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Notizie Varie

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Bonus affitto in Regione: aiuti anche per universitari e proprietari

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Un bonus affitto fino a 1.500 euro per famiglie e persone in difficoltà, parametrato alla riduzione di reddito determinata dall’emergenza coronavirus. Contributo massimo che sale - andando da 2 mila a 3 mila euro - per i proprietari che accettano di rinegoziare il contratto d’affitto riducendo il canone a favore dell’inquilino, che facciano lo stesso convertendolo in affitto a canone concordato o ne stipulino uno nuovo (misura che punta a rimettere sul mercato dell’affitto a lungo termine alloggi rimasti vuoti a causa del fermo degli spostamenti). Aiuto esteso agli studenti universitari iscritti in un ateneo dell’Emilia-Romagna e a chi è in una situazione di forte emergenza, cioè i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 3mila euro, in questo caso a prescindere dal calo reddituale.
Lo prevede il nuovo bando regionale affitto per il 2020: già definito, verrà approvato dalla Giunta regionale nella prossima seduta. Si inserisce nell’ambito di un’operazione complessiva da 15 milioni di euro che permette anche di scorrere le graduatorie del bando 2019, per ampliare la platea dei beneficiari. È l’aiuto concreto della Regione Emilia-Romagna per le famiglie e le persone colpite economicamente dalla crisi sanitaria: perché hanno perso il lavoro o subito una riduzione d’orario, sono in cassa integrazione o in mobilità, oppure sono state costrette a cessare la propria attività libero professionale o a chiudere la propria impresa. E, di conseguenza, non riescono a sostenere la spesa dell’affitto di casa.
Il Fondo Affitto 2020 è stato costruito in modo da tenere conto tanto delle fragilità che già si conoscevano, aggravate dall’emergenza Covid-19, quanto dei nuovi bisogni che generati in questi mesi, con l’intento di erogare contributi con procedure veloci e lasciando comunque ampia flessibilità ai Comuni sull’impiego delle risorse. Questo intervento è il primo importante tassello di un nuovo e organico Piano per la casa che la Regione Emilia-Romagna intende costruire in questa legislatura per dare piena sostanza al diritto all’abitare.
Le risorse (esattamente 14,9 milioni) provengono per i due terzi, quindi 10 milioni, dal bilancio regionale, e per il resto, 4,9 milioni, dalla dotazione 2020 del Fondo statale per il Sostegno alla locazione destinato alle famiglie economicamente svantaggiate; saranno distribuite ai distretti sanitari di tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, ma potranno essere gestite anche direttamente dai Comuni o dalle Unioni di Comuni. I fondi potranno essere utilizzati fino a un massimo della metà per scorrere le graduatorie del bando regionale affitti 2019. L’altra metà delle nuove risorse, oltre a quanto eventualmente non impiegato per le liste 2019, servirà a finanziare le nuove misure finalizzate a sostenere economicamente chi è stato penalizzato dalla crisi e adesso deve rialzarsi: i contributi diretti e gli incentivi alla rinegoziazione dei canoni o alla conclusione di nuovi contratti a canone concordato. A presentare il piano, condiviso con le rappresentanze sindacali degli inquilini, della proprietà e degli enti locali, oggi in videoconferenza stampa, il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega alle Politiche sociali e abitative, Elly Schlein.

