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Notizie Varie

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Come ottenere l’abbonamento gratuito a bus e treni per gli under 19

bus incentivi

Sono migliaia e migliaia le richieste arrivate in Regione già nelle prime ore sulla piattaforma “Salta su” https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/gratis , l’applicativo che permette di ottenere online l’abbonamento gratuito a bus e treni regionali alle studentesse e agli studenti under 19 per il percorso casa-scuola, anche nel tempo libero, con Isee familiare fino a 30mila euro. La misura voluta dalla Regione Emilia-Romagna e finanziata con 22 milioni di euro per incentivare sempre più tra i giovani l’uso del trasporto pubblico locale come mezzo preferito per viaggiare ogni giorno, si affianca e integra “Grande”, misura che già dallo scorso anno ha reso gratuiti gli abbonamenti bus e treni a tutti gli under 14 (senza limiti Isee). Da settembre, quindi, gli studenti iscritti alle scuole secondarie di II grado statali, paritarie e istituti di formazione professionale - residenti in Emilia-Romagna - potranno usufruire dell’abbonamento annuale gratuito valido fino al 31 agosto 2022.

Per la richiesta è sufficiente seguire alcune semplici istruzioni: in primo luogo, al momento della compilazione online, accorre avere a portata di mano le credenziali (SPID L2, CIE, Federa A+, CNS del genitore se si tratta di minorenne, altrimenti quelle dello studente); un indirizzo e-mail valido e funzionante; il codice fiscale e i dati dello studente per il quale si intende chiedere l’abbonamento gratuito; indicare l’istituto e la classe a cui lo studente è iscritto per l’anno scolastico 2021-2022; l’attestazione Isee 2021 definitiva senza omissioni del nucleo familiare che contenga il codice fiscale dello studente minore o uguale a 30mila euro. Si precisa che per le attestazioni Isee con omissioni occorre procedere subito alla correzione (per esempio presso i Caf regionali) e una volta corretta si può ripresentare la richiesta. Le attestazioni Isee con omissioni rientranti nei limiti dei 30mila euro sono accettate solo dal 15 al 31 ottobre. Si raccomanda di prestare la massima attenzione al momento dell’invio della richiesta perché, una volta avuto l’esito positivo ed essere in possesso dei pin necessari per completare l’iter, non è più possibile modificare nessun dato e, in caso di compilazione errata, si rischia di perdere l’abbonamento gratuito. In caso di dubbi, quindi, prima di inoltrare la richiesta meglio chiedere chiarimenti via mail all’indirizzo saltasu [AT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it o telefonare al numero verde 800.388988. Il tempo per fare domanda c’è, fino al 31 ottobre 2021, e tutti quelli che hanno i requisiti e inoltreranno la domanda entro il termine otterranno l’abbonamento gratuito, nessuno escluso.

Pubblicato il 4 settembre 2021

Via libera dalla Commissione Ue al programma regionale di sviluppo rurale

agricoltura

Semaforo verde dalla Commissione europea al Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Emilia-Romagna per il biennio di transizione 2021-2022, in attesa della messa a punto del nuovo Psr 2023-2027 dopo l’accordo dello scorso mese di giugno sulla riforma della Politica agricola comunitaria (Pac). Il via libera porta la firma del commissario Ue all’Agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski, che ha sottoscritto, a nome dell’esecutivo comunitario e in tempi molto rapidi, l’atto di approvazione “senza osservazioni” alla richiesta di modifica del documento di programmazione degli interventi regionali in agricoltura presentata dalla nostra regione il 12 agosto scorso. Il Psr di transizione dell’Emilia-Romagna, prima Regione italiana ad aver ottenuto l’ok di Bruxelles sul nuovo piano, potrà contare su una dotazione finanziaria di 408,9 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022 (+35% rispetto alla precedente programmazione). Risorse che provengono in gran parte dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (l’87%), più una quota minoritaria di quelle attivate con il Next Generation Eu (13%). Aiuti ai giovani, innovazione e transizione ecologica sono gli obiettivi fondamentali ai quali guarda il nuovo Psr biennale dell’Emilia-Romagna per rilanciare la crescita di un settore che proprio durante il periodo dell’emergenza Covid ha dimostrato quanto sia fondamentale l’agroalimentare per il presente e il futuro del nostro Paese e del mondo. Quanto alla ripartizione dei fondi europei, oltre l’83% delle risorse saranno messe a disposizione delle strategie di investimento delle imprese, circa l’11% andrà a finanziare il premio di primo insediamento dei giovani agricoltori e il restante 5% a supporto dei progetti di innovazione e ricerca.

Tra i principali capitoli di spesa vanno segnalati i finanziamenti per l’ammodernamento delle aziende agricole e agroalimentari (117,5 milioni di euro), il sostegno alle coltivazioni bio (72,6), le risorse per l’insediamento dei giovani e la strutturazione delle loro imprese (52,6) e gli aiuti agli imprenditori agricoli che operano in zone montane e del basso ferrarese (50,4). Poi grande attenzione all’ambiente con gli incentivi ai nuovi progetti di forestazione (8,2) e azioni di contrasto al cambiamento climatico, in particolare per la prevenzione dei danni causati dalle gelate tardive che nell’ultimo triennio hanno messo in ginocchio la produzione ortofrutticola regionale (circa 7 milioni di euro). Ancora: spazio alle azioni di prevenzione dei danni da fauna selvatica e per la riduzione delle emissioni di ammoniaca (10 milioni) e per la gestione sostenibile delle risorse idriche (6,9 milioni di euro). Infine, un capitolo a parte meritano gli interventi per la montagna, con misure specifiche per la tutela degli ecosistemi forestali, il contrasto all’abbandono del territorio attraverso pagamenti compensativi, i servizi alla popolazione e la promozione territoriale. In particolare, a quest’ultima misura sono destinati 19,6 milioni di euro per il finanziamento dei progetti dei Gruppi di azione locale (Gal) nell’ambito del programma europeo Leader.

Pubblicato il 4 marzo 2021

Gita per la terza età a Cortemaggiore

corte


Riprendono le iniziative “fuori porta” organizzate dall’ufficio Attività socio-ricreative del Comune di Piacenza che sta predisponendo, per l’autunno, un calendario di itinerari alla scoperta del patrimonio culturale del territorio provinciale e delle città limitrofe.
Il primo appuntamento è in programma martedì 7 settembre con l’evento culturale per la terza età “Una giornata nella Corte dei Pallavicino: alla scoperta di Cortemaggiore e dei suoi tesori nascosti”. Le uscite “fuori porta”, così come le visite guidate, sono riservate ai residenti del Comune di Piacenza e vengono organizzate nel rispetto delle normative anticovid.
I visitatori si recheranno nei luoghi simbolo dello splendido borgo rinascimentale della Bassa Piacentina, a partire dall’imponente Palazzo Pallavicino e dalla maestosa Chiesa di Santa Maria delle Grazie: qui potranno ammirare il mausoleo della famiglia dei Pallavicino - fondatori della città - e un magnifico polittico di dodici tavole di Filippo Mazzola, padre del Parmigianino.
Il percorso guidato proseguirà con la visita alla chiesa quattrocentesca di Santa Maria Annunziata che ospita la splendida Cappella Pallavicino, autentico gioiello di Cortemaggiore, con i meravigliosi affreschi realizzati dal Pordenone nella prima metà del Cinquecento. La giornata (con pranzo libero per i partecipanti) continuerà con la visita di alcuni luoghi meno conosciuti al pubblico ma ricchi di fascino e cultura: si potranno ammirare l’oratorio di San Giovanni (opera della Confraternita del Santissimo Sacramento) e la chiesa di San Lorenzo, dedicata al patrono di Cortemaggiore.

Nel pomeriggio sarà possibile visitare lo splendido oratorio di San Giuseppe, restaurato negli anni scorsi, noto per i dipinti di Giovanni Battista Tagliasacchi. Con la passeggiata sotto i portici che caratterizzano il centro storico di Cortemaggiore e che conducono nella meravigliosa Piazza Grande, cuore della vita cittadina, si concluderà il pomeriggio.
Per poter partecipare è necessario iscriversi, esclusivamente telefonando all’ufficio Attività Socio-ricreative al numero 0523.492724, cui ci si può rivolgere per ulteriori informazioni.

Le iscrizioni saranno raccolte a partire da mercoledì 1 settembre dalle ore 8.30 alle 12.30 fino ad esaurimento posti (nel rispetto delle normative anticovid previste in termini di capienza massima dei bus turistici). Il costo della giornata è pari a 6 euro. Pagamento anticipato da effettuarsi previo appuntamento presso l’ufficio Attività Socio-ricreative. Per partecipare sono necessari Green Pass e mascherina.

Pubblicato il 2 settembre 2021

Toni Capuozzo a Morfasso il 4 e a Marsaglia il 12 settembre

toni

Il giornalista Toni Capuozzo incontrerà il pubblico in Piazza Veneziani a Marsaglia domenica 12 settembre alle 17.
Capuozzo, autore di "Lettere da un Paese chiuso" e "Piccole patrie" ritirerà sabato 4 settembre a Morfasso il riconoscimento "Testimone delle piccole comunità" per il suo costante impegno a favore dei piccoli centri.
Vicedirettore del TG5 fino al 2013, dal 2000 ha curato e condotto Terra! settimanale del TG5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro, sotto la direzione di Videonews. Ha tenuto inoltre, su Tgcom24, la rubrica Mezzi Toni.

Per avere maggiori informazioni e per presenziare all'incontro del 12 settembre rivolgersi a: infoeventicortebrugnatella [AT] gmail [DOT] com

Pubblicato il 2 settembre 2021

Celebrazione della messa nell'antico oratorio di Mignano

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Continuano le tradizioni dei nostri avi nelle piccole frazioni dell’alta val d’Arda e nel Comune di Vernasca, nonostante la pandemia abbia costretto a metter fine alle belle chiacchierate e bicchierate di gruppo, prassi comune in questi avvenimenti.
Rimane salva la possibilità di seguire la messa perché le chiesette, dove ciò avviene, sono immerse nella natura. Così sarà domenica 5 settembre, alle ore 16.30 nella frazione di Mignano: qui si trova uno storico oratorio dedicato a san Geminiano (312-397)
vescovo di Modena, città di cui è anche patronosecondo laleggenda si dice che il santo abbia fermato Attila.

Grazie agli studi e le ricerche fatte dal compianto dott. Angelo Carzaniga e pubblicate nei “Quaderni della Valtolla”, ai contemporanei è possibile conoscere la storia del nostro passato.
Mignano, poche case sulla sinistra del torrente Arda presso lo sbarramento della diga,
insieme a Mocomero (Machomeria) e a Settesorelle (Septem sorores) è uno dei toponimi più antichi dell’alta Valtolla. Mignano deve, quasi sicuramente, il suo nome a Fundus Aminianus, citato più volte dalla Tabula alimentaria ritrovata a Velleia. Anticamente quei borghi erano punti di accesso e di controllo alla valle, strategici per difendersi dalle bande di razziatori e invasori.
La “sopravvissuta” abside dell’oratorio porta l’impronta inconfondibile del dodicesimo secolo. Le prime tracce scritte relative all’Oratorio risalgono alle prima metà del 1300, quando Mignano era già parte del Comune e parrocchia di Vezzolacca ma, per ragioni logistiche e organizzative ecclesiastiche, era soggetto alla Pieve di San Vitale di Pomaro.
Nei secoli all’oratorio sono stati effettuati diversi lavori di restauro ma già dalle visite pastorali del 1500 risultava “una tribuna fenicata e ben dipinta. I dipinti rappresentano il Salvatore attorniato dai simboli dei quattro evangelisti, e dalla Vergine Maria, Santa Lucia, San Rocco e San Giacomo.
La messa era celebrata almeno una volta la settimana e sempre nei giorni festivi, tuttavia dal dopoguerra in poi è diventata consuetudine una messa all’anno, nella prima domenica di settembre.

Nell’Oratorio vi è una statua dedicata a San Genesio, donata durante le ultime riparazioni degli anni 1950-60. Il restauro degli affreschi, eseguito a cura della Sovrintendenza ai Beni Storici Artistici di Parma e Piacenza, è avvenuta negli anni 1979-80 per opera dei bolognesi Alessandro e Camillo Tarozzi e Luigi Moretti.

Renata Bussandri

Pubblicato il 2 settembre 2021

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