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Notizie Varie

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Anche Piacenza al Francigena Festival di Fidenza

mnuel

C’era anche Piacenza, al Francigena Festival di Fidenza, al debutto venerdì 17 settembre. Territori in dialogo sul tema “La Via Francigena in cammino verso l’Unesco”, per un confronto sulla candidatura dell’antica traccia dei pellegrini a patrimonio mondiale dell’umanità. Per la diocesi di Piacenza-Bobbio è intervenuto l'architetto Manuel Ferrari, direttore dell'Ufficio beni culturali. 

L’iniziativa era promossa dall’Associazione Europea Vie Francigene. Da Canterbury a Roma, la Via Francigena ripercorre le tappe del viaggio, compiuto nel 990, dal vescovo Sigerico; poi, nel tratto Sud, che arriva a Santa Maria di Leuca, segue i sentieri dei pellegrini che s’imbarcavano per la Terra Santa. Un itinerario in tutto di 3.200 chilometri.

A rappresentare l’Amministrazione comunale, il consigliere Sergio Pecorara: “Sempre più spesso – sottolinea – la nostra città è al centro degli itinerari che i pellegrini contemporanei, seguendo le orme del passato, percorrono per raggiungere Roma, spingendosi talora sino a Santa Maria di Leuca. Il cammino permette un’esperienza di forte spiritualità e riflessione personale, ma oggi più che mai è anche un simbolo potente per testimoniare solidarietà o sostenere una causa di valenza sociale. E’ fondamentale che i Comuni e tutte le realtà istituzionali coinvolte nella valorizzazione e nella tutela della Via Francigena lavorino insieme per promuovere un patrimonio culturale, religioso e naturalistico che richiama e risponde alle esigenze di un turismo lento, esperienziale, mai fine a se stesso, anche al fine di migliorare le strutture ricettive e offrire servizi sempre più adeguati”.

Pubblicato il 22 settembre 2021

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Le Giornate del patrimonio europeo, incontro a Fidenza

oratoriosgiorgio

Torna l’appuntamento annuale con le Giornate europee del patrimonio: sabato 25 e domenica 26 settembre anche in Emilia-Romagna avranno luogo visite guidate, aperture straordinarie e iniziative nei musei e nei luoghi della cultura.
Il tema scelto per questa edizione, “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”, è la traduzione di “Heritage: All inclusive”, lo slogan scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi che aderiscono alla manifestazione. L’obiettivo comune è riflettere sulle strategie più efficaci per includere nella fruizione del patrimonio tutti i cittadini, aprendo le porte a ogni fascia d’età, alle persone con disabilità, ai gruppi etnici e alle minoranze presenti sul territorio. 

Sabato 25 settembre la diocesi di Fidenza è lieta di ospitare, presso la chiesa di San Giorgio (in piazza Omati 1, Fidenza), una giornata ricca di eventi culturali grazie ai quali verranno approfondite le tematiche della ricerca storica-diagnostica e del restauro dei beni culturali ecclesiastici. L’evento è promosso in collaborazione con il Ministero della cultura, con la Diocesi di Parma, con l’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, con l’Ordine degli architetti della provincia di Parma e con l’Ordine degli architetti della provincia di Piacenza.

Il programma

Apriranno la giornata, alle ore 9, gli indirizzi di saluto del Vescovo di Fidenza, mons. Ovidio Vezzoli, di don Alessandro Frati (direttore dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Fidenza), dell’arch. Corrado Azzollini (Soprintendente ad interim Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza) e dell’arch. Loredana Mazzocchi (presidente dell’Ordine degli architetti di Piacenza).
A partire dalle ore 9.30 seguiranno gli interventi, coordinati dell’arch. Manuel Ferrari (direttore dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio): “L’arca del martire (sec. XV)” a cura di Paola Madoni e Beatrice Barbagallo; “Un crocifisso in cartapesta: elementi dal restauro” a cura della restauratrice Francesca Ghizzoni; “Restauri nella chiesa dei Santi Gervasio e Protasio a Zibello” a cura dell’arch. Sauro Rossi; “Il Convento di Santa Maria degli Angeli a Busseto: un complesso intervento di consolidamento strutturale” a cura dell’arch. Cristian Prati; “Restauri nella chiesa di San Giovanni Battista a Pieveottoville” a cura dell’arch. Erika Abbati; “Restituzioni: la decorazione della cappella dei Caduti nella Cattedrale di Parma” a cura della restauratrice Silvia Simeti. Dopo la pausa pranzo, alle ore 14.15 avrà luogo la visita guidata al Museo del Duomo e diocesano di Fidenza a cura della direttrice, dott.ssa Alessandra Mordacci. Nel pomeriggio invece, fulcro degli interventi saranno i restauri effettuati al patrimonio artistico delle Diocesi di Piacenza-Bobbio e di Parma.