I requisiti
Tra i requisiti per accedere al contributo regionale, un reddito ISEE 2020 non superiore ai 35.000 euro (soglia che i Comuni possono modificare per le rinegoziazioni), e, se superiore ai 3.000 euro, anche l’autocertificazione con adeguata documentazione della diminuzione del reddito di almeno il 20% negli ultimi tre mesi, rispetto al reddito trimestrale medio 2019. É sufficiente il domicilio nell’alloggio in cui si abita con regolare contratto d’affitto, così da permettere la partecipazione anche a studenti e lavoratori che vivano in un comune della Regione pur non avendo spostato la residenza. La cittadinanza italiana o quella di uno Stato appartenente all’Unione europea o, per i cittadini extra Ue, il permesso di soggiorno. Per gli studenti, sarà sufficiente che anche un solo genitore possa dimostrare una effettiva riduzione del reddito, come conseguenza dell’emergenza sanitaria, e il requisito del reddito Isee sotto i 35mila euro si riferisce al nucleo famigliare del quale fanno parte.
Le risorse potranno essere erogate anche con modalità a sportello (non è obbligatoria la definizione di una nuova graduatoria, per rendere più celere l’erogazione dei contributi in fase di emergenza). I soggetti che presentano domanda avranno tempo per presentare l’ISEE 2020, qualora non già disponibile, fino al 30 ottobre, e dovranno autocertificare il calo del reddito, producendo una adeguata documentazione (buste paga o fatture). La prima misura consente alle persone singole o ai nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche a causa dell’emergenza sanitaria, di ricevere contributi diretti per pagare il canone di affitto. Requisiti necessari per ottenere il bonus: avere un regolare contratto di affitto in un comune dell’Emilia-Romagna, dichiarare un reddito Isee che non superi i 35mila euro e autocertificare una riduzione del proprio reddito familiare, nel trimestre marzo-maggio 2020, superiore al 20% rispetto alla media trimestrale del reddito percepito nel 2019. Il contributo riconosciuto, misurato e proporzionato in base alla perdita di reddito o fatturato subita, è di 3 mensilità per un massimo di 1.500 euro. A questa misura sono ammessi anche i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 3mila euro che non potevano accedere al bando 2019, senza dover dimostrare un calo del reddito.
La seconda misura è molto innovativa e consiste in una serie di incentivi alla rinegoziazione dei canoni esistenti o alla conclusione di nuovi contratti a canone concordato del bando, e può avere effetti di maggiore durata rispetto al semplice contributo, guardando oltre l’emergenza. Si tratta infatti della possibilità di concordare con il proprietario dell’abitazione una riduzione, per almeno sei mesi, di almeno il 20% (almeno il 10% per i Comuni non ad alta tensione abitativa) sull’importo del canone di locazione; oppure di modificare il proprio contratto, passando a quello concordato (3+2 anni). In questo caso il contributo regionale viene riconosciuto al proprietario dell’alloggio, che riceverà il 70% della riduzione del canone fino a un massimo di 2.000 euro. Se il contratto passa da libero mercato o transitorio a concordato, il proprietario potrà accedere, per i primi 12 mesi, a un contributo che copre il 70% della riduzione del canone fino a 2.500 euro. Per i nuovi contratti a canone concordato (per un importo massimo del canone di 700 euro mensili) il contributo regionale riconosciuto al proprietario potrà coprire, per i primi 18 mesi, metà del canone, fino a un contributo massimo di 3mila euro. La possibilità di rinegoziazione del canone, diversamente dal contributo diretto, è accessibile anche ai locatari che siano percettori di reddito o pensione di cittadinanza e ai proprietari che rinuncino a procedere in eventuale procedura di sfratto per morosità.

Pubblicato il 2 giugno 2020

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Nuoto, la “Wolf’s Swimmers” di Fiorenzuola riprende gli allenamenti.

Wolf

Con la riapertura degli impianti sportivi riprendono gli allenamenti della "Wolf's Swimmers" (nuoto categoria Master), associazione sportiva dilettantistica di Fiorenzuola d’Arda (PC). La ripresa delle attività è in programma mercoledì 3 giugno alle ore 21 in piscina a Fiorenzuola, in via Barani. Previsti tre allenamenti a settimana, nei mesi di giugno e luglio: lunedì, mercoledì e venerdì, sempre la sera dalle ore 21. Chiunque voglia iniziare a nuotare (giovani e meno giovani) o chi desidera conoscere la squadra, può partecipare alla sessione di allenamento aperta a tutti, nel rispetto delle norme anti-coronavirus:
1) potranno nuotare sette persone per ogni corsia;
2) accesso consentito con mascherina all'ingresso, negli spogliatoi e a bordo vasca;
3) misurazione della temperatura all'ingresso.

Occorrerà portare un certificato medico di buona salute e un'apposita autocertificazione che, per i nuovi iscritti, potrà essere richiesta inviando un messaggio alla pagina Facebook della squadra (https://www.facebook.com/wolfs.swimmers/).
La squadra è associata alla F.I.N. la Federazione italiana nuoto.

Pubblicato il 1 giugno 2020

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Percorsi formativi e stage aziendali dopo il diploma professionale, ecco il bando

Istituti professionali

Dall’aula all’azienda, per ottenere un diploma professionale nell’anno scolastico 2020/2021 ed entrare nel mercato del lavoro. La Regione finanzia con 4,5 milioni di euro la realizzazione di percorsi di quarto anno per studenti che abbiano acquisito una qualifica professionale. Il bando, rivolto ai soggetti accreditati nell’ambito del sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale, è contenuto in un provvedimento che la Giunta regionale approvato nel corso dell’ultima seduta. Le risorse provengono dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014/2020 e da risorse nazionali per l’obbligo formativo. Unici destinatari dei percorsi formativi, che dovranno avere una durata di 1000 ore, saranno gli studenti che abbiano conseguito al termine dell’anno scolastico 2019/2020 una qualifica professionale triennale: le attività dovranno essere avviate solo a fronte di un numero minimo di 15 giovani che abbiano formalizzato la richiesta di iscrizione.
“I fondi consistenti che stiamo impegnando nella rete complessiva della formazione - ha affermato l’assessore regionale alla Formazione professionale e Lavoro, Vincenzo Colla - sono l’arma più forte che mettiamo in campo per il nostro futuro. Vogliamo creare buona occupazione per i giovani, costruendo le competenze necessarie per rendere competitive le nostre imprese. La conoscenza diffusa rafforza la democrazia e riduce la disuguaglianza. Siamo coerenti con l’impegno strategico del Patto per il lavoro per creare lavoro di qualità”.
I percorsi, gratuiti per gli studenti, dovranno offrire ai giovani che scelgono dopo la qualifica triennale di proseguire con un quarto anno, la possibilità di farlo in un contesto di apprendimento legato all’esperienza, promuovendo un rapporto più stretto di confronto e trasferimento di conoscenza tra aziende e sistema formativo. Quindi proseguire la formazione, dando continuità a scelte già realizzate, innalzando conoscenze e competenze, qualificando ulteriormente e rendendo maggiormente spendibile il proprio profilo professionale sul mercato del lavoro. Infatti, l’impianto progettuale del quarto anno di formazione prevede un modello fondato sulla collaborazione tra gli Enti di formazione professionale e le imprese, nella progettazione e realizzazione dell’offerta. Lo stage dovrà avere una durata di almeno 400 ore, e comunque non superiore a 600, essere realizzato nei contesti di lavoro, articolato su più periodi, prevedendo anche differenti aziende ospitanti per permettere la conoscenza di modelli organizzativi e processi produttivi differenti. Lo stage potrà essere affiancato da attività di laboratorio/simulimpresa, realizzate anche in piccoli gruppi, in spazi aziendali attrezzati, della durata massima di 100 ore. La Regione prevede, alla luce degli elementi di incertezza dell’attuale fase di restrizioni per il Covid-19, di realizzare un successivo provvedimento con il quale stabilirà i termini di avvio dei percorsi che verranno approvati.

