Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

«Mettiamo radici per il futuro», già piantati 13mila alberi nel Piacentino

 alberi

Già 360mila alberi piantati in poco più di tre mesi – dal 1 ottobre 2020 all’11 gennaio 2021 -, di cui quasi 100mila grazie alla campagna natalizia “Aggiungi un albero ai tuoi regali”. Sono le cifre di “Mettiamo radici per il futuro” il piano voluto dalla Regione per incrementare la superficie boschiva e le aree verdi dell’Emilia-Romagna e dare così un contributo alla lotta al cambiamento climatico, migliorare la qualità dell’aria e la qualità paesaggistica del territorio. E che ora, dopo la pausa “tecnica” di gennaio, mese inadatto alla piantagione, ripartirà a pieno ritmo con l’avvio della prima tranche di finanziamenti pari a oltre 600mila euro. “Nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà create dal maltempo- sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo- si è registrato un vero e proprio boom nel periodo delle feste natalizie, grazie all’iniziativa “Aggiungi un albero ai tuoi regali”, che da sola ha consentito di mettere a dimora circa 100mila nuove piante. Ciò a dimostrazione della grande sensibilità e della cura degli emiliano-romagnoli per l’ambiente. Ora l’obiettivo è raggiungere quota 500mila alberi distribuiti entro il prossimo 15 aprile”. Il piano, per la cui realizzazione la Giunta regionale ha stanziato complessivamente 14,2 milioni di euro, prosegue infatti nel 2021 con l’avvio del primo step di interventi, in programma fino al 15 aprile prossimo, e la messa in cantiere della fase successiva, che prenderà avvio il prossimo autunno. Un calendario serrato fissato nero su bianco in una delibera approvata dalla Giunta regionale che estende all’intero 2021 l’operatività del bando iniziale per garantire la prosecuzione dell’attività delle 18 aziende vivaistiche già accreditate che hanno confermato l’adesione alla campagna e che assegna a ciascuna di esse la propria quota-parte dei 625mila euro disponibili per proseguire a ritmo sostenuto con le nuove piantagioni nei primi mesi del nuovo anno. L’importo della seconda tranche 2021 è invece fissato in 1 milione di euro, per un totale quindi di 1.625.000 euro a disposizione per l’intero anno. “Si tratta di risorse che oltre a dare seguito a un grande progetto collettivo- prosegue Priolo- si affiancano a pieno titolo alle misure previste per migliorare la qualità dell’aria e messe in cantiere dal Patto per il Lavoro e il Clima sottoscritto prima di Natale con tutte le parti sociali e che punta a fare dell’Emilia-Romagna l’“orizzonte verde” del Paese, con oltre 10 mila ettari di verde in più nell’arco di quattro anni e 45mila tonnellate di CO2 all’anno in meno”.

Le ripartizione dei fondi

Per favorire una maggiore biodiversità, incrementare la disponibilità delle specie di alberi da piantare e incentivare la massima adesione al progetto si è proceduto inoltre a un aggiornamento della tabella delle essenze forestali selezionate per l’impianto, con l’inserimento di numerose nuove specie arboree autoctone. Per quanto riguarda i finanziamenti 2021, ecco la ripartizione per provincia dei 625mila euro disponibili per il primo step del piano regionale: Piacenza 56.094,15 euro, Parma 79.572,76, Reggio Emilia 69.150,73, Modena 86.905,86, Bologna 122.589,96, Ferrara 60.896,39, Ravenna 53.218,52, Forlì-Cesena 60.745,24 e Rimini 35.826,39 euro. La seconda tranche da un milione di euro per la prosecuzione del piano è così ripartita: Piacenza 89.750,63, Parma 127.316,42, Reggio Emilia 110.641,17, Modena 139.049,38, Bologna 196.143,94, Ferrara 97.434,23, Ravenna 85.149,64, Forlì-Cesena 97.192,38 e Rimini 57.322,22 euro. Per finire, ecco il dettaglio della distribuzione delle piantine sul territorio regionale, con i dati aggiornati all’11 gennaio 2021. In totale sono 358.917. La provincia con il più alto numero di consegne è Reggio Emilia (68.946), seguita nell’ordine da Parma (64.917), Modena (59.328), Bologna (53.790), Forlì-Cesena (47.459), Ferrara (18.295), Ravenna (17.903), Rimini (14.862) e Piacenza (13.417).