A partire dalle ore 15 la restauratrice Tiziana Benzi parlerà ai presenti di un restauro tessile: Il caso del paliotto della chiesa di S. Eufemia”. Seguiranno in ordine: “Dipinti per due musei” a cura di Susanna Pighi, storico dell’arte e membro dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio e di Chiara Bertolotti, restauratrice; “Zamberto: le fonti per la conoscenza, il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico” a cura di Anna Còccioli Mastroviti, storico dell’arte; “La chiesa di San Francesco in Piacenza: il restauro conservativo delle superfici ornamentali” a cura di Camilla Burresi, architetto, Luca Panciera, restauratore e Filippo Armani, architetto; “La volta doppia della chiesa di sant'Antonio Abate a Parma: restauro e riflessioni sui due cantieri tardo-barocchi” a cura di Paola Madoni, architetto, Barbara Zilocchi, architetto e Beatrice Barbagallo, restauratrice. Concluderà la giornata la relazione sull'intervento di restauro nella parrocchia di San Giorgio Piacentino a cura di Emanuela Rossi, architetto, Giorgia Rossi, architetto, Susanna Pighi, storico dell’arte e membro dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Francesca Gasparini e Martina Pinazzi, restauratrici. La partecipazione all’evento è gratuita. Ingresso possibile solo muniti di green pass e mascherina.

La partecipazione dà diritto a 7 crediti cfp per gli architetti PPC. Iscrizioni su Im@teria.

Pubblicato il 21 settembre 2021

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Vasto cordoglio per la tragica scomparsa di Kristopher Dixon

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C’è vasto cordoglio a Piacenza per la tragica scomparsa del 17enne Kristopher Dixon, morto a Roma in seguito a un incidente stradale. Il giovane, figlio di Katia Tarasconi, consigliere regionale dell’Emilia Romagna ed ex assessore comunale a Piacenza, era arrivato a Roma il 17 settembre, per un fine settimana con alcuni amici conosciuti in vacanza quest’estate.

Il 17enne viaggiava a bordo di uno scooter in via Prenestina nella Capitale e, per cause da chiarire, il mezzo intorno alle 20 si è scontrato frontalmente con un tram. Per il piacentino purtroppo, non c’è stato nulla da fare. L’amico che viaggiava con lui è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Quel che è successo in quegli istanti è al vaglio della polizia municipale, quel che rimane è un dramma che lascia attoniti.

A Piacenza Kristopher Dixon frequentava la classe quinta al liceo Colombini e giocava a calcio come attaccante nella juniores regionale del Gotico Garibaldina. Il 17enne lascia i genitori e la sorella. La notizia si è rapidamente diffusa in città nella mattinata di sabato 18 settembre suscitando profonda tristezza e grande incredulità. In segno di lutto, diverse manifestazioni come la pedalata benefica “100 volani” prevista a Cortemaggiore e le finali provinciali del torneo di tennis della Nino Bixio sono state rinviate.Tantissimi i messaggi di cordoglio indirizzati a Katia Tarasconi per la prematura scomparsa di Kristopher.

Il cordoglio del Sindaco Patrizia Barbieri

“Mancano il fiato e le parole di fronte a una tragedia immane come questa. Con il cuore straziato dal dolore stringo in un forte abbraccio mamma Katia, la famiglia e gli amici di Kristopher, esprimendo il cordoglio di tutta l’attonita nostra comunità”. Con queste parole il Sindaco Patrizia Barbieri ha voluto rivolgere, anche a nome dei colleghi di Giunta, dell’Amministrazione e dell’intera città, le più sincere condoglianze alla consigliera regionale Katia Tarasconi, alla famiglia e agli amici per la tragica scomparsa di Kristopher, vittima nella notte di un incidente stradale a Roma insieme a un amico, “ai cui cari siamo vicini – aggiunge il Sindaco - rivolgendo le nostre preghiere perché possa presto ristabilirsi”.

Pubblicato il 19 settembre 2021

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Ospedale di Borgotaro, il grazie a «Insieme per vivere»