Pubblicato il 1°giugno 2020

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Biblioteche online dell’Emilia-Romagna, +170% di accessi a maggio

 accessi biblio online

I cittadini dell’Emilia-Romagna continuano a leggere e a utilizzare i servizi on line delle Biblioteche regionali. Anche dopo il momento di picco, registrato durante la chiusura di librerie e delle stesse biblioteche a causa del lockdown per il Covid-19, si consolida l’accesso alle risorse culturali dell’Emilia-Romagna disponibili in rete. Un servizio gratuito e attivo già da alcuni anni.
Nel periodo dal 27 febbraio al 27 maggio 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, i servizi digitali delle biblioteche dell'Emilia-Romagna hanno segnato aumenti molto consistenti: con +184,17% negli accessi, +162,81% utenti unici e +198,77% consultazioni e prestiti nelle biblioteche digitali Emilib (la rete che riunisce le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara) e +177,62% accessi, +130,62% utenti unici e +177,24% per la Rete Bibliotecaria della Romagna. Il confronto tra i tre mesi di marzo, aprile e maggio mostra un picco deciso nel periodo del lockdown e a maggio, con le riaperture delle attività, tra cui anche quelle bibliotecarie, i servizi si consolidano segnando comunque un incremento significativo rispetto all’analogo periodo del 2019. Il picco fa riferimento in particolare al periodo dal 27 marzo al 27 aprile 2020, quando gli accessi crescono del 251,74%, gli utenti unici del 179,42% e le consultazioni e i prestiti del 191,27% per Emilib, e per biblioteche Romagna con +236,82% di accessi, +142,80% di utenti unici e + 246,10% di consultazioni e prestiti. Un risultato che si consolida appunto anche in maggio dopo la riapertura fisica delle biblioteche (dal 27 aprile al 27 maggio) soprattutto rispetto agli stessi mesi del 2019, con +169,09% di accessi, +118,93% di utenti unici e +161,49% per Emilb e +170,69% accessi, +110,50% utenti unici e +156,30% per le Biblioteche della Romagna.
Emilib e la Rete bibliotecaria della Romagna sono basate su MLOL (Media Library On Line): un servizio gratuito per tutti i cittadini dell'Emilia-Romagna che permette di accedere da casa, via Internet, a decine di migliaia di ebook di tutti i principali editori italiani, oltre 7.000 abbonamenti a quotidiani e periodici digitali da 90 paesi in 40 lingue diverse, decine di migliaia di audiolibri e risorse musicali in streaming, 1,5 milioni di risorse ad accesso aperto indicizzate e raccolte dalla più importanti istituzioni culturali del mondo (libri, video, audio, spartiti musicali, immagini, risorse per l'e-learning, periodici storici, periodici scientifici, videogiochi, ecc.). Il servizio è attivo in Emilia-Romagna attraverso due portali: Emilib e per Rete Bibliotecaria della Romagna e San Marino (per le altre province romagnole e San Marino). Per accedere a questi portali basta essere iscritti a una qualsiasi delle biblioteche civiche e pubbliche della regione.

Pubblicato il 1°giugno 2020

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Banca di Piacenza, utile e patrimonio in crescita

