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Notizie Varie

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Montagna: voucher fino a 500 euro per internet, pc o tablet

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Un Appennino più connesso digitalmente come misura fondamentale per evitarne lo spopolamento. Dopo gli investimenti per la realizzazione delle dorsali in fibra ottica, la Regione Emilia-Romagna interviene anche direttamente nei confronti dei cittadini delle zone di montagna, a partire dalle fasce di popolazione più in difficoltà economica, aiutandoli nell’acquisto degli strumenti necessari per essere online, da un contratto per la connessione a un pc o un tablet. Da lunedì 9 novembre le famiglie dei comuni montani dell’Emilia-Romagna con un reddito Isee inferiore ai 20mila euro potranno infatti fare richiesta per un voucher da 500 euro da utilizzare per stipulare un contratto per la fornitura di una connessione internet e per l’acquisto di un pc o di un tablet per navigare online. Una iniziativa per cui la Regione Emilia-Romagna rende disponibili più di 4 milioni di euro nell’ambito del Piano nazionale voucher lanciato dal Comitato banda ultra larga (Cobul) insieme alle Regioni: in totale saranno 8.600 le famiglie residenti in tutti i 119 Comuni montani che potranno accedere al contributo complessivo di 4.337.00 euro in questa prima fase del progetto, mentre lo step successivo, in programma tra la fine del 2020 e l’inizio dell’anno nuovo, prevede risorse pari a 8 milioni di euro per estendere il sostegno anche alle famiglie con reddito Isee fino ai 50.000 euro e contributi fino a 12 milioni di euro per coinvolgere le imprese delle zone di montagna.
“Evitare lo spopolamento dell’Appennino è una delle sfide più importanti per questa Giunta, e crediamo fortemente che colmare il divario digitale con la pianura sia una delle chiavi per avere successo, specialmente dopo che la pandemia ci ha abituati alla fruizione virtuale di tantissimi servizi, a partire ad esempio dalla didattica a distanza - dichiarano Barbara Lori, assessora alla Montagna, e Paola Salomoni, assessora alla Scuola, università e agenda digitale -. Una montagna ben connessa a Internet è più attrattiva in particolare per i giovani, nell’immediato come in prospettiva di vita, e abbiamo ritenuto fondamentale iniziare aiutando le famiglie più in difficoltà economica. E questa è solo la prima parte di un progetto che muoverà risorse per 24 milioni di euro, che l’Emilia-Romagna ha scelto di dedicare esclusivamente ai comuni dell’Appennino - concludono Lori e Salomoni - e che si inserisce in un solco di investimenti e attenzioni in cui rientrano ad esempio i lavori per dotare di banda larga quasi 250 scuole di montagna”.
Per ottenere i voucher sarà necessario rivolgersi agli operatori di telecomunicazioni che hanno deciso di aderire all’iniziativa, il cui elenco costantemente aggiornato è disponibile sui siti bandaultralarga.italia.it e www.infratelitalia.it, e attivare una utenza di connettività internet. Così facendo si avrà diritto a un contributo del valore di 500 euro per disporre di connettività e di un personal computer o un tablet. L’elenco completo dei Comuni che rientrano nel Piano voucher è disponibile sempre sui siti bandaultralarga.italia.it e www.infratelitalia.it, dove sono pubblicati anche una serie di chiarimenti per le famiglie e per gli operatori, assieme alla documentazione tecnica che questi ultimi dovranno consultare e utilizzare per aderire.

Pubblicato il 7 novembre 2020

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Quando si coniugano arte, design e impresa

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Moda, arte, innovazione sono la ricetta vincente della Bonotto spa, un’azienda tessile che nasce nel 1912 ed oggi, giunta alla quarta generazione, opera in un grande impianto industriale dove si coniugano magnificamente arte, design ed impresa. Da Luigi Bonotto, che produceva cappelli di paglia, alla più innovativa manifattura tessile che utilizza prodotti bio compatibili o riciclati. Oggi l’azienda è guidata da Lorenzo e Giovanni Bonotto ed è proprio Giovanni, che ha partecipato come docente straordinario all’ultima lezione di Cives dal titolo “Visioni dal futuro”, a spiegarci come la sua azienda, che è diventata un punto di riferimento internazionale nel mondo del tessile di lusso, operi in una modalità assolutamente innovativa pur legandosi alla più antica tradizione artistica dell’impresa manifatturiera italiana.

