Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Cadeo, un nuovo mezzo di trasporto per anziani e disabili

mezzo per disabili comune cadeo

A Cadeo prosegue il lavoro tra settore privato e Amministrazione Pubblica che dona opportunità e servizi dedicati a disabili ed anziani. E' la sinergia consolidata tra la Società Servizi di Utilità sociale e il Comune di Cadeo.
"Siamo molto lieti di poter mettere nuovamente a frutto l'opportunità dataci da questa azienda
- ha dichiarato il primo cittadino di Cadeo, Marco Bricconi -. Il nostro territorio, come è già avvenuto negli anni scorsi, sarà dotato di un ulteriore servizio trasporto per disabili che per il Comune avrà un costo zero per i prossimi quattro anni".
Il Comune di Cadeo la scorsa settimana ha ricevuto, in comodato gratuito, un veicolo attrezzato per il trasporto di anziani e disabili: adatto al trasporto di quattro passeggeri, oltre al conducente, con elevatore idraulico per il trasporto di sedie a rotelle.
“Il progetto per divenire realtà ha avuto bisogno della solidarietà da parte delle attività economiche del nostro territorio – spiega la vicesindaca Marica Toma - in cambio della promozione pubblicitaria, sulla carrozzeria del mezzo di trasporto stesso. Ben 27 aziende e commercianti del territorio comunale e provinciale hanno donato una preziosa opportunità a Cadeo: la possibilità di supportare ancora di più anziani e disabili”.
“Ancora una volta la solidarietà è una solida base che fa crescere il nostro territorio – conclude Bricconi -. Grazie a chi continua ad investire sulla prossimità e sul bene comune.

Pubblicato il 2 gennaio 2021

Ascolta l'audio   

Opere del regista Giorgio Magistrali a sostegno della Casa di Iris

Piacenza romantica Magistrali

“Le ragioni del cuore”, “L’eco del passato”, “Con gli occhi del cuore”. Sono tre film romantici girati interamente a Piacenza dal cineamatore Giorgio Magistrali. Le pellicole, realizzate anni fa, sono state donate dall’autore allo spazio di raccolta fondi per la Casa di Iris in via San Donnino 5.
Sono dei lavori realizzati, a livello professionale, con grande passione ed entusiasmo da Magistrali che ha ben evidenziato nei film le sue capacità e la consapevolezza nella scelta del taglio di ripresa. L’ambientazione in Piacenza esprime il profondo legame del cineamatore con la città. L’incontro con persone e luoghi cari sono l’espressione del vissuto personale dell’autore. La valenza di queste opere, di caratteristica locale, è proprio quella di mettere in risalto, nel tema romantico, i luoghi del cuore a cui si è legati.
I tre film, raccolti in un unico DVD, sono esposti in via San Donnino 5, nei locali di proprietà della parrocchia di San Francesco, uno spazio dedicato all'esposizione dei lavori natalizi prodotti dai volontari della Casa di Iris. In questo modo anche le opere di Magistrali, di grande rilevo, contribuiranno alla struttura piacentina, una realtà molto significativa per la cura del dolore.
Lo spazio rimarrà aperto fino al termine delle festività natalizie con il seguente orario: dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 19 di tutti i giorni feriali, nei giorni festivi dalle 9,30 alle 19.

R.T.

Ascolta l'audio   

Pubblicato il 31 dicembre 2020

Lopreiato, nel suo libro la musica è il ponte tra la vita e la morte

 

