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Notizie Varie

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Alla Festa degli Antichi Sapori di Gragnano tanti giovani

festa

“Crediamo nella necessità di coinvolgere i nostri ragazzi nella vita della comunità, rafforzando la responsabilità civica e il senso di appartenenza. Cerchiamo di farlo con molteplici attività chiedendo la collaborazione delle diverse associazioni locali, sempre accoglienti e reattive. Vedere un gruppone di 21 ragazzi e ragazze accogliere l’invito svolgendo il servizio durante le serate della Festa degli Antichi Sapori con la divisa della Pro Loco è stato davvero edificante. Li ringraziamo tutti di cuore così come ringraziamo Luisa e Giulia di Servizi Sociali per l’impegno che sempre viene da loro profuso nell’organizzazione delle attività del settore giovanile”.

Questo il commento di Patrizia Calza e Marco Caviati, rispettivamente sindaco e assessore ai Servizi Sociali di Gragnano, che nei giorni scorsi hanno accolto in comune i ragazzi e genitori per la firma di adesione. Il servizio ai tavoli da parte dei ragazzi frequentanti le scuole medie e quello ai banconi della festa da parte del gruppo dei più grandi, per lo più frequentanti le scuole superiori, è uno dei progetti Youngercard avviati dall’amministrazione comunale. I giovani volontari aderendo ai vari progetti proposti, accumulano un punto per ogni ora di servizio svolta. Raggiunti gli 80 punti, maturano un diritto ad una premialità, di volta in volta scelta dall’amministrazione comunale. A seguito dell’adesione alla Youngercard i ragazzi acquisiscono immediatamente il diritto ad usufruire di una scontistica nei diversi negozi della Regione Emilia Romagna che si sono convenzionati con i vari comuni del territorio regionale. La presenza dei giovani è stata colta con grande sorpresa e piacere dagli avventori della festa accorsi numerosissimi in ciascuna delle tre serate.

“E’ un segno di speranza - afferma la sindaca - in particolare che nelle associazioni che animano la nostra comunità possano essere favoriti il ricambio generazionale e l’arrivo di forze e idee nuove”. Pensiero condiviso dal presidente della Pro Loco Giuseppe Ghezzi, che nell’esprimere grande soddisfazione per l’esito della manifestazione e per il contributo dei giovani, ha messo altresì in evidenza come i giovani si siano immediatamente inseriti nella macchina organizzativa rispettando le direttive senza risparmiarsi. Significativo il commento di Graziana, una volontaria veterana: “Lavorando e collaborando insieme tutto diventa più leggero, la fatica si trasforma in allegria e anche noi diversamente giovani, ci siamo sentiti tutti ragazzi”.

Pubblicato il 26 giugno 2022

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Santa Maria di Campagna, progetto di illuminazione di Davide Groppi

  groppi

Un progetto per valorizzare ancora di più la Basilica di Santa Maria di Campagna attraverso la luce. Per il momento ancora solo un’idea da verificare e modulare, presentata  nella Biblioteca del Convento da Davide Groppi e Carlo Ponzini, nel corso di un incontro rientrante nelle Celebrazioni dei 500 anni del santuario, a cura della Comunità francescana e della Banca di Piacenza.

Il designer piacentino (le sue lampade sono famose in tutto il mondo) ha illustrato il progetto per la chiesa mariana, che ha due chiavi di lettura: «La necessità di illuminare i luoghi fondamentali all’interno del tempio (Ingresso, Mensa, Verbo, Organi e Coro) con una luce che arriva dall’alto, detta d’accento, con l’idea che i fedeli possano godere appieno dell’esperienza religiosa durante una funzione senza essere “disturbati” dalle opere d’arte»; e una lettura rivolta appunto all’arte «con la luce che arrivi in modo serio ma silenzioso - ha spiegato Groppi - su tele e affreschi, e sulla Cupola del Pordenone. Naturalmente sarebbe necessaria una preventiva opera di bonifica degli impianti esistenti, non omogenei.
Un progetto semplice ma efficace e di facile manutenzione, che farebbe anche risparmiare». Il designer piacentino aveva in precedenza accennato ai «tre stati fondamentali della luce»: d’accento (a cui s’ispira la lampada “Nulla”), con la sorgente luminosa che parte da un piccolo buco dall’alto (punto); la luce indiretta (linea) «con lo spazio che diventa elemento diffondente» (vedi lampada “Infinito”); e la rappresentazione diffusa di Pablo (inspirata a Picasso), un quadro mai appeso che dà l’idea del piano. Passando poi ad un breve excursus dei suoi lavori eseguiti nel campo dell’arte, sia classica che contemporanea: l’illuminazione, 15 anni fa, della mostra sul Mantegna a Palazzo Te (Mantova), la valorizzazione attraverso la luce delle opere di Emilio Vedova (con studio a Venezia); l’appartamento di Vittorio Emanuele al Castello di Moncalieri; la chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta, ma anche quella sconsacrata di Piacenza, dove Groppi è intervenuto valorizzando quello che di artistico è rimasto. Altri interventi nella nostra città, l’illuminazione della cupola del Guercino in Duomo, del Fegato etrusco a Palazzo Farnese, dell’Ecce Homo nel rinnovato appartamento del cardinale Alberoni.