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Un grande grazie all’Associazione "Insieme per Vivere" per le ultime generose donazioni all’Ospedale di Borgotaro.
E’ quello che le Direzioni dell’Azienda Usl di Parma e del Presidio ospedaliero aziendale, insieme alle Unità operative dell’Ospedale Santa Maria di Borgotaro, rivolgono alle volontarie e ai volontari dell’Associazione valtarese. Anche durante il periodo più difficile dell’emergenza sanitaria, l’Associazione non ha mai cessato di organizzare iniziative di raccolta fondi per sostenere l’ospedale di Borgotaro. Sono state coinvolte nelle iniziative decine e decine di cittadini, grazie ai quali nel 2021 è stato possibile acquistare strumentazioni ed altre apparecchiature di ultima generazione per un valore complessivo superiore ai 500mila euro. Quattro ecografi, di varie caratteristiche e qualità diagnostica, destinati al Punto di primo intervento e alle Unità operative di Ginecologia, Ortopedia e Chirurgia, cui si aggiungono altre attrezzature hi-tech per l’Endoscopia Digestiva (sistema per endoscopia), il Comparto Operatorio (integrazione colonna ICG 4k) e ancora la Chirurgia (resettore bipolare e sonda, entrambi per attività in ambito urologico): sono gli ultimissimi potenziamenti tecnologici dell’ospedale che è stato possibile realizzare grazie alla nuova grande maratona di solidarietà realizzata quest’anno da “Insieme per vivere”.

L’Associazione

Insieme per Vivere è un’Associazione di volontariato nata a Borgotaro nel 1983, con lo scopo di favorire la diagnosi precoce e sensibilizzare la popolazione sul tema del cancro. Attraverso raccolte fondi e l’organizzazione di iniziative ed eventi, l’Associazione ha acquistato negli anni attrezzature sanitarie per oltre 2,5 milioni di euro e le ha donate all’Ospedale “Santa Maria” di Borgotaro. Oltre alla donazione di apparecchiature mediche e diagnostiche all’avanguardia, Insieme per Vivere è impegnata costantemente per informare e sensibilizzare la popolazione su tematiche sanitarie, in particolare nella prevenzione e la diagnosi precoce delle neoplasie.  

Le dichiarazioni

Anna Maria Petrini - Commissaria straordinaria Ausl Parma:

"Un semplice grazie non è sufficiente per dimostrare la riconoscenza nei confronti di questa Associazione, che da decenni ci sostiene. Grazie al costante impegno e alla grande solidarietà mostrata da Insieme per vivere, i nostri professionisti non sono mai stati lasciati soli. Non sono stati soli nella  fase più drammatica dell'emergenza covid, con la donazione di migliaia di dispositivi di protezione individuale e non lo sono ora, con la donazione di attrezzature all'avanguardia per prevenire e curare le patologie "non-covid".  L’impegno dell’Associazione e dei suoi volontari, con i tanti gesti concreti di generosità offerti, sono un supporto insostituibile per consentire ai professionisti e ai Servizi della sanità valtarese di restituire ai cittadini migliaia di prestazioni sanitarie con i più alti livelli di qualità possibile."

Anna Maria Chilosi  - Presidente "Insieme per Vivere"

"Il nostro impegno per sostenere l'Ospedale di Borgotaro ed il suo territorio è iniziato nel lontano 1983 e prosegue tutt'ora con progetti sempre nuovi, nuove donazioni, nuove sfide. Le attrezzature sono certamente importanti, ma anche i professionisti che le utilizzano per la colletività lo sono: per questo motivo, come associazione siamo davvero molto orgogliosi del continuo dialogo e della progettazione condivisa con medici e infermieri. Voglio ringraziare anche tutta la popolazione, che ci ha aiutato concretamente a raggiungere questi traguardi."

Davide Riccoboni - Presidente Comitato di distretto "Valli Taro e Ceno"

"A nome dei sindaci del Distretto, ringrazio di cuore Insieme per vivere per queste donazioni. Un ennesimo gesto di solidarietà ed una concreta sinergia tra Associazione, Azienda Usl e cittadini, che consente al nostro ospedale di mantenere elevati standard qualitativi e permette ai nostri professionisti  di operare nelle migliori condizioni."

Pubblicato il 19 settembre 2021                                  

I Centri per l’impiego diventano di comunità e crescono

centro per limpiego

Consolidare la gestione e lo sviluppo dei servizi dei Centri per l’impiego e di collocamento mirato per le persone con disabilità, investendo sulle competenze del personale, sulle infrastrutture e sull’aggiornamento degli strumenti tecnologici di lavoro, per migliorare i servizi e la qualificazione professionale degli operatori. Sono gli obiettivi del Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro, voluto dalla Regione Emilia-Romagna, che è stato illustrato questa mattina, in video-conferenza stampa nella sede della Regione. Il Piano prevede investimenti complessivi per oltre 76 milioni di euro destinati agli edifici che ospitano gli uffici dei Centri per l’impiego, risorse per i sistemi informativi e per le reti di comunicazione (circa 50 milioni), oltre che un importante investimento per l’incremento degli organici del personale (26,2 milioni). in uscita un nuovo bando per selezionare, altre 85 persone, che saranno assunte con contratto di formazione lavoro. In Emilia-Romagna ci si prepara così a rispondere alle sfide prossime correlate alle tante opportunità offerte dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza legato alla ripresa post pandemia, e alla gestione delle risorse dei fondi strutturali europei in relazione alla strategia definita con l’S3 approvata dall’Assemblea regionale.

A oggi, sono 260 le persone già assunte e destinate ai Centri per l’Impiego. Rispetto agli obiettivi del Piano di potenziamento, si tratta di oltre il 55% del fabbisogno da coprire. Ma è in uscita un ulteriore bando per selezionare, con prove concorsuali, altre 85 persone, che saranno assunte con contratto di formazione lavoro. Questo porterà la copertura dell’organico in misura pari a circa il 75% delle necessità, nel periodo compreso tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, per poi concludere l’assetto organico nel 2022. Il contratto di formazione lavoro (cfl) è stato scelto perché permette di reclutare giovani, con un’età massima di 32 anni, in possesso di laurea o diploma di scuola superiore, con durata del corso di studi quinquennale. Il cfl è un particolare tipo di contratto di lavoro a termine, connesso e coordinato con un progetto formativo che ha come obiettivo quello di far acquisire al lavoratore una specifica professionalità. E a fine contratto, è possibile l’assunzione a tempo indeterminato.

Per raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti, verranno potenziati i sistemi digitali e informativi che sono la base della infrastruttura operativa dell’Agenzia per il Lavoro. Oggi è operativo un sistema informativo regionale per il lavoro (Sil-ER), che gestisce tutte le attività dei Centri per l’impiego, e che “parla” con i sistemi informativi nazionali. Il sistema rende disponibile un Portale di servizi rivolto a cittadini e imprese (Lavoro per Te), una app attraverso la quale è possibile avere informazioni e servizi diversi e una piattaforma condivisa (AssistER) con i Comuni e le Asl per la presa in carico delle persone in condizioni di fragilità, il cui utilizzo è stato esteso alla gestione del Reddito di Cittadinanza. Il quadro si completa con una Piattaforma per la gestione e il controllo dei tirocini. L’obiettivo è quello di stipulare accordi con tutte le 38 amministrazioni comunali sedi dei Centri per l’impiego e di Collocamento mirato prevedendo l’acquisto di nuovi sedi o la ristrutturazione di quelle attuali, con spazi adeguati ai nuovi fabbisogni e interventi di ammodernamento.

In particolare, il Piano prevede di realizzare 9 Centri per l’impiego di grandi dimensioni (con un bacino di popolazione servita superiore a 10.000 utenti e almeno 30 operatori), 15 di medie dimensioni (tra 5.000 e 10.000 utenti e numero di operatori compreso tra un minimo di 10 a un massimo di 29 unità) e 14 centri per l’impiego di piccole dimensioni (tra 1.500 e 5.000 utenti e non più di 9 operatori). Sono già stati approvati tre schemi di accordi con comuni che ospitano Cpi di grandi dimensioni (Modena, Bologna e Ravenna), per una spesa impegnata di 6,8 milioni di euro. Entro il 31 dicembre 2021 si stipuleranno altre convenzioni, con i conseguenti impegni di spesa per 14 milioni di euro, arrivando a impegnare circa 2/3 delle risorse programmate per gli interventi di acquisto e ristrutturazione delle sedi. Inoltre, il dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna ha progettato un “layout del Centro per l’impiego tipo” che contiene ipotesi distributive, funzionali, tecnologiche, estetiche, informative, volte a migliorare le sedi adibite a Centri per l’Impiego dell’Emilia-Romagna.

Per dare al personale in servizio nuove competenze, che possano permettere loro di alzare l’asticella della qualità dei servizi erogati, sono già stati avviati importanti interventi formativi di aggiornamento professionale, anche con master universitari, che hanno già coinvolto la quasi totalità dei dipendenti dei Centri. E sarà questa la strada che caratterizzerà, anche per il futuro, l’investimento sul personale, come leva strategica fondamentale per raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti. Dopo l’attuazione del sistema di accreditamento che regola i rapporti con i soggetti privati, oggi ci sono in Emilia-Romagna 30 soggetti in Area 1 (rivolta agli utenti del collocamento ordinario) con 308 sedi, e 53 soggetti in Area 2 (rivolta agli utenti con disabilità e fragili e vulnerabili) con 184 sedi. La rete attiva, che è quindi composta dai centri per l’impiego e dai soggetti privati accreditati, rappresenta l’infrastruttura capace di erogare i servizi che fanno riferimento allo scenario complessivo della ricerca del lavoro. L’Agenzia sta mettendo a punto un sistema di controllo di gestione che consentirà di avere in tempo reale il quadro della situazione, sia in termini di costi che di servizi erogati, dando la possibilità di intervenire, se sarà necessario, con eventuali correzioni gestionali.

Pubblicato il 19 settembre 2021

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