Lopreiato

“La vita nasce nasce dalla morte, le piante rinascono solo morendo cedendo il loro seme”. È la frase del libro di Pierpaolo Lopreiato, docente di lettere all’Isii Marconi di Piacenza, citata da Anna Rotundo, del Centro Studi Theotokos Religiosità Popolare, durante la presentazione online del volume, il 29 dicembre, sulla pagina Facebook “Pellegrini Editore” di Cosenza.
Si tratta del testo "Dia de los muertos in Oaxaca. Contaminazioni tra sacro e profano" e la presentazione è stata affidata a Fulvio Librandi (Antropologo), a Giuseppe Giordano (Etnomusicologo) e Martino Michele Battaglia (Scuola superiore per Mediatori Linguistici "Don Domenico Calarco" Reggio Calabria).
Il lavoro di Lopreiato - ha affermato Librandi -
riguarda le logiche dello sguardo sulle feste estranee al nostro mondo. Il “Dia de los muertos in Oaxaca” è come la celebrazione di un strano carnevale in Messico che si svolge tra riso e pianto.
“Il rischio principale non è la morte - ha continuato Librandi -, ma che la morte non abbia senso”. Il testo in questione, secondo l’antropologo, unisce le cosmogonie della tradizione azteca con il cristianesimo portato dagli spagnoli e fa comprendere l’importanza dell’elaborazione del lutto.
“Per comunicare con il mondo dell’aldilà - ha sottolineato Giuseppe Giordano - un canale è la musica. Infatti quando bisogna solennizzare qualcosa la parola viene intonata e cantata”. Secondo l’etnomusicologo il suono è il protagonista della cornice rituale e la musica, raccontata anche nel libro di Lopreiato, ha la funzione di richiamare in vita i defunti e capovolgere l’inconciliabile opposizione tra la vita e la morte.
“Un libro interessante che rivela il rapporto con la morte in America Latina”. Sono le parole di Martino Battaglia che definisce il volume come un film d’avventura che mette in luce la realtà messicana di cui ci sono ancora molte cose da capire e studiare.
L’autore, Pierpaolo Lopreiato, ha infine sottolineato come la morte in questo periodo di pandemia, ci ha mostrato proprio la perdita del linguaggio: non si è potuto manifestare nessun cordoglio, nessun pianto. “Nel mio lavoro - ha aggiunto Lopreiato - ho potuto intravedere tanti aspetti positivi e colorati dello stato di Oaxaca del Messico meridionale, di cui sono originario. Mi hanno colpito molto i racconti degli anziani che parlando lasciavano scorrere delle lacrime sul viso, esprimendo il legame con i propri familiari”.
Per l’autore la sua opera è stata molto coinvolgente ed emozionante e vorrebbe portare avanti altri studi.

R.T.

Pubblicato il 30 dicembre 2020

Ascolta l'audio   

«Non è stato l’anno che ci aspettavamo, ora ripartiamo con i progetti»

giunta

Tradizionale incontro di fine anno tra la Giunta Barbieri e la stampa locale. Il sindaco: “Doveva essere il nostro anno questo, con gli eventi culturali in programma, ma ci siamo trovati a gestire gli effetti della pandemia”

Piacenza aveva in programma un grande 2020, contrassegnato soprattutto dagli eventi culturali. Ma è andata diversamente. “Doveva essere l’anno della nostra città – ha detto il sindaco Patrizia Barbieri, nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa locale, stavolta organizzato in streaming - assieme a Parma Capitale della Cultura 2020, ma così non è stato. È stato un anno pesante, in cui ci siamo trovati a gestire, dopo i problemi sanitari della prima fase acuta della pandemia, le conseguenze socio-economiche”. Nel corso dell’appuntamento con i cronisti e i direttori il sindaco ha voluto ringraziare la stampa per l’impegno profuso. Nel corso dell’incontro il sindaco ha presentato anche un video che riassume tutto il 2020 dell’Amministrazione e del Comune capoluogo (https://www.youtube.com/watch?v=t91OI5DsHY4&t=7s).
“Ringrazio gli assessori – ha poi aggiunto - i consiglieri di maggioranza e minoranza, i dirigenti dell’ente e i dipendenti per quello che hanno fatto nel corso di questi mesi. Voglio ricordare anche un consigliere che non c’è più, Nelio Pavesi (scomparso a marzo per Covid, ndr), sentiamo la sua mancanza”.
La pandemia ha fatto però scattare una serie di risposte per contrastare l’emergenza socio-economica. “Siamo partiti con il progetto «Insieme Piacenza», per aiutare le famiglie, le imprese, le start up, con i soldi arrivati dal Governo (Piacenza ha ottenuto più di sei milioni di euro essendo tra i territori più colpiti, ndr)”. Al progetto partecipa anche la Caritas e la Diocesi di Piacenza-Bobbio. “Abbiamo elargito sostegni economici alle scuole paritarie, oltre a 100mila euro alle strutture alberghiere e 210mila euro alle associazioni culturali”.

