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Notizie Varie

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Elezioni Amministrative, ecco come si svolgeranno

 elezioni

Le elezioni, al tempo della pandemia, prevedono particolari misure di sicurezza sanitaria per elettori e operatori dei seggi. Domenica 3 (dalle 7 alle 23) e lunedì 4 ottobre (dalle 7 alle 15) si voterà in otto comuni piacentini: Fiorenzuola, Rottofreno, Borgonovo, Cadeo, Agazzano, Gropparello, Gazzola, Cortemaggiore.
In sintesi, ai seggi si va con mascherina, si rispetta il distanziamento e si usa il gel disinfettante, prima e dopo il voto. Il diritto al voto viene assicurato, oltre a chi è ricoverato in ospedale (anche in reparti Covid), anche a chi si trova a casa, in quarantena o isolamento fiduciario. Le indicazioni sono previste nel Decreto-legge 117/17, dell’agosto scorso, cui si aggiunge un “Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali dell’anno 2021”, sottoscritto dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Salute, nel quale sono contenute le indicazioni operative circa le misure di prevenzione da adottare durante tutte le operazioni di voto.

Operazioni di voto in sicurezza

 Per accedere ai seggi è obbligatorio l'uso della mascherina da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all'accesso (scrutatori e rappresentanti di lista). Nei seggi che prevedono più sezioni elettorali, al fine di evitare la formazione di assembramenti, deve essere prevista aree di attesa all'esterno. Al momento dell'accesso nel seggio, l'elettore dovrà igienizzarsi le mani con il gel disinfettante. Quindi l'elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l'identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, dovrà igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, potrà essere fatta una ulteriore igienizzazione delle mani prima di lasciare il seggio. Nel corso delle operazioni di voto, saranno effettuate periodiche pulizie dei locali e disinfezione delle superfici di contatto, compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici. Nei seggi, compatibilmente con le caratteristiche strutturali degli edifici adibiti a seggi elettorali, si dovrebbero prevedere percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, chiaramente identificati con opportuna segnaletica. I locali destinati al seggio devono prevedere un ambiente sufficientemente ampio per consentire il distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi ultimi e l'elettore. Si deve, però, anche garantire la distanza di due metri al momento dell'identificazione dell'elettore, quando a quest'ultimo sarà necessariamente chiesto di rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento. Le misure e norme in tema sanitario previste per le consultazioni, sono sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/elezioni, realizzato in collaborazione tra l’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale e l’Assemblea legislativa.

Ecco come si può votare per chi è in quarantena o in isolamento

Con il decreto-legge 117/2021 sono state disciplinate le modalità di raccolta del voto degli elettori in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario e degli elettori sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare per Covid-19. In continuità con quanto già disposto per le consultazioni del 2020, è stata prevista l’istituzione di sezioni ospedaliere nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti-letto che ospitano reparti Covid-19, le quali, attraverso i relativi seggi speciali, saranno chiamate, anche a provvedere alla raccolta del voto domiciliare e del voto dei ricoverati nei reparti Covid-19 di strutture sanitarie con meno di 100 posti-letto. In caso dell’impossibilità di una loro costituzione, le sezioni ospedaliere e i seggi speciali potranno essere composti da personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (Uscar) o, in subordine, da soggetti appartenenti alle organizzazioni di protezione civile che abbiano manifestato disponibilità. Ove ulteriormente necessario, il sindaco provvederà alla nomina di suoi delegati. Per assicurare l’esercizio del diritto di voto da parte di coloro che si trovino in trattamento domiciliare, in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario, è stata riconosciuta ai Comuni nei quali non sono ubicate strutture sanitarie Covid la possibilità di istituire seggi speciali per la raccolta del voto domiciliare. In caso di accertata impossibilità per il Comune di costituire tali seggi speciali, potrà essere istituito un solo seggio speciale per due o più enti locali. Per garantire adeguate condizioni di sicurezza, infine, è stato disposto che i componenti delle sezioni ospedaliere e dei seggi speciali dovranno essere in possesso del ‘Green pass’.

Pubblicato il 22 settembre 2021

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La settimana dell'allattamento

ostetriche

Anche quest’anno l’Azienda Usl di Piacenza aderisce alla Settimana mondiale dell'allattamento, evento di sensibilizzazione dedicato al tema.
L’appuntamento è per venerdì 24 settembre, alla Galleria del Sole, in via Marinai d’Italia 1. Sono invitate le neo mamme ma anche le donne che sono in gravidanza. Le ostetriche del Consultorio familiare, in collaborazione con il Centro per le famiglie, saranno a disposizione delle piacentine per un pomeriggio insieme, a partire dalle ore 15.30.
Le mamme in attesa potranno confrontarsi con le professioniste proprio sul tema dell’allattamento. Le ostetriche sono pronte a rispondere a tutte le domande sui vantaggi dell’alimentazione al seno per il neonato e a sfatare i tanti miti errati che spesso circolano sull’argomento.
Per le mamme con neonati, invece, è previsto un’utile dimostrazione sul tema del babywearing, dedicato a tutte le donne che vogliono scoprire i vantaggi di portare i bambini in fascia.
Il pomeriggio terminerà con un Flash mob attorno alle ore 16.30.

Nella foto, le ostetriche del consultorio familiare.

Pubblicato il 22 settembre 2021

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Anche Piacenza al Francigena Festival di Fidenza

mnuel

C’era anche Piacenza, al Francigena Festival di Fidenza, al debutto venerdì 17 settembre. Territori in dialogo sul tema “La Via Francigena in cammino verso l’Unesco”, per un confronto sulla candidatura dell’antica traccia dei pellegrini a patrimonio mondiale dell’umanità. Per la diocesi di Piacenza-Bobbio è intervenuto l'architetto Manuel Ferrari, direttore dell'Ufficio beni culturali. 

L’iniziativa era promossa dall’Associazione Europea Vie Francigene. Da Canterbury a Roma, la Via Francigena ripercorre le tappe del viaggio, compiuto nel 990, dal vescovo Sigerico; poi, nel tratto Sud, che arriva a Santa Maria di Leuca, segue i sentieri dei pellegrini che s’imbarcavano per la Terra Santa. Un itinerario in tutto di 3.200 chilometri.

A rappresentare l’Amministrazione comunale, il consigliere Sergio Pecorara: “Sempre più spesso – sottolinea – la nostra città è al centro degli itinerari che i pellegrini contemporanei, seguendo le orme del passato, percorrono per raggiungere Roma, spingendosi talora sino a Santa Maria di Leuca. Il cammino permette un’esperienza di forte spiritualità e riflessione personale, ma oggi più che mai è anche un simbolo potente per testimoniare solidarietà o sostenere una causa di valenza sociale. E’ fondamentale che i Comuni e tutte le realtà istituzionali coinvolte nella valorizzazione e nella tutela della Via Francigena lavorino insieme per promuovere un patrimonio culturale, religioso e naturalistico che richiama e risponde alle esigenze di un turismo lento, esperienziale, mai fine a se stesso, anche al fine di migliorare le strutture ricettive e offrire servizi sempre più adeguati”.

Pubblicato il 22 settembre 2021

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Case più accessibili per chi si muove con difficoltà

barriere architt

Una rampa di scale o anche un unico gradino, porte strette e spazi ridotti, mancanza di ascensore o montascale possono costituire un problema insormontabile per le persone con disabilità o anziane con difficoltà motoria o sensoriale: vere e proprie “barriere” che impediscono loro di condurre una normale vita quotidiana e sociale. Un aiuto concreto a chi rischia di vivere isolato arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che per il 2021 ha stanziato complessivamente quasi 10,2 milioni di euro, tra risorse statali e regionali, per l’eliminazione e il superamento delle cosiddette barriere architettoniche negli edifici e nelle abitazioni private. Un pacchetto di risorse destinate ai Comuni ed Unioni per finanziare i lavori edilizi di miglioramento dell’accessibilità negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini, la cui ripartizione su tutto il territorio è stata approvata dalla Giunta regionale di recente; saranno poi i Comuni stessi ad assegnarle ai cittadini e alle famiglie residenti che ne hanno fatto richiesta. Nel dettaglio, della somma complessiva (10 milioni 169 mila euro), 8,2 milioni di euro provengono dal Fondo nazionale, e i restanti 1,9 milioni sono quelli stanziati annualmente dalla Regione attraverso lo specifico Fondo regionale, istituito con una legge regionale nel 2013; un Fondo che dalla sua attivazione ha permesso di finanziare, con oltre 14,4 milioni di euro, più di 4.400 interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in ambito domestico. E complessivamente, dall’inizio della scorsa legislatura (2015) ad oggi, ammontano a 52 milioni di euro le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo nazionale e regionale, anche grazie alla ripresa dei contributi statali che per lungo tempo non erano stati stanziati.

Con la ripartizione delle risorse disponibili per quest’anno - fatta sulla base delle domande arrivate ai Comuni - potranno essere soddisfatte, molte delle domande presenti nelle due tipologie di graduatorie comunali, finanziate rispettivamente con il Fondo statale e regionale; tra le domande, la precedenza viene data a situazioni di maggiore gravità (invalidità certificata al 100% e problemi di deambulazione). In particolare, lo stanziamento sul Fondo regionale (1 milione 905 mila euro) permetterà di soddisfare oltre il 94% delle richieste: complessivamente 708, che riguardano 485 casi di invalidità totale e 223 di invalidità parziale. Gli interventi ammessi al contributo sono opere edilizie per l’eliminazione delle barriere fisiche (adattamento dei servizi igienici, allargamento delle porte, eliminazione di gradini all’interno dell’abitazione), l’installazione di attrezzature per il superamento dei dislivelli (ascensori, montascale, pedane elevatrici) e per la sicurezza e fruibilità degli spazi (predisposizione di videocitofoni e sistemi di automazione per porte e cancelli).

La domanda di contributo per gli interventi utili a togliere gli ostacoli alla mobilità delle persone nelle case, deve essere presentata - entro il 1^ marzo di ogni anno - dalla persona interessata (o dal tutore o da chi ne esercita la patria potestà) al comune nel quale si trova l'immobile e nel quale egli risiede in modo abituale. L'abitazione non deve essere stata costruita o ristrutturata dopo l’11 agosto 1989. L'entità del contributo viene definita sulla base delle spese effettivamente sostenute e comprovate. Se le spese sono inferiori al preventivo presentato, il contributo sarà calcolato sul loro effettivo importo. Se le spese sono superiori, il contributo sarà calcolato sul preventivo presentato. Eventuali acconti al fornitore delle opere possono essere pagati anche prima della presentazione della domanda per la concessione del contributo e godono del contributo.

Le graduatorie sono parallele: nella nazionale (4.018 domande attualmente presenti), finanziata con risorse statali, i criteri per la formazione della graduatoria sono la data di presentazione della domanda e la categoria di invalidità. Hanno la precedenza le domande degli invalidi totali con difficoltà di deambulazione; nella graduatoria regionale (presenti 708 domande), finanziata dalla Regione nel 2013 per supplire alla mancanza di finanziamento per 14 anni del Fondo nazionale, i criteri per la formazione della graduatoria sono il valore del reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare dell’invalido e la categoria di invalidità. Hanno la precedenza le domande degli invalidi totali con difficoltà di deambulazione. Oltre quattrocentomila euro di questi 10 milioni di euro sono per il territorio piacentino.

Pubblicato il 22 settembre 2021

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Le Giornate del patrimonio europeo, incontro a Fidenza

oratoriosgiorgio

Torna l’appuntamento annuale con le Giornate europee del patrimonio: sabato 25 e domenica 26 settembre anche in Emilia-Romagna avranno luogo visite guidate, aperture straordinarie e iniziative nei musei e nei luoghi della cultura.
Il tema scelto per questa edizione, “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”, è la traduzione di “Heritage: All inclusive”, lo slogan scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi che aderiscono alla manifestazione. L’obiettivo comune è riflettere sulle strategie più efficaci per includere nella fruizione del patrimonio tutti i cittadini, aprendo le porte a ogni fascia d’età, alle persone con disabilità, ai gruppi etnici e alle minoranze presenti sul territorio. 

Sabato 25 settembre la diocesi di Fidenza è lieta di ospitare, presso la chiesa di San Giorgio (in piazza Omati 1, Fidenza), una giornata ricca di eventi culturali grazie ai quali verranno approfondite le tematiche della ricerca storica-diagnostica e del restauro dei beni culturali ecclesiastici. L’evento è promosso in collaborazione con il Ministero della cultura, con la Diocesi di Parma, con l’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, con l’Ordine degli architetti della provincia di Parma e con l’Ordine degli architetti della provincia di Piacenza.

Il programma

Apriranno la giornata, alle ore 9, gli indirizzi di saluto del Vescovo di Fidenza, mons. Ovidio Vezzoli, di don Alessandro Frati (direttore dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Fidenza), dell’arch. Corrado Azzollini (Soprintendente ad interim Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza) e dell’arch. Loredana Mazzocchi (presidente dell’Ordine degli architetti di Piacenza).
A partire dalle ore 9.30 seguiranno gli interventi, coordinati dell’arch. Manuel Ferrari (direttore dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio): “L’arca del martire (sec. XV)” a cura di Paola Madoni e Beatrice Barbagallo; “Un crocifisso in cartapesta: elementi dal restauro” a cura della restauratrice Francesca Ghizzoni; “Restauri nella chiesa dei Santi Gervasio e Protasio a Zibello” a cura dell’arch. Sauro Rossi; “Il Convento di Santa Maria degli Angeli a Busseto: un complesso intervento di consolidamento strutturale” a cura dell’arch. Cristian Prati; “Restauri nella chiesa di San Giovanni Battista a Pieveottoville” a cura dell’arch. Erika Abbati; “Restituzioni: la decorazione della cappella dei Caduti nella Cattedrale di Parma” a cura della restauratrice Silvia Simeti. Dopo la pausa pranzo, alle ore 14.15 avrà luogo la visita guidata al Museo del Duomo e diocesano di Fidenza a cura della direttrice, dott.ssa Alessandra Mordacci. Nel pomeriggio invece, fulcro degli interventi saranno i restauri effettuati al patrimonio artistico delle Diocesi di Piacenza-Bobbio e di Parma.

A partire dalle ore 15 la restauratrice Tiziana Benzi parlerà ai presenti di un restauro tessile: Il caso del paliotto della chiesa di S. Eufemia”. Seguiranno in ordine: “Dipinti per due musei” a cura di Susanna Pighi, storico dell’arte e membro dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio e di Chiara Bertolotti, restauratrice; “Zamberto: le fonti per la conoscenza, il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico” a cura di Anna Còccioli Mastroviti, storico dell’arte; “La chiesa di San Francesco in Piacenza: il restauro conservativo delle superfici ornamentali” a cura di Camilla Burresi, architetto, Luca Panciera, restauratore e Filippo Armani, architetto; “La volta doppia della chiesa di sant'Antonio Abate a Parma: restauro e riflessioni sui due cantieri tardo-barocchi” a cura di Paola Madoni, architetto, Barbara Zilocchi, architetto e Beatrice Barbagallo, restauratrice. Concluderà la giornata la relazione sull'intervento di restauro nella parrocchia di San Giorgio Piacentino a cura di Emanuela Rossi, architetto, Giorgia Rossi, architetto, Susanna Pighi, storico dell’arte e membro dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Francesca Gasparini e Martina Pinazzi, restauratrici. La partecipazione all’evento è gratuita. Ingresso possibile solo muniti di green pass e mascherina.

La partecipazione dà diritto a 7 crediti cfp per gli architetti PPC. Iscrizioni su Im@teria.

Pubblicato il 21 settembre 2021

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