Carlo Ponzini ha quindi raccontato del suo rapporto di amicizia con Davide Groppi, «nato nel 1988 quando ci trovavamo sotto alla scalinata di San Giovanni in Canale, dove lui aveva aperto la prima bottega ed io ero alle prese con il mio primo cantiere». Da allora, di strada entrambi ne hanno fatta. Davide Groppi oggi ha un’azienda con 60 dipendenti che produce lampade che vanno a tutte le latitudini, ma che a lui piace pensare siano “made in Piacenza” ed è per questo che - ha confessato - non se ne andrà mai dalla sua città d’origine. L’arch. Ponzini ha anche raccontato che cosa stanno facendo insieme. Da 15 settembre 2022 al 15 gennaio 2023 si potrà ammirare l’allestimento - a cura, appunto, di Carlo e Paola Ponzini con Davide Groppi - di una mostra di gioielli realizzati da Giulio Manfredi ed esposti nella Sala del Cartone di Raffaello (opera che raffigura la Scuola di Atene per la Filosofia affrescata su una delle pareti delle Stanze Vaticane), alla Pinacoteca Ambrosiana, considerata uno dei musei più importanti al mondo. «La scenografia - ha spiegato l’arch. Ponzini - coinvolgerà tutto lo spazio della Sala e il visitatore vivrà una sorpresa inimmaginabile, con il Cartone di Raffaello e i gioielli di Manfredi che diventeranno un’unica installazione artistica: il buio del luogo e la sfolgorante luce del Cartone verranno sovrapposti in uno specchio labirintico. I gioielli (che saranno 21 e narreranno i personaggi del Cartone), prima che illustrazione dell’opera del maestro rinascimentale, diventano prodotto sublime e irripetibile dell’immaginazione di Raffaello. Ciò che il visitatore vivrà, sarà un’esperienza estetica e insieme estatica di piena integrazione dell’arte con la vita». L’allestimento dovrà essere smontabile su “paraventi”, dato che la mostra - dopo Milano - andrà a Tokio e a New York.

Il condirettore generale della Banca Pietro Coppelli - che aveva presentato gli ospiti - al termine della conferenza ha consegnato a Davide Groppi e a Carlo Ponzini un ricordo della serata.

Pubblicato il 24 giugno 2022

Nella foto, da sinistra  Pietro Coppelli, Davide Groppi e Carlo Ponzini.

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Cattolica, attiva dal 27 giugno l'Area matricole nel Campus di Piacenza

facciata con studenti copia

Lunedì 27 giugno sarà attiva nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica l’Area Matricole, uno spazio fisico e virtuale per accompagnare gli studenti nel loro ingresso in Università, dalla scelta del corso di studi, all’immatricolazione ai primi passi che muoveranno da Matricole.

Orientamento e Tutorato e Polo studenti propongono agli aspiranti universitari un ricco menu di servizi personalizzati pensati per rispondere a tutte le esigenze di chi deve compiere la fondamentale scelta del Corso di laurea.

In particolare, gli studenti avranno la possibilità di avere colloqui “A tut per tu" sull'espereinza universitaria - sia in presenza che a distanza- per avere informazioni sull’offerta formativa e sui tanti servizi offerti dall’Ateneo e di visite guidate al Campus per conoscere la realtà dell’ateneo piacentino e vedere coi propri occhi, aule, biblioteche, spazi per lo studio, aree verdi e per gli studenti fuori sede anche il collegio Sant’Isidoro adiacente all’università. 
Per prenotare un colloquio: https://www.unicatt.it/orientamento-fissiamo-un-incontro
 

È inoltre possibile richiedere un colloquio individuale (online) con psicologi esperti di orientamento del CROSS (Centro di Ricerche sull’Orientamento e lo Sviluppo Socioprofessionale dell’Ateneo) per effettuare un bilancio delle proprie caratteristiche personali ed arrivare a definire le aree disciplinari più affini al proprio profilo. Anche i docenti universitari sono disponibili per colloqui di orientamento individuali e personalizzati, con loro gli studenti potranno approfondire i contenuti del corso di laurea di loro interesse, conoscere il piano degli studi e scoprire gli sbocchi professionali.

Tutte le attività sono a titolo gratuito ma è obbligatoria la prenotazione, in questa paginahttps://www.unicatt.it/orientamento-eventi-di-orientamento  – sempre in aggiornamento – vengono pubblicate tutte le iniziative.

All’interno di questo “contenitore” sono previste anche delle Info session (in dual mode) dedicate alle Lauree magistrali: 7 luglio per i corsi della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e per quelli dell’area economica e 8 luglio per la Facoltà di Scienze della formazione (vedi locandine in allegato), mentre il 13 e 14 luglio sarà la volta delle lauree triennali e magistrali a ciclo unico (locandina in word)

L’Area matricole rimarrà chiusa dall’8 al 19 agosto 2022.

Pubblicato il 23 giugno 2022

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"Solidarietà per la vita" al carabiniere Bombini

Domenico Bombini dx

Al carabiniere Domenico Bombini va il premio “Solidarietà per la vita” edizione 2022. Gli verrà consegnato domenica 26 giugno alle ore 18 al santuario Santa Maria del Monte a Nibbiano, nel Comune Alta Val Tidone.  Sarà presente il vescovo mons. Adriano Cevolotto che presiederà la messa alle ore 18.
Il riconoscimento, con il patrocinio della Banca di Piacenza, intende così  valorizzare le azioni di coraggio che il carabiniere piacentino ha compiuto nel corso del suo servizio nell’Arma per la difesa e la salvaguardia della vita.
“Sia nella sua attività di carabiniere, sia come volontario si è spesso distinto con gesti di grande generosità verso persone in difficoltà. In particolare, impegnato in un’azione di soccorso in seguito a un incidente stradale, si è tuffato nel torrente Brembiolo traendo a riva e mettendo in salvo due bambini e la loro madre, che stavano annegando intrappolati nell’auto, completamente sommersa dall’acqua dove il mezzo era finito, capovolgendosi": questa è la motivazione espressa dalla commissione giudicatrice, presieduta dal prefetto Daniela Lupo, e composta da  composta da don Gianni Quartaroli, rettore del Santuario di Santa Maria del Monte, Franco Albertini, Sindaco di Alta Val Tidone, accompagnato dall’Assessore Giovanni Dotti, Lavinia Curtoni, responsabile dell’Ufficio Relazioni esterne della Banca di Piacenza e Paola Farroni, Ispettrice Provinciale delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa.

Domenico Bombini nell'arma dal 2003
Classe 1984, Domenico Bombini, appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri,  nativo di Piacenza, è in servizio  dal 16 settembre 2003. Fino al 2006 ha prestato servizio, come carabiniere di Polizia Militare, all’Aeronautica militare del Comando operativo Forze aeree di Poggio Renatico (FE), passando poi al Comando della Stazione dei Carabinieri di Casalpusterlengo. Dal 2016 ad oggi è in forza al Nucleo Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Pavia in qualità di autista di guida veloce e motociclista.

In difesa della vita
Il carabiniere Bombini si è più volte distinto in azioni di coraggio: nel 2007  insieme ad un collega ha tratto in salvo, nelle acque del fiume Brembiolo, due bambini e la loro madre che stavano per annegare in seguito ad  un incidente stradale; nel 2013 a Somaglia ha salvato un giovane che improvvisamente si era messo a correre lungo l’Autostrada A1. Sempre grazie al suo pronto intervento, due persone anziane, una a Somaglia nel 2013 e l’altra nel pavese nel 2021, disperse, sono state salvate;  a Pavia è riuscito a salvare un uomo di 29 anni in arresto cardiaco.
Bombini, donatore Avis, è volontario della Croce Rossa Italiana di Piacenza dal 2001 con il ruolo di autista e soccorritore. Nel 2012 ha collaborato nel soccorso alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto.

Pubblicato il 23 giugno 2022

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A Bertinoro un incontro tra Ebrei e Cattolici con Rabbini e Vescovi

foto Laura Caffagnini

Nella cornice della Rocca Arcivescovile di Bertinoro (FC), oggi divenuta sede Ceub, si è svolto nei locali del Museo Interreligioso un momento di incontro e di dialogo interreligioso tra Ebrei e Cattolici, un nuovo passo nel cammino di conoscenza, ascolto reciproco e costruzione di rapporti di amicizia e convivialità capaci di far crescere relazioni e di superare ostilità e diffidenze, anche di linguaggio.
All’incontro, proposto dalla Commissione regionale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna (Ceer), svoltosi il 21 giugno in forma riservata, hanno partecipato Rabbini, rappresentanti della comunità ebraica in Italia, e Vescovi della Conferenza Episcopale emiliano-romagnola insieme a responsabili degli Uffici diocesani dell’Emilia-Romagna per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso.
Per la diocesi di Piacenza- Bobbio era presente don Pierluigi Dallavalle, direttore dell'Ufficio per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Dopo il saluto del presidente della Fondazione del Museo Interreligioso, Roberto Melandri, vi è stato quello della diocesi ospitante portato dal Vicario generale di Forlì-Bertinoro, mons. Enrico Casadei, quindi l’introduzione di Marco Coltellacci, Incaricato regionale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Ceer. Erano presenti i Rabbini Rav. Alfonso Arbib, Presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana, Rav. Beniamino Goldstein, Rabbino Capo della comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, Rav. Alberto Avraham Sermoneta, Rabbino Capo della comunità ebraica di Bologna e recentemente nominato Rabbino Capo della comunità ebraica di Venezia, David Elia Sciunnach, Presidente del Tribunale rabbinico del Centro Nord Italia con sede a Milano, di cui era presente il Coordinatore Vittorio Robiati Bendaud, ed era stato invitato anche il Rabbino Capo della comunità ebraica di Ferrara, Luciano Meir Caro.

Erano presenti fra i Vescovi della Ceer il presidente Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e recentemente nominato Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), mons. Giancarlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Delegato regionale Ceer per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia e Vicepresidente Ceer, mons. Andrea Turazzi, Vescovo di San Marino-Montefeltro, ed è intervenuto anche mons. Ermenegildo Manicardi, Vicario generale della Diocesi di Carpi. Era stato invitato pure mons. Giovanni Mosciatti, Vescovo di Imola, impossibilitato però a partecipare.
I convenuti si sono confrontati su questioni teologiche, dottrinali, storico-sociali, sulle tradizioni e le pratiche religiose. All’incontro erano presenti pure i rappresentanti degli Uffici per il Dialogo interreligioso, membri della Commissione regionale per il dialogo con l’Ebraismo, Barbara Bonfiglioli, responsabile della Sottocommissione regionale, Laura Caffagnini, Segretaria della Commissione, che hanno presentato il lavoro svolto e alcune piste per quello futuro, e Alessandro Rondoni, Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Ceer.

Nel dialogo è emersa anche la comune volontà di approfondire, in un rapporto di conoscenza e amicizia, la comprensione dei testi, del linguaggio e della prassi al fine di superare i pregiudizi e le criticità che in passato hanno contraddistinto il rapporto tra Ebrei e Cristiani e concorrere così ad un cammino comune improntato alla collaborazione, sia in ambito teologico sia sociale. È stata inoltre ricordata la storica visita di Papa Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma nel 1986, come pure sono stati evidenziati i passi importanti che in questi anni sono stati compiuti nel dialogo interreligioso e nei rapporti fra Cei e Ucei, come ha sottolineato nel suo intervento don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso (Unedi) della Cei. Sono seguiti un momento conviviale comune con pranzo kosher, la visita al Museo Interreligioso dedicato alle tre religioni monoteistiche e quella al quartiere ebraico “La Giudecca” dove vi è una targa che ricorda l’opera di Ovadyah Yare,  il “Gran Bertinoro”,  che nel XV-XVI secolo interpretò e commentò la Mishnāh.

«Si è parlato in maniera molto franca e sincera – ha affermato il Rav. Alfonso Arbib – e credo che l’elemento fondamentale sia questo: da una parte sottolineare l’importanza del dialogo, che non è scontato, e dall’altro che il dialogo deve andare in una direzione particolare per sottolineare i punti in comune ma anche approfondire le differenze. Credo che questa sia la vera sfida del futuro. Ovadyah di Bertinoro è stato una delle colonne dell’Ebraismo mondiale: essere qui, in questo luogo, mi emoziona».

Card. Zuppi: in Regione c'è la capacità di camminare insieme

«È stato un incontro molto importante – ha sottolineato il Card. Matteo Zuppi – in primis perché la nostra Regione dimostra di essere un luogo in cui ci sono già tanto dialogo, incontro e capacità di camminare insieme. Penso che questo sia una indicazione per le nostre diocesi emiliano-romagnole ma anche a livello nazionale per la Conferenza Episcopale perché l’incontro con l’Ebraismo, e con il rabbinato in particolare, è fondamentale per la Chiesa cattolica. Dobbiamo lavorare insieme,  fare di più un lavoro e un confronto sulla Parola e continuare a far crescere il percorso di collaborazione fra Ebrei e Cattolici. Credo che studieremo delle iniziative comuni per riaffermare e rilanciare la nostra fede di fronte alle tante sfide della secolarizzazione, della guerra, dell’ambiente, che come credenti ci troviamo a vivere e che possiamo e dobbiamo affrontare insieme, anche con posizioni diverse ma con un cammino comune che ci unisce nella stessa fraternità. Ed è stato significativo aver svolto questo incontro al Museo Interreligioso di Bertinoro».

Nella foto di Laura Caffagnini, i partecipanti all'incontro a Bertinoro.

Pubblicato il 23 giugno 2022

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