutismo anche in una quotidianità diversa, per portare avanti i valori di cristianità, laboriosità e cittadinanza attiva e rispetto della natura che, insieme a tanti altri, contraddistinguono uno scout in ogni momento, contesto e situazione. Una realtà, quella di oggi, che, al di là del tempo contingente, non è sempre facile abitare, come hanno sottolineato anche Giovanni e Chiara Tassinari, anche lei incaricata regionale del Settore Competenze dell’AGESCI Emilia-Romagna, nel sussidio “TuttiCampiEmiRo2020” che contiene la bozza di presentazione dei Campi Scout previsti, se tutto tornerà nella norma, per il 2020. Il pensiero è espresso tra le righe di una pagina che hanno intitolato “Fedeli e ribelli” ed è davvero molto attuale.
“Vivere tutto questo, nella realtà di oggi, non è affatto scontato - scrivono Chiara e Giovanni -. Significa ribellarsi al pensiero debole, all’accontentarsi di fare il minimo, ribellarsi al consumismo e alle moderne forme di totalitarismo, all’indifferenza verso le tragedie del nostro tempo. Significa avere il coraggio di denunciare le ingiustizie e cercare un modo nuovo di vivere, sostenibile e lungimirante. Essere ribelli significa anche riconoscere la ricchezza che si è ricevuta, e coltivare il desiderio di condividerla, ‘contaminando’ di buone idee tutta l’Associazione. Vorremmo far gemmare ciò che sappiamo coltivare: desideriamo far nascere nuove esperienze significative in ‘luoghi educanti’, così come desideriamo continuare a rinnovare le buone tradizioni che abbiamo costruito negli ultimi decenni”.
Così, nell’ottica di un pensiero molto vicino al motto “l’unione fa la forza”, le proposte del Settore Competenze per quest’anno sono aperte a tutti e lo stesso Settore si sta muovendo verso un progetto di gemmazione per cui verrà presto costituita la Pattuglia che comprenderà un referente di ogni Zona dell’Emilia-Romagna che desidera partecipare.
I campi presentati dovrebbero prendere avvio da fine aprile e proseguire, con diversi progetti, fino a dicembre: l’idea che c’è alla base di ogni campo è quella di sfruttare e sviluppare attività per raggiungere obiettivi, dare spazio a una “cultura della competenza” cioè, è sempre scritto nella bozza di presentazione, “imparare ad usare bene le tecniche scout per divertirsi, per crescere, e per essere utili agli altri”.

Per Lupetti e Coccinelle, Esploratori e Guide, Rover e Scolte sono stati organizzati, prevalentemente alla base di Spettine, campi di competenza trappeur per cimentarsi nella cucina in mezzo alla natura; campi di pioneristica ed hebertismo per imparare, come recitano anche i motti della filosofia dell’hebertismo, ad “essere forti per essere utili”; campi in cui cimentarsi nelle più disparate forme d’arte: fotografia, danza, recitazione, musica, teatro; campi di abilità manuale, campi di street art per scatenare gioia utilizzando i colori; campi di radiocomunicazione e pronto soccorso per organizzare la prevenzione e gestire le emergenze; campi per imparare ad affrontare l’imprevisto e, ancora, campi con lo scopo di aprire il cuore agli altri, quindi imparare ad immedesimarsi in altre situazioni e in altre tradizioni.

Non manca il progetto di campi d’avventura, come quello previsto per Scolte e Rovers dall’1 al 5 luglio a Marsaglia, dal titolo: “La valle più bella del mondo. Avventure in sicurezza su rocce, fiumi e torrenti”.
Dunque, se i tempi saranno migliori, presto i gruppi scout potranno ritornare a dar prova dei loro valori e delle loro abilità all’aria aperta e nella natura.


Mariachiara Lunati

Venerdì 20 marzo 2020

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Ci lascia Michele Stanca

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Il coronavirus si è portato via anche Antonio Michele Stanca, illustre scienziato che ha contribuito alla crescita dell’agricoltura in Italia e nel mondo.
Confagricoltura Piacenza esprime profondo cordoglio per la sua scomparsa.
"L’agricoltura deve molto a Michele Stanca - dichiara Filippo Gasparini presidente di Confagricoltura Piacenza -. Lo ricordo quando, con una semplicità che lo rendeva ancora più grande, interveniva ai nostri incontri tecnici spiegando concetti complessi che divenivano chiari. Studioso instancabile, appassionato ed entusiasta del proprio lavoro, eccellente divulgatore scientifico. Unitamente a quanto espresso anche dall’Accademia dei Georgofili, di cui era vicepresidente, ci sentiamo di dire che con Stanca ci lascia una delle personalità più brillanti nel settore della genetica agraria, che avrebbe potuto dare ancora un contributo inestimabile al progresso della ricerca in agricoltura. Ha sempre messo generosamente a disposizione degli agricoltori la sua grande competenza e superlativa preparazione. Confagricoltura Piacenza gli sarà sempre profondamente grata”.
Accademico, coordinatore del Comitato “Biologia Agraria” e membro del Consiglio Accademico, era anche Presidente dell’Unione Italiana delle Accademie per le Scienze Applicate allo Sviluppo dell’Agricoltura, alla Sicurezza Alimentare e alla Tutela Ambientale (UNASA) e President of Union of European Academies for Science Applied to Agriculture, Food and Nature – UEAA, oltre che Socio Emerito della Società’ Italiana di Genetica Agraria e Presidente Emerito dell’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie (AISSA).
Pugliese, laureato a Bari, ha condotto studi importantissimi sul miglioramento genetico dei cereali. Ha diretto il Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale di Fiorenzuola d’Arda; è stato coordinatore della rete nazionale “Varietà ORZO” (1976-2009), studiando a livello genetico e fisiologico il fenomeno dell’allettamento e gli aspetti qualitativi dell’orzo e promuovendo ricerche di genetica, fisiologia e biologia molecolare sull’adattamento delle piante all’ambiente.
Ha sviluppato programmi di miglioramento genetico convenzionale e molecolare (MAS) ed è stato costitutore di varietà di orzo di successo a livello nazionale (nel 2011 il 21% della semente certificata ha origine nel Centro di Fiorenzuola) ed internazionale. “Arda” è stata prima in assoluto tra le varietà di Orzo certificate in Italia negli anni ’90 (30% della semente certificata in Italia) e ancora oggi è molto popolare in Italia e in Grecia.
Docente in molte prestigiose università di tutto il mondo, Stanca è stato anche Coordinatore del Progetto “Sequenziamento genoma frumenti: Mappafisica del Cromosoma 5A” nell’ambito dell’International Wheat Genome Sequencing Consortium, membro del Comitato dei Garanti per le Scienze Agrarie, Tecnologie Alimentari e Scienze Veterinarie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Presidente della Sezione Cereali della European Association of Plant Breeding Research – EUCARPIA.
Michele Stanca, tra le sue tante attività, è stato anche un fattivo collaboratore del ciclo di incontri A Cena Con la Scienza, organizzato da Confagricoltura Piacenza ed Agriturist.
Michele Lodigiani, coordinatore dell’iniziativa e a lui legato da stima e affetto lo ricorda così: “L’ho incontrato per la prima volta molti anni fa. Ero stato a Fiorenzuola perché avevo letto della costituzione della cultivar di orzo “Arda”, un suo successo, che negli anni ha rivoluzionato la coltivazione dell’orzo. Mi colpì la sua visione delle cose e come riusciva a comunicarla. Parlare con lui è sempre stato piacevole, non si aveva mail l’impressione di essere a una lezione, ma nei fatti lo era perché ogni dialogo con lui ti arricchiva sempre di conoscenze. Era uno dei pochi scienziati anche amico degli agricoltori, una cara persona, ha sempre partecipato volentieri alle nostre Cene con La Scienza supportandole e arricchendole di contributi”.
Tutta Confagricoltura Piacenza esprime vicinanza alla famiglia.

Sabato 21 marzo 2020

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Assindatcolf, premio e slittamento contributi

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''Voucher da 600 euro per il pagamento della baby sitter, congedi parentali, slittamento della scadenza per il versamento dei contributi previdenziali dal 10 aprile al 10 giugno. E ancora, no alla cassa integrazione in deroga per colf, badanti e baby sitter ma si al Premio da 100 euro previsto per i lavoratori dipendenti che continuano a svolgere la propria attività e, sì alla nuova indennità denominata “Reddito di Ultima Istanza” per chi ha cessato, ridotto o sospeso il lavoro. Sono queste alcune delle principali novità che introduce il Decreto legge ‘Cura Italia’ destinate al comparto domestico''. È quanto comunica Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (aderente a Confedilizia).

''Ora che il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta – spiega Assindatcolf – attendiamo le indicazioni operative per capire come tecnicamente queste nuove misure si applicheranno al nostro comparto. Pensiamo, per esempio, al Reddito di Ultima Istanza che potrà avere un effetto concreto solo se equivalente e alternativo in termini economici alla cassa integrazione in deroga da cui il comparto è stato escluso, e pensiamo al Premio da 100 euro, che per i domestici dovrà essere eventualmente recuperato in fase di dichiarazione dei redditi e non in busta paga, non essendo il datore di lavoro sostituto di imposta. Per questo motivo – prosegue l'Associazione dei datori di lavoro domestico – chiediamo un confronto al Governo e ai ministri competenti, affinché tutte queste misure possano davvero rappresentare un sostegno anche per i lavoratori e le tante famiglie, oltre 2,5 milioni, che anche in queste settimane di emergenza stanno continuando ad affidarsi all’aiuto di colf, badanti e baby sitter''.

''Tra le misure approvate dall’Esecutivo – continua Assindatcolf – anche un’altra importante novità che riguarda il settore: se il domestico è chiamato ad osservare un periodo di quarantena o di isolamento fiduciario certificato, questo sarà equiparato alla malattia e a pagare, però, non sarà la famiglia come avviene in condizioni di normalità, ma lo Stato. Se, invece, il domestico fosse contagiato nell’esercizio delle sue attività l’evento sarà trattato come infortunio, con tutte le tutele previste dall’Inail. Quello che ancora manca è un meccanismo strutturale, quale la totale deduzione del costo del lavoro, che sostenga il reddito delle famiglie e aiuti i lavoratori che, auspichiamo, potrà finalmente essere parte delle misure che il Governo metterà in campo per il rilancio dell’economia''.

Per maggiori informazioni e per ricevere la necessaria assistenza in merito è possibile rivolgersi alla locale Sezione di Assindatcolf, presso la sede dell'Associazione Proprietari Casa-Confedilizia, di Piacenza, in via del Tempio n. 27-29 (telefono 0523.327273 – e-mail: assindatcolf [AT] confediliziapiacenza [DOT] it).

Venerdì 20 marzo 2020

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