I progetti realizzati e quelli futuri

Ma non c’è stato solo il Covid. “Abbiamo ottenuto la facoltà di medicina in lingua inglese a Piacenza, grazie a un accordo con l’Università di Parma, è un grande progetto che dovrebbe essere pronto per l’autunno 2021”. “Abbiamo proseguito nella riqualificazione degli asfalti cittadini, dei marciapiedi, degli attraversamenti pedonali in sicurezza con più illuminazione pubblica”. Dopo la consegna delle due palestre della Provincia nel Laboratorio Pontieri, la Giunta ora attende lo studio del Politecnico per realizzare un campus scolastico in quell’area. Nel frattempo il cantiere dell’ex manifattura Tabacchi all’Infrangibile prosegue e la Giunta conta di realizzare finalmente nel 2021 la tanto attesa rotatoria sulla Statale 45 a Pittolo. Altri progetti? “A gennaio la Polizia Locale torna con un presidio in centro storico, in Piazzetta Pescheria, per pattugliare meglio piazza Cavalli e le vie centrali. Faremo anche la nuova piazza di Gerbido e ci occuperemo della progettazione per un recupero dell’ex cascina di San Savino a Le Mose”.
La Giunta Barbieri vorrebbe avere a disposizione una nuova squadra di operai pronta a intervenire in città per ogni evenienza: si attende un bando di assunzione il cui esito dovrebbe essere noto a gennaio. Il sindaco ci tiene a sottolineare che la sua squadra non ha abbandonato i “grandi progetti” per la città. “La pandemia ha rallentato tutte le grandi questioni – precisa il primo cittadino -, dialoghi con i ministeri, il proseguimento dei progetti più importanti. A breve, ad esempio, contiamo di presentare ai consiglieri e alla stampa il nostro progetto per l’area della stazione ferroviaria (progetto “Terrepadane”) dopo che abbiamo trovato i soldi per abbattere l’ex mercato ortofrutticolo”. La trasformazione dell’area dell’ex Pertite in un parco pubblico e la riqualificazione dell’ex ospedale militare (entrambi di proprietà del Ministero della Difesa) sembrano ancora lontani. I cronisti hanno chiesto di una possibile ricandidatura del sindaco Barbieri alle Amministrative del 2022. “Mi sembra presto per parlarne – è la replica – però non sono demotivata, nonostante qualche critica interna alla mia maggioranza. Vado avanti ancora più motivata”.

Pubblicato il 30 dicembre 2020

Ascolta l'audio   

Luoghi per il WiFi gratuito anche negli ultimi Comuni scoperti

 Wifi

Un’Emilia-Romagna sempre più digitale e connessa che, grazie a una rete wifi pubblica che si estende a tutto il territorio senza escludere nessun comune, sperimenta le ultime tecnologie e si rafforza in particolare negli spazi pubblici, dai parchi alle spiagge fino agli impianti e spazi sportivi. A rendere possibile questo risultato, due accordi paralleli che la Regione ha stretto con il ministero dello Sviluppo economico e la Commissione europea, formalizzati recentemente con due delibere di Giunta. Da Piacenza a Rimini tutti i cittadini potranno collegarsi alla rete pubblica regionale EmiliaRomagnaWiFi - in grado di garantire un accesso ad Internet facile, gratuito e veloce - senza bisogno di autenticarsi e attivo tutti i giorni 24 ore su 24: il segnale sarà esteso ai 50 comuni non ancora raggiunti dalla rete Wifi, e rafforzato per quanto riguarda in particolare le aree pubbliche come piazze, parchi, spiagge, ospedali, biblioteche e impianti sportivi. Nel corso dei prossimi tre mesi si avvieranno tutti i lavori, che in alcuni comuni sono già partiti.
“Siamo la prima Regione in Italia a proporre e formalizzare sinergie nell’ambito di progetti nazionali ed europei in materia di WiFi pubblico- afferma l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni-, e finalmente i cittadini di tutti i nostri comuni potranno utilizzare Internet gratuitamente in spazi pubblici. La pandemia ha solo accelerato un processo inevitabile di transizione verso la digitalizzazione dei servizi, e per questo motivo vogliamo garantire a ogni emiliano-romagnolo il diritto a una connessione. Si tratta di un passo fondamentale nella realizzazione della nostra Agenda Digitale, che si integra perfettamente ad esempio con i corsi di educazione al web e alle tecnologie che proponiamo per tutte le fasce d’età. Ringraziamo- aggiunge Salomoni- il ministero dello Sviluppo economico che con il progetto ‘Piazza Wifi Italia’, in collaborazione con Infratel Italia Spa, si è posto l’obiettivo di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’App dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale, obiettivo sposato da tempo dalla Regione Emilia-Romagna”.

WiFi, altri 2583 punti di accesso

L’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico prevede che ai quasi 9.000 punti di accesso di EmiliaRomagnaWiFi già attivati in Emilia-Romagna (in piazze, ospedali, biblioteche, centri sociali, centri giovanili e impianti sportivi), ne vengano aggiunti altri 2.583, attraverso l’adesione al progetto MiSE “Piazza WiFi Italia”. Infratel Italia seguirà l’installazione degli hotspot WiFi nei 50 comuni del territorio regionale al momento non ancora raggiunti dal segnale. Inoltre, si intensificheranno le attività per aumentare la copertura della rete WiFi, senza fili e gratuita, nei luoghi pubblici, spiagge e spazi dedicati allo sport. Il protocollo d’intesa ha durata fino al 30 giugno 2024. I nuovi dispositivi, come quelli già esistenti, saranno collegati alla rete in fibra ottica regionale gestita da Lepida Scpa.
“Piazza Wifi Italia rappresenta un modello di successo promosso dal ministero dello Sviluppo economico per l’azione di digitalizzazione nei territori e la firma di questo accordo costituisce un ulteriore tassello per la riduzione del digital divide- commenta Mirella Liuzzi, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico-. La volontà della Regione Emilia-Romagna e di tutti gli attori coinvolti ha permesso di condurre questo importante intervento a favore di cittadini, imprese e turisti; un’iniziativa che ribadisce l’importanza della connettività e dell’infrastrutturazione di rete che, mai come in quest’ultimo anno, sono divenuti elementi fondanti di inclusione sociale e coesione economica del Paese”. “La collaborazione con le Regioni è fondamentale per diffondere la connettività libera e gratuita di Piazza Wi-Fi Italia. L'accordo raggiunto con l’Emilia-Romagna rappresenta un modello che intendiamo replicare in altre realtà del Paese” aggiunge Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel Italia. L’accordo con la Commissione europea prevede invece un’ulteriore sinergia per lo sviluppo attuale e futuro delle reti WiFi. D’ora in poi i ripetitori della connessione europea WiFi4Eu potranno trasmettere la rete EmiliaRomagnaWifi e viceversa: in questo modo la linea regionale sarà rafforzata in quei comuni che si sono aggiudicati il bando europeo Wifi4EU, dal momento che potrà contare su più trasmettitori. Allo stesso tempo i visitatori italiani che si siano già collegati alla rete wifi.italia.it e quelli stranieri, che abbiano già usufruito del servizio Wifi4EU, potranno collegarsi in maniera automatica alla rete regionale emiliano-romagnola senza dover effettuare alcuna operazione.

I punti wi-fi in Emilia-Romagna, per provincia Gli 8.957 punti wifi attualmente presenti in Emilia-Romagna sono così suddivisi, per provincia: 3.048 a Bologna, 1.347 a Reggio Emilia, 1.281 a Modena, 1.216 a Ferrara, 659 Forlì-Cesena, 410 Parma, 410 Ravenna, 391 Piacenza, 195 Rimini. Sul sito della Regione, alla pagina www.EmiliaRomagnaWiFi.it è presente una mappa con i punti presenti nei singoli comuni.

Pubblicato il 30 dicembre 2020

Ascolta l'audio   

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente