Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

L’ambulatorio di prossimità ha fatto tappa a Morfasso

 Morfasso vaccinazioni

Una prima giornata di vaccinazioni per gli over 80enni del comune di Morfasso. Nel complesso sono stati vaccinati 72 cittadini, tra cui alcuni che, impossibilitati a recarsi presso la locale sede di vaccinazione, sono stati vaccinati a domicilio. A questa giornata ha collaborato con il personale dell’Ausl di Piacenza il medico di medicina generale Maria Donata Rollo che, sin dall'inizio dell'emergenza Covid, non ha mai fatto mancare il suo supporto alle azioni messe in campo da Comune e da Ausl. Il sindaco Paolo Calestani (con l’assessore ai servizi sociali Domenico Besagni - si ritiene contento di come la comunità abbia risposto a questo primo appello della campagna di vaccinazione.

“Questa Amministrazione ha accolto in modo molto favorevole la proposta di Ausl di creare un ambulatorio di prossimità a Morfasso perché siamo consapevoli che per gli anziani over 80 è complicato raggiungere i punti vaccinali attivi in Provincia di Piacenza”. L’iniziativa degli ambulatori di prossimità è un forte segnale di vicinanza delle istituzioni ai territori di montagna e ai loro residenti che, per dislocazione territoriale, sono fortemente penalizzati. Questa bellissima occasione ha incentivato alla vaccinazione anziani che diversamente avrebbero rinunciato perché impossibilitati o in difficoltà a raggiungere i grandi centri. Per questa ragione, senza volersi in alcun modo sostituire ai principali centri vaccinali, il sindaco Calestani auspica che possa essere attivato un ambulatorio di prossimità anche per la popolazione over 70 nei territori di montagna. Un ringraziamento da parte del Comune agli operatori sanitari dell’Ausl di Piacenza, alla dottoressa Rollo, all’assistente sociale Irene Fittavolini e al volontario Mauro Rossi della Pubblica Assistenza “Croce Verde” di Morfasso: in poco tempo è stata messa in campo un’iniziativa importante per una fascia fragile di questa piccola comunità.

Pubblicato il 21 marzo 2021

Ascolta l'audio

Podenzano avrà un suo parco ricco di fauna e di flora

bosco

Procede a ritmo serrato l’intervento del comune di Podenzano sul bosco dell’area del Nure in località Fornace Vecchia. I lavori forestali di pulizia dei sentieri, di cercinatura delle piante infestanti sono pressoché terminati. Rimangono da completare i lavori di recupero del vecchio capanno, del parcheggio e tutta la parte relativa alla cartellonistica. Ricchissima di flora e fauna quest’area è un vero e proprio gioiello naturalistico. Di facile avvistamento sono lepri e minilepri, ma abitanti del bosco sono anche caprioli e cinghiali. Con un po’ più di fortuna, ed armati di tanta pazienza e rigoroso silenzio non è difficile vedere volpi, tassi e istrici, mentre più rari risultano i daini. Per gli appassionati di avifauna, è possibile avvistare una notevole varietà di uccelli: il picchio rosso maggiore, il picchio verde, il picchio muratore, il picchio rosso minore, la capinera ed il lucherino. Tra i rapaci spiccano poiana, sparviere, biancone e falco pecchiaiolo, oltre al comune gheppio.

Nato da un forte desiderio dell’Amministrazione comunale di Podenzano di conservare e preservare questo gioiello naturalistico, il progetto renderà questa una delle poche aree di questo tipo accessibili a persone diversamente abili. Il progetto vuole preservare la flora e la fauna delle boschine del greto del Nure, con interventi conservativi volti a mantenere tuttavia la possibilità da parte di tutta la cittadinanza di fruire di questo parco naturale. L’ampia area infatti sarà aperta al pubblico, ma volontà dell’amministrazione è quella di “rendere consapevoli” i fruitori del bosco in merito al modo migliore di rapportarsi con un’area di questo tipo. Con la collaborazione di un gruppo di appassionati con le “giuste competenze”, con l’aiuto di alcune associazioni e con gli opportuni controlli si prevede infatti di mettere in atto delle iniziative per far sì che l’area non diventi un parco senza controllo, ma una zona per conoscere, fruire ed imparare a conservare la natura che ci circonda a due passi da casa.