Creatività pura

Una collaborazione con l’arte costante, poiché essa è parte essenziale di ogni progetto, di ogni prodotto. Giovanni Bonotto ricorda come sin da piccolo sia stato contornato da innumerevoli artisti che frequentavano la sua casa a Molvena ed è proprio in quegli anni che nasce la collezione che oggi fa parte della Fondazione Bonotto, grazie alla frequentazione del padre Luigi con artisti Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva, Sonora, Performativa. Molte delle opere della collezione sono disposte nei 10.000 metri quadrati dell'azienda, dagli uffici alle zone di passaggio, dalle zone di produzione alle zone magazzino, costituendo per i maestri artigiani una costante fonte d’ispirazione. La collaborazione con giovani artisti dell’arte contemporanea continua ad ispirare la produttività della Bonotto spa, che oggi può contare oltre ventimila opere d’arte, mescolate nell’azienda, come in una performance, agli strumenti industriali.

Tradizione ed innovazione

Molti dei macchinari utilizzati nella Bonotto spa sono vecchi telai restaurati che caratterizzano in modo determinante il concetto di “Fabbrica Lenta” . La necessità di guadagnare e di produrre sempre di più hanno costretto l’industria tessile ad abbassare considerevolmente la qualità del prodotto, ma la Bonotto spa ha preferito innovarsi restando legata ad una tradizione irrinunciabile. Giovanni Bonotto ricorda gli anni in cui l’automazione ha iniziato a prendere il sopravvento modificando e standardizzando i processi produttivi, trasformando i lavoratori del settore da maestri operai a sovrintendenti di strumenti industriali. La manualità fu persa e le fabbriche cominciarono a realizzare prodotti fotocopiati, di bassa qualità e di basso prezzo, anche a causa della riduzione dei costi della manodopera. Da quella esperienza Giovanni Bonotto comincia a girare nelle fabbriche che hanno chiuso a seguito della crisi del settore e trova al loro esterno tanti macchinari abbandonati perché non più produttivi, essendo ormai “lenti”. Da questa “Visione” nasce l’idea della Fabbrica Lenta, ovvero della riscoperta di un modo di produrre artigianale ed unico, anche perché i nuovi strumenti non riescono ad imitare la singolarità dei tessuti realizzati sui vecchi telai. L’uomo ed il suo operato in questo modo sono stati rimessi al centro del lavoro, le sue “mani intelligenti” riescono a creare prodotti di assoluta eccellenza, opere e non oggetti standardizzati che nell’azienda Bonotto si fondono con le creazioni in loco degli artisti.

Gli occhiali della fantasia

Gli occhiali della fantasia sono il dono che l’arte ha fatto a Giovanni Bonotto e alla sua azienda, l’amore per il lavoro e l’orgoglio di riuscire provando e riprovando senza paura di sbagliare, anzi scoprendo che talvolta l’errore riesce ad aprire porte inimmaginabili poiché, come per l’arte, si parte da un idea ma la trasformazione continua del prodotto porta ad un risultato inaspettato ed unico. Il pensiero non convenzionale caratterizza la progettualità della fabbrica che pare non rispettare i canoni aziendali attuali, ma si spinge verso una modernità legata alla tradizione, creando progetti attualissimi e al contempo artigianali.

Inventare tessuti e dunque moda

La Bonotto spa esprime la propria contemporaneità anche attraverso la creazione di tessuti da prodotti di riciclo come la plastica o da fibre naturali quali l’agave, il banano, la ginestra, recuperando fibre ecologiche, biodegradabili e biocompatibili. La volontà è quella di guardare al mondo in mondo sostenibile, sia nella produzione che nel consumo, confermando la centralità dell’individuo, del suo lavoro e del suo modo di esprimersi. Con più siti produttivi ed oltre duecento maestri d’arte impiegati, la Bonotto è diventata una delle grandi aziende di riferimento del Made in Italy e più in generale della moda internazionale, senza nessuna strategia di marketing ma semplicemente rendendo attiva la propria indole artistica.

Italiani un popolo visionario

Per Giovanni Bonotto gli italiani sono da sempre un popolo visionario, egli non crede infatti che siano industriosi come i tedeschi o con grandi capacità c omunicative come i francesi ma, essendo figli del Rinascimento, hanno uno speciale fuoco creativo, il fuoco delle botteghe artigiane. Nel nostro paese l’arte è ovunque e sono proprio gli artisti che danno la benzina intellettuale per creare cose irripetibili. Il termine del successo per la Bonotto è quello di aver fondato un nuovo linguaggio produttivo, differenziandosi dalla massa, con un diverso atteggiamento del fare e del creare, dove si produce meno ma si fattura di più, perché il valore aggiunto del prodotto lo rende unico e dunque desiderabile. Giovanni Bonotto conclude il suo intervento sostenendo come la recente pandemia rimodulerà gli atteggiamenti al consumo inducendo ad acquistare quantità limitate di prodotti, ma con maggiore qualità.

Stefania Micheli

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Pubblicato il 6 novembre 2020

Conad a sostegno dell’Associazione “Insieme per l’Hospice”

Locandina CONAD NATALE Progetti Charity 2020

E’ stata presentata presso il Comune di Piacenza l’iniziativa promossa da Conad “Natale Prezioso” attiva dal 28 ottobre al 6 dicembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia). Con una spesa minima di 30 € e un contributo di 2,90 € si potrà avere una delle 6 sfere a temi natalizi in vetro soffiato decorate a mano nel Nord Europa da esperti maestri artigiani per Brandani. Per ciascuna sfera saranno donati in beneficenza 0,50 euro a favore di enti e associazioni territoriali rivolti per lo più ai bambini o a persone in stato di fragilità.
Per la provincia di Piacenza la donazione sarà a favore dell’Hospice Casa di Iris, di cui Conad è partner solidale da molti anni.

“In questo anno di grande difficoltà Conad e i suoi clienti hanno già dimostrato di essere accanto agli Ospedali durante l’emergenza sanitaria con l’iniziativa Unisciti a Noi a favore dei reparti Covid” afferma Marzio Ferrari, Presidente di Conad Centro Nord e continua: “Ci teniamo però a confermare la nostra attenzione alle cure rivolte alle persone fragili per dare continuità ai progetti al fianco dell’Ospedale dei Bambini. Ci auguriamo un grande successo per questa iniziativa nella speranza di portare un po’ di clima natalizio nelle famiglie di tutti”.


Sensibilità e sostegno

Anche l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza, Federica Sgorbati, rinnova il ringraziamento a Conad Centro Nord, “che anche quest’anno conferma il proprio prezioso supporto alla Casa di Iris e l’impegno per sensibilizzare il territorio alla vicinanza nei confronti dell’Hospice, dei pazienti e delle famiglie che vi trovano accoglienza, cura e sostegno, umano e professionale. Accostando la quotidianità della spesa, i simboli evocativi del Natale e la scelta consapevole di un gesto di solidarietà, si dà un contributo concreto e molto importante nel diffondere una vera e propria cultura del dono”.
Infine il Presidente della Fondazione Casa di Iris Sergio Fuochi ringrazia Conad “per la sensibilità e il sostegno concreto dimostrato in questi anni nei confronti della Casa di Iris. La realizzazione di iniziative per la raccolta fondi a scopo benefico caratterizzano questo marchio della grande distribuzione alimentare e il suo supporto economico ha contribuito, in questi anni, al pagamento del canone annuale che l’Associazione Insieme per l’Hospice deve per contratto al Consorzio Iris, gestore della struttura. In questo anno, durante il quale il susseguirsi delle misure restrittive, causate dal Coronavirus, hanno limitato la realizzazione di eventi benefici per la raccolta fondi, l’iniziativa di CONAD resta, unitamente alla grande sensibilità e vicinanza dei cittadini piacentini che hanno colto il particolare periodo di difficolta di tutto il settore no profit, tra i pochi eventi che apportano un aiuto oggettivo a La Casa di Iris".

Pubblicato il 5 novembre 2020

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Il nuovo Dpcm. La provincia di Piacenza in zona gialla

Il nuovo Dpcm scatta da venerdì 6, Piacenza e l'Emilia-Romagna in zona gialla

conte

La conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte della sera del 4 novembre ha chiarito i contenuti del Dpcm pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale e dato una risposta alle tante domande che in tanti si stavano facendo sulle nuove limitazioni previste e sulle nuove zone rosse, arancioni e gialle. Il Dpcm entrerà in vigore a partire da venerdì 6 novembre. La provincia di Piacenza e l'Emilia-Romagna sono inserite nei territori della fascia gialla. La vicina Lombardia è in fascia rossa, così come il Piemonte.

Le misure in vigore da venerdì 6 novembre 

Dove ci si può spostare e dove è vietato

  • Zone in area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto.
  • Zone in area arancione: Puglia e Sicilia.
    Spostamenti vietati in entrata e uscita e anche da un comune all'altro. Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7. 
  • Zone in area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta.
    Vietato ogni spostamento in qualsiasi orario.

In tutte queste zone -. e quindi in tutta Italia - c'è il coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; poi l'allegato descrive quali sono le norme per ciascuna zona. Nella zona gialla sono "consentiti gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". La capienza dei mezzi pubblici è dimezzata al 50% e musei, mostre, corner per giochi e bingo (in bar e tabaccherie) sono chiusi.

Nella zona gialla e nella zona arancione "i centri commerciali (sono) chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno" e c'è la "didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media"; oltre a questo:

  • nella zona arancione è "vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute";
  • nelle zone arancioni e rosse  "bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie" sono "chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio";
  • sempre nelle zone arancioni e rosse i negozi sono "chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali;
  • anche i mercati sono "chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari";

Questi invece sono i provvedimenti che riguardano esclusivamente le cosiddette zone rosse: 

  • è "vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute";
  • i centri commerciali sono "chiusi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno";
  • c'è la didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie;



 
Pubblicato il 5 novembre 2020

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La scuola Don Minzoni all'Erasmus Days 2020


 Giochi della salute

Il progetto Erasmus ci fa pensare generalmente alla scuola superiore o all’università, ma da qualche anno la possibilità di scambio tra i 33 paesi dell’Unione Europea riguarda anche le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le medie. Anche Piacenza risponde favorevolmente a questo progetto e durante gli appena trascorsi 15, 16 e 17 ottobre, le scuole piacentine dell’ottavo circolo (che comprende due scuole elementari e sei dell’infanzia) dirette dalla professoressa Paola Vincenti, hanno aderito agli Erasmus Days per il quinto anno consecutivo.
Durante questi tre giorni sono stati realizzati circa 50 eventi che hanno sviluppato il tema HOW HEALTHY ARE YOU, declinato in tre filoni: La salute ambientale, ovvero il rispetto dell’ambiente; La salute fisica, quindi l’alimentazione e il movimento; La salute mentale ed emotiva, che consiste nell’attuare un pensiero positivo, avere una maggior resilienza, trovare risorse dentro di sé.

La scuola Don Minzoni e la LILT

La scuola Don Minzoni ha partecipato all’interno della piattaforma eTwinning, la community on-line di scuole più numerosa d’Europa, per l’attuazione di un programma di scambio culturale e di progetti realizzati in cooperazione con altri paesi europei ed è risultata un esempio in Italia. Le scuole eTwinning hanno la finalità di attuare una leadership condivisa, promuovono il lavoro in team e una modalità di apprendimento innovativo. Le tre insegnanti di riferimento di questo lavoro, Marisa Badini, Marzia Brini e Cristina Cella, sono state invitate a Bruxelles per poter discutere e condividere il progetto con gli insegnanti degli altri paesi e per poter costruire un obiettivo comune di realizzazione. Chiaramente tutto questo presuppone una rendicontazione dei lavori svolti dalle scuole aderenti.
Il programma degli Erasmus Days prevede che le varie attività si svolgano in due lingue: inglese e nella lingua del paese associato, mediante il metodo CLIL, (acronimo di Content and Language Integrated Learning). Si tratta di una metodologia più concreta rispetto alla tradizionale didattica, il CLIL prevede l'insegnamento di alcuni argomenti automaticamente in lingua straniera, per favorire sia l'acquisizione di contenuti disciplinari sia l'apprendimento della lingua, attraverso un approccio comprensibile e fruibile per i bambini.

Per l’edizione 2020 la scuola Don Minzoni ha scelto come partner per i temi sviluppati l’Associazione LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori, sezione di Piacenza) grazie ai comuni intenti di rispetto del sé, attraverso la promozione dei sani stili di vita.

Dr FrancoPugliese

Nella foto, il dottor Franco Pugliese, presidente della LILT piacentina


La LILT piacentina ha organizzato una mattinata di “Giochi della Salute” coi bimbi delle prime classi elementari, attraverso un percorso studiato appositamente per i più piccoli, che mette in relazione il movimento e la sana alimentazione e che tiene conto delle attuali regole di distanziamento.
La chiusura degli Erasmus Days è stata affidata al Presidente dell’Associazione, il Dr. Franco Pugliese, spettatore di una staffetta in lingua inglese organizzata dalle quinte elementari, sui tre temi suddetti. Al termine della staffetta, il Dr. Pugliese è intervenuto parlando della salute, della prevenzione attraverso la corretta alimentazione e il giusto movimento, dell’acquisizione di semplici regole e sottolineando l’importanza del prendersi cura di sé e degli altri.
Il suo intervento è stato suggellato da una frase molto significativa: “Nel nostro piccolo noi tutti possiamo fare qualcosa” e ha nominato i bimbi ambasciatori della salute, premiandoli con un libro di giochi ed esercizi che hanno per tema il mantenimento del benessere, simbolo di continuità del lavoro svolto. Ha poi donato una maglietta dell’Associazione, che è stata esposta nell’atrio di ingresso della scuola e con questa iniziativa la LILT continua il suo progetto nelle scuole “Guadagnare salute con la Lilt”.

Pubblicato il 5 novembre 2020

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