Pubblicato il 17 dicembre 2021

Ascolta l'audio

Gli Alpini di Piacenza a sostegno della Fondazione Pia Pozzoli

fondazione pia pozzoli

La presidente Vittoria Albonetti e il vice presidente Marco Tanzi si sono recati al Campo Daturi, in occasione della conclusione dell’iniziativa natalizia promossa dal gruppo Alpini Piacenza e dell’Associazione Marinai d’Italia, a sostegno della Fondazione.
Nelle settimane precedenti le festività, gli Alpini hanno raccolto dolciumi e una somma in denaro che sono stati consegnati a Albonetti e Tanzi.
“Dobbiamo ringraziare gli Alpini della loro generosità e spirito di solidarietà, spero che sia possibile continuare la collaborazione avviata quest’anno” ha detto la presidente Albonetti. Gli alpini, da parte loro, si sono detti intenzionati a ripetere l’allestimento dell’albero di Natale al campo Daturi, rendendolo ancora più bello, così di mantenere vivo il legame instaurato con la Pia Pozzoli.
I dolciumi sono stati distribuiti a soci della Fondazione, quali AIAS, La Gemma, Madonna della Bomba, Cohousing di via Mascaretti, il centro socioriabilitativo Unicoop di via Scalabrini.

Pubblicato il 17 gennaio 2021

Ascolta l'audio

«Omaggio al sommo poeta», opera in streaming

manifesto schicchi

Nonostante il protrarsi della chiusura dei teatri, il Municipale di Piacenza non si ferma e anche in questo difficile inizio d’anno conferma la volontà di mantenere viva la cultura e l’opera lirica.  Se la speranza era di poter accogliere il pubblico in sala, si è scelto di continuare comunque con la programmazione raggiungendo gli spettatori, anche per questa volta gratuitamente, attraverso la piattaforma di Opera Streaming.
Nel segno delle celebrazioni a Dante Alighieri, inizia il 2021 del Teatro Municipale: al sommo poeta, a 700 anni dalla scomparsa (1321 – 2021), sarà dedicato uno speciale omaggio, venerdì 22 gennaio alle ore 20, che verrà trasmesso in diretta streaming. Un nuovo progetto che abbraccia letteratura e melodramma, con il massimo coinvolgimento degli artisti piacentini in una sorta di “chiamata all’arte” del territorio.
In programma l’allestimento di Gianni Schicchi, una delle più celebri e amate opere di Giacomo Puccini, preceduto dai versi della Divina Commedia dedicati a Schicchi che Dante pone tra i “falsatori di persona” nel XXX Canto dell’Inferno. La lettura dantesca, dal titolo Omaggio al Sommo Poeta – Gianni Schicchi nell’Inferno di Dante sarà affidata alla voce recitante dall’attore piacentino Mino Manni, accompagnato dal violino di Eleonora Liuzzi e dal violoncello di Maria Chiara Casali.

A seguire l’esecuzione dell’opera Gianni Schicchi di Puccini, con la direzione musicale di Massimiliano Stefanelli alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana. La regia è firmata da Renato Bonajuto, gradito ritorno al Municipale dopo Il barbiere di Siviglia dello scorso dicembre, così come quello del baritono Roberto de Candia, che dopo aver vestito i panni di Figaro indossa ora quelli di Gianni Schicchi. Con lui il soprano Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Lauretta, già applaudita al Municipale nel 2020 come Nannetta in Falstaff, il mezzosoprano Valeria Tornatore, il giovane tenore Matteo Desole, affiancati da Andrea Galli, Renata Campanella, Graziano Dallavalle, Mattia Denti, Juliusz Loranzi, Stefania Ferrari, Valentino Salvini, Simone Tansini, Francesco Cascione, Lorenzo Sivelli, e la piccola Elettra Secondi.

L’idea scenica è affidata al giovanissimo scenografo emergente Danilo Coppola, i costumi sono firmati da Artemio Cabassi e le luci da Michele Cremona.Terza e ultima delle opere in un atto del "Trittico" pucciniano, Gianni Schicchi è quella più rappresentata. Puccini e il suo librettista Giovacchino Forzano presero spunto dalla Commedia dantesca, dove con i celebri versi “Quel folletto è Gianni Schicchi/ e va rabbioso altrui così conciando” il personaggio fa la sua apparizione tra i dannati infernali. Forzano scriveva il 3 marzo 1917 a Tito Ricordi: “Ho anche finita una breve trama su Gianni Schicchi, soggetto che veramente si presenta ricco di risorse e di una comicità fuori del comune”.

L’opera, composta tra l’altro da Puccini proprio nel periodo tragico dell’influenza spagnola, debuttò in prima assoluta il 18 dicembre 1918 al Metropolitan di New York, e pur rifacendosi al genere buffo dell’opera italiana conserva un’individualità sia drammatica sia musicale, in grado anzi di anticipare i decenni successivi.