banca di piacenza sede 2

L’Assemblea della Banca ha approvato il bilancio dell’esercizio 2019 e la Relazione del Consiglio di amministrazione. A seguito dei provvedimenti emanati per ridurre i rischi connessi all’emergenza sanitaria in corso, quest’anno l’Assemblea si è svolta mediante le particolari modalità previste dal D.L. n. 18/2020 convertito con la Legge n. 27/2020.
Il bilancio 2019 chiude con un utile lordo di 20,5 milioni di euro (16,8 milioni di euro nel 2018) in crescita del 22,15% rispetto all’anno precedente. L’utile netto, fortemente condizionato dalla fiscalità, risulta essere di 14,3 milioni di euro (14,0 nel 2018).
L’Assemblea ha approvato la proposta del Consiglio di amministrazione di sospendere la distribuzione del dividendo, stabilito a 1,00 euro per azione come quello corrisposto nel 2019, aderendo alla raccomandazione della Banca d’Italia del 27 marzo 2020 inviata a tutte le banche italiane. Il pagamento dei dividendi potrà avvenire solamente dopo la data del 1 ottobre 2020. Per procedere alla distribuzione dei dividendi, recependo le raccomandazioni anzidette, dovranno continuare a sussistere a tale data - così come esistono alla data odierna - tutti i presupposti di stabilità, ivi inclusi i coefficienti di solidità patrimoniale, e che non siano stati comunicati ulteriori provvedimenti da parte di Banca d’Italia ostativi alla distribuzione dei dividendi 2019. Pertanto, in considerazione di tale contesto, e per contribuire a fornire un sostegno economico alla comunità, non è prevista – per quest’anno – la facoltà per gli azionisti di optare, in alternativa al pagamento in contanti, per il pagamento del dividendo tramite assegnazione di azioni della Banca.
Il patrimonio della Banca ammonta a 281,8 milioni di euro. I fondi propri di vigilanza, al 31 dicembre 2019, ammontano a 306,4 milioni di euro (269,9 milioni nel 2018). Tali dati confermano la solidità del nostro Istituto, ulteriormente evidenziata da un CET1 Ratio e da un Total Capital Ratio entrambi pari al 17,8%, valori notevolmente superiori ai requisiti minimi richiesti e che collocano la nostra Banca ai vertici del sistema bancario italiano.
Sul fronte della massa amministrata, si evidenzia come la raccolta diretta da clientela sia passata a 2.506,1 milioni di euro con una crescita del 10,08%. La raccolta indiretta, è passata da 2.788,7 a 2.948,4 milioni di euro mostrando una variazione positiva del 5,73% All’interno dell’aggregato riferito alla raccolta indiretta, il risparmio gestito, passato da 2.033,4 a 2.216,8 milioni di euro (+9,02%), ha visto crescere sia il comparto rappresentato dall’investimento in fondi comuni, sia quello dei prodotti assicurativi.
Gli impieghi alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, si sono collocati a 1.842 milioni di euro, e registrano una diminuzione dell’1,82% rispetto al 31 dicembre 2018 (1.876,3 milioni di euro). La concessione di mutui ipotecari prima casa evidenzia una dinamica positiva rispetto al 2018 (+6,86%). Gli indicatori di rischiosità del portafoglio crediti sono in linea con la media di sistema, mentre risultano migliori per quanto riguarda le sofferenze. Queste ultime, infatti, rappresentano lo 0,98% del totale degli impieghi netti, in calo rispetto al 1,32% nel 2018 e inferiori all’indice del sistema bancario che si attesta al 1,70% (fonte ABI “Monthly Outlook”: dato al mese di novembre 2019).

Soci e clienti in aumento
In costante progresso anche quest’anno il numero dei Soci e dei Clienti. L’Assemblea ha, anche, determinato il prezzo delle azioni che è stato confermato in euro 49,10 ciascuna. L’Assemblea ha inoltre eletto consiglieri: dott.ssa Giovanna Covati, dott.ssa Elisabetta Curti, Giovanni Antonio Locatelli, avv. Franco Marenghi, cav.lav.avv. Corrado Sforza Fogliani.
L’Assemblea ha eletto il Collegio Sindacale nelle persone di: dott. Fabrizio Tei, dott. Mauro Segalini, rag. Paolo Truffelli, dott.ssa Cristina Fenudi, dott.ssa Maria Luisa Maini ed il Collegio dei Probiviri nelle persone di: rag. Gianpaolo Stringhini, rag. Luigi Bolledi, rag. Giuseppe Gioia, rag. Pier Andrea Azzoni, dott. Fausto Sogni. Presso l’Ufficio relazioni Soci della Sede centrale della Banca è a disposizione dei Soci interessati il fascicolo di Bilanci.

Pubblicato il 1°giugno 2020

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