Pubblicato il 21 marzo 2021

Ascolta l'audio

Giornata delle vittime innocenti delle mafie: le proposte social di Libera Piacenza

Giornata vittime delle mafie a Piacenza

Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nonostante le restrizioni imposte dal Covid non consentano di ritrovarsi, anche la sezione piacentina di "Libera", la realtà fondata da don Luigi Ciotti, ha voluto dare il proprio contributo. Lo ha fatto lanciando l'invito a partecipare ai piacentini ad una lettura "a distanza" dei 1.031 nomi delle vittime innocenti della mafia. "E la risposta è stata incredibile, commovente. Tanto che, per la prima volta da quando la proponiamo - ovvero il 2009 - non sono tra coloro che scandiranno i nomi. E la cosa mi rende felice: Libera non è del coordinamento, è diventata di tutti": non nasconde l'entusiasmo Antonella Liotti, referente piacentina dell'associazione, alla vigilia della Giornata, giunta alla 26ª edizione e riconosciuta ufficialmente dallo Stato attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

Poesia e teatro sui social di Libera Piacenza

"A ricordare e riveder le stelle" è lo slogan scelto per questo 21 marzo, che cade nei 700 anni dalla morte di Dante. Al centro, c'è la cultura  - "perché laddove la cultura si ferma prendono spazio le mafie", osserva Liotti - e ci sono i luoghi della cultura, ovvero teatri, cinema, musei, circoli, tra i più penalizzati dalla pandemia.

Il tema lascia aperte più suggestioni. L'etimologia latina del verbo "ricordare" rimanda a un doppio significato: re- indietro, ma anche nuovamente, e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa, "tornare" e essere nuovamente ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell'oggi e nel domani.

"Riveder le stelle" è l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Il desiderio di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di una luce che illumina e dà energia.

Si declina su queste suggestioni la Giornata, che inizia già oggi, sabato 20, con una serie di approfondimenti sui canali Rai e sui social dell'associazione nazionale e regionale. Per non sovrapporsi a questa ricchezza di iniziative, Libera Piacenza proporrà domani, 21 marzo, tre appuntamenti da non perdere.

Sul suo canale youtube e sui social alle ore 10.30 si potrà seguire "E quindi uscimmo a riveder le stelle", la lettura del 34° Canto dell'Inferno con Sabrina De Canio del Piccolo Museo della Poesia.  Al pomeriggio, alle ore 16.30, con la compagnia teatrale Quarta Parete, verrà messa in scena "La ballata di Marcella", dedicata  Marcella Di Levrano. "Siamo legati alla mamma, Marisa Fiorani, che è stata ospite anni fa di un incontro alla chiesa di San Vittore alla Besurica e alla sede dell'associazione La Ricerca - spiega Liotti -. Marcella è il simbolo di tante ragazze uccise dalla mafia".

La lettura corale dei nomi delle vittime

È proprio il rapporto con i familiari la linfa che permette a generazioni di giovani di farsi coinvolgere nella lotta alla legalità. E che spinge i vari circoli dell'associazione a lavorare perché il ricordo non si spenga. È questo anche il senso della lettura corale dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, che torna anche quest'anno, benchè con modalità nuove. "Per noi di Libera le vittime innocenti delle mafie sono persone vive - rimarca Liotti -. Libera è nata dall'incontro di don Ciotti con i familiari, è stata pensata nella casa di Rita Borsellino in via D'Amelio, là dove si era consumato l'attentato. Queste famiglie hanno sofferto, eppure hanno trasformato il loro dolore in impegno. Glielo dobbiamo".

La lettura - suddivisa in quattro blocchi - si potrà seguire sui social di Libera Piacenza alle ore 9, 12, 15 e 18 di domani. Alle ore 18 verrà  caricata la versione integrale sul canale YouTube Libera Piacenza.

La mostra con la "Calvino" e il video del "Cassinari"

Se giocoforza saltano gli incontri in presenza, non per questo "Libera" si ferma. "La Dad ha stravolto i nostri progetti, però andiamo avanti. Vorrà dire che il 21 marzo durerà non solo un giorno, ma un anno intero", sottolinea Antonella Liotti. Gli studenti della scuola Media "Calvino" hanno già realizzato i nuovi pannelli che arricchiranno il Giardino 21 Marzo al quartiere Besurica. Gli studenti del liceo artistico "Cassinari" stanno raccogliendo le interviste di alcuni familiari. Anche la scuola di Castel San Giovanni ha un progetto in corso. "La forza di Libera sono i giovani - riflette Liotti -. Per me sono «i ragazzi», anche se alcuni, che ho conosciuto alle Superiori, ormai sono professionisti affermati, laureati con tesi sugli argomenti che abbiamo affrontato in questi anni. Con i familiari delle vittime si crea un affetto sincero e duraturo. È un frutto meraviglioso: il futuro è nelle loro mani".

Pubblicato il 20 marzo 2021.

Ascolta l'audio ‘Riveder le stelle’

Pesante passivo per l’artigianato nel 2020, ma la base imprenditoriale tiene

Artigianato

Cade la produzione nell’industria, mentre le costruzioni limitano la flessione nel quarto trimestre 2020. Più forte la caduta se si guarda all’intero 2020. In entrambi i settori artigiani, la pandemia non pare avere ancora influito sulla demografia delle imprese. Questa la fotografia che emerge dall’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Nel quarto trimestre, anche a causa dell’aggravarsi della pressione della pandemia, la produzione ha subito un’ulteriore caduta dell’8,7 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2019. Si tratta di un risultato sensibilmente peggiore della perdita subita dalla produzione del complesso dell’industria regionale (-5,0 per cento). L’andamento del fatturato valutato a prezzi correnti ha confermato lo stesso limitato rientro della tendenza negativa (-7,7 per cento). Per il futuro, la prospettiva appare negativa a fronte dell’ampia caduta degli ordini (-7,6 per cento), anche con il contributo della componente estera (-6,2 per cento). Uscito nel 2016 da una recessione durata otto anni, l’artigianato manifatturiero ha presto smarrito la via della crescita chiudendo il 2019 con una chiara flessione della produzione. Il 2020 è stato caratterizzato dagli effetti economici negativi della pandemia. Nel secondo trimestre dell’anno l’artigianato manifatturiero regionale ha sperimentato la più rapida caduta della produzione mai rilevata in un trimestre dall’inizio della rilevazione congiunturale. Con una successiva graduale e parziale ripresa dell’attività, l’anno si è chiuso con un calo della produzione del 13,9 per cento, una recessione solo leggermente meno grave di quella subita nel 2009 (-14,5 per cento). A fine anno le imprese attive ammontavano a 26.885, in flessione del 2,0 per cento rispetto alla fine dello stesso mese dello scorso anno, con un calo pari a 540 imprese. La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è stata determinata soprattutto dalla riduzione della base imprenditoriale delle industrie della moda (-179 imprese, -3,8 per cento) e di quelle della metallurgia e delle lavorazioni metalliche (-135 unità, -2,0 per cento). Di minore impatto in termini assoluti, si segnala la flessione per le imprese della ceramica, del vetro e dei materiali per l’edilizia (-3,9 per cento).

La ripresa della pandemia non ha impedito un recupero dell’attività rispetto al trimestre precedente, che ha permesso di contenere la flessione del volume d’affari rispetto all’analogo periodo del 2019 al 2,1 per cento. Grazie a un graduale alleviarsi della crisi dopo il primo trimestre dell’anno, il 2020 si è chiuso con una caduta del 7,0 per cento del volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane delle costruzioni, la più ampia dall’inizio della rilevazione, anche se non si discosta da quella sofferta nel 2009 (-6,1 per cento). A fine dicembre 2020 la consistenza delle imprese artigiane attive nelle costruzioni è risultata pari a 50.470, vale a dire solo 76 in meno (-0,2 per cento) rispetto alla fine del 2019. L’andamento risulta, però, peggiore rispetto a quello positivo riferito all’artigianato delle costruzioni dell’intero territorio nazionale (+0,6 per cento). La tendenza negativa per la base imprenditoriale è stata determinata da quella delle imprese operanti nella costruzione di edifici (-1,2 per cento, -86 unità), mentre le attive nei lavori di costruzione specializzati sono rimaste sostanzialmente invariate (+13 unità).

Pubblicato il 21 marzo 2021

Ascolta l'audio

Paolo Oddi è il nuovo presidente provinciale di Terranostra

Paolo Oddi

Paolo Oddi è il nuovo presidente provinciale di Terranostra Piacenza, l’associazione degli agriturismi di Campagna Amica promossa da Coldiretti.
Oddi, 41 anni, residente a Borgonovo Val Tidone, succede a Federico Moschini, che durante il consiglio provinciale svoltosi in videoconferenza il 16 marzo ha rassegnato le dimissioni per motivi personali. Nell’ottica della continuità dell’associazione, delle attività future e della progettualità del Mercato Coperto di Piacenza, all’interno del consiglio è stata proposta per la presidenza la figura di Paolo Oddi, che sarà coadiuvato nelle sue attività dalle vicepresidenti già in carica, Elisabetta Azzalin e Claudia Anselmi.
Lo stesso Moschini rimarrà all’interno del Consiglio per proseguire il proprio percorso. «Accetto volentieri di portare avanti questo impegno di grande responsabilità», ha commentato il nuovo presidente. «Mi trovo a svolgere questo ruolo all’interno di un gruppo ben strutturato e coeso: farò del mio meglio per consolidare ulteriormente questo legame. Il periodo non è certo facile, gli agriturismi stanno vivendo una crisi molto forte – ha evidenziato Oddi – ma questa può essere l’occasione per un rinnovamento, perché quando ripartiremo dovremo essere pronti a gestire al meglio le risorse che sono nelle nostre mani. Per questo cercherò di puntare molto sulla nostra capacità di innovare e risultare sempre più attrattivi agli occhi dei clienti, naturalmente facendo tesoro delle nostre radici ben salde nella terra».

Il consiglio provinciale è stato coordinato dal segretario di Terranostra Piacenza Valerio Galli, che ha ricordato la particolare vicinanza espressa da Coldiretti agli agriturismi nell’ultimo anno: «Un impegno portato avanti con costanza, facendo chiarezza sulle misure a vantaggio degli agriturismi e svolgendo attività di promozione costante», ha evidenziato. Al consiglio sono intervenuti anche il responsabile del settore fiscale di Coldiretti Piacenza Emanuele Gonsalvi, che ha fatto il punto sulla situazione dei ristori per le imprese agrituristiche e chiarito alcuni dubbi dei presenti, e il responsabile provinciale del settore agrituristico Camillo Tiramani. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di trasmettere agli ospiti il valore della ruralità all’interno di un modello di accoglienza basato sulla tradizione e la riscoperta del territorio, in particolare dopo l’emergenza sanitaria. «È importante, ora – ha affermato Tiramani – sfruttare pienamente la nuova consapevolezza in merito al cibo di qualità, l’attenzione alla ruralità e il rinnovato interesse per la vita all’aperto».

Pubblicato il 20 marzo 2021

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente