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Notizie Varie

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Ospedale di Borgotaro, il grazie a «Insieme per vivere»

ausl

Un grande grazie all’Associazione "Insieme per Vivere" per le ultime generose donazioni all’Ospedale di Borgotaro.
E’ quello che le Direzioni dell’Azienda Usl di Parma e del Presidio ospedaliero aziendale, insieme alle Unità operative dell’Ospedale Santa Maria di Borgotaro, rivolgono alle volontarie e ai volontari dell’Associazione valtarese. Anche durante il periodo più difficile dell’emergenza sanitaria, l’Associazione non ha mai cessato di organizzare iniziative di raccolta fondi per sostenere l’ospedale di Borgotaro. Sono state coinvolte nelle iniziative decine e decine di cittadini, grazie ai quali nel 2021 è stato possibile acquistare strumentazioni ed altre apparecchiature di ultima generazione per un valore complessivo superiore ai 500mila euro. Quattro ecografi, di varie caratteristiche e qualità diagnostica, destinati al Punto di primo intervento e alle Unità operative di Ginecologia, Ortopedia e Chirurgia, cui si aggiungono altre attrezzature hi-tech per l’Endoscopia Digestiva (sistema per endoscopia), il Comparto Operatorio (integrazione colonna ICG 4k) e ancora la Chirurgia (resettore bipolare e sonda, entrambi per attività in ambito urologico): sono gli ultimissimi potenziamenti tecnologici dell’ospedale che è stato possibile realizzare grazie alla nuova grande maratona di solidarietà realizzata quest’anno da “Insieme per vivere”.

L’Associazione

Insieme per Vivere è un’Associazione di volontariato nata a Borgotaro nel 1983, con lo scopo di favorire la diagnosi precoce e sensibilizzare la popolazione sul tema del cancro. Attraverso raccolte fondi e l’organizzazione di iniziative ed eventi, l’Associazione ha acquistato negli anni attrezzature sanitarie per oltre 2,5 milioni di euro e le ha donate all’Ospedale “Santa Maria” di Borgotaro. Oltre alla donazione di apparecchiature mediche e diagnostiche all’avanguardia, Insieme per Vivere è impegnata costantemente per informare e sensibilizzare la popolazione su tematiche sanitarie, in particolare nella prevenzione e la diagnosi precoce delle neoplasie.  

Le dichiarazioni

Anna Maria Petrini - Commissaria straordinaria Ausl Parma:

"Un semplice grazie non è sufficiente per dimostrare la riconoscenza nei confronti di questa Associazione, che da decenni ci sostiene. Grazie al costante impegno e alla grande solidarietà mostrata da Insieme per vivere, i nostri professionisti non sono mai stati lasciati soli. Non sono stati soli nella  fase più drammatica dell'emergenza covid, con la donazione di migliaia di dispositivi di protezione individuale e non lo sono ora, con la donazione di attrezzature all'avanguardia per prevenire e curare le patologie "non-covid".  L’impegno dell’Associazione e dei suoi volontari, con i tanti gesti concreti di generosità offerti, sono un supporto insostituibile per consentire ai professionisti e ai Servizi della sanità valtarese di restituire ai cittadini migliaia di prestazioni sanitarie con i più alti livelli di qualità possibile."

Anna Maria Chilosi  - Presidente "Insieme per Vivere"

"Il nostro impegno per sostenere l'Ospedale di Borgotaro ed il suo territorio è iniziato nel lontano 1983 e prosegue tutt'ora con progetti sempre nuovi, nuove donazioni, nuove sfide. Le attrezzature sono certamente importanti, ma anche i professionisti che le utilizzano per la colletività lo sono: per questo motivo, come associazione siamo davvero molto orgogliosi del continuo dialogo e della progettazione condivisa con medici e infermieri. Voglio ringraziare anche tutta la popolazione, che ci ha aiutato concretamente a raggiungere questi traguardi."

Davide Riccoboni - Presidente Comitato di distretto "Valli Taro e Ceno"

"A nome dei sindaci del Distretto, ringrazio di cuore Insieme per vivere per queste donazioni. Un ennesimo gesto di solidarietà ed una concreta sinergia tra Associazione, Azienda Usl e cittadini, che consente al nostro ospedale di mantenere elevati standard qualitativi e permette ai nostri professionisti  di operare nelle migliori condizioni."

Pubblicato il 19 settembre 2021                                  

Vasto cordoglio per la tragica scomparsa di Kristopher Dixon

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C’è vasto cordoglio a Piacenza per la tragica scomparsa del 17enne Kristopher Dixon, morto a Roma in seguito a un incidente stradale. Il giovane, figlio di Katia Tarasconi, consigliere regionale dell’Emilia Romagna ed ex assessore comunale a Piacenza, era arrivato a Roma il 17 settembre, per un fine settimana con alcuni amici conosciuti in vacanza quest’estate.

Il 17enne viaggiava a bordo di uno scooter in via Prenestina nella Capitale e, per cause da chiarire, il mezzo intorno alle 20 si è scontrato frontalmente con un tram. Per il piacentino purtroppo, non c’è stato nulla da fare. L’amico che viaggiava con lui è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Quel che è successo in quegli istanti è al vaglio della polizia municipale, quel che rimane è un dramma che lascia attoniti.

A Piacenza Kristopher Dixon frequentava la classe quinta al liceo Colombini e giocava a calcio come attaccante nella juniores regionale del Gotico Garibaldina. Il 17enne lascia i genitori e la sorella. La notizia si è rapidamente diffusa in città nella mattinata di sabato 18 settembre suscitando profonda tristezza e grande incredulità. In segno di lutto, diverse manifestazioni come la pedalata benefica “100 volani” prevista a Cortemaggiore e le finali provinciali del torneo di tennis della Nino Bixio sono state rinviate.Tantissimi i messaggi di cordoglio indirizzati a Katia Tarasconi per la prematura scomparsa di Kristopher.

Il cordoglio del Sindaco Patrizia Barbieri

“Mancano il fiato e le parole di fronte a una tragedia immane come questa. Con il cuore straziato dal dolore stringo in un forte abbraccio mamma Katia, la famiglia e gli amici di Kristopher, esprimendo il cordoglio di tutta l’attonita nostra comunità”. Con queste parole il Sindaco Patrizia Barbieri ha voluto rivolgere, anche a nome dei colleghi di Giunta, dell’Amministrazione e dell’intera città, le più sincere condoglianze alla consigliera regionale Katia Tarasconi, alla famiglia e agli amici per la tragica scomparsa di Kristopher, vittima nella notte di un incidente stradale a Roma insieme a un amico, “ai cui cari siamo vicini – aggiunge il Sindaco - rivolgendo le nostre preghiere perché possa presto ristabilirsi”.

Pubblicato il 19 settembre 2021

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«L'altra scena», ritorna il festival di teatro contemporaneo

scena

Dopo la “limited edition” del 2020, anno di transizione post lockdown, ritorna a Piacenza il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” che dal 1° al 16 ottobre con un programma ricco di proposte tra Teatro Filodrammatici e Teatro Gioia si prepara a tagliare il traguardo della decima edizione.

Con la direzione artistica di Jacopo Maj, il festival è organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.

Dieci giornate di programmazione, con sette spettacoli rappresentativi del settore della ricerca, ma anche un progetto contro le mafie in collaborazione con Libera e una proposta per le famiglie, per arrivare a un ideale passaggio di consegne tra la conclusione del Festival 2021 e l’apertura delle iniziative in programma nella stagione 2021/2022 per i cinquant’anni di Teatro Gioco Vita.

Vedremo Sotterraneo (Atlante linguistico della Pangea), Teatrino Giullare (Menelao), Babilonia Teatri (Mulinobianco - Back to the green future), Il Mulino di Amleto (Ruyblas #tuttieroi). In cartellone creazioni che hanno ottenuto premi e riconoscimenti, come Farfalle di Emanuele Aldrovandi (testo vincitore del Premio Hystrio scritture di scena 2015 e del Mario Fratti Award 2016) e Casa Nostra di Hombre Collettivo (Premio Scenario Infanzia 2020 e Premio della Critica Direction Under30 2021). Lo spettacolo tout public Scoppiati di Giacomo Occhi, diplomato al corso di formazione Animateria di Teatro Gioco Vita, offrirà uno sguardo sul giovane teatro di figura, con un’attenzione anche al pubblico delle famiglie. E al termine delle rappresentazioni, gli artisti dialogheranno con il pubblico.

 «Sedersi a teatro ha oggi un valore ancora più importante, - secondo Jacopo Maj, direttore artistico de “L’altra scena” - ci riconcilia con la necessità di un pensiero fieramente lento disposto a condursi in stati d’animo meticci e inesplorati ed è più che mai una scelta, perché ripartire non significa solo rimettersi in moto ma anche distribuire il proprio tempo, decidere dove stare e cosa fare. Chi decide di stare in teatro accende una miccia, il Festival vuole essere un detonatore di sguardi, ascolti, pianti e risate, più forte di qualunque distanziamento».

«Il Festival di teatro contemporaneo “L'altra scena” – sono le parole del sindaco Patrizia Barbieri - celebra i suoi primi dieci anni. Una tappa importante in un percorso creativo anticonformista, coerente e appassionato nel suo processo di innovazione e ricerca, capace non solo di coinvolgere il pubblico ma di chiamarlo in causa come protagonista delle proprie scelte, in un mondo sempre più alla deriva. In questi anni, il Festival è cresciuto e ha permesso, a Piacenza, non solo di scoprire nuovi talenti, ma anche di immergersi in quel cammino di costante evoluzione e sperimentazione che è il Teatro contemporaneo, capace di trasporre nel presente un patrimonio culturale che ha, in realtà, radici millenarie».

Per Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, «che si tratti di mettere in scena parole intraducibili che ci aprono a mondi lontani dal nostro o di recuperare in chiave contemporanea i miti della tragicità antica o ancora di riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente, quel che conta è che il teatro, forse più di ogni altra forma d’arte attuale, riesce a confrontarsi con l’oggi in modo poetico ed inclusivo chiamando il pubblico a misurarsi in termini non banali con i temi del nostro vivere».

La programmazione

Il Festival si aprirà venerdì 1° ottobre al Teatro Filodrammatici dove alle ore 21 andrà in scena Atlante linguistico della Pangea di Sotterraneo, con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini, scrittura Daniele Villa. Sotterraneo ha selezionato decine di “parole intraducibili”, vocaboli unici che non esistono in altri idiomi, e ha dialogato online con altrettanti parlanti madrelingua sul significato e l’uso di queste parole nella cultura di provenienza. Queste brevi “lezioni di intraducibilità” sono divenute la traccia per uno spettacolo che mette in scena le parole stesse, trasformando un piccolo dizionario in una sorta di drammaturgia atipica. L’intero spettacolo inoltre è attraversato dall’impossibilità di dar corpo ad alcuni concetti a causa delle limitazioni Covid, che da pure restrizioni si trasformano in una risorsa scenica in grado di mettere in campo un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità.

Lunedì 4 ottobre, sempre al Teatro Filodrammatici alle ore 21, vedremo Menelao, uno spettacolo costruito, interpretato e diretto da Teatrino Giullare, testo di Davide Carnevali. Una rielaborazione in chiave contemporanea dei miti legati alla casa degli Atridi, ma anche una riflessione sul concetto di “tragico” nella contemporaneità, lo spettacolo ha ricevuto nel 2016 la Menzione speciale della giuria alla prima edizione del Premio Platea. Menelao, l’uomo più ricco della terra, sposo della donna più bella del mondo, re di Sparta e vincitore della guerra di Troia, ha tutto ma non la felicità. Intuisce che qualcosa non funziona nella sua vita apparentemente così comoda; eppure non è capace di fare qualcosa per cambiare la sua situazione e si confronta con aspirazioni eternamente incompiute. Vorrebbe vivere felice come una persona qualsiasi, ma non si accontenta di esserlo.

Martedì 5 ottobre al Teatro Gioia alle ore 21 Casa Nostra di Hombre Collettivo sarà occasione per una serata che vedrà “L’altra scena” a fianco di Libera contro le mafie. Con Angela Forti, Agata Garbuio e Aron Tewelde, regia di Riccardo Reina, lo spettacolo del collettivo nato nel 2019 dal corso “Animateria” di Teatro Gioco Vita ha ottenuto il Premio Scenario Infanzia 2020 e il Premio della Critica Direction Under30 2021 ed è stato apprezzato in particolare per la ricerca sul rapporto tra teatro d’oggetti e teatro civile e per la capacità di affrontare in modo alternativo e non scontato tematiche fondamentali e quanto mai attuali relative alla dimensione storica e politica. “Casa Nostra” vuole infatti indagare la storia recente d’Italia, prendendo come riferimento gli anni della Trattativa Stato-Mafia (anche alla luce della più recente cronaca giudiziaria) e cercando di ripercorrere i fatidici anni compresi tra il 1990 e il 1994, determinanti rispetto alla comprensione del presente del nostro Paese. Al termine della rappresentazione è previsto un incontro con operatori di Libera e testimoni a confronto con gli artisti di Hombre Collettivo.

Venerdì 8 ottobre appuntamento al Teatro Filodrammatici, sempre alle ore 21, per l’atteso ritorno di Babilonia Teatri con l’ultimo spettacolo “Mulinobianco” – Back to the green future, di Enrico Castellani e Valeria Raimondi, con Ettore Castellani e Orlando Castellani e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton, realizzato in coproduzione con La Corte Ospitale. “Mulinobianco” si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta che abitiamo, a quanto pare l’unico abitato, nonché l’unico abitabile nell’intero universo. Due bambini ci raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo, lanciano proclami e provocazioni, vanno avanti e indietro nel tempo, contrappongono la fine e l’inizio: un eden perduto e lontano, verso il quale nessuno di noi vorrebbe tornare, e un tramonto che ci spaventa, ci attrae e ci inghiotte.

Lunedì 11 ottobre sarà la volta di “Farfalle”, testo e regia di Emanuele Aldrovandi, spettacolo prodotto da Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Elfo Puccini, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Appuntamento alle ore 21 al Teatro Filodrammatici con una black comedy tra Milano, Palermo e New York. In scena due sorelle, ciniche e poetiche, una bionda (Bruna Rossi) e una mora (Giorgia Senesi) e al centro il gioco che le ha unite fin da quando, piccolissime, sono rimaste sole: a turno, chi ha in mano la collana a forma di farfalla può obbligare l’altra a fare qualsiasi cosa, pena la fine del gioco. Durante lo spettacolo le due attrici giocano a interpretare i personaggi principali delle loro vite, in un susseguirsi di scene che raccontano con tragicomica ironia la crescita delle due sorelle e le loro scelte di vita.

Giacomo Occhi al Teatro Gioia ci racconta con “Scoppiati” una storia ironica e poetica, concreta e surreale, senza parole, sulla vita speciale di un palloncino ordinario. Lo spettacolo, per tutto il pubblico, sarà in scena martedì 12 ottobre alle ore 21 e replicherà mercoledì 13 e giovedì 14 alle ore 18 allo scopo di facilitare la partecipazione del pubblico delle famiglie. La vita di un palloncino scorre sempre uguale, giorno dopo giorno. Nulla lo riempie per davvero. Finché a un certo punto si gonfia d’amore: un grande cambiamento che lo porterà a vivere pienamente quello che la vita ha in serbo per lui. Uno spettacolo che durante l’estate ha partecipato a diversi festival riuscendo a intercettare un pubblico di tutte le età.

Ultimo titolo dell’edizione 2021 del Festival “L’altra scena” sarà “RuyBlas #tuttieroi”, quattro quadri sull’identità e sul coraggio, adattamento dell’opera “Ruy Blas” di Victor Hugo de Il Mulino di Amleto, con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Rebecca Rossetti, Angelo Maria Tronca, regia di Marco Lorenzi. Sullo sfondo di un mondo che è sul punto di crollare, racconta la storia di un alto funzionario della corte spagnola che, per vendicarsi della Regina, tesse un inganno scambiando l’identità del proprio servo Ruy Blas con quella del nobile Don Cesare, per poi introdurlo a Corte. È la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi riuscendo, grazie a questo inganno, a utilizzare al meglio le sue qualità. Il pubblico - collocato sui tre lati dello spazio scenico – si troverà immerso in tutta la contemporaneità di un testo che si rivela una viva e raffinata riflessione sul senso dell’identità.

Chiude la decima edizione de “L’altra scena” l’evento “50 anni di Teatro Gioco Vita - Preludio”, in programma sabato 16 ottobre al Teatro Filodrammatici dalle ore 17. Si tratta dell’evento di apertura delle iniziative per il Cinquantenario di Teatro Gioco Vita, che proseguiranno per tutta la stagione 2021/2022. Tra le altre cose, è prevista nella Sala di via Santa Franca l’esposizione dei manifesti dedicati a Teatro Gioco Vita da artisti e illustratori in occasione del cinquantenario (opere di Francesca Ballarini, Mauro Bubbico, Santuzza Calì, Nicoletta Garioni, Matteo Maria Maj, Lorenzo Mattotti, Giorgio Milani, Michele Sambin, Walter Sardonini, Guido Scarabottolo, Tapiro).

INFO

I biglietti per gli spettacoli al Teatro Filodrammatici costano € 15 (intero) € 10 (ridotto) € 7 (ridotto studenti); al Teatro Gioia € 10 (intero) € 8 (ridotto) € 6 ridotto (studenti).

Per il pagamento dei biglietti sono utilizzabili i voucher.

Chi acquista i biglietti per tutti i cinque spettacoli al Teatro Filodrammatici potrà assistere gratuitamente ai due spettacoli al Teatro Gioia (offerta soggetta a limitazioni, valida fino a esaurimento dei posti disponibili).

I biglietti sono in vendita da martedì 21 settembre.

La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail .

Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un'ora prima dell'inizio.

Gli spettacoli e tutte le attività in programma si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni vigenti in termini di distanziamento e misure di sicurezza.

Pubblicato il 18 settembre 2021

Nella foto, la presentazione dell'evento "L'altra scena".

I Centri per l’impiego diventano di comunità e crescono

centro per limpiego

Consolidare la gestione e lo sviluppo dei servizi dei Centri per l’impiego e di collocamento mirato per le persone con disabilità, investendo sulle competenze del personale, sulle infrastrutture e sull’aggiornamento degli strumenti tecnologici di lavoro, per migliorare i servizi e la qualificazione professionale degli operatori. Sono gli obiettivi del Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro, voluto dalla Regione Emilia-Romagna, che è stato illustrato questa mattina, in video-conferenza stampa nella sede della Regione. Il Piano prevede investimenti complessivi per oltre 76 milioni di euro destinati agli edifici che ospitano gli uffici dei Centri per l’impiego, risorse per i sistemi informativi e per le reti di comunicazione (circa 50 milioni), oltre che un importante investimento per l’incremento degli organici del personale (26,2 milioni). in uscita un nuovo bando per selezionare, altre 85 persone, che saranno assunte con contratto di formazione lavoro. In Emilia-Romagna ci si prepara così a rispondere alle sfide prossime correlate alle tante opportunità offerte dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza legato alla ripresa post pandemia, e alla gestione delle risorse dei fondi strutturali europei in relazione alla strategia definita con l’S3 approvata dall’Assemblea regionale.

A oggi, sono 260 le persone già assunte e destinate ai Centri per l’Impiego. Rispetto agli obiettivi del Piano di potenziamento, si tratta di oltre il 55% del fabbisogno da coprire. Ma è in uscita un ulteriore bando per selezionare, con prove concorsuali, altre 85 persone, che saranno assunte con contratto di formazione lavoro. Questo porterà la copertura dell’organico in misura pari a circa il 75% delle necessità, nel periodo compreso tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, per poi concludere l’assetto organico nel 2022. Il contratto di formazione lavoro (cfl) è stato scelto perché permette di reclutare giovani, con un’età massima di 32 anni, in possesso di laurea o diploma di scuola superiore, con durata del corso di studi quinquennale. Il cfl è un particolare tipo di contratto di lavoro a termine, connesso e coordinato con un progetto formativo che ha come obiettivo quello di far acquisire al lavoratore una specifica professionalità. E a fine contratto, è possibile l’assunzione a tempo indeterminato.

Per raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti, verranno potenziati i sistemi digitali e informativi che sono la base della infrastruttura operativa dell’Agenzia per il Lavoro. Oggi è operativo un sistema informativo regionale per il lavoro (Sil-ER), che gestisce tutte le attività dei Centri per l’impiego, e che “parla” con i sistemi informativi nazionali. Il sistema rende disponibile un Portale di servizi rivolto a cittadini e imprese (Lavoro per Te), una app attraverso la quale è possibile avere informazioni e servizi diversi e una piattaforma condivisa (AssistER) con i Comuni e le Asl per la presa in carico delle persone in condizioni di fragilità, il cui utilizzo è stato esteso alla gestione del Reddito di Cittadinanza. Il quadro si completa con una Piattaforma per la gestione e il controllo dei tirocini. L’obiettivo è quello di stipulare accordi con tutte le 38 amministrazioni comunali sedi dei Centri per l’impiego e di Collocamento mirato prevedendo l’acquisto di nuovi sedi o la ristrutturazione di quelle attuali, con spazi adeguati ai nuovi fabbisogni e interventi di ammodernamento.

In particolare, il Piano prevede di realizzare 9 Centri per l’impiego di grandi dimensioni (con un bacino di popolazione servita superiore a 10.000 utenti e almeno 30 operatori), 15 di medie dimensioni (tra 5.000 e 10.000 utenti e numero di operatori compreso tra un minimo di 10 a un massimo di 29 unità) e 14 centri per l’impiego di piccole dimensioni (tra 1.500 e 5.000 utenti e non più di 9 operatori). Sono già stati approvati tre schemi di accordi con comuni che ospitano Cpi di grandi dimensioni (Modena, Bologna e Ravenna), per una spesa impegnata di 6,8 milioni di euro. Entro il 31 dicembre 2021 si stipuleranno altre convenzioni, con i conseguenti impegni di spesa per 14 milioni di euro, arrivando a impegnare circa 2/3 delle risorse programmate per gli interventi di acquisto e ristrutturazione delle sedi. Inoltre, il dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna ha progettato un “layout del Centro per l’impiego tipo” che contiene ipotesi distributive, funzionali, tecnologiche, estetiche, informative, volte a migliorare le sedi adibite a Centri per l’Impiego dell’Emilia-Romagna.

Per dare al personale in servizio nuove competenze, che possano permettere loro di alzare l’asticella della qualità dei servizi erogati, sono già stati avviati importanti interventi formativi di aggiornamento professionale, anche con master universitari, che hanno già coinvolto la quasi totalità dei dipendenti dei Centri. E sarà questa la strada che caratterizzerà, anche per il futuro, l’investimento sul personale, come leva strategica fondamentale per raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti. Dopo l’attuazione del sistema di accreditamento che regola i rapporti con i soggetti privati, oggi ci sono in Emilia-Romagna 30 soggetti in Area 1 (rivolta agli utenti del collocamento ordinario) con 308 sedi, e 53 soggetti in Area 2 (rivolta agli utenti con disabilità e fragili e vulnerabili) con 184 sedi. La rete attiva, che è quindi composta dai centri per l’impiego e dai soggetti privati accreditati, rappresenta l’infrastruttura capace di erogare i servizi che fanno riferimento allo scenario complessivo della ricerca del lavoro. L’Agenzia sta mettendo a punto un sistema di controllo di gestione che consentirà di avere in tempo reale il quadro della situazione, sia in termini di costi che di servizi erogati, dando la possibilità di intervenire, se sarà necessario, con eventuali correzioni gestionali.

Pubblicato il 19 settembre 2021

Le indagini del professor Whippet a Palazzo Farnese, iscrizioni aperte per i bambini

prof whippet

Tornano, a Palazzo Farnese, le indagini del professor Whippet, l'investigatore dalle sembianze canine che ormai da diversi anni è protagonista di avventure dedicate ai bambini, che accompagna alla scoperta dell'arte e della cultura attraverso la risoluzione di misteri ed enigmi. L'iniziativa, giunta alla 15° edizione, è proposta dal Comune di Piacenza e dai Musei di Palazzo Farnese con l'associazione Piacenza Musei in Rete, il contributo di Fondazione di Piacenza e Vigevano e l'organizzazione a cura di “Ragazzi al Museo”.


In occasione dell'anno dantesco, sarà “Il manoscritto infernale” il filo conduttore delle attività ludiche proposte, gratuitamente e con prenotazione obbligatoria, alla fascia d'età 6-10 anni, con appuntamento in due fine settimana consecutivi: il 25 e 26 settembre, il 2 e il 3 ottobre.
L'inizio delle attività è fissato per le 15.30 il sabato, mentre la domenica sono previsti due turni, rispettivamente alle 14.30 e alle 16.30, sempre con ritrovo 15 minuti prima dell'orario fissato.

Per le iscrizioni occorre rivolgersi allo 0523-492658 o scrivere all'indirizzo . I giovani investigatori saranno coinvolti nella ricerca di un prezioso manoscritto, sparito proprio alla vigilia dell'inaugurazione di una mostra dedicata a Dante Alighieri a Palazzo Farnese: riusciranno, affiancando Whippet, a recuperarlo, salvando il prestigio del Museo?

Pubblicato il 17 settembre 2021

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