Pubblicato il 13 gennaio 2021

Ascolta l'audio

Si rafforza la collaborazione fra il CSVERnet e il Forum del Terzo settore

 firma volontariato terzo settore



Le due realtà, fondamentali connettori delle diverse attività del terzo settore emiliano-romagnolo, rappresentate dal Portavoce del Forum regionale Fausto Viviani e dalla Presidente di CSVERnet Laura Bocciarelli, hanno firmato un protocollo d’intesa triennale costruito insieme per potenziare il dialogo e la capacità di essere uno strumento di sostegno per le associazioni e per la comunità.
Un passo particolarmente importante al termine di un anno in cui il ruolo del volontariato e del Terzo Settore è emerso come non mai, parte fondamentale del sistema che ha permesso di arginare le conseguenze della pandemia. A livello sanitario e di tenuta sociale, senza il terzo settore, il 2020 sarebbe stato ancora più complesso di quanto non sia stato. Questo ruolo, questa capacità di capire le esigenze e di dare risposta ora saranno ulteriormente valorizzati dal potenziamento della collaborazione fra il Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum del Terzo settore Emilia-Romagna.
Il Coordinamento dei CSV, costituito a dicembre 2016, ha la finalità di promuovere un costante miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi erogati alle associazioni, razionalizzando l’impegno delle risorse umane ed economiche dei CSV. Supporta gli stessi nella relazione con i diversi soggetti del sistema, facilita e promuove il confronto tra i CSV in modo da individuare e condividere buone pratiche operative e favorisce il dialogo dei CSV con i diversi interlocutori territoriali.
Il Forum del Terzo settore rappresenta le principali reti di volontariato, di promozione sociale, di solidarietà internazionale e cooperazione sociale presenti nel territorio regionale; è un’articolazione del Forum Nazionale ed è riconosciuto come l’Associazione di Enti maggiormente rappresentativa sul territorio.
Il protocollo d’intesa, che le due parti s’impegnano a rivedere semestralmente per valutarne l’efficacia ed eventuali aggiustamenti in corsa, prevede che il
Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum Terzo Settore lavorino insieme per valorizzare e sostenere le rispettive funzioni attraverso momenti di confronto.

Avere progetti comuni


L’accordo spinge verso la costruzione di progetti comuni, con l’impegno di realizzare almeno un’iniziativa pubblica all’anno su temi di pubblico interesse.
Inoltre, si lavorerà per progettare momenti formativi e divulgativi collettivi, rivolti ai due gruppi dirigenti, con approfondimenti su argomenti specifici del terzo settore. Questo sforzo sarà declinato anche nel confronto con gli Enti Pubblici e le parti sociali, per mettere in evidenza e valorizzare al massimo esperienze virtuose di volontariato e di cittadinanza. In particolare, si punta a far emergere le tante attività pensate per dare risposta ai problemi più presenti, a partire da una condizione di fragilità sempre più diffusa. L’obiettivo è fare in modo che gli Enti del Terzo Settore divengano un interlocutore di peso nella programmazione delle politiche sociali e nella progettazione dei servizi, e non dei meri esecutori. Le competenze delle due realtà saranno messe al servizio degli interventi compiuti dal terzo settore, con particolare attenzione alla crescita dei percorsi digitali, resi sempre più necessari dal periodo di emergenza sanitaria.
“Ritengo che siglare un protocollo d’intesa con il Forum Regionale, sia strategico per rafforzare il sistema, in un momento in cui è ancora più evidente la necessità di condividere visioni comuni per lavorare – ognuno con il ruolo che gli compete – al rafforzamento degli Enti del Terzo Settore, in uno scenario di forti cambiamenti e difficoltà”, commenta la Presidente del coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna Laura Bocciarelli.
“È per noi un accordo molto importante e ringrazio il Coordinamento dei CSV e Laura Bocciarelli per la preziosa collaborazione” dichiara il Portavoce del Forum regionale Fausto Viviani – “mai come nel nostro mondo le persone contano. Vanno superate le difficoltà e incomprensioni del passato e aperta una nuova fase fatta di dialogo, collaborazione e sostegno al mondo del volontariato e della promozione sociale in un momento molto difficile dove la crisi da Covid sta colpendo duro.
Stiamo parlando di un patrimonio fatto da migliaia di soci e volontari, che non è dei Presidenti delle Associazioni, ma di tutti e che rischia un drammatico ridimensionamento”. Dobbiamo saper resistere e innovare. Questo accordo va in quella direzione. Ora dobbiamo proseguire nel lavoro e dare corso a quanto concordato.

Pubblicato il 15 gennaio 2021

Ascolta l'audio

Restauri per il monumento a Romagnosi, i cavalli del Mochi e Sant'Ilario

romagnosi

L'Amministrazione comunale ha in animo di restaurare e riqualificare nel corso del 2021, tre importanti monumenti per rendere la città più bella e attraente: la statua dedicata a Giandomenico Romagnosi, i cavalli del Mochi (in particolare i basamenti e bassorilievi) nonché la facciata dell’ex chiesa di Sant’Ilario di via Garibaldi.
"Questi restauri - spiega l'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi - potranno fungere da attrattiva per i turisti che vengono in visita a Piacenza e per tutti i piacentini che amano le bellezze del centro storico, per dare un volto più fresco alla nostra piazza”.
Si cercano partner privati dunque, una sorta di "Chiamata alle Arti" per enti e aziende per contribuire insieme al Comune, alla riqualificazione di queste opere e alla facciata dell'ex chiesa realizzata nel XII e utilizzata come ospedale nel medioevo lungo il percorso della Francigena.

Pubblicato il 13 gennaio 2021

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente