“Il nostro primo dono – esordisce Silvia Brega, presidente dell’Associazione degli informatori scientifici del farmaco, sezione di Piacenza – arriva il giorno di Santa Lucia ed è chiaramente rivolto ai più piccoli, ai più fragili”. Il primo di una serie, si augura Brega, accompagnata per l’occasione dai colleghi Laura Gnocchi e Giovanni Cervini. L’associazione intende “rivolgere un gesto ai più bisognosi”, mostrando una sensibilità che, di questi tempi, non può che risultare necessaria, e per questo benvenuta. Pastelli, pennarelli, gessetti, lavagne e tanto altro per i pazienti più giovani dell’ospedale. Doni ricevuti con gioia da Giacomo Biasucci, direttore del Dipartimento materno-infantile, Barbara Cavalli, coordinatrice infermieristica della Pediatria, e Carlotta Granata, coordinatrice Neonatologia.
L’Associazione degli informatori, che fa parte del circuito nazionale Fedaiisf, “conosce bene gli ospedali – ha concluso Brega. E spera che in questo giorno particolare i piccoli ricoverati possano trovare anche uno spazio per il gioco e la serenità”.
Pubblicato il 14 dicembre 2021
Ascolta l'audio
Nella foto, la consegna dei doni al reparto di Pediatria in occasione della festa di Santa Lucia.
Integrità, efficienza e coraggio sono tre dei tanti tratti distintivi dell’ispettore Francesco Bardetti che a primavera 2021 ha concluso il suo servizio presso il Comune di Cadeo per godersi la meritata pensione. A lui nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale a Cadeo è stata consegnata una targa di merito per gli oltre quattro decenni di servizio a Cadeo.
“Con gioia doniamo una targa all’ ispettore capo Francesco Bardetti che ha servito il nostro territorio per più di 40 anni – sottolinea Marica Toma, primo cittadino di Cadeo-. Bardetti è stato assunto a Cadeo come vigile urbano il primo novembre 1977, nel 1989 è divenuto Istruttore di vigilanza autorizzato dall’Amministrazione provinciale di Piacenza su delega della Regione e in seguito nel 1994 istruttore di Polizia Municipale. Nel 2001 dopo una prova selettiva è stato inquadrato in categoria D1 come specialista di vigilanza, nel 2004 in categoria D2, nel 2011 è stato nominato responsabile del presidio di Polizia Municipale di Cadeo ed infine nel giugno 2011 è stato nominato Ispettore capo di Polizia Municipale”.
“L’ispettore Bardetti è da sempre per il nostro territorio una presenza rassicurante e competente e in questi anni ha saputo mantenere ordine e decoro sempre nel rispetto reciproco e nell' educazione. Ha saputo collaborare con forze dell' ordine e associazioni del territorio. Una presenza assidua e puntuale in ogni situazione. Per questo abbiamo consegnato lui un riconoscimento per l’integrità, l’efficienza e il coraggio dimostrati nello svolgere il suo lavoro al servizio della comunità di Cadeo” conclude Toma.
L’associazione “Fare Ambiente”, rappresentata da Loris Burgio, nel corso del Consiglio Comunale si è unito ai ringraziamenti all’ispettore Bardetti con la consegna di una piccola targa.
A inizio dicembre, partendo dalla basilica di Santa Maria di Campagna a Piacenza, un gruppo di 40 persone ha vissuto una giornata di pellegrinaggio a Padova. Meta principale, la basilica di Sant’Antonio.
Nella basilica di Santa Giustina
Il gruppo, guidato da padre Secondo Ballati, ha fatto tappa alla basilica di Santa Giustina, vergine e martire di Padova, dove si sono soffermati sulla tomba dell’evangelista San Luca, autore del suo Vangelo scritto tra il 70 e l'80 d.C. Qui è possibile contemplare le sue spoglie mortali che secondo la tradizione prima sono state portate in Siria, poi Costantinopoli e successivamente a Padova. I piacentini hanno partecipato alla messa nel santuario di Sant’Antonio, dove un frate francescano conventuale ha poi spiegato la storia dell’arca che custodisce il corpo del Santo portoghese narrando le meraviglie del santuario e delle costruzioni sorte nei secoli per custodire il suo corpo. Interessante è il “Miracolo del bicchiere” scagliato per terra da un non credente che derideva i compagni fedeli: “Se colui che voi affermate essere Santo farà restare illeso questo bicchiere di vetro, io crederò che sia vero tutto quello che vi sforzate di farmi credere a proposito di lui”. Il bicchiere non si ruppe, ma si ruppero le mattonelle. Da quel momento il non fedele si convertì. L’ultima tappa della giornata è stata la tomba di San Leopoldo Mandic, sacerdote dell’ordine dei frati francescani minori, grande confessore, quasi contemporaneo a padre Pio e protettore dei malati oncologici.
Uno dei santi più “pregati” nella Chiesa
“Siamo andati a Padova per pregare Sant’Antonio, dove è sepolto il francescano più conosciuto”, spiega padre Ballati. “Il nome Antonio è declinato in tantissime lingue per la devozione delle persone in suo onore, tant’è che quando si parla di «basilica del Santo» si pensa subito a Sant’Antonio. Credo che sia il santo più pregato, insieme alla Madonna e San Giuseppe. Il motivo per cui siamo andati lì è perché i devoti in suo onore sono tantissimi. Quando il suo corpo è stato riesumato 70/80 anni fa, la sua lingua era intatta. Questo per indicare che Sant’Antonio è stato l’uomo che ha usato la parola per testimoniare la fede”.
I miracoli di Sant’Antonio
La devozione di padre Secondo è constatabile sin dalla sua infanzia. “Nella mia vita sono andato a Padova una quindicina di volte. Mia mamma era molto devota a Sant’Antonio. Io mi chiamo Secondo, ma lei mi chiamava Antonino in suo onore”. Padre Secondo, quali miracoli di Sant’Antonio può raccontarci? Tra i suoi miracoli ci sono da ricordare quello dei pesci, dell’avaro e della mula. Nel primo Sant’Antonio sta predicando a Rimini, un gruppo di persone però lo disturbano perché non credono alla sua parola. Così lui dice che andrà a predicare ai pesci. Va quindi in riva al mare e i pesci ascoltano la sua preghiera. Nell’episodio della mula, Sant’Antonio sta predicando il valore dell’eucarestia. Un eretico contestava la presenza del corpo di Cristo dicendogli: “Ti porto la mia mula per vedere se si inginocchia in tua presenza. Se si inginocchia allora mi convertirò”. E la mula, al suo passaggio, si mette in ginocchio. Così l’eretico si è convertito. Nel “Miracolo dell’avaro”, invece, Sant’Antonio stava predicando contro l’avarizia. Si racconta che un uomo molto ricco è morto non solo per malattia, ma perché il suo cuore si era attaccato troppo alle cose materiali, il che gli ha impedito di vivere una vita di fede. Infatti, il suo cuore è stato trovato non all’interno del corpo dell’uomo defunto, ma all’interno di una cassaforte dove vi era del denaro. Credo che parlare dei suoi miracoli sia importante per farli conoscere a più persone.
Emanuela Strini
Pubblicato il 9 dicembre 2021
Ascolta l'audio
Nella foto, i piacentini di fronte alla basilica di Sant’Antonio a Padova.
Sport e volontariato, questo è il tema del Calendario 2022 degli “Operatori del Sorriso” di Croce Rossa Italiana, sede di Piacenza. Nel particolare alcune Società Sportive Piacentine hanno voluto dimostrare quanto sia affine lo sport con la solidarietà. Lo sport, qualsiasi sport, è da sempre una palestra di valori e gli atleti, partecipando spontaneamente alla realizzazione del Calendario di Croce Rossa, hanno voluto ribadire il connubio che esiste tra sport e volontariato, soprattutto hanno voluto sensibilizzare che, quando c’è bisogno di un aiuto, anche lo sport è sempre presente. E siccome lo sport fa bene al corpo, ma anche all’umore, gli Operatori del Sorriso “Gli InKollati” hanno voluto ironizzare con gli atleti per creare, con il contributo delle foto di Mauro Sala di Amarcord Foto Video, un calendario divertente adatto a tutti, grandi e piccini, con simpatici aforismi a tema. È possibile acquistare il Calendario presso la sede di Croce Rossa Piacenza, in Viale Malta 5. Gli Operatori del Sorriso destineranno completamente il ricavato delle offerte al soccorso e al sostegno delle famiglie in difficoltà seguite da Area Sociale di Croce Rossa.
Nel 2021 Croce Rossa Piacenza ha sostenuto complessivamente più di 550 famiglie: circa 300 famiglie attraverso la distribuzione di pacchi viveri e quasi 250 famiglie con aiuti concreti che consentissero loro di pagare bollette, ticket sanitari o cure mediche. Anche per il 2022 la situazione non si prospetta molto differente e le famiglie continueranno a rivolgersi, con profonda umiltà, a Croce Rossa per ottenere quell’aiuto che consenta loro di sopperire dignitosamente al periodo di difficoltà, soprattutto coloro che hanno perso il proprio lavoro. Questa è sicuramente un’ottima occasione per fare un simpatico e divertente regalo, facendo anche del bene. Croce Rossa coglie l’occasione per ringraziare le Società Sportive e gli atleti di: Piacenza Calcio, Zebre Rugby Club, Piace Skaters, ASD Gymnastic Dream, Circolo della Scherma Pettorelli e Salus et Virtus Piacenza.
Dopo lo stop del 2020 a causa del Covid i vigili del fuoco sono tornati, nella mattinata dell’8 dicembre, ad omaggiare la Madonna per l’Immacolata Concezione. Una squadra dei pompieri di Piacenza è intervenuta per una tradizione ormai consolidata, anche sotto la neve che è caduta in città. Come omaggio alla Madonna, celebrata in questo giorno, i pompieri – servendosi di un’autoscala – hanno deposto una corona di fiori ai piedi della Madonnina che domina dall’alto piazza Duomo, a una decina di metri d’altezza. La corona fissata era stata in precedenza benedetta da mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza.
Pubblicato il 9 dicembre 2021
Ascolta l'audio
Nella foto di Del Papa l'omaggio dei Vigili del Fuoco alla Madonna in Piazza Duomo.
"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